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sabato 23 dicembre 2023

Nobili e rozzi, educati e villani

Gesù parla dei modi nobili e raffinati che caratterizzano chi vive nella Divina Volontà e dei modi grezzi e villani di chi vive di volontà umana. Portare a Dio l'amore della Santissima Trinità. Libro di Cielo, Volume 32, 22 Ottobre 1933, Mercoledì 19 Aprile 2023

22 Ottobre 1933 Gesù trova il suo Cielo nella creatura; la sua Mamma Celeste e tutti nel Tutto ed il Tutto in tutti. La Divina Volontà si fa rivelatrice e cede il suo Essere Divino alla creatura.

Ci sono dei meravigliosi spunti di riflessione e il Signore tocca un tema su cui il don è sensibile: i rozzi, villani e cafoni. Quegli stili che oggi sono universalmente diffusi, segno del distacco che c'è stato da Dio in questo mondo. Il trionfo della rozzezza, del cattivo gusto e della villania, tutto ciò che concorre a rendere la vita bella, la nobilità dei tratti e la signorilità degli stili, ecc... la quintessenza di ciò che distingue alla nobiltà ma senza barriere. Gesù e Maria non erano rozzi e cafoni, e questo traspariva in tutto il loro essere e questo è bello, quando noi vediamo una persona che è così, ci trasmette cose belle. Il don vede il basso in cui sono scesi - non di rado - stili e modi ecclesiastici sotto tutti i punti di vista: linguaggio, modi, familiarità indebite, perdita del senso della sacralità della propria persona, abiti inqualificabili forgiati su quelli di vita secolare quando un ministro ecclesiastico deve essere un'uomo di Dio. Vivere nella dv vuol dire anche un raffinarsi, i maleducati non vivono nella dv. I grezzi - non chi nasce nella grettezza, dipende anche dal contesto in cui è nata quella persona - il rozzo inviso a Dio è quello che vuole essere tale e quasi si compiace in certi modi. Così - il don sarà fissato qualcuno lo dice - ma fino a quando non vede un certo decoro esteriore non è affatto convinto di tante cose. Esempi: un sacerdote che non inizia a riscoprire la dignità e la bellezza che deve dare al suo esteriore come gesto d'amore nei confronti del Signore e nei confronti di sè stesso - perchè tu sacerdote porti una dignità che non è la tua, e tu non la puoi mortificare e il tuo modo di essere, autorizza il prossimo a trattarti in un certo modo. Che ti capiti un cafone che nonostante i tuoi sforzi e modi con cui tu non autorizzi i suoi comportamenti, questo è a carico del cafone, ma se tu ne sei in qualche modo responsabile......allora? Le donne che vanno vestite in maniera scellerata hai voglia a lamentarsi dopo, sono una provocazione continua e stanno dicendo agli altri: io sono un corpo da godere, non sono una persona. Questo è quello che ti posso dare. E hai voglia a dire che loro non hanno nessuna intenzione, ci sono dei fatti oggettivi. Ci stanno delle cose un pò grossolane, il don ha visto in giro o qualcuno gli chiede - i processi di maturazione: ho visto qualche signorina con il capo coperto ed addosso i pantaloni, sarebbe come se un prete portasse il clerygman e si portasse lo zucchetto. Ma la berretta o zucchetto sta bene con la veste talare perchè tu metti una cosa divina, come lo zucchetto, e non lo puoi mettere sopra un'abito secolare. In giro ci sono tanti veggenti presunti o veri, ma molte cose non hanno stupito il don: se vede una persona che sostiene di avere contatti con il soprannaturale, una femminuccia, truccata, sbracciata, con dei modi grezzi o grossolani, in pantaloni e qualche volte fuma, il don non ci crede che sia in contatto con il soprannaturale. Non esiste proprio. Il don non ci crede. Se la dv abita in noi, ti pare che ti lascia in pace su questi modi così grossolani? Se tu non hai ancora preso coscienza che significa....vuol dire che la dv non è cresciuta. La vita della dv in te non è ancora formata e non iniziare a dire che stai nella dv. Al don gli sono capitate di esperienze di gente che dicevano di vivere nella dv. Beato a te. Ma come fai ad affermare con certezza una cosa del genere? La risposta solitamente è: fatto l'atto preventivo, i giri, atti attuali ecc... ma noi non possiamo affermarlo di noi stessi, di noi stessi possiamo fare delle valutazioni molto sommarie anche perchè non ci conosciamo bene. E qualche persona che diceva di vivere nella dv aveva rossetti rossi e smalti all'ultima moda che gli sembrano streghe - il don è rimasto traumatizzato dalla strega di biancaneva, che c'era questa strega con le unghie rosse con la mela rossa in mano, il don se la sognava di notte - c'è gente che va a fare la comunione, dicono che ci sono delle donne ministro straordinarie che vanno a fare la comunione con unghie lunghe e smalto rosso. Il don si chiede: cosa ci starà dentro la testa di questa persona? Il don non vuole giudicare le intenzioni, ma questa non si rende conto di cosa sta facendo? Com'è il grado di formazione di quella coscienza? Il problema è che non ci arriva. E magari quella persona pensa di essere una grande santa perchè sta facendo il ministro straordinario della comunione.

C'è bisogno di un'opera di rieducazione veramente globale, universale e capillare che deve partire da noi. Deve partire dall'esempio e non ce ne deve importare di cosa si chiacchera. Un prete che sceglie di vestire da prete sceglie di rinunciare alla carriera ecclesiastica se va bene, niente incarichi di diocesi, niente cocco del Vescovo ecc.... sei capace di fare una cosa del genere ma che è gradita da Gesù e dalla Madonna? O ami di più la gloria degli uomini? Se però è così (se scegli la gloria degli uomini) non mi andare a parlare di Divina Volontà perchè bisogna essere coerenti. Tu neanche la fai la dv se vuoi la gloria degli uomini. Questi aspetti non sono aspetti esteriori, perchè noi parliamo a Dio e al prossimo con il nostro aspetto esteriore. Avete mai visto qualcuno che si mette lo smoking per andare in spiaggia o si mette in ciabatte ed infradito per andare alla prima della Scala? Quest'estate si sono visti preti che celebravano la Messa sul materassino dentro l'acqua..cosa c'è dietro una cosa del genere? Un discorso del genere: io sono prete non per i paramenti ma perchè sono stato unto dal Vescovo (giusto) e quindi posso celebrare ovunque a prescindere (vero)...basta consacrare non occorrono i paramenti ma tu non puoi fare in quel modo. E' vero che è la sostanza la cosa principale ma gli accidenti* non sono irrilevanti. Ma io sono una persona solare, nobile raffinata ecc... ma che mi importa di portare i jeans strappati? In ogni caso non è certamente un buon modo per esprimere la nostra educazione.

(* In filosofia, qualità di una cosa, che può anche mutare o venir meno senza che l'idea della cosa ne venga modificata.-- Google, credo che il don si riferisse a questo)

1) Non si vada a dire ad una persona grezza, rozza e maleducata che vive nella dv e 2) la comprensione profonda e compiere i giri nella dv, significa portare il nostro TI AMO che deve moltiplicarsi in continuazione tutto l'Universo e della santissima Trinità. Più si fa e più ci sono esplosioni di luci, gioa, santità e benessere si scatenano in senso buono dentro e fuori di noi.

Mi sentivo piccola, piccola, tanto da non sapere muovere un passo ed avendo fatto la santa Comunione, sentivo il bisogno come piccina di rifugiarmi nelle braccia di Gesù, per dirgli: “ti amo, ti amo assai”, non sapendo dire altro, perché troppo ignorantella, ma il mio dolce Gesù aspettava che gli dicesse altro ed io ho soggiunto: “Gesù ti amo insieme coll'amore della nostra Mamma Celeste. E Gesù mi ha detto: "Come mi è dolce, refrigerante, sentirmi amare insieme dall'amore della figlia e della Mamma nostra, sento le sue tenerezze materne, le sue foghe d'amore, i suoi casti abbracci, i suoi baci ardenti, che si versano nella figlia. Mamma e figlia mi amano, mi baciano e mi stringono fra le loro braccia con un solo amplesso, trovare con la mia Mamma Celeste la figlia, che mi vuole amare e mi ama come mi ama la mia Mamma, costituisce le mie più care delizie, i miei sfoghi d'amore e trovo il più gradito contraccambio ai tanti eccessi del mio amore. Ma dimmi, con chi altro mi vuoi amare?" Gesù

"..Ed ha fatto silenzio, aspettando che io gli dicessi con chi altro avrei voluto amarlo. Ed io, quasi un po' imbarazzata ho soggiunto: “Mio divino Gesù, voglio amarti insieme col Padre e con lo Spirito Santo”; ma pareva che non fosse contento ancora ed io: “voglio amarti insieme con tutti gli Angeli e Santi”; e Lui: “e con chi altro?” “Con tutti i viatori e fino all'ultima creatura che esisterà sulla terra, voglio portarti tutti e tutto, persino il cielo, il sole, il vento, il mare per amarti insieme con tutti”. E Gesù, tutto amore, tanto che pareva che non potesse contenere le fiamme, ha soggiunto: "Figlia mia, ecco il mio Cielo nella creatura, la Trinità Sacrosanta, che cede il suo amore per amarmi insieme con essa, gli Angeli e i Santi che fanno a gara a cedere il loro amore per amarmi insieme con lei, questo è il grande atto, portare tutti nel Tutto che è Dio ed il Tutto in tutti. La tua piccolezza, i tuoi modi infantili nella mia Divina Volontà, abbraccia tutto e tutti, (e) vuoi darmi tutto, perfino la stessa Trinità adorabile e siccome sei piccola, nessuno vuole negarti nulla, anzi si uniscono a te ed amano insieme con la piccola piccina. E col portarmi tutti nel Tutto e coll'amarmi, diffondi il Tutto in tutti, essendo il mio amore vincolo d'unione e d'inseparabilità, io trovo tutto nell'anima, il mio Paradiso, le mie opere e tutti e posso dire: “nulla mi manca, né il cielo, né la mia Mamma Celeste, né il corteggio degli Angeli e dei Santi, tutti sono con me e tutti mi amano”. Questi sono stratagemmi ed industrie amorose di chi mi ama, che chiama tutti, chiede amore da tutti, per amarmi e farmi amare da tutti." Gesù

Si potrebbe fare una santa gara nel sorprendere l'Altissimo. Il massimo nel girare nella dv lo realizziamo quando impariamo a portare tutto, quando parte questa cosa? Quando il primo comandamento inizia ad essere vissuto. Io vorrei amare Dio con tutta l'anima e le forze mi rendo che sono limitato ma quando poi compio gli atti nella dv, raggiungo le Tre Persone Divine. Se io faccio un'atto nella dv, il primo amore che ritorna a Dio è il Suo perchè lo amo per primo, poi gli arriva l'amore della Madonna che è vissuta solo di Divina Volontà e la terzo posto l'amore del Cielo e dei Santi, poi le anime del purgatorio e tutte le creature e anche l'amore di tutte le persone sulla terra anche quelle che faranno una brutta fine.

"...E col portarmi tutti nel Tutto e coll'amarmi, diffondi il Tutto in tutti, essendo il mio amore vincolo d'unione e d'inseparabilità, io trovo tutto nell'anima, il mio Paradiso, le mie opere e tutti e posso dire: “nulla mi manca, né il cielo, né la mia Mamma Celeste, né il corteggio degli Angeli e dei Santi, tutti sono con me e tutti mi amano”. Questi sono stratagemmi ed industrie amorose di chi mi ama, che chiama tutti, chiede amore da tutti, per amarmi e farmi amare da tutti." Gesù

La vita nella dv presuppone una scelta di santità perchè è scelta di amore verso il Signore, se Dio non te lo fili troppo (al massimo la Domenica) e il Rosario al massimo il mese di maggio. Non si può entrare in questo mondo se si campa così, il mondo della dv è un mondo dove le ansie della creatura sono nell'amare Dio e cercano qualcosa per amarlo come gli conviene.

"...in modo che la creatura sente dentro di sé non solo la vita, ma la nobiltà ed il modo di Colui che l'ha creata, sicché non sente il bisogno di chiederlo, perché si sente posseditrice, la nostra Volontà l'occupa tanto che le dà il suo amore per farsi amare, la sua parola per farla parlare, il suo moto per farla muovere ed operare ed oh com'è facile che sappia ciò che vuole da lei!..." Gesù

Il discernimento, non sempre facilissimo ma relativamente facile sopratutto...se tu impari ad ascoltare la voce della tua coscienza dove Dio ti parla diventa meno difficile capire cosa Dio vuole da te nelle grandi e piccole sceglie. Se si impara ad ascoltare la voce dentro di sè sarà più facile cosa Dio voglia da me. A condizione che la persona voglia con tutto il cuore sapere cosa gli sta chiedendo Dio. Ma ti pare che una persona che voglia amare Dio con tutto il cuore e servirlo, Dio non glielo dica? Dio può fare qualsiasi cosa che voglia...però non è verosimile.

"...Che distanza tra chi vive di Volontà Divina e chi vive di volontà umana! I primi formano il regno celeste sulla terra, arricchiti di bontà, di pace, di grazie, si possono chiamare la parte nobile. I secondi formano il regno delle rivoluzioni, delle discordie, dei vizi, non hanno pace e non sanno dar pace." Gesù

C'è gente campa da dannata e oltre che vivere una vita brutta in sè stesse, rende brutta l'aria intorno a loro. Una vita velenosa e devastante e quindi si prega perchè aprano gli occhi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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