Gesù, parlando della sua nascita, spiega come Egli sia in realtà nato o meglio rinato in ogni creatura, una rinascita che produce effetti straordinari in chi la riconosce e la accoglie. Gesù dichiara il suo essere nato per amare e per essere amato. Libro di Cielo, Volume 31, 25 Dicembre 1932, Giovedì 9 Febbraio 2023
25 Dicembre 1932
La nascita del Pargoletto Gesù fu universale, nacque in tutto ed in ciascuno. Come per tenerci sicuri, venne a coprirci con la veste della sua Umanità. Esempio del sole.
Questa meditazione ci riporta al mistero del Natale. Oggi Gesù ce lo illumina un pò ed è tanta roba. Partiamo dalla contemplazione di Luisa sperando di arrivare come lei a dire:
"..Ah! vivere senza Lui è vivere come se non si avesse vita, torturata, senza forza, senza appoggi, vivere senza Lui è la più terribile delle morti per la povera e piccola anima mia..." Luisa
O anche vivere senza la Madonna. Sarebbe l'orrore. Sarebbe la morte e il buio assoluto. Il don tante volte si chiede con un senso di compassione enorme: che vita fanno coloro che non conoscono ancora tanta grandezza? Poi abbiamo la prima grande rivelazione non tanto difficile che se uno capisce il mondo della dv....operare da Dio significa operare con un'atto solo, un'infinità di atti ed è questo che è successo con l'incarnazione:
"...ho visto il piccolo bambino divino rinato in ogni cosa creata,..." Luisa // «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.» Gesù
E se anche tutti quanti vanificassero il mistero dell'Incarnazione e tu no, tu potresti dire: Gesù si è fatto uomo per me. Su queste cose occorre avere una grandissima chiarezza dottrinale, non ci deve essere stupore quando Luisa le dichiara ascoltando Gesù, e poi sentiamo quella frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Tutto il fiume d'amore che Gesù riversa su di noi attende di essere raccolto. Ma quando non c'è spirito di accoglienza, come la tradizione teologica della Chiesa ci conferma, quell'amore torna al mittente e verrà deviato verso chi se lo merita. La parabola delle mine o talenti, che la mina non usata viene data a chi i talenti li fa fruttificare. Occorrerà recuperare e usare quelle grazie sprecate. Dio non spreca nulla e noi non dobbiamo sprecare nulla anche di materiale. Nulla va perduto e sprecato. Se qualcuno spreca qualche grazia e la respinge, purtroppo per molti la nascita di Gesù si tramuta in giustizia. Gesù nasce per tutti, il problema è che non possiamo fare gli indifferenti, Lui vuole essere accolto liberamente perchè è questa la prova dell'uomo, ma nessuno ti obbliga. C'è sempre questa dinamica. Che tipo di accoglienza facciamo a Gesù, cosa facciamo per Lui? Come lo ricambiamo? Spetta a noi? Buona arte d'amare con fantasia a tutti - per quelli che lo vogliono. Non è bello vedere la vita di Gesù cambiata in giustizia. Santa Faustina è morta nel 1938, Gesù disse alla santa polacca: chi non vuol passare per la porta della Misericordia, simboleggiata dalle grazie che è sempre aperta ad accogliere ed abbracciare il peccatore pentito per restituirlo alla vita della grazia e verso poi la santità se ce la fa.....dobvrà passare per la porta della Giustizia. Lui dice che la porta della Misericordia è sempre aperta, poi Gesù dice che la porta della Giustizia è ordinariamente chiusa e Lui la apre solo quando è costretto. Lui stesso (Gesù) ha detto che il Padre lo ha mandato per salvare il mondo non per condannarlo, se avesse dovuto fare il giustiziere non si sarebbe incarnato, lo avrebbe fatto prima. Dobbiamo sentirci interpellare da questa frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Poi Gesù dice:
«Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»
(all'interno della frase: «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»)
Questa non è poesia. Nè teoria. Questi avvertono subito che Gesù è nato nei loro cuori.
".. perché sentendo la mia nascita in loro tripudiarono di gioia e mi fecero festa. Sai tu chi sono coloro che mi fanno festa nel nascere nei loro cuori? Coloro che posseggono la mia Divina Volontà, questi avvertono subito che Io son nato nei loro cuori e mi fanno festa perenne,..." Gesù
Un'anima che accoglie Gesù lo sente, lo avverte. E chiaramente chi non accoglie questo dono dice Gesù:
"..invece gli altri mi fanno piangere, mi danno dolore e col peccato mi preparano il coltello per ferirmi o per uccidermi.» Gesù
Dobbiamo pensare a queste cose. Purtroppo con il peccato originale l'uomo ha spezzato il legame con la Creazione - la gloria della Creazione non viene dalle creature stesse (pietre, acqua, animali ecc.. in quanto realtà fisica). Lì bisogna metterci il nostro ti amo per riconoscere il ti amo di Dio per ricambiarlo. Perchè senza questo non si entra nemmeno nel primo step della storia che Gesù vuol fare con noi. Con il peccato originale è successo un guaio: la razza umana ha smesso di dare la gloria a Dio e questo sarebbe un caso utile da legittimare una moderata disperazione e ci ha pensato Gesù:
"..Molto più che Io, sceso dal Cielo in terra, volli prendere umana carne per glorificare completamente la gloria del Padre Celeste, per supplire a tutto ciò che l’uomo non aveva fatto, ecco perciò la mia piccola Umanità volle rinascere anche nelle cose create, perché l’uomo non ci aveva dato la gloria, il contraccambio dell’amore. Siccome avevamo creato un cielo, un sole e tante altre cose, la mia Umanità rinascendo in esse, glorificava il mio Padre Celeste completamente di tutta l’opera della Creazione. L’uomo col respingere la mia Divina Volontà si era reso impotente a tutto ed Io venivo per essere il suo salvatore, riparatore, glorificatore, difensore e lo coprivo dentro la veste della mia Umanità, per tenerlo sicuro e per poter rispondere in ogni cosa Io per lui al mio Padre Celeste..." Gesù
Come Gesù abbia potuto rifare nella sua vita terrena le nostre vite non lo sapremo mai....Lui opera da Dio, come ha fatto lo sa Lui. Oggi ci ribadisce che l'uomo non aveva dato a Dio il contraccambio di gloria al Signore. Quello che noi facciamo con i giri, Gesù lo aveva già fatto per tutti, questo non ci esime dal non farlo neanche noi. Perchè non è possibile che una cosa creata da Dio non gli dia la gloria che gli è dovuta. Noi avremmo dovuto essere - se non ci fosse stato il peccato - sacerdoti del creato a fare quest'operazione ma purtroppo non l'abbiamo fatto e adesso? Adesso è venuto Gesù a farlo per noi, ma nella misura in cui lo accoglieremo, riprenderemo a fare un sacco di operazioni spirituali nella dv (giri ecc...).
«Figlia benedetta, la mia nascita non solo fu universale, perché come Dio non poteva fare diversamente, ma mi trovai nella condizione del sole. Vogliano, o non vogliano, tutte le cose create, la Creazione tutta e tutte le creature devono ricevere la sua luce, il suo calore; dall’alto dove discende col suo impero di luce e con la sua supremazia che ha su tutti e su tutto, pare che il sole dica nel suo mutismo, ma più forte che se parlasse: «O mi ricevi con amore, o ti investo coi diritti che posseggo di darti luce e se non mi vuoi ricevere, ti circonderò da tutti i lati, in modo che non potrai sfuggire alla mia luce ed avrò la grande gloria che a tutti ho dato la mia luce.» Gesù
Il Sole sorge tutte le mattine, volente o no e il Sole illumina tutti ma bisogna vedere se luce e calore gli accogliamo con gioia o con amore o le ignoriamo perchè siamo impegnati in altre faccende.
"...la prendo da tutti i lati, affinché non mi possa sfuggire; se le creature mi ricevono con amore, la mia vita non solo nasce in esse, ma cresce in modo sorprendente, se poi non mi ricevono con amore, rinasco in loro con i diritti di Dio che posseggo, ma non cresco in loro, rimango piccino e solo e rimango in riserva, aspettando e sperando che con i miei vagiti e lacrime si inducano ad amarmi e se non riesco con ciò, la mia vita si cambia per loro in giustizia...." Gesù
Se non si accoglie l'amore di Dio sono guai.
"..«Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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