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mercoledì 13 marzo 2019

La Divina Volontà è il dono più grande

Luisa chiede a Gesù quale fosse l'anima più preferita da Lui. Gesù le risponde che è colei a cui è manifestata la potenza del Divin Volere, che è il dono più grande che lui possa fare. Chi vive in Essa perde e sperde in Essa le proprie intenzioni e i propri gusti e beneficia in ogni momento di tutto il bene che Essa opera, nei singoli momenti, nell'anima. Libro di cielo, Volume 11, capitoli 37-38, 29 Settembre - 14 Ottobre 1912, 25 Febbraio 2019

29 Settembre 1912 L’anima preferita di Gesù

Gesù parla di vivere nella Sua Volontà. Bisogna tenere presente questo orizzonte e l'obbiettivo di chi intraprende questo percorso e qua ci sono le tappe di questo percorso. Gesù dice che l'anima preferita da Lui è l'anima a cui ha manifestato i prodigi del suo Santissimo Volere, il cuore di Gesù si è formato perchè il Verbo ha voluto incarnarsi, Gesù è andato in croce perchè ha voluto andarci in croce. Dietro a tutti i dettagli della vita di Gesù c'è la sua Volontà

"..Tutte le altre cose sono parte di Me, invece la mia Volontà è il centro e la vita, il reggitore di tutto; sicché la mia Volontà ha diretto la Passione, ha dato vita al mio cuore, ha sublimato la croce, la mia Volontà comprende tutto, afferra tutto e dà effetto a tutto, sicché la mia Volontà è più di tutto, di conseguenza quella a cui ho parlato del mio Volere, è stata la più preferita di tutti e sopra tutto.."

"..Molto più, chi sta nella mia Volontà è la mia Passione, è il mio cuore, è la mia croce, ed è la mia stessa Redenzione, non ci sono cose dissimili tra Me e lei, perciò, tutta nella mia Volontà ti voglio se vuoi prendere parte a tutti i miei beni.”

Qui si va molto oltre alle varie devozioni, è lì che devono convogliarsi tutti i nostri sforzi ascetici. Le intenzioni di preghiera: come indirizzo i miei sforzi? Se uno opera perchè le vuole Gesù, la faccio perchè la vuole Gesù o è Gesù che vuole fare questa cosa quindi io la faccio (anche nelle cose più essenziali - vedi catechesi prima).

Figlia mia, chi sta nella mia Volontà e fa le sue cose perché le voglio Io, non è necessario che disponga lei le sue intenzioni, stando nella mia Volontà, come opera, prega, soffre, così Io stesso dispongo le intenzioni come più mi piace, mi piace la riparazione e la metto per riparazione; mi piace per amore e la prendo come amore, essendo Io il padrone faccio quello che voglio, non così per chi non sta nella mia Volontà, dispongono loro e sto alla volontà loro.”

Le nostre intenzioni diventato quelle di Gesù o della Madonna (un pò come il Totus Tuus), sapendo che non c'è nulla che nessuna cosa

va sprecata nella DV, nella consacrazione Totus Tuus se preghi per la conversione di Tizio (e il Signore sa che Tizio non vorrà convertirsi), lasciando l'intenzione nelle mani del Signore, Lui la applicherà ad un'altra persona che invece si convertirà. Non avere l'esercizio della propria volontà anche nell'esercizio di queste cose. Se decidi di applicare una preghiera per una persona applichi la tua volontà umana. Se rinunci ad usare la tua volontà decidendo a chi applicare la tua preghiera questo esercizio è meritorio.

La gradualità nel cominciare a vivere nella DV e Luisa sta riferimento ad esperienze vissute nei primi volumi. Luisa prendeva il cibo e vomitava il tutto e si domanda come mai adesso mangia ma non vomita. Pensava di essere diventata una golosona. E Gesù fa capire (principio antichissimo dell'ascetica), la prima cosa che il Signore deve fare in noi è un'opera di distruzione in noi, noi non possiamo parlare di Cristo risorto se prima non passiamo nella quaresima. Mangiare non è una cosa cattiva di per sè, il sapore è un Ti Amo che il Signore ci dona / qual'è il problema: che non ne sappiamo fare un'uso ordinato (vizio della gola), noi trasformiamo in veleno le cose buone. Il Signore ci provocherà disgusto in tutte le cose (distacco dagli affetti, come Abramo, vale per tutti e non solo per preti e suore - nel cuore di Abramo doveva starci prima l'amore e obbedienza con Dio e poi con il resto). I beni non sono tuoi ma ti sono stati affidati dal Signore. Prima il Signore toglie, poi quando abbiamo un rapporto distaccato dalle cose te le ridà. L'uso disordinato delle cose terrene ci toglie la possibilità di gustare le cose celesti, poi una volta purificati il Signore ce le restituisce.

"..Dopo averla ben bene fondata per anni ed anni, non avendo Io più timore che il sensibile le porti l’ombra delle impressioni, perché dopo aver gustato il celeste è quasi impossibile che l’anima gusti le fecce, lo sterco, Io la restituisco alla vita ordinaria, perché voglio che i miei figli prendano parte alle cose da Me create per loro amore secondo la mia Volontà, non secondo la loro, ed è solo per amore di questi figli che sono costretto a nutrire gli altri; non solo, ma vedere questi figli celesti prendere le cose necessarie con sacrificio, con distacco e secondo la mia Volontà è per Me la più bella riparazione per tutti quelli che usano delle cose naturali non secondo la mia Volontà,. Come vuoi dire tu che per questo c’è cattiveria in te? Nulla affatto, che male c’è nel prendere un po’ di feccia di più o di meno nella mia Volontà? Nulla, nulla, nella mia Volontà nulla ci può essere di male, ma sempre bene, anche nelle cose più indifferenti.” Gesù

14 Ottobre 1912 Quello che Gesù opera nelle anime è eterno

Luisa aveva paura che tutto fosse finito. Gesù spiega che quando non crocifiggeva Luisa era perchè non poteva (anche nella sua misericordia) risparmiare sculaccioni ai propri figli poi le dice anche che tutto quello che la grazia ha operato in noi essendo un'atto attribuibile alla DV non può cessare di essere, nè può cessare di dispiegare i suoi effetti positivi.

"..Tu devi sapere che tutto ciò che faccio all’anima è suggellato col suggello dell’eterno e non c’è potenza che possa togliere all’anima l’operato della mia grazia. Sicché tutto ciò che ho fatto all’anima tua, tutto esiste e ha vita in te e ti dà alimento continuo, sicché se ti ho crocifissa, la crocifissione esiste ed esiste per quante volte ti ho crocifisso.."

Il passato è passato? tutto esiste. Tutto quello che ha fatto di bene Gesù è stato messo a deposito, è tutto presente e dispiegante con gli effetti positivi in noi anche se a noi è accaduto tempo fa. La cosa fondamentale è lasciare che il Signore si comporti con noi a seconda dei tempi che stiamo vivendo (personale e non). Si moltiplicano le prove? le luci? te le prendi, l'importante è stare nella sua Volontà, la nostra attenzione è fare il modo di rimanere ancorati nella DV come si manifesta per noi negli istanti presenti che stiamo vivendo e tutto il bene che Gesù ha operato nel passato è operante in atto. Molte volte uno rimpiange il passato o teme il futuro e così non si vive bene il presente ma è nel presente che incontriamo la DV

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