Gesù racconta la sua lunga storia di amore spiegando come e quanto il suo amore sia presente sia nelle opere del Fiat creante che in quelle del Fiat redimente. Particolari assai edificanti e sconcertanti raccontati da Gesù a proposito della sua vita e della sua Passione. Libro di Cielo, Volume 32, 16 Aprile 1933, Lunedì 13 Marzo 2023
16 Aprile 1933
Come in tutte le cose create Dio ha sempre da dirci “ti amo”. Come Gesù in tutti gli atti della sua vita racchiudeva amore, conquiste, trionfi.
Oggi in questo brano il Signore ci fa fare un volo impressionante. Il don pensa che Gesù abbia usato per scrivere questi scritti l'iperbole. Che parte dal basso ma poi va sempre verso l'alto senza violare le coordinate della geometria analitica. Qua adesso siamo al 32° volume (di 36), ma dopo 32 volumi - per chi ha avuto la costanza nel seguirli - la capacità di comprensione si è evoluta.
Gesù ci continua a narrare sempre la sua storia d'amore.
"Figlia mia, come mi è gradito il tuo soggiorno negli atti che fece il nostro Ente Supremo nella Creazione e perciò mi sento come rapito e costretto dal mio amore a narrarti la nostra storia d'amore che avemmo nella Creazione ed in tutto il resto che abbiamo fatto per solo e puro amore verso le creature; venire negli atti nostri è lo stesso che venire in casa nostra e non dirti nulla delle tante cose che abbiamo da dire, sarebbe come mandarti digiuna, ciò che il nostro amore non sa fare e né vuol fare....." Gesù
Se siamo arrivati ad oggi e non abbiamo ancora compreso che la vita nella dv non è altro che la capacità, l'abilitazione e l'esecuzione del riconoscere, prendere e ricambiare tutte le varietà d'amore infinite che ci sono in tutte le cose per farle nostre per ricambiarle.
Gesù elenca a Luisa la Sua storia d'amore spiegando l'amore che trapuntò di stelle la volta azzurra, riempì il Sole di luce con vari effetti...
"..Quindi tu devi sapere che il nostro Fiat si pronunziò e stese questa volta azzurra ed il nostro amore la trapuntò di stelle, mettendo in ciascuna stella un atto d'amore continuo verso le creature, sicché ogni stella dice: “il tuo Creatore ti ama, né cessa mai d’amarti, siamo qui, né ci spostiamo un tantino per avere sempre da dirti ‘ti amo, ti amo’...”
E poi si lamenta (dopo aver elencato il Cielo, il Sole e le piante) dicendo:
"...Ma ahimé, la creatura non si dà alcun pensiero, né fa attenzione a ricevere questo nostro amore incessante che si presenta in tanti modi e forme varie, che basterebbe ad affogarla ed a consumarla d’amore;.." Gesù
"...andiamo avanti, il nostro Fiat creò il vento, ed il nostro amore lo riempi di effetti, sicché la freschezza, le ondate, il fischio, i gemiti, gli urli del vento sono ripetuti “ti amo” che diciamo alla creatura e nella freschezza le diamo il nostro amore refrigerante, nelle ondate la fiatiamo col nostro amore, fino a gemere ed urlare col nostro amore imperante ed incessante e così del resto. Il mare, la terra furono creati dal nostro Fiat, i pesci, le piante che il mare e la terra producono, sono gli effetti del nostro amore, che potentemente e ripetutamente dice: “ti amo in tutte le cose, ti amo dappertutto, ti amo in te e di fronte a tanto mio amore, deh! non negarmi il tuo amore”, eppure, pare che non abbiamo orecchi per ascoltarmi, né cuore per amarci e perciò quando troviamo la creatura che ci ascolta la teniamo come sfogo del nostro amore e come piccola segretaria della storia della Creazione." Gesù
Ci vuole solo una persona che abdica all'uso del cervello per pensare che non ci sia nessuno dietro la formazione del cosmo. Quando parliamo di ciò che vediamo attorno a noi, non usiamo il termine natura ma usiamo il termine creato. Non è per fare i nominalisti, coloro che si aggrappano al nome. Nessuna creatura si dà pensiero di raccogliere questo amore...basterebbe questo amore seminato nella Creazione per affogare la creatura d'amore (senza parlare della Messa ecc...) ma quando Gesù trova qualcuno che l'ascolta, diventa lo sfogo divino. Quando uno sfoga l'ira vomita tutto il vomitabile. Lo sfogo d'amore è che ne ha talmente tanto che non sa dove metterlo, trova uno e te lo ubriaca. E' la verità. E Gesù prosegue sulla Redenzione.
Che ne pensi qualcuno - tra i modernisti di oggi, che riducono Gesù ad un semplice uomo e questi pensieri sono tutt'altro che sopiti. Ma voi pensate che Nostro Signore, per andare da Cafarnao a Gerusalemme, aveva bisogno di camminare?
"..Questo lo facevo in tutto, se mi mettevo in cammino, io avevo virtù di potermi trovare da una città all'altra senza far uso dei miei passi, ma volli camminare, per mettere in ogni passo il mio amore, in ogni passo che correva, quindi correvo e mi rendevo conquistatore e trionfatore dei passi miei, oh! se le creature mi facessero attenzione, sentirebbero nei miei passi il grido continuo: corro, corro in cerca delle creature, per amarle e per essere amato..." Gesù
Gesù è l'Uomo/Dio, altro che Cafarnao/Nazareth, se avesse voluto avrebbe potuto trasferirsi in un'altra galassia. Non l'ha fatto perchè voleva mettere in ogni suo passo il suo amore, è un ti amo per me e per te. Noi, quando facciamo i giri, mettiamoci nei piedi di Gesù, baciarli, ecc... prendere quell'amore particolare e ricambiarlo.
"..Così se lavoravo con San Giuseppe per procurare il necessario alla vita, era amore che correva, erano conquiste e trionfi che facevo, perché mi bastava un Fiat per avere tutto a mia disposizione e facendo uso delle mie mani per un piccolo guadagno, i Cieli stupivano, gli Angeli restavano rapiti e muti nel vedermi abbassare alle azioni più umili della vita, ma il mio amore aveva il suo sfogo, riempiva, straripava negli atti miei ed io ero sempre il divin conquistatore e trionfatore..." Gesù
Negli scritti di Maria d'Agreda, Gesù rarissimamente faceva uso dei suoi poteri, ma la famiglia di Nazareth si trovava senza mangiare e la divina volontà non aveva provveduto attraverso qualche persone, qualche rarissima volta veniva dato a qualche Angelo il comando di dargli un pò di cibo, ma se Gesù avesse voluto, avrebbe potuto mangiare ogni giorno ad ogni ora. Noi dobbiamo ricordarci che quello di fronte a cui stiamo, è Dio non una persona qualsiasi.
"..Per me il prendere il cibo non era necessario, ma lo prendevo per far correre più amore e fare nuove conquiste e trionfi..." Gesù
Lui ha voluto sentire la fame...si è umiliato.
"..Ma passo avanti, per formare la Redenzione bastava una mia lacrima, un sospiro, ma il mio amore non sarebbe rimasto contento, potendo dare e fare di più, il mio amore sarebbe rimasto inceppato in se stesso e non avrebbe potuto darsi il vanto di dire: tutto ho fatto, tutto ho sofferto, tutto ti ho dato, le mie conquiste sono sovrabbondanti, il mio trionfo è completo; posso dire che sono giunto fino a confondere l'ingratitudine umana col mio amore, con i miei eccessi e con le pene inaudite, quindi io stesso in ogni pena mettevo l'intensità del dolore più intenso ed acerbo, le confusioni più umilianti, le barbarie più crudeli e dopo che la corredavo di tutti gli effetti più dolorosi, che solo un uomo e Dio poteva soffrire, mi esibivo a soffrirla ed oh, le mirabili conquiste nelle mie pene ed il pieno trionfo che faceva il mio amore!..." Gesù
Sana Teresa (d'Avila?) diceva che sarebbe bastata una goccia di sangue di Gesù per redimerci, ma Gesù dice che sarebbe bastata una sua lacrima o sospiro. E' ovvio se ti ricordi chi hai davanti, ogni atto che fa il Figlio di Dio è un portento che è grande quanto l'Universo, una lacrima del Figlio di Dio, davanti alla Divina Maestà, ha un valore infinito. Ma allora perchè ha voluto esagerare in quel modo? Non ti senti amato da Dio? Ma che cosa estrema avrebbe potuto fare Gesù per te? Se uno pensa intensamente alla Passione di Gesù, di quaresima c'è gente che fa digiuni, fa penitenza, fa prove di coraggio tipo 40 giorni senza carne o 40 a pane ed acqua ecc..ma il sabato e la domenica - si mitigano queste cose. Gesù è stato 40 giorni senza mangiare nulla (avrà bevuto?) nel deserto. Chi lo sà se ha bevuto qualcosa o no (Lui poteva restare 40 giorni senza bere)? E vogliamo parlare della Passione? Oggi c'è gente che se sente parlare della disciplina si scandalizza e dice che queste cose non servono, chi le fa è da manicomio, ma i santi sono da manicomio. Ma i santi che hanno dato di più sotto questo punto di vista saranno arrivati ad eguagliare un colpo ricevuto da Gesù patito da quegli energumeni che l'hanno massacrato? Un solo colpo di quelli (la Passione di Mel Gibson rende l'idea), quella è stata tutta la flagellazione. 10 anni di discipline, il Signore ti ricompenserà..ma non vale come un colpo ricevuto da Nostro Signore. La conferma nell'altro mondo. Gesù dice che solo perchè era Dio/Uomo ha potuto soffrire una cosa del genere. Chi di noi sarebbe stato capace di portare la Croce al Calvario dopo ore di torture e dopo essere stati flagellati a sangue? Nessuno può fare una cosa del genere. Nessuno di noi potrebbe dire con verità a Gesù: avresti potuto fare di più per me.
"..Nessuno avrebbe potuto toccarmi se io non lo avessi voluto e qui c'è tutto il segreto, le mie pene erano volontarie, volute da me e perciò contengono il segreto miracoloso, la forza vincitrice, l'amore che compunge e hanno virtù di travolgere tutto il mondo e cambiare la faccia della terra." Gesù
Gesù in qualsiasi momento avrebbe potuto fulminare tutti quanti o paralizzarli. Quando hanno cercato di buttare nel burrone Gesù, (dopo la disputa nel Tempio e la parabola di Naaman il siro e medico cura te stesso ecc...) Gesù - negli scritti di Maria Valtorta - li ha immobilizzati. Ma pensate che qualcuno avesse potuto mettere le mani addosso al Figlio di Dio? Tutto il male che vediamo il giro, pensiamo che Dio non lo permettesse, lo vedremmo nel mondo? Ma tu ci credi nella Divina Onnipotenza? Lo sai chi è Dio? Non solo le penitenze volontarie di Gesù erano volontarie ma anche quelle che sembrano causate da altri...quando lo sfidavano a scendere dalla croce, Gesù se avesse voluto - potendo farlo non l'ha fatto, questa è la forza - .. se qualcuno impara ad attingere dalle opere della Creazione e Redenzione, ti arriva un tale tsunami d'amore incessante.
"..e perciò, chi non riceve il mio amore e non mi ama, forma il mio più duro martirio e mette in croce il mio amore..." Gesù
Disperdere un tale patrimonio soprannaturale è proprio un delitto che se non fosse per la Divina Misericordia sarebbe imperdonabile. Cerchiamo di essere tra quei pochissimi che non fanno dire a Gesù questa frase qua sopra.
"..la forza vincitrice, l'amore che compunge e hanno virtù di travolgere tutto il mondo e cambiare la faccia della terra." Gesù
E oltre a cambiare la faccia della terra, cambierà anche la nostra vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento