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sabato 16 marzo 2024

La pioggia d'amore. Il dovere è la sostanza della santità

Gesù rivela il mistero della pioggia d'amore. E spiega come la sostanza della santità è il dovere. Libro di Cielo, Volume 33, 10 Giugno 1935, Lunedì 3 Luglio 2023

10 Giugno 1935 Pioggia d’amore che Nostro Signore versa da dentro le cose create sulle creature e come si biloca in essa e si vede pareggiato nel suo amore.

Il brano di oggi ruota attorno a due idee cult che sono la piggia d'amore e il dovere. Sembra quasi che il Signore voglia dirci che l'amore è vero solo quando è presupposto verso il dovere. L'amore deve avere anche una dimensione affettiva che coinvolge di più rispetto all'amore umano - Chi mi ama - dice Gesù nel Vangelo - osserva i miei comandamenti; i comandamenti non sono un pio consiglio, sono da osservare in modo esatto. Chi non osserva i comandamenti non ama Gesù anche se nel cuore si illude.

La prima cosa è che Luisa stessa, mentre stava facendo i giri d'amore negli atti della dv si sente piovere una pioggia d'amore. La prossima volta che piove bisognerebbe - proposta del don - lasciare a casa tutto quello che si può danneggiare e mettersi sotto la pioggia fino a quando non ti sei fatto il bagno - per capire la meditazione di oggi. Il don crede che sia un'esperienza molto bella e sentendo quella pioggia che ti inzupperà, il don pensa che sia una cosa da farsi e mentre succede questa cosa. Se tu inizi a fare questi giri e a liberare l'amore ti arriva sopra il diluvio universale d'amore e non è un'idea è un qualcosa che si percepisce.

Stavo facendo il mio giro negli atti della Divina Volontà, ma mentre facevo ciò mi sentivo piovere addosso una pioggia di atti d’amore che mi faceva il mio dolce Gesù. Sicché come girava il Sole nel Cielo, nel vento ed in tutte le altre cose create, così mi pioveva una molteplicità di atti d’amore. Essere amati da Dio è la più grande delle felicità, è la gloria più bella che si può trovare in Cielo ed in terra ed anch’io sentivo il bisogno estremo d’amarlo ed oh come vorrei essere lo stesso Gesù per fargli anch’io la mia pioggia d’amore!...." Luisa

Se hai vissuto l'amore di Dio sai cos'è... se sentendo "..Essere amati da Dio è la più grande delle felicità, è la gloria più bella che si può trovare in Cielo ed in terra..." rimani perplesso allora vuol dire che non siamo arrivati. Ma non disperiamoci e continuiamo ad andare avanti. E' impossibile vivere nella dv e non sentire ciò. La dv è il motore dell'amore e porta quello dentro l'anima dalla sorgente che è Dio. In Paradiso è l'esperienza diretta, personale ed immediata dell'amore di Dio e l'altro diluvio d'amore saranno gli altri amori che si potranno vivere senza limiti e senza possibilità di peccare. Quante volte ci siamo detti e ridetti che la vita nella dv è un'anticipazione del Paradiso. Queste cose sono vere...dirlo così non rende l'idea ma quando le vivremo.... se una persona inizia a dire anche lei in verità "..Essere amati da Dio è la più grande delle felicità,..." si ritenga fortunata. Se non hai l'amore di Dio non hai nulla anche se sei pieno di beni. Quanto più la creatura si sente ubriacata dell'amore divino - la creatura sente il bisogno di ricambiarlo e in un modo che sia analogo quello del donatore. Se uno inizia a vivere nella dv i giri all'inizio sembrano cose un pò forzate e meccaniche, mettiamo il mio ti amo nel Sole per darti il ricambio d'amore di questa creatura e per dirtelo per tutti che non te lo dicono. Sono cose che è necessario farle. Per tutte le cose c'è un'anticamera, non partono le cose in automatica. Succede all'inizio ma una volta che poi c'è questa cosa il giro parte in automatico perchè non ne puoi farne a meno. Quando una persona si sente amata non può non ricambiare l'amore perchè o è un Cafone D.O.C. , di prima categoria o forse non si sente realmente amato. Ma altrimenti ricambia. Per forza. Quando ci sono rapporti regolati dalle convenzioni sociali, c'è il dovere di ricambiare la gentilezza perchè non può essere che si riceva soltanto. Nell'amore questa cosa diventa un'esigenza imprescindibile. Noi non possiamo diventare com Gesù ma possiamo prendere l'oceano d'amore nelle opere da Lui create. Luisa però si sente povera perchè mentre Gesù ha fatto tutto per lei, lei si domanda che cosa ha fatto per Lui.

"..Macché, sentivo la grande distanza, perché in Lui erano fatte opere reali, ma io, poveretta, dovevo servirmi delle sue opere per dirgli che Lo amavo, sicché tutto il mio amore si riduceva nella volontà e quindi mi sentivo afflitta perché non Lo amavo come mi poteva amare Gesù..." Luisa

E' come fare un regalo a chi ha yacht, piper, ville, ecc... che gli regali? Ma Dio è molto più di questo. E' un'atto di volontà. Magari arrivassimo a questo livello di Luisa. Se qualcuno si sentisse come un povero nei confronti...una persona potrebbe essere molto vicina al Regno della Divina Volontà o potrebbe esserci dentro. Poi però Gesù interviene:

«Figlia mia benedetta, non ti affliggere, non sai che Io ho potenza di rimediare a tutto e di farmi pareggiare dall’amore della creatura?..." Gesù

Bisognerebbe telefonare alla Madonna per capire come competere d'amore con Dio, e qualche volta vinceva le gare d'amore.

"..Quando si verifica che essa vuole amare, Io non la rendo mai scontenta, perché l’amore è una delle mie passioni e sai che faccio per rendere contenta chi Mi ama? Mi biloco e prendo posto in ciascuna cosa creata e le piovo amore, poi prendo posto nella creatura e le do virtù di far piovere il suo amore sopra di Me, essa fa suo l’amore che le do e con diritto può darmelo come se fosse suo ed Io sento il contento che Mi ama come l’ho amata Io e anche se so che è mio, Io non bado a questo, non sono avaro, ma bado se nella sua volontà vuole amarmi come l’amo Io e se potesse farebbe ciò che ho fatto Io per lei, questo mi basta e sono contento di poterle dire: “Mi hai amato come Io ti ho amato...." Gesù

Hai veramente voglia di amare Gesù? - Gesù dice che è Lui che crea la pioggia d'amore di ricambio ed è Lui che entra dentro la creatura e le permetto di usare questa pioggia d'amore per riamarlo (se ho capito bene).

"..ma bado se nella sua volontà vuole amarmi come l’amo Io e se potesse farebbe ciò che ho fatto Io per lei..." Gesù

Tu, se potessi, subiresti ciò che ha passato Gesù nella Passione per ricambiarlo ciò che Lui ha fatto per te? Lo faresti? E' come quando noi ci chiediamo: posso fare qualunque cosa, sacrificio o offerta a 360° per Dio?

"..Oh se tu potessi vedere quanto amore ti verso! E’ tale e tanto che, preso dalla foga del mio stesso amore, abbraccio e bacio il mio amore in te e nel vedere che tu senti i miei abbracci ed i miei baci, come son contento ed aspetto i tuoi come per essere pagato e ricambiato d’un tanto amore». Gesù

Queste cose Luisa le viveva.

Il primo dovere della creatura (seconda parte del brano) è adorare Colui che ha l'ha creata. La religione, che è la forma più elevata della giustizia ha come punto più alto l'Adorazione. Dare a Dio ciò che merita. Il don ha il dovere di rimprendere - quando si riesce - una persona che non si inginocchia durante la consacrazione fa un peccato grave, non è una cosa da nulla. Non è un'optional. E se ti metti per terra non succede nulla. E ci sta un sacco di gente che ti vede, pazienza, e se c'è la Messa all'aperto e mi sporco ...pazienza. Quando si passa davanti al Tabernacolo si fa la genuflessione, piegare le ginocchia. Come la comunione, non bisogna avere paura di fare la comunione in ginocchio e se te la negano tu hai fatto il tuo dovere, dimostrandoti fedele te ne sei fatte 4 e sarà peggio per chi te la nega. Se te la nega e tu non ricevi la particola la ricevi 4 volte. L'adorazione non si limita ai gesti liturgici ma è un'atto profondo dell'anima che anima la persona nei doveri. Noi abbiamo una montagna di doveri di fronte a Dio e dove non c'è il dovere non c'è l'ordine e altro che divina volontà non c'è armonia di nulla. Una persona che è sposata deve compiere i suoi doveri di marito/moglie/sposa/mamma/ ecc... una persona che lavora deve adempiere bene al suo lavoro con coscienza, i doveri che abbiamo nei confronti della Chiesa, quelli che ci siamo assunti liberamente nei confronti del Signore, i comandamenti, ecc....

«Figlia mia, il primo dovere della creatura è adorare Colui che l’ha creata, il primo atto che dice santità è il dovere; il dovere chiama l’ordine e l’ordine fa sorgere la più bella armonia tra il Creatore e la creatura, armonia di volontà, armonia d’amore, di modi e di imitazione, il dovere è la sostanza della santità e siccome tutte le cose create posseggono e hanno come in natura l’impronta della vera adorazione, la creatura, unita con esse, può prestare la più perfetta adorazione a Colui che l’ha creata...." Gesù

Oggi l'educazione è un disastro assoluto. Un tempo non ci si alzava da tavola prima di aver finito di mangiare, non ci si permetteva di rispondere male ai genitori, oggi se un maestro ti riprende vai a litigare con il maestro con il professore? Al don non è mai capitato che i genitori prendessero le sue difese in caso di brutto voto. Nei libri sapienzali si dice che così si fa, con i pedagoghi di oggi cosa abbiamo combinato? Persone che non hanno la spina dorsale e che ci si meraviglia se poi le persone vanno a convivere e non si sposano? Se non fanno scelte definitive nella vita e se a 40 stanno dentro casa? E' tutto sballato oggi, il don vede la gente come tratta i consacrati, una volta certe cose non esistevano chiunque fosse stato. Se un parroco dava uno scapacciaone ad un bambino a catechismo perchè aveva fatto baccano, 80 anni fa anche i genitori rimproveravano il bambino ma oggi manderebbero in galera il parroco. Il dovere è la sostanza della santità. L'educazione va data come educazione al Dovere come è sempre stato fatto. Il crimine imperdonabile dei tempi attuali è che questi hanno avuto l'arroganza e la tracotanza secoli di esperienza. Ma chi si credono di essere questi qua? Pensano di re-inventarsi il mondo da zero?

Dopo il dovere dell'obbedienza a Dio. Il dovere di dare vita a Dio nella propria anima. Ma non è stato possibile approfondire questo tema. Ma è un tema tipico della divina volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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