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mercoledì 6 marzo 2024

Il vuoto del nulla

Gesù spiega quanto sia importante perché la Divina Volontà formi la sua vita nell’anima che in essa ci sia il vuoto del nulla. L’esempio unico e irripetibile della Divina Maria. Il suo infinito dolore unito al suo infinito amore. Libro di Cielo, Volume 33, 12 Aprile 1935

12 Aprile 1935 Chi vive nella Divina Volontà lascia le sue spoglie, si riduce nel nulla ed il Tutto forma la sua vita nel nulla. Come ci amò la Celeste Regina nel suo concepimento, prodigi che fece il Volere Divino in Essa.

Brano distinto in due parti altamente edificante e contiene delle rivelazioni sublimi sulla nostra Regina Celeste. E contiene anche dei passaggi che sono utili anche per noi che ci tracciano un cammino da percorrere - qua si viaggia ad alte altezze che non ci lasciano indifferente - ma ci sono passaggi che possono essere usati anche da noi.

Mi sento il piccolo atomo, anzi il nulla sperduto nel Tutto del Voler Divino. Oh, come sento questo Tutto nel nulla della creatura, la sua Vita libera, la sua Potenza operante, la sua virtù creatrice che tutto ciò che vuole può fare in questo nulla!...." Luisa

Ringraziamo il fatto il Signore che, nonostante siamo nati in quest'epoca balorda abbiamo un progresso che ci fa capire cosa sono gli atomi. La proporzione che c'è tra un'atomo e una scrivania è immensa, quanti atomi ci sono in una scrivania? Già mettere in paragone un'atomo ed una scrivania e figuriamoci un'atomo e l'intero universo. La nostra mente non ce la fa a stare dietro. Il paradosso è che il Tutto si riversa nel Nulla. Eil Tutto fa fare la sua stessa vita al Nulla. Ma perchè questo accada è che il nulla che noi oggettivamente siamo diventi il nulla che soggetivamente siamo.

«Figlia mia, quando l’anima vive nella mia Divina Volontà, lascia le sue spoglie, si svuota di tutto, in modo che resta il puro nulla..." Gesù

San Giovanni della Croce ha approfondito questa realtà: noi non possiamo riempiti del Tutto se non siamo svuotati del tutto. E questo rimane in qualche modo. Non può essere che una cosa che è rimasta vera per secoli sia abolita.

"..ed il mio Volere la investe, la riempie del Tutto, la domina e vi forma dei prodigi di santità, di grazia, di bellezza, degne della sua potenza creatrice. Ma quello che è più, in questo vuoto del nulla, genera il suo amore, vi forma la sua vita Divina e si rende dominatrice del nulla e della sua stessa Vita Divina formata in esso ed oh, il suo amore per questo nulla! Giunge a tanto che lo rende nel contempo dominante insieme col Fiat Supremo e, siccome il suo dominio gli viene dal Tutto che possiede, sente la sua stessa virtù dominatrice e domina la stessa Divina Volontà...." Gesù

Ci sono delle cose che ci fanno viaggiare su vette difficilmente raggiungibili (a parere del don).

"..Sicché come la creatura decide con una ferma volontà di vivere nella mia, il mio Volere dà il principio di formare la sua vita in essa,.." Gesù

"..il nulla nel Tutto, no, no, allora si contenta quando chiude il Tutto nel nulla e vi forma la sua vita operante e dominatrice e dà nel nulla quello che vuole..." Gesù

Queste considerazioni ci introducono al Segreto di Maria. Quando noi troviamo il segreto di Maria, quello che è in analisi logica è un genitivo, il genitivo può essere oggettivo o un genitivo soggetto. Il Montfort, quando scrive il segreto di Maria intende un genitivo oggettivo. Maria è un segreto scoperto il quale si percorrere una via di santità eccezzionale. Si dovrebbe tradurre il segreto che è Maria. Genitivo Oggettivo. Invece qua il Signore ci introduce nel segreto soggettivo, il segreto della sua santità e per la quale è stata la prima creatura a vivere nella dv. Noi non potremo mai arrivare al suo livello. Il suo segreto - l'ha svelato in maniera velata - nel Magnificat. La vita della dv si forma solo nel nulla soggettivo della creatura - altro è sentirti nulla e svuotarti di tutto per essere riempito di tutto. Cosa ha guardato Dio in Maria e in noi? Tapenosis (in greco). In italiano è umiltà. E su questo la divina Maria è maestra di tutti, più umile di Lei c'è soltanto Gesù. Ma la loro umiltà è irraggiungibile. Gesù si è abbassato, non ha smesso di essere Dio ma ha iniziato una doppia natura, c'è stata anche la natura umana per la quale diventa soggetto a tante cose che se fosse Dio non lo avrebbero toccato. Diventando anche uomo fa uno step di abbassamento ed è per questo che nel Vangelo di San Giovanni si legge che il Padre è più grande di Me (dice Gesù). Il modo corretto di leggere questa frase detta da Gesù è: è più grande di Me in quanto la natura umana assunta. Maria Santissima si è messa - il don inviterebbe tutto quanti a fare un'esercizio nel cuore: l'umiltà è una virtù che ama stare nascosta. Se una persona è umile lo sa soltanto il Signore - i segni esterni possono ingannare. In giro ci stanno un sacco di falsi umili e persone che apparentemente non sembrano tanto umili ma se tu conoscessi il cuore della persona cambieresti idea. Non può entrare la vita della dv se non c'è l'umiltà profonda: riconoscimento dal profondo del cuore del nulla che noi siamo. Bisogna viverla davanti a Dio. Io devo o dovrei riconoscere che se non ci fosse l'aria ecc.. io non sarei nulla. Tutti pensano di essere qualcosa o qualcuno. Se uno pensa di essere qualcosa o qualcuno lasci perdere il suo rapporto con Dio perchè noi siamo lo zero assoluto. Ed è proprio per questa umiltà (della Madonna)..chi teme il Signore? Chi è umile. L'umiltà del cuore è quella più importante di tutti. Dio vuole l'umiltà del cuore. I grandi maestri di spirito hanno distinto l'umiltà dell'intelligenza - primo step da percorrere: è quella presa di coscienza che si fa..chi è Dio e chi sono io. Ma questo poi comporta l'umiltà del cuore di dichiararsi davanti a Dio piccoli. E' quella cosa che ti porta a dire come san Francesco d'Assisi: io sono più peccatore di tutti. Il problema è che questa frase è vera se nella mente e del cuore c'è la persuasione più profonda che se Dio non mi avesse dato le grazie che ho, io sarei stato il peggiore criminale di tutti i tempi. Una persona deve essere convinto di ciò e non possiamo mentire a Dio. Se Dio vede ciò è fatto tutto. San Francesco d'Assisi diceva: come mai troppi guai non li combino? Chi è santo non lo dice e sopratutto non lo pensa. In filosofia c'era un filosofo che diceva: prendi la frase io mento, se mento dico la verità e se dico la verità mento. Io mento. E come faccio a dire la verità? Sono umile, se lo sei non lo dici, se lo dici non lo sei. Sono santo, se lo sei non lo pensi (e non lo dici). Se lo pensi non lo sei e se non sei lo pensi. Se qualcuno pensa di non essere santo veramente...sicuramente sta incamminato per la buona strada. Se qualcuno pensa che tu sia santo, bisogna vedere come reagisci e a seconda di come reagisci capisci. Uno non deve essere necessariamente un criminale ma ci deve essere una conoscenza sapienzale.

".. La Piccola Regina, nell’atto del suo concepimento incominciò la sua vita insieme con la Divina Volontà e quindi insieme col suo Creatore, onde sentiva tutta la forza, l’immensità e la foga dell’amor Divino tanto che si sentiva sperduta, affogata d’amore, per cui non sapeva fare altro che amare Colui che tanto l’amava, si sentiva amata, tanto che Dio le diede la sua Volontà in suo potere da tenere come vita propria. Questo si può chiamare il più grande amor di Dio, l’amore più eroico, l’amore che solo può dire: non ho più che darti, tutto ti ho dato. E la piccola Regina si serviva di questa vita per amarlo per quanto era amata, non perdeva un istante senza amarlo e cercava di pareggiarlo nell’amarlo. Ora la nostra Volontà Divina che possiede l’onniveggenza di tutto, nulla le nascose, fece presente a questa Santa creatura tutte le umane generazioni, tutte le colpe che avevano fatto e che dovevano fare e fino dal primo istante del suo concepimento la Celeste piccina che non conosceva altra vita che la sola Volontà Divina incominciò a dolersi con dolore Divino, per ciascuna colpa di creatura, tanto che formava intorno a ciascuna colpa di esse un mare d’amore e di dolore Divino. La mia Volontà che non sa fare cose piccole, formava nella sua bell’anima mari di dolore e d’amore per ciascuna colpa e per ciascuna creatura...." Gesù

La Madonna ha provato dolore infinito e amore infinito. Quando noi vediamo qualcuno che pecca...cosa sono quello che vediamo in giro? Sono peccati in continuazione. La cosa più santa e mariana da fare? (il don non esclude l'intervenire a tempi e modi opportuni se ne abbiamo la possibilità). La prima cosa da fare qual'è se iniziano a vivere nella dv? Offrire la nostra sofferenza nel dv e dire al Signore: io sono un'atomo e un nulla, ma mi fondo con la dv (e Luisa dice che funziona questa cosa qua) vedi un pò se riesci a vedere in me il mio amore e riparazione per tutti e il dolore immenso che viene prima ancora dello sdegno. Lo sdegno - san Tommaso d'Aquino - dice che non viene (nel vedere il dilagare del male) non a chi è mite ma a chi è deficente. Noi non possiamo dire: ah, che bello, ci sta il male e pazienza. Prima dello sdegno il dolore perchè quel male/peccato offende Dio e se ne dispiace. La Madonna sarebbe morta per il dolore/amore infiniti....ciascuna colpa mia e tua, la Madonna ha pianto e sofferto.

"..Oh come Ci sentimmo soddisfatti e ripagati per tutti! In virtù di questo dolore e di questo amor Divino Ci sentimmo inclinati verso tutti. Il suo amore era tanto che, padroneggiandoci, Ci faceva amare coloro che Essa amava,..." Gesù

Anzichè mandare il fulmine, Dio si sente tirato a misericordia verso le creature

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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