Il grande desiderio di Dio di dare la vita della Divina Volontà alla creatura, per creare un suo facsimile nella volontà umana della creatura. Libro di Cielo, Volume 35, 29 Agosto 1937, Lunedì 13 Novembre 2023
29 Agosto 1937
Come Dio vuol vedere la sua Vita in chi vive nella sua Volontà e giunge a farsi suo modello. Doni che Dio dà alla creatura. Lo spazio dell’umano volere è la stanza divina delle meraviglie di Dio.
Il mio volo nel Volere Divino continua, le sue attrattive, i suoi modi affascinanti, si fanno più insistenti, il suo voler vivere nell’anima è tanto, che si atteggia ora a preghiera, ora a supplica, ora a promessa, fino a prometterle nuovi doni più belli ed inaspettati, purché lo faccia regnare e solo chi è ingrato può resistere a tante sue premure....." Luisa
Il brano inizia con Luisa che "vola" nel voler divino. Dio la prega e ci prega e ci supplica di concedere a Lui di poter far vivere la Sua Volontà in noi. E' una cosa che lascia meravigliati, modula un pò - quelle del don - le nostre idee sull'Altissimo. Dio promette doni più belli ed inaspettati purchè la faccia reganre.
Gesù dà sfogo al suo amore e parla a Luisa:
“Figlia benedetta della mia Volontà, se tu sapessi in quale labirinto d’amore ci mette chi non vive nel nostro Volere, posso dire che ogni atto che fa, in ogni parola, pensiero, palpito e respiro, in cui non vediamo scorrere la Vita del nostro Volere, il nostro Amore, viene represso, sente un dolore, dà in singhiozzo di pianto, geme e sospira, perché non trova nella creatura la sua Vita, l’atto suo, il suo palpito, la sua parola, la santità della nostra intelligenza e, vedendosi messo fuori e come da parte riguardo a tutto ciò che fa la creatura, sente il suo Amore spento, sente legarsi le braccia e che non può svolgere il suo lavorio in essa...." Gesù
Nella meditazione precedente Gesù invitava a perdersi nel suo labirinto divino. Se si pensa che così campano quasi la totalità degli esseri umani, e speriamo di aver detto una cosa eccessiva.
"..Figlia mia, che dolore! Poter dar vita e non darla; poter parlare nella parola umana e ridursi al silenzio perché la creatura non le dà il posto nella sua parola; poter amare col nostro Amore nel suo cuore e non trovare il posto dove metterlo, oh! come il nostro Amore resta inceppato e senza vita, per chi non vive nella nostra Volontà..." Gesù
"...E’ tanto il nostro delirio d’amore, che vogliamo fare i nostri facsimili.." Gesù
Un'anima che dà spazio nella sua volontà umana a quella divina, se ciò accadesse diventeremmo dei fac simili di Dio. Il don pensa così. Il libro della Genesi dice che siamo creati ad immagine (non la si perde mai, al massimo la si può deturpare con i peccati), l'immagine non si cancella però la somiglianza si cancella se si perde la Grazia. Ed assomigliamo a qualcun'altro. La Grazia è la presenza dell'inabitazione della Santissima Trinità. Attraverso questo abito infuso che viene trasmesso con il sacramento del Battesimo e viene alimentato dai sacramenti che si possono ripetere (tipo l'Eucarestia) e si perde con il peccato mortale. O stiamo in grazia di Dio o siamo in grazia di satana. Terzo non dato. Qui però si tratta si potrebbe definire la forma massima di comunione con Dio che si potrebbe avere in questo mondo. L'Eucarestia è una grande unione, fino a quando rimane nel corpo e non viene digerita e soggetta a mille circostanze contingenti (se il prete non c'è chi la consacra? ecc...). Poi Gesù fa una piccola rassegna di ciò che ha fatto per noi, partendo dalla Creazione, che è sempre la manifestazione prima della volontà prima del suo Amore e poi arriva la Creazione dell'uomo..
“Figlia mia, è tanto il nostro Amore, che non facciamo altro che dare continui doni alla creatura. Il primo dono fu tutta la Creazione, poi venne la creazione dell’uomo, quanti doni non gli demmo? Doni d’intelligenza in cui mettemmo il modello, lo specchio della nostra Trinità Sacrosanta; l’occhio, l’udito, la parola, furono tutti doni che gli facemmo; e non solo gli demmo i doni, ma prendemmo la nostra parte conservante e creatrice per custodirgli questi doni, in atto di darli sempre, è tanto il nostro Amore nel donare i nostri doni, che non ci distacchiamo dal dono che diamo, ma restiamo nel dono che abbiamo dato per tenere più sicuro e custodito il dono che gli abbiamo dato..." Gesù
Noi ci pensiamo poco a queste cose e non ci facciamo attenti alla perfezione del nostro organismo. Quant'è bello l'atto del guardare? Ringraziamo Dio per ciò che ci ha dato? Tutto ciò che accade nei nostri occhi..i tessuti, ecc... se uno inizia a pensare a queste cose qua e non sede i discorsi degli stolti che si atteggiano da scienziati. Sapete che prodigio è la parola? Come un pensiero si trasforma in un suono. Poi il mistero delle lingue. Una delle componenti fondamentali (che ci manca un pò) per vivere nella divina volontà è farci attenti, è l'attenzione. Gesù vuole che noi pensiamo stesso ai dolori di Gesù e alla sua Passione, quello che a cui noi pensiamo è molto importante. Se imparassimo ad usare bene il pensiero sfuggendo ai pensieri balordi e negativi, sarebbe meglio assai. Ci sono persone - per carità, è comprensibile e in parte scusabile - ma ci sono persone travolte dai pensieri negativi che non fanno altro che alimentarlo anche con profezie di catastrofi ecc.... così non si campa più. Non si deve vivere da incoscenti o da struzzi che mettono la testa sotto la sabbia e non vogliono vedere il mondo che crolla. Ci deve essere una via di mezzo. Bisogna sempre rimanere sereni nella fede, Dio non sta dormendo e non permetterà che ai suoi Figli accadono cose distruttive. Se ci ama talmente tanto perchè vuole farci godere la pienezza della vita nella sua Volontà, ti pare che ci lascerà a noi stessi? Meglio impiegare il nostro tempo in pensieri santi. Le persone scrupolose, quando si fanno degli scrupoli, alcuni santi ne hanno sofferto per divina permissione e per poterla offrire, ma bisogna dirle: devi pensare ad altro. La terapia è pensare ad altro, il regno del demonio è la nostra psiche e noi su questo dobbiamo attenti. Cosa ci sta dicendo Gesù da 35 volumi? Guarda le cose belle che ho fatto per te, fatti amare da Me (Gesù) senza vivere da incosciente o mettendo la testa sotto la sabbia, guarda quelle cose che voglio fare se tu entri in questo santo e divino gioco. Gesù parla della Creazione dell'Uomo e poi parla della volontà umana. Lo definisce lo spazio dove mettere il dono della divina volontà. Ma questo non è uno spazio nostro che noi eventualmente noi dobbiamo mettere a disposizione di Dio perchè regni la Sua Volontà in noi.
"..Gli feci questo dono, gli formai questo spazio per poter tenere il luogo per conversare con lui e stare a tu per tu in dolce compagnia, volevo avere il mio gabinetto segreto, il mio Amore voleva dirgli tante cose, ma volevo l’appartamento dove parlargli ed il mio Amore giunse a tanto, fino a darsi in balìa dell’uomo e l’uomo in balìa di Dio..." Gesù
Dio vuole un gabinetto segreto dentro di noi dove porterci parlare in segreto. Vogliamo tenerci questo appartamento per noi, farci entrare altro o farci entrare Gesù?
"..abbiamo tante altre belle cose da fare nel nostro spazio dell’umano volere, tante altre cose da dire e non possiamo né fare né dire, perché mancando la nostra Volontà, troviamo il nostro spazio ingombrato, quindi, non sappiamo dove mettere le nostre opere e, se vogliamo parlare, l’uomo non ci capirà né avrà udito per ascoltarci..." Gesù
Da noi c'è il detto che non peggior sordo di chi non vuol sentire. Per entrare nel linguaggio di Gesù bisogna volerlo. C'è sempre il problema di quello che vogliamo fare. Dalla mattina alla sera facciamo atti di libertà dall'inizio alla fine e voglia il Cielo che alcuni di essi siano il lasciapassare per Dio nella nostra anima, senza estrometterlo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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