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martedì 13 novembre 2012

Gericault - La Zattera della Medusa

La zattera della Medusa

La Zattera è un'opera rivoluzionaria che apre al Romanticismo

L'episodio storico che narra, accadde il 2 Luglio 1816 che racconta del naufragio della nave Medusa a causa dell'imperizia del comandante che centrò un banco di sabbia. Mentre le persone più potenti scapparono su delle scialuppe di salvataggio, i più sfortunati furono costretti a costruirsi una zattera di fortuna che iniziò ad andare alla deriva. Dopo 15 giorni di navigazione, alla fine si salvarono solo in 10 su 147.

La Zattera venne letta come anche un'allegoria della situazione politic della Francia post-borbonica.

Il quadro rappresenta anche la lotta dell'uomo contro il proprio destino e contro l'onnipotenza della natura. La natura si oppone alle speranze dei naufraghi.

mentre in Gericault l'uomo lotta eroicamente contro le forze della natura (quindi c'è ancora un pò di speranza), nei quadri di Friedrich e Joseph William Turner c'è la totale sconfitta dell'uomo. Turner disegna Battello in mezzo al mare dove il battello è solo una chiazza nella tempesta e Friedrich invece disegna il Naufragio della Speranza (tratto da un evento realmente accaduto) dove una nave viene del tutto stritolata dai ghiacci e l'uomo è completamente assente dalla scena


Per realizzare la Zattera della Medusa, G. si documentò intervistando due superstiti al naufragio, leggendo i resoconti e facendosi costruire un modello della zattera dal carpentiere della Medusa. E sul modello della zattera vi imbastì una specie di teatrino con delle statuine per studiare la scena. Si recò a Le Havre (in Normandia) per studiare il moto ondoso e le tempeste rompendo il suo isolamento nel quale era sprofondato per realizzare l'opera. Ah, studiò anche la colorazione dei cadaveri frequentando l'obitorio cittadino e portandosi a casa delle membra di corpo umano.

G. ribalta la concezione di David. Se nel Giuramento degli Orazi c'è un centro preciso prospettico, nella zattera della medusa non c'è tale centro. La struttura inoltre è molto dinamica e ha una doppia struttura piramidale con un incrocio di diagonali che lasciano un vuoto centrale.

Ma la sua opera (il disegno del naufragio) non fu l'unica. Già nel '700 era nato un filone (anche in america) dedicato ai naufragi (come per esempio il disegno di John Copley - Watson e lo squalo o il pittore Claude Vernet che si era specializzato in naufragi).

Quando fu esposta l'opera, G. fu molto criticato per varie ragioni:
  1. Mancanza di un centro compositivo (perchè si era abituati a David)
  2. Mancanza del colore - infatti se nel giuramento degli Orazi c'era un rosso acceso, nella zattera della medusa i colori sono spenti, terrosi con l'aggiunta del bitume (non quello stradale ma un colorante scuro usato nell'arte)..un quadro quasi monocromatico
  3. Gericault aveva usato un formato non adatto per l'opera. Il formato scelto (4metri per sette) non era stato usato per un soggetto religioso, mitologico o storico ma per narrare le sofferenze della povera gente sperduta nell'oceano
  4. Realismo troppo crudo, troppo sentimento (e dire che G. aveva scartato una precedente elaborazione che raffigurava le scene di cannibalismo avvenute a bordo della zattera)
  5. G. aveva ristabilito l'uguaglianza in quanto il personaggio che svettava era un'uomo di colore e proprio in quel periodo era aperta la questione degli schiavi


L'opera si distingue in 4 gruppi:
  1. Il primo gruppo (più vicino allo spettatore) è composto dai morti con (a sinistra) un padre che tiene suo figlio tra le braccia
  2. il secondo gruppo è a lato dell'albero e uno dei due indica la nave (i due superstiti intervistati -- che è l'ingegnere della nave la Medusa ndr)
  3. Il terzo gruppo è quello al centro della tavola che si solleva perchè in loro si riaccende la speranza
  4. Il quarto infine è quello che sventola i propri vestiti al vento per farsi vedere dalla nave


Il tema del quadro è la speranza delusa perchè il quadro rappresenta la zattera al suo 13° giorno (saranno 15 i giorni di naufragio) nel momento in cui viene avvistato un brigandino all'orizzonte ma la nave non gli scorge e va avanti.

Per la realizzazione del quadro, G. usa amici, conoscenti e modelli professionisti e anche De la Croix i quali hanno posato per la zattera.

La figura del padre che tiene suo figlio morto tra le braccia è l'unica figura che non è interessata all'avvistamento della nave e il suo sguardo vaga nel vuoto verso lo spettatore.Qualche giorno prima della mostra, G. invitò un suo maestro a vedere l'opera e questa persona gli fece notare uno sbilanciamento nell'opera a destra dove era tutto vuoto. Senza disegni preparatori o altro, G. disegnò un cadavere che sta scivolando in mare direttamente sulla tela venendo aiutato da una persona che posò per lui.

I corpi disegnati ricordano Michelangelo, la luce e i chiari-scuro ricordano Caravaggio e il realismo drammatico ricordano Gros (appestati di Jaffa)

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