Gesù spiega come la Divina Volontà divenga vita della creatura e come Essa si adatti alla sua piccolezza, cosa che avviene quando la creatura non pone resistenze e refrattarietà varie. Libro di Cielo, Volume 32, 29 Giugno 1933, Martedì 28 Marzo 2023
29 Giugno 1933
Come nella Divina Volontà non ci sono fermate, perché l’anima si fa ripetitrice della nostra Vita. Compito che le viene affidato. Come Dio si adatta alla piccolezza umana.
Iniziamo con la meditazione del brano partendo dalla fine. In retrospezione facendo ciò che Gesù fa notare alcune cose alla fine si potrà comprendere meglio ciò che dice prima. Capire perfettamente fino in fondo - come tutte le cose che comrendono Dio non è possibile - ma farsi un'idea adeguata questo sì e dobbiamo arrivarci.
Gesù dice che quando deve realizzarsi questa vita di perfetta unione che si realizza nella dv tra Creatore e creatura...c'è l'abisso del nostro nulla e c'è l'abisso di Dio che è il tutto.
"Figlia mia, non ti meravigliare, tutto è possibile alla mia Volontà, anche ripetere la nostra vita. Tu devi sapere che il nostro Ente Supremo, ha virtù in natura sua, di potersi ripetere quante volte vuole, difatti ripetiamo la nostra vita Divina tutta intera per ciascun individuo, per ogni cosa creata, dovunque, in ciascun luogo e dappertutto, la nostra immensità ci porta, la nostra potenza ci forma e della nostra vita unica che possediamo ripete, biloca, moltiplica tante nostre vite Divine, tanto che solo chi non la vuole non la prende. Altrimenti quello che si dice, “dove è Dio? In Cielo, in terra e dappertutto”, si ridurrebbe in parole, ma non nei fatti....." Gesù
Qua si parla dell'immensità di Dio. Tu capirai bene il mistero della multilocazione della divina volontà se hai imparato e meditato bene sull'attributo divino che è l'Immensità. La presenza di Dio in tutte le cose in Potenza, Presenza ed Essenza, tutte le cose sono immediatamente soggette al suo potere, Dio ha sempre presenti le cose nei loro minimi dettagli istante dopo istante senza ignorare nulla e c'è la sua presenza essenziale. Ogni singola sostanza è una creatura di Dio e quindi ha a che fare anche in maniera molto distante con la sua divina essenza che è l'amore. E la dv è ciò che rende operativo ininterrottamente l'amore divino, per cui quando diciamo che Dio è Amore stiamo intessendo le lodi alla dv. Tutte le delizie del Paradiso sono totalmente dipendenti dalla dv, perchè se la dv non fosse in continuazione ad operare scambi d'amore ecc..il Paradiso neanche esisterebbe.
"...Prendiamo la piccina e ci adattiamo a lei, con un prodigio della nostra onnipotenza, facciamo scorrere la nostra immensità, la nostra potenza, santità, amore, bellezza, bontà, in modo che il nostro Essere Divino resta dentro e fuori di lei, inseparabile da essa e si vede che tutto è suo e la piccina nella sua enfasi d'amore ci dice: come son contenta e felice, posso dirvi che la vostra immensità è vostra e mia e vi amo con amore immenso, con amore potente, al mio amore non manca nulla, né la vostra santità, né la vostra bontà, né la vostra bellezza che tutto rapisce, vince ed ottiene...." Gesù
Sappiamo bene che una delle quintessenza della vita nella dv è trovare in Dio quella stessa forza e capacità di amare che noi non abbiamo ma che Lui ha. Un'anima che vive nella dv ha l'amore doppio...ma in che senso? Perchè c'è quello della creatura che è piccolo ma porta con sè la firma di quella peculiarità di quella creatura - ma non darebbe soddisfazione a Dio, certamente gradisce quel piccolo atomo di quella creatura - vivendo nella dv, la persona trova come ricambiare in modo divino Dio. Noi abbiamo mai detto al Signore: vorrei darti di più ma non ce la faccio? Il motivo per cui vorrei fare di più è solo uno: vorrei amarti di più. Se potessi possedere tutto il tuo amore...potrei dirvi vi amo quanto vi amate. Su questo non possiamo raccontarci stupidaggini: tu sai come ti senti quando sei di fronte al Signore. Che ci fai tu o Dio con me? Qua ci sta ben poca roba..ma qua ci sta la speranza è prendere nella dv tutto quello che manca a ciò che manca a me. E questo funziona alla grande e Dio è contento. Tanto. E Dio inizia a giocare un pò a chi ama di più. Chi lo sa se qualche volta il Signore non ha lasciato vincere - per accondiscendenza - la Madonna nelle sue gare d'amore? Quando un Papà gioca con i bambini talvolta gli lascia vincere. Un bambino chiaramente impara piano piano e allora il don si ricorda che suo papà lo faceva vincere ogni tanto con l'asso pigliatutto. Con Dio possiamo vincere così. O come quando un bambino vuol fare un regalo al Papà: gli vuole regalare questo ma gli deve dare i soldi per comprarselo e il giorno del compleanno (sebbene il papà sappia cosa gli ha comprato) il papà faccia la faccia sorpresa. E pare che anche Dio faccia così per quanto al don pare di comprendere.
Gesù poi fa il paragone tra questa scena graziosa per chi vive nella dv e chi non ci vive:
"...Invece quando la creatura non vive nella nostra Volontà Divina, ci sono nella piccolezza umana tanti elementi estranei a noi, volontà, desideri, affetti, pensieri, che non sono nostri e si può dire che lei dovrebbe adattarsi a Noi col togliersi ciò che non è nostro..." Gesù
Prima che Dio si adatti a noi, siamo noi che dobbiamo addattarci a Lui, dobbiamo dismettere modi, stili ed atteggiamenti, pensieri, affetti e desideri umani per iniziare ad entrare in altre ottiche altrimenti arrivederci. Non può Dio adattarsi a noi se siamo refrattari ed estranei. E qua chiaramente dobbiamo fare noi un pò di screening..ci sono in noi elementi estranei a Dio? Volontà, affetti, desideri indegni di Dio? Se io mi trovassi davanti a Dio, potrei pensare questa cosa? Posso desiderare questa cosa? Posso volere questa cosa?
"..altrimenti non potrà comprendere la nostra Volontà, molto meno potrà salire ed entrare nelle sue sfere celesti e quindi resterà vuota di Dio, piena di miserie nelle strettezze delle vita umana...." Gesù
Se non ci capisci niente con la dv è perchè dentro di te ci sono delle cose che fanno da schermo. Gesù non ha dato 36 volumi per capirci. Il primo step è che la divina volontà bisogna imparare a farla. Tutte le cose meditate nei primi 10 volumi. In quei volumi c'è la quintessenza del pensiero ascetico di 2000 anni di storia della Chiesa, i percorsi di purificazione, il mondarsi dai vizi, verificare le intenzioni per cui facciamo una cosa e per chi, e capire chi vogliamo servire e a chi vogliamo piacere. Mettiti di fronte al Signore e chiedi la luce. Per prima cosa chiediamo aiuto al Signore e tocca a noi deciderci per una vita più santa e felice. Le difficoltà della comprensione non dipendono solo dalle nostre facoltà intellettuali ma anche della presenza nella nostra anima di tante elementi estranei che rendono l'anima incapace di accogliere la sua volontà. Non hai mai sentito nulla dell'Altissimo? Non è che non c'è niente, se tu sei vuoto di Dio e in te ci sono ostacoli...cosa succederà? Avrai una vita bruttarella, mediocre, una vita con qualche consolazione e piccola gioia ma non una vita felice. Anche se si dovesse avere un tumore, se uno vivesse nella dv, sarebbe felice senza nessun dubbio. Se il tumore è volontà di Dio risponde così.
"..Quante vite umane si troveranno senza crescita di vita Divina, perché non hanno fatto la mia Volontà, né si sono occupate di comprendere che significa vivere di Essa ed il gran bene che possono ricevere! Perciò saranno tanti ignorantelli ed analfabeti del loro Creatore..." Gesù
Non hanno fatto la divina volontà. Il termine chiave. E poi, attenzione: "...né si sono occupate di comprendere che significa vivere di Essa.." Di essa non In essa. Vivere di essa, come dicevano alcuni santi vuol dire che io faccio quello che Dio vuole per quanto ne sono cosciente e non mi frega nulla di ciò che pensa il prossimo. Questo è fare la volontà di Dio. Hai dato prova che su certe cose Dio voleva qualcosa? Non è detto che sia un comandamento, può darsi che sia una pratica di perfezione..per esempio della remora del quello che penseranno fa sì che una montagna di persone resti secca sulla strada della santità. Se ti trattiene il pensiero di fare brutta figura o riceverne un'insulto o altre cattiverie o qualche umiliazione per le scelte che hai fatto....per forza che poi non ci capisci nulla.
"...Perciò saranno tanti ignorantelli ed analfabeti del loro Creatore..." Gesù
Non conoscono Dio. Rimanendo nella santa valle dell'umiltà senza fare i sapientoni o i galletti, però noi possiamo dire che un pochino lo conosco Dio non per sentito dire? Alla fine del Vangelo della Samaritana, le persone ringraziano la donna per l'indicazione ricevuta ma adesso loro credono per quello che hanno conosciuto loro. Hanno fatto un'esperienza personale. Ringrazio chi mi ha aiutato a mettermi in contatto con Gesù, non sono cose che si escludono l'una con l'altra. Ma io qualcosa di Dio l'ho imparato per esperienza personale, se c'è c'è e se non c'è è perchè c'è qualche problema dentro di noi. E dobbiamo verificare qual'è il problema che ci impedisce di comprendere la dv e che cosa ancora deve togliere e quali sono gli step per entrare nelle sfere celesti.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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