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mercoledì 8 ottobre 2025

La Divina Volontà é libertà, Maria Ss la raccoglitrice degli atti

La Divina Volontà è una prigione, dove si sperimenta la massima libertà. Quanto più si fa penosa la vita terrena tanto più possiamo e dobbiamo sperderci nella vita di Cielo. La Regina del Cielo attende i nostri atti, per farli Suoi e offrirli al Padre. Il modo efficace per sostenere quanti soffrono. Libro di Cielo Trentesimo Volume, 8 Dicembre 1931.

8 Dicembre 1931 La Regina del Cielo ritiratrice degli atti buoni delle creature nei suoi mari di grazie.

Meditazione di una parte:

Seguo il mio abbandono nel Fiat Divino, le sue dolci catene mi stringono tanto, ma non per togliermi la libertà, no, no, ma per rendermi più libera nei campi divini e per tenermi difesa da tutti e da tutto, sicché io mi sento più sicura incatenata dalla Divina Volontà…. Luisa (testo meditato)

Luisa ha vissuto per decenni nel suo letto, ma abbiamo fatto esperienza di come Luisa sia stata una delle donne più libere perché non erano le mura e il letto le prigioni ma era la Divina Volontà. Lei in essa viveva e pensava a Lei. Quando una persona entra nella divina volontà una persona non ne vuol più uscire… non viene tolta la libertà ma viene data la libertà. In questi giorni di privazione (la meditazione è stata tenuta durante il lockdown) non vediamo l'ora di ritornare liberi, ma la libertà la possiamo acquistare ora se impariamo come Luisa a vivere a mezz'aria e stare sospesi dalle vicende umane. Perché quando stiamo in questi campi celesti, la libertà la si sperimenta veramente.

"..E mentre facevo i miei atti in Essa, sentivo il bisogno della mia Mamma Celeste che mi aiutasse e sostenesse i miei piccoli atti, affinché potessero incontrare il compiacimento ed il sorriso divino…"

L'anima che si vuole perdere in tante domande, specie chiedendosi perché perché perché è un'anima che non vuole la felicità. L'anima che vuole essere felice, in questi momenti è l'anima che cerca la Mamma e basta. E' in Maria Santissima che si trova il conforto e la serenità. Luisa sente il bisogno della Mamma celeste per i suoi atti. Il rischio di questi giorni è di disperderci nei nostri atti (umani) e non in quelli divini. Dovremmo mettere il nostro piccolo TI AMO ecc... ed ecco l'aiuto della Mamma per non uscire mai da questi celesti recinti.

"..Ed il Celeste Consolatore che nulla sa negarmi quando si tratta di piacergli, visitando la povera anima mia, mi ha detto: «Figlia mia, la nostra Mamma Celeste ha il primato su tutti gli atti buoni delle creature…"

Gesù non parla di sua mamma o tua, ma di nostra.

"..Essa, come Regina, ha il mandato ed il diritto di fare la ritirata di tutti i loro atti negli atti suoi. E’ tanto il suo amore di Regina e di Madre, che come la creatura si dispone a formare il suo atto d’amore, così dall’altezza del suo trono fa scendere un raggio del suo amore, investe e circonda il loro atto d’amore per mettervi del suo come primo amore e come viene formato, così lo fa risalire nel suo stesso raggio d’amore nella sorgente del suo amore e dice al suo Creatore: «Maestà adorabile, nel mio amore che sempre sorge per Te, vi è l’amore dei figli miei fuso nel mio, che Io, con diritto di Regina, ho ritirato nel mio mare d’amore, affinché Tu possa trovare, nel mio, l’amore di tutte le creature.»..."

La Mamma Celeste sta sempre a guardarci per aspettare che compiamo anche un solo piccolo atto buono nella volontà di Dio. Sono atti esterni o atti interni a patto che abbiamo come principio vitale o vita o come energia ecc... che abbiano come cuore e fine la Volontà di Dio. Gli atti esterni della vita quotidiana, ma compierli sempre intenti la Volontà di Dio, chiamando la volontà di Dio. Appena noi compiano un'atto del genere, la Mamma celeste dal Cielo si precipita e prende questo nostro atto e lo immerge all'interno dei suoi atti e mari d'amore e il nostro atto diventa un'atto solo con il Suo. E tutto questo avviene quando noi compiamo un'atto d'amore. Gli atti d'amore sono atti interni. I Santi delle generazione precedenti ci hanno insegnato a compiere questi atti d'amore e ora tocca a noi nel compierli nel divin volere. C'è bisogno di questi atti. Se è vero che in questo momento vogliamo stare vicino a quelli che soffrono e che aiutano i sofferenti, ma il modo migliore per aiutarli non è solo starli vicini ed esternargli la nostra stima o pregare per loro. Ma quando ci fondiamo in Gesù, noi possiamo entrare in tutte le cose e nelle loro sofferenze, e possiamo invocare la misericordia di Gesù per loro. Come si fa a dar forza a tutti gli operatori sanitari? Immergendoli nella Volontà di Dio, fondendoli parte per parte con la Santissima Umanità di Gesù e con questi atti possiamo affrettare la venuta del Regno.

"..Se le creature adorano, pregano, riparano, soffrono, dall’altezza del suo trono scendono i raggi dell’adorazione, della sua preghiera, della sua riparazione, spicca il raggio vivificante dal mare dei suoi dolori ed investe e circonda l’adorazione, la preghiera, la riparazione, le sofferenze delle creature e quando gli atti sono stati fatti e formati, lo stesso raggio di luce li fa risalire fino al suo trono ed essi si fondono nella sorgente dei mari dell’adorazione, della preghiera, della riparazione, dei dolori della Mamma Celeste che ripete: «Maestà Santissima, la mia adorazione si stende in tutte le adorazioni delle creature, la mia preghiera prega nella preghiera di esse, ripara con le loro riparazioni e come Madre, i miei dolori investono e circondano le loro pene, non mi sentirò Regina se non corro e metto il mio atto primo su tutti i loro atti, né gusterò le dolcezze di Madre se non corro per circondare, aiutare, supplire, abbellire, fortificare tutti gli atti delle creature e così poter dire: «Gli atti dei figli miei sono uno con i miei, li tengo in mio potere presso Dio per difenderli, aiutarli e come pegno sicuro che mi raggiungeranno in Cielo.».."

La Madonna vuole prendere i nostri dolori e farne una sola cosa con i suoi. Quando Gesù era in carcere teneva dentro di sé tutti i fratelli e sorelle che in questo momento vivono una situazione di carcere o di solitudine. E noi possiamo attingere da Gesù le consolazioni per i nostri fratelli.

MEDITAZIONE DI DON PIERPAOLO MARIA CILLA

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