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giovedì 28 settembre 2023

La Divina Volontà trasforma in luce debolezze e miserie

Gesù spiega l'immensa potenza della Divina Volontà e la sua capacità di ricambiare in vita di luce le stesse debolezze e miserie della creatura. Chi vive e opera nella Divina Volontà attira luce, santità, amore, grazia e valore infinito. Libro di Cielo, Volume 31, 6 Novembre 1932, Lunedì 30 Gennaio 2023

6 Novembre 1932 Come Dio fa fatti e non parole. Chi opera nella Divina Volontà opera nell’eternità, chi opera fuori di Essa, opera nel tempo. Le parole di Gesù sono opere.

Le grandi direttrici del brano sono due o tre su cui il Signore intesse le sue spiegazioni. Partiamo dalla premessa nel capitolo: chi opera nel dv opera nell'eternità e chi opera nell'umano volere opera nel tempo.

"..Tu devi sapere che quando la creatura opera nella mia Divina Volontà, le sue opere, i suoi atti, le sue adorazioni, il suo amore verso Dio, vengono fatti e formati nell’ambito dell’eternità, perché la mia Divina Volontà è eterna e tutto ciò che si può fare in Essa non esce dall’eternità, tutto resta confermato per sempre in opere, adorazioni, amore divino e perenne, si possono chiamare opere della creatura trasfuse in Dio,.....................invece chi opera fuori della mia Volontà Divina, opera nel tempo, ama, adora nel tempo, viene guardato nel tempo e tutte le opere che si fanno nel tempo, sono opere senza conferma, anzi devono aspettare il giudizio per essere: o confermate o condannate, oppure purificate dal fuoco del purgatorio e sono guardate come opere di creature nelle quali può mancare: pienezza di santità, pienezza d’amore e pienezza di valore infinito...." Gesù

Nel libro di Tenera Amata comprendiamo l'abisso tra la quarta e la quinta dimensione e poi pensiamo all'abisso tra la dimensione creata e quella increata. Ci sono due cose che non possono entrare nell'eternità: l'umano e lo scorrere del tempo come lo conosciamo noi.

«Figlia benedetta, non ti dar pensiero di nulla, la mia Volontà ha virtù di far morire tutto ciò che ad Essa non appartiene e di ricambiare in vita di luce le stesse debolezze e miserie della creatura,........così dà a tutte le cose la sua vita di luce...." Gesù

Il don rimane senza parole sentendo queste parole, perchè se ripensa a qualcosa, quest'informazione è vera - quando il don ripensa ad alcune cose che vive e che ripensa a certe cose...le stesse debolezze della creatura si cambiano in luce. Le nostre miserie e debolezze che non sono i nostri peccati volontari. Nel dv il peccato volontario in senso stretto non c'è, chi è nato da Dio non pecca - dice san Giovanni - questo non significa che non si faccia nessun peccato ma ci sono quella serie sterminata di piccolissimi peccati o imperfezioni e miserie che caratterizzano la nostra esistenza, non sono come i peccati in senso stretto - quello veniale causa una ridimensionamento della grazia - san Giovanni della Croce dice che è impossibile che ci liberiamo solo con le nostre forze da tutte queste miserie. Bisogna passare attraverso la notte dei sensi e dello spirito per arrivare al Matrimonio Mistico, cosa avviene in queste due notti? Avviene in maniera dolorisissima - in parte attiva e in parte passiva - di una purificazione di tutte quante cose, perchè queste cose ostacolano l'unione con Dio. Non ci può stare una persona davanti a Dio in Paradiso con queste scorie. Gesù sta dicendo: se ti fondi con la dv ci pensa Gesù a ricambiare in luce le debolezze e miserie della creatura. Il don non vorrebbe sbagliarsi o contraddire qualche dottore della Chiesa, ma san Giovanni della Croce queste cose non le ha conosciute. Noi dobbiamo calcolare un punto: tutto quello che viene dal Libro di Cielo non si distacca dalla Tradizione della Chiesa e dalla sua dottrina, però alcune cose che il Signroe ed insegna ed evidenza prima non si conoscevano e c'è poco da fare. Chi si andava a fare un'atto nella dv e con questa operazione spirituale io porto il mio atto dal tempo all'eterno? Non ci rendiamo neanche conto cosa voglia dire.

"..Così il mio Volere, come la creatura si fa investire dalla potenza della sua luce, così le tenebre la lasciano, i suoi mali muoiono e vengono ricambiati in vita di luce.." Gesù

Poi Gesù fa una stilettata contro coloro che pur non sapendo nulla criticano prima di conoscere

"..e chi non comprende ciò significa che è analfabeta e perciò non comprende né che cosa è la mia Volontà, né ciò che può fare, né dove può giungere chi vive in Essa e che si fa investire dalla sua luce. Quindi lasciali dire, Io farò i fatti e loro resteranno con le parole, se non hanno fatto uno studio profondo, che vuoi che comprendano? Forse saranno dotti, dottori di altre cose, ma della mia Volontà saranno sempre ignorantelli, perciò mettiamoli da parte e pensiamo a fare non parole, ma veri fatti..." Gesù

Un vecchio proverbio dice: contro i fatti neanche la ragione può competere. Certe queste sono realtà misteriose però se noi, nonstante debolezze, miserie, nonostante la nostra condizione da viatori e nonostante ci capiamo bene come, però siamo solari, luminosi, sempre lieti, contenti, felici, qualche domanda è lecito farcela: ma da che dipende questa cosa qua? Come tutte le cose spirituali noi non possiamo averne la certezza assoluta nè la dimostrazione, però qualche cosa uno se lo deve chiedere.

Se io porti i fatti e gli atti nella dv è impossibile che gli effetti di quella vita divina si facciano in qualche modo percepire dalla mia persona. E' impossibile.

"...Tutto al contrario per chi vive ed opera nella nostra Volontà, essendo atti nostri, tutto è pienezza di santità, d’amore, di bellezza, di grazia, di luce e di valore infinito...." Gesù

E come facciamo ad operare nella dv? Ci dev'essere la nostra volontà ed intenzione di operare nella dv, la nostra attenzione, è molto importante fare sempre molto bene e fare pensando a cosa si dice l'atto preventivo. Con esso, noi abbiamo chiamato la dv nei nostri atti...

"..Vieni, Divina Volontà, a pensare nella mia mente,.." cioè tutti i miei pensieri li voglio fare nella dv, "...Vieni, Divina Volontà, a palpitare nel mio cuore",....ecc... se io faccio miei i moti perenni della dv nel mio corpo (sangue, respiro e palpito del cuore) vedete che significa...quanti giri si fa il nostro sangue nel nostro corpo? Sembra che dentro il nostro corpo stia tutto tranquillo ma sta tutto in continuo movimento, possiamo anche dormire ma durante il sonno il cuore batta, i polmoni respirano ecc... che facciamo? Capiamo cosa significa chiamare la dv a circolare nel mio sangue? Non è un giochetto ma quali effetti produrrà ciò? Nelle arterie a che pressione/ velocità va il sangue? A guardare nei miei occhi....tutto quello che sta davanti agli occhi miei (anche quando sto davanti al computer ecc....) ma quanti sguardi faccio durante la giornata? Ad ascoltare nelle mie orecchie, a parlare nella mia voce, a respirare nel mio respiro.......a palpitare nel mio cuore...almeno 60 al minuto. Dopo l'atto preventivo, quanti atti avrò già fatto? Non si sa. A muoverti nel mio moto...ma il moto è anche quando giro la testa, alzo una spalla, ecc.. a camminare nei passi...quanti passi facciamo? Quanti passi hai fatto nella settimana? 80.000 passi nella dv...a scrivere anche alla tasteria, ad operare nelle mie mani (mi lavo il viso, i denti, spazzo per terra, faccio lavori manuali? ecc...) a soffrire ed ad offrire nel mio offrire...solo così poi pensiamo alle preghiere, giri, atti attuali che possiamo fare ecc... e che succede? Qua la santità arriva per forza e l'amore dev'essere per forza sentito e anche la luce, grazia, bellezza, ecc.. devono per forza arrivare e se ci abituiamo a moltiplicare gli atti attuali, a fare in maniera cosciente i nostri atti e poi le nostre fusioni - piccoli e grandi - e qua è tanta roba.

(Luisa) "..Dopo di ciò stavo pensando a tutto ciò che il mio Sommo Bene Gesù mi aveva detto, come se volessi far sorgere in me dubbi e difficoltà e Lui, con una maestria indicibile, mi ha detto:«Mia figlia buona, non ti meravigliare di ciò che ti dico, tutto è possibile alla mia Volontà, l’impossibile non esiste, purché la creatura si faccia condurre da Essa, tutto è fatto...."

E alla fine fa l'esempio del ferro e dell'oro:

"..(Luisa) Dopo di ciò stavo pensando a ciò che sta scritto all’inizio di questo capitolo, cioè, che chi opera nella Divina Volontà opera nell’eternità, chi opera fuori di Essa opera nel tempo e pensavo tra me: «E perché questa gran differenza?» Ed il mio sommo amore Gesù ha soggiunto: «Figlia mia, è facile comprenderlo. Supponi che ti venisse dato un metallo di oro col quale, lavorandolo, potresti formare tanti begli oggetti d’oro, ma se invece dell’oro ti fosse dato un metallo di rame o di ferro, tu non potresti cambiare il rame ed il ferro in metallo d’oro, quindi faresti oggetti di rame, oppure di ferro. Ora paragona gli oggetti di ferro con quelli d’oro, quale ne è la differenza del valore? Anche se hai impiegato lo stesso tempo nel lavorarli, hai fatto oggetti simili, ma per diversità di metallo, quelli di oro superano in modo sorprendente in valore, in bellezza e in finezza, quelli di ferro. Ora, quando la creatura opera anche il bene con la sua volontà umana, siccome si trova nel tempo a valicare la sua via, si può dire che tutte le azioni che fa sono opere temporanee, soggette a mille miserie, saranno sempre opere umane di minimo valore, perché manca loro il filo d’oro di luce della mia Volontà. Invece chi opera in Essa, avrà il filo d’oro in suo potere, non solo, ma avrà il suo Creatore operante nell’atto suo, avrà non il tempo, ma l’eternità in suo potere. Questa la sola differenza tra Volontà Divina ed umana, non c’è paragone che regga tra l’una e l’altra....."

Qual'è il minimo comun denominatore tra chi opera nella dv e nella volontà umana (nella santità). Non si può dire vieni divina volontà a fumare (cosa non gradita al Cielo), chi ha il coraggio di chiamare la dv in un'atto con cui tu avveleni il corpo che Gesù ti ha dato (ndr). Non va. Nella dv le sigarette le devi spegnere, anche il don da giovane ha fumato ma questo vizio bisogna levarselo. Oppure il Signore non gradisce la comunione in mano e nonostante ciò continuano abusi su abusi - qualcuno chiama la dv nel fare la comunione in mano ecc.. - stiamo attenti a queste cose qua. Prima di parlare sulla dv bisognerebbe studiare un pò. Noi non possiamo chiamare la dv in una cosa che sia formalmente un peccato e non possiamo chiamarla in una cosa che pur essendo lecita - anche se la Legge della Chiesa lo consente - ma che non siano gradite al Cielo. Io non posso chiamare la dv nel dire una maldicenza, io non posso urlare contro qualcuno e pensare che la dv stia con me. Non posso chiamare la dv nel compiere un'atto impuro. Il minimo comun denominatore è fare la divina volontà. Certo che chi opera nel tempo deve aspettare un giudizio:

"...invece chi opera fuori della mia Volontà Divina, opera nel tempo, ama, adora nel tempo, viene guardato nel tempo e tutte le opere che si fanno nel tempo, sono opere senza conferma, anzi devono aspettare il giudizio per essere: o confermate o condannate, oppure purificate dal fuoco del purgatorio e sono guardate come opere di creature nelle quali può mancare: pienezza di santità, pienezza d’amore e pienezza di valore infinito...." Gesù

Ecco, ci era arrivato anche in un certo senso il Montfort, che un punto d'ago dato dalla Madonna vale di più del martirio sulla graticola di san Lorenzo, perchè il punto d'ago della Madonna - il Montfort lo attribuiva alla purezza della Madonna - vale più del martirio di san Lorenzo perchè è stato fatto nel dv. E le sofferenze e il martirio di un martire nel dv che saranno? Un digiuno o una penitenza offerta nel dv che portata avrà? Il don non è in grado di spiegare fino in fondo cosa succede - Gesù usa delle immagini, pienezza di santità, luce ecc.. - ma è tanta roba.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 27 settembre 2023

Atti concorrenti, assistenti e riceventi

Gesù spiega questa particolare categoria degli atti compiuti dalla creatura nella Divina Volontà. Le meravigliose partecipazioni agli attributi divini che la creatura grazie a questi atti può ricevere. Libro di Cielo, Volume 31, 30 Ottobre 1932, Venerdì 27 Gennaio 2023

30 Ottobre 1932 Chi vive nella nostra Volontà Divina emette tre atti: l’atto concorrente, l’atto assistente e il ricevente. Tutte le qualità divine chiamano continuamente la creatura che vive nella sua Volontà, per formarla e crescerla simile ad esse.

Brano stupendo. Iniziamo un pò a riflettere dallo step iniziale:

Il mare del Volere Divino continua a mormorare nell’anima mia,..." Luisa

Mormorerà il mare del volere divino anche nell'anima mia? Perchè se la risposta è sì allora si sentirà:

"...amore, adorazione, gioie, felicità, bellezza..." Luisa (?)

Tanto amore vivi, tanta adorazione assoluta esprimi al Creatore, quanto la gioia ti inonda e ti investe e tanto quanto la felicità e la bellezza caratterizza il tuo interno ed esterno, tutto ciò premesso, bene, fratello sorella mia, figlio mio e figlia mia ringrazia il Signore che qualche mormorio della dv risuona anche nella tua anima. Poi Gesù sale in cattedra:

«Figlia mia benedetta, la tua piccolezza nel mare interminabile del nostro Volere è la nostra gioia più grande; tu devi sapere che chi vive in Esso emette atti concorrenti, assistenti e riceventi..." Gesù

Atti della creatura che vive nella dv. Concorrerente cioè faccio con, è questo un mistero enorme, mistero che il don non sa quanto Luisa se ne rendesse conto, però Gesù lo dice già più volte negli scritti, quando si vive nella dv, ci si fonde in essa e si fanno gli atti in esso, si concorre con il volere divino, noi stiamo facendo con Dio quello che Lui fa. Il don non ha molto da aggiungere e da meditare. Il linguaggio di Gesù è abbastanza chiaro.

"...Nel primo concorre con gli stessi atti del suo Creatore, essendo l’una la volontà dell’altro, non vi è cosa che questa Divina Volontà faccia, in cui non metta la creatura a concorrere insieme nel suo operato ed ecco che il mio Volere non è più solo,.." Gesù

"..negli atti suoi sente una volontà finita nell’infinita, che ama insieme e concorre alla molteplicità dell’operato incessante delle nostre opere,..." Gesù

Grandi misteri. L'atto assistente significa guardare, una persona che assiste, guarda e che vede. Si indica la capacità - di chi vive nel dv - sempre più grande di guardare e rendersi conto di ciò che fa la dv nella Creazione, è un film al quale non ci vogliono abbonamenti ed è sempre a disposizione h24 con sceneggiature sempre inedite. L'atto del concorrere non me ne rendo conto, l'atto assistente, se uno impara a vedere nella realtà gli atti della dv inizia ad essere sul felice andante e siccome negli atti della dv è sparso un fiume d'amore, riceve.

"..Ah! no, un altro atto sorge ed è quello di ricevere come suo e come nostro, l’infinità del nostro amore e delle nostre opere, tanto che la sua piccolezza non sa dove mettere un amore ed un operato così grande e perciò essa rimane nel nostro Volere con tutto il deposito dei beni che ha ricevuto e questo con diritto, perché ha del suo..." Gesù

Vivere nella dv è un mettersi in condizione di potersi ricevere, noi a Dio cosa possiamo dare se non la nostra volontà? Si capisca bene il discorso perchè altrimenti facciamo i quietisti, dobbiamo impegnarci nel bene, debellare i vizi, discernere sulle nostre intenzioni, acquistare le virtù, compiere la dv, ecc... l'operazione principale, quella che è veramente prioritaria è passiva, non nel senso al 100%, una persona passiva riceve l'azione di una persona attiva, non in modo inerte ma cooperante. Quindi atto preventivo, giri, fusioni, atti attuali, ecc... l'atto assistente ma io devo fare attenzione a guardare la dv operante anche per riceverla - è una ricezione continua che genera una grande umiltà profonda, mano a mano che queste cose accadono -secondo il don - la persona si sente indegna, sono cose troppo belle e grandi ma io sono un grande peccatore, ma come mai la Madre del Signore viene da me? (come disse Sant Elisabetta). Il don crede che sia uno stupore di bambini, di chi sente la piccolezza assoluta e che però non può fare a meno di cercare di ricambiare. E a fronte di questo Gesù si lamenta:

"..ma con somma nostra amarezza vediamo che quasi tutti vivono nel basso della loro volontà umana..." Gesù

"..Ora, chi vive nell’alto del nostro Volere, vede il gran male di chi vive nel basso e, avendo a sua disposizione il nostro atto ricevente, cioè l’infinità del nostro amore e la molteplicità delle nostre opere, lo mette a disposizione nostra e delle creature, affinché Noi restiamo ricambiati dell’amore di tutti ed esse ricevano grazie, luce, amore, per quanto compete la loro piccolezza..." Gesù

Gesù sta spiegando cos'è un giro. Ogni volta che si fa un giro si dà una grande gloria a Dio e si ricambia per tutti allo scopo che questo gesto possa procurare la conversione di chi campa nel proprio volere umano.

Nella seconda parte

"...Onde continuavo il mio abbandono nel Voler Supremo ed oh come mi sentivo felice nel pensare che nel Fiat, io concorrevo a tutto ciò che faceva l’Ente Supremo! La mia volontà fusa nella Loro era il gran segreto ed il portentoso prodigio, che la mia piccolezza era presa come nel laccio di fare e concorrere a tutto ciò che fa la Maestà Divina;...." Luisa

Cerchiamo di ricordare i termini tecnici. Poi vediamo un'altra cosa:

"... Il nostro Essere è sempre operante ed i nostri attributi sono sempre in moto,..." Gesù

Dio è un vulcano in senso buono, Dio è un santo e divino ciclone che non si ferma mai. Sta producendo ininterrottamente a ciclo continuo gioia, felicità, bellezza, ecc... e qua Gesù fa una lezione sulla Santissima della Trinità:

"..ma siccome il nostro Volere è quello che forma l’opera ed il moto nell’Essere nostro, quindi chi vive in Esso sente che il nostro Volere la chiama ora nella potenza, ora nella nostra sapienza, ora nel nostro amore, ora nella misericordia, ora nella giustizia, bontà e bellezza divina, insomma tutti i nostri attributi, con voci potenti chiamano la creatura in essi, perché si formi e cresca a seconda delle loro qualità...." Gesù

A quanto si può capire ci sono movimenti incessanti di amore infinito tra le Tre Divine Persone. La dv non è soltanto amore ma è anche potenza, è anche giustizia, misericordia, ecc...

"..insomma tutti i nostri attributi, con voci potenti chiamano la creatura in essi, perché si formi e cresca a seconda delle loro qualità...." Gesù

Se noi entriamo nella dv, si formerà in noi la potenza, una grande virtù cardinale quella fortezza, poi diventeremo sapienti, chi può immaginare cosa vuole il Signore? (libro della Sapienza), eppure se noi andiamo a muoverci la divina sapienza diventeremo sapienti. Il nostro amore, diventeremo amanti appassionati di Gesù, qui non si usa il termine nella versione bassa per descrivere luridi amori. E' l'amore che la Madonna aveva per il Signore. Poi la misericordia vera, non quella alterata, quella grande compassione che fa cessare le tristezze o i livori ecc... quando si sente pronunciare giudizi cattivi anche veri, ma qua non c'è nulla di divino. Le anime che fanno il male - e dovremmo vederle con gli occhi della Madonna - o sono ingannate dal diavolo o purtroppo sono schiave del diavolo, fanno il male ma non sanno come liberarsi dalle catene del diavolo. Sopportiamo tutto e preghiamo per la loro conversione. E se possiamo aiutiamo tipo: ammonire i peccatori, consolare gli afflitti e consigliare i dubbiosi se ci riusciamo (opere di misericordia spirituale). Ma io posso consigliare una persona se me lo chiede. Io posso correggere una persona delicatamente senza rimproveri diretti se quella persona capisco è ben disposta. Nella giustizia, dare a ciascuno il suo, a Dio quello che è di Dio, quello che è della nostra anima ecc... e chi vive nella dv sono persone buone non buonisti, c'è una bontà di fondo che pian piano si acquisce, vuol dire voler bene a tutto e a tutti. Anche a persone che ci hanno abbandonato, tradito o deluso. Se incontrassi per strada una persona che ti ha fatto del male lo abbracceresti? La bellezza, certamente interiore e poi anche quella esteriore - sarà un pallino del don - ma lui (il don) non crede ad una vita nella dv che non abbia anche una bellezza - com'erano i tratti di Gesù e di Maria? La loro conversazione, il trattare il prossimo, il loro camminare, il loro stare a tavola, il loro modo di vestire... - vestivano come due straccioni? Le donne che vogliono vivere nella dv si devono mettere in testa che il loro modello esteriore è la Madonna, prima di uscire in un certo modo dovrebbero pensarci un'attimo. Avrai fatto pure l'atto preventivo alla mattina ma se esci vestita in un certo modo, gli altri si girano e fanno altri atti guardandoti....--- la bellezza soprannaturale, la cura del decoro e mai la vanità e l'artificio. Noi siamo belli naturalmente, la bellezza divina è quella che traspare dal corpo che il Signore ci ha dato, così come ce l'ha dato, meno alteriamo il corpo meglio è.

"...Ecco perciò le nostre qualità divine reclamano nel loro moto ed opere, colei che è animata dalla stessa loro Volontà, per far vita insieme; si sentirebbero uno strappo e la volontà spezzata se non l’avessero con loro; non fu uno strappo che fece il primo uomo da dentro la nostra Volontà, col sottrarsi ad Essa? E questo strappo fu tanto grave, che capovolse tutto l’ordine della Creazione per lui e giunse a respingere il suo Creatore con tutta la corrente delle sue grazie divine. Perciò chi vive nel nostro Volere è il rifacimento di questo strappo sì doloroso che ci costò tanto ed il nostro Essere Divino arma tutti i nostri attributi intorno ad essa, affinché non ci ripeta lo stesso tiro e vivendo insieme con Noi restiamo felici, essa e Noi e se tu volessi dubitare di ciò che dico, è segno che non hai compreso bene quanto amo la creatura e per averla con me e tutta mia,..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 24 settembre 2023

L'anima è il cielo dentro di noi

Gesù spiega che l'anima è veramente un piccolo cielo in cui Dio abita e può e vuole abitare a condizione che l'anima glielo permetta. Chi non sente in sé la vita della Divina Volontà vuol dire che o non la conosce o, pur conoscendola, non la mette in pratica. Libro di Cielo, Volume 31, 21 Ottobre 1932, Mercoledì 25 Gennaio 2023

21 Ottobre 1932 La creatura, cielo tempestato di stelle. La Creazione racchiusa in essa. Come la pratica del bene forma la vita del bene nella creatura. Segno se Gesù dimora nell’anima .

Iniziamo questa meditazione in cui Gesù è stato un pò santamente poetico, il don ha avuto questa impressione leggendo il brano (specie la parte iniziale) ascoltando le similitudini che Gesù usa. L'insegnamento di Gesù parte da un giro di Luisa nel Fiat Creante.

(Luisa)Sono sempre in preda del Fiat Divino, Egli mi aspetta in tutte le cose create per duplicare l’amore che ebbe nel creare tante cose per me, sembra che il Volere Divino sospiri l’amore della sua amata creatura, per poter trovare il piccolo appoggio d’amore, dove poggiare il suo grande amore. Onde, cieli, soli, venti, non sono altro che chiamate insinuanti e continue per dirci: «Io ti ho prevenuta col mio amore e tu non lasciarmi senza il tuo

L'amore di Dio traboccante nel Creato è l'equivalente di quella che sarà la gloria accidentale nell'aldilà, per chi segue le catechesi di Tenera Amata - quello che Gesù ci insegna nei libri di Cielo è questo: 1) noi possiamo entrare in contatto con l'amore diretto di Dio nella misura in cui impariamo la preghiera profonda, chi non sa cosa sia l'amore di Dio in modo diretto è perchè non ha mai pregato - avrà detto tante preghiere normali ma non ha mai pregato. Perchè se lo fa (prega sul serio) è matematico che il Signore ti faccia sentire il suo amore, se non ci si crede, basta leggere Santa Teresa d'Avila - nei suoi libri spiega benissimo come si parte da una preghiera normale per arrivare al matrimonio mistico. Quello che ha celebrato Luisa nel primo volume nel libro di Cielo, Luisa era la sposa mistica di Gesù. Non è roba da grandi santi - uno potrebbe pensarlo - Santa Teresa dice che quello che descrive non sono roba d'appannaggio di grandi santi e di grandi penitenti, sono cose potenzialmente disponibili per tutti, ovviamente ci dev'essere la disponibilità di percorrere un cammino di santità, sono perle che il Signore dà a chi si mette in condizione di riceverlo. Ciò che noi viviamo nei nostri piccoli viaggi d'amore in terra poi avranno il compimento perfettissimo nella visione beatifica. Tenera Amata nel suo testo parla della gloria accidentale, dei beni ulteriori rispetto alla Visione beatifica, che il Signore ha preparato per le anime beate. Basterebbe la visione beatifica per non aver più bisogno di nulla, è per questo che ci sono persone rinunciano alla famiglia ecc... perchè chi possiede Dio è pieno di tutto. Ma siccome Dio non fa un'opera in parte, Dio strafa, ha fatto la Creazione per noi.

".. Egli mi aspetta in tutte le cose create per duplicare l’amore che ebbe nel creare tante cose per me,..." Luisa

Sta attento fratello o sorella che stai leggendo, tutto quello che Dio ha creato lo avrebbe fatto anche se solo tu di fatto lo avresti goduto, Dio è capace di fare queste cose. Non basta i rapimenti d'amore ecc.. ma per l'Altissimo non basta e quindi ti devi andare ad ubriacare in senso buono e santo che Dio ti riempe dovunque ti giri. Questo in Paradiso sarà la gloria accidentale, tutti gli amori che Dio ha pensato, ecc...e qui in questo mondo c'è la Creazione. E poi Gesù parla:

«Figlia mia, come creai un cielo che si stende sul tuo capo, tempestato di stelle, così creai un cielo dentro di te e questo cielo è l’anima tua che si stende ovunque, dalla sommità del capo, fino all’estremità dei piedi, non vi è parte di te dove questo cielo non si stenda, sicché hai un cielo al di fuori ed un cielo al di dentro, più bello ancora e tutti gli atti che fa questo cielo per mezzo della tua natura, cioè, pensare, parlare, operare, soffrire, non sono altro che stelle fulgidissime con cui si va adornando questo cielo dell’anima. Il sole che splende dentro di esso è la mia Volontà, il mare che scorre è la mia grazia, il vento le mie sublimi verità che formano i prati fioriti delle più belle virtù, la Creazione è tutta racchiusa nella creatura....." Gesù

Dio ne ha fatto un'altro di cielo e Gesù (oltre ad essere un poeta) richiama l'espressione di santa Teresa di Gesù bambino. Anche santa Teresa d'Avila dice che quando andiamo a cercare Gesù nei cieli o altro, diceva che Dio è seduto nella settima stanza della nostra anima e la stragrande maggioranza delle persone trascorre la propria vita senza rendersene conto e senza avere la più pallida idea che Dio è seduto in trono nella parte più profonda e recondita della tua anime e se arrivi lì succede un 48 santo.

"...questo cielo è l’anima tua che si stende ovunque, dalla sommità del capo, fino all’estremità dei piedi,..." Gesù

L'anima è la forma del corpo, ecco perchè non si può completamente staccare dal corpo ma solo parzialmente. L'anima è presente nel corpo e in ciascuna parte di esso secondo la sua totalità della sua essenza e non con la totalità delle sue operazioni (scrive san Tommaso d'Aquino). E' come Dio, immenso ed ovunque nel cosmo, Dio è tutto e dappertutto così la nostra anima. L'estremità del capo e dei piedi, l'anima si trova dovunque, con la totalità della sua essenza e non con la totalità delle sue operazioni, nel piede l'anima ha il piede e fa fare ciò che deve fare il piede, collega il piede perchè sia obbediente a ciò che gli dice il cervello e faccia ciò quello che gli si dice di fare (muove passi, stia fermo, in punta di piedi ecc...). I piedi non pensano, i comandi li dà il cervello. Le facoltà spirituali - spiega san Tommaso - hanno come sede il cervello, l'organo corporeo, la nostra attività intellettiva non si riduce alle nostre cellule celebrarli, ma fino a quando siamo viatori l'intelligenza non funziona se non utilizzando i meccanismi e risorse dell'organo corporeo. Una persona a cui viene meningite e diventa ebete non è che la sua anima è ebete, è che essendo stato menomato gli tocca la croce che fino a quando rimane in questa vita rimarrà qua. Non potrà mettere in atto la sua intelligenza. E cosa sta dicendo Gesù? Gesù ci ama immensamente, noi dobbiamo imparare ad amare la propria anima - non amor proprio (è un dovere gravissimo dice san Tommaso). Dopo l'amore di Dio la gente pensa che venga l'amore del prossimo, ma è sbagliato, dovrebbe venire l'amore alla nostra anima - il secondo comandamento nella formula veterotestamentaria dice: amerai il prossimo tuo come te stesso, quindi Gesù dice in modo indiretto che chi non ama il prossimo, non ama Dio e non ama la propria anima. Io amo la mia anima pregando, imparando a ricevere i sacramenti, anche se io non sento nulla alla mia anima, i sacramenti gli fanno un bene dell'anima, curando la formazione cristiana, formandola bene e ascoltando buone meditazioni ecc... e vedrai che se tu curi questa forma d'amore, tu starai benissimo perchè il segreto del benessere è uno solo: noi stiamo bene se sta bene la nostra anima. Quanto più curi la tua anima e quanto più starai bene e vedrai come amerai il prossimo, smetterai di sparare sentenze, la Madonna negli scritti di Maria Valtorta, ad un certo punto le rimproverano che Lei cercava di vedere sempre il bene nelle persone e gli dicevano: ma tu come fai? Ci sono delle persone cattive e la Madonna dice: io vedo soltanto l'anima delle persone, l'anima non può essere cattiva di per sè, tutto quello che vediamo di brutto non viene dall'anima, deriva dalla volontà umana, da quello che abbiamo anche subito e da quello che abbiamo combinato noi - è quello che ci rende brutti, antipatici, scontrosi, scorbutici ecc... la nostra anima rimane sempre bellissima. Se io ho imparato a curare la mia anima e quando sto davanti ad una persona orrenda supero questa cosa perchè vedo la sua anima.

".. cioè, pensare, parlare, operare, soffrire,..." Gesù

Se si fanno queste operazioni santamente, non se pensi monnezza. Il parlare non il chiaccherare, non per dire bestemmie o per parlare a vanvera.

"..cioè, pensare, parlare, operare, soffrire, non sono altro che stelle fulgidissime con cui si va adornando questo cielo dell’anima..." Gesù

Parlare di per sè è una cosa bella, peccato che molte volte diventi una cosa penosa - parliamo male, a vanvera, diciamo un sacco di cose inutili o sputiamo veleno, cose che scandalizzano ecc... l'atto stesso del parlare sono stelle fulgidissime. La Volontà di Dio sta dentro di noi, poi però dobbiamo vedere se abbiamo le porte e finestre chiuse, perchè se sono chiuse hai voglia a splendere, che splende a fare? Non ci arriva dentro di te.

"..Il sole che splende dentro di esso è la mia Volontà, il mare che scorre è la mia grazia, il vento le mie sublimi verità che formano i prati fioriti delle più belle virtù, la Creazione è tutta racchiusa nella creatura..." Gesù

Vivere in grazia è la cosa più importante di tutte, se sul pianeta Terra non ci fosse il mare non saremmo tutti morti. Il mare non sta sulla terra per affascinarci con la sua bellezza, c'è anche l'aspetto del bello, ma il mare svolge una funziona imprescindibile: se non ci fosse il mare saremmo morti a seduta stante. Se nell'anima non ci fosse il mare della grazia, l'anima sarebbe morta. Sono le verità di Gesù che producono le virtù, ecco curare la formazione. Noi dobbiamo imparare la verità, noi abbiamo la capacità di imparare le verità ma non abbiamo la scienza infusa. Dobbiamo fare qualcosa per farle entrare dentro di noi altrimenti non ci stanno. Un'anima che sta in grazia e vive nella dv, e che si nutre delle verità ha un'altro cielo dentro di sè e quel benessere se lo gode. La gente così sciocca, il don ha una pene per un sacco di persone che stanno vicino a queste verità e non gli passa neanche per l'anticamera del cervello tutto ciò, il don non trova il modo per cercare di stimolare queste persone. Stanno tutti con musi lunghi, arrabbiati e sparlando a destra e manca, una vita orrida che ti fa soltanto una pena guardarla dall'esterno e a pensare che uno potrebbe avere una vita meravigliosa e una persona potrebbe dire a Dio: vita più bella non mi potevi dare. A queste condizioni e non altre.

"..Ecco perciò, chi non sente in sé la vita della mia Divina Volontà, significa che la conosce teoricamente, ma non in pratica, perché quando si conosce un bene e si pratica, si ha virtù di formare la sostanza della vita del bene che si conosce, altrimenti resterebbe senza pratica, come una pittura dipinta, che non avendo vita, non ha virtù di formare la sua vita in chi la mira..." Gesù

Qualcuno ha scritto al don che non ce la faccio, come faccio a non sentire la ferita di un'offesa? Se hai la dv la ferita non la senti e se la senti (la ferita) - dice il don - la vita della dv non è ancora formata in maniera perfetta. Chi non sente in sè la vita significa che forse la conosce teoricamente - solo la conoscenza non basta, io devo iniziare a farla e poi a viverla. Se io non vivo un bene che ha la capacità di formare la sua vita dentro di me quel bene non lo vivo.

"..La mia Volontà è vita,...." Gesù, cioè un benessere profondo, cioè lo stare bene qualsiasi cosa, le cose esterne non ti condizionano, non ci fanno nè caldo nè freddo, però "..le nostre opere sono opere vive, non morte, eppure per chi non le conosce, o non cerca di conoscerle, o non le mette in pratica, possono essere per essa opere morte e senza vita.." Gesù

"..Quindi è alla pratica che aspetto la creatura per realizzare, formare e crescere la vita del mio Volere e rendere vive per essa le opere nostre.» Gesù

E quindi Gesù conclude:

"..Quindi se l’anima si sottomette alla mia Volontà, l’ama, le dà il primo posto, è segno che Io vi dimoro, perché la mia presenza ha virtù di tenere l’umana volontà sottoposta alla mia, invece se si sente ribelle alla mia Volontà, allora è segno certo che Io mi son ritirato..." Gesù

Dio non voglia che mai accada che Gesù si ritiri da noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 21 settembre 2023

L'immensa potenza della Divina Volontà

La potenza della Divina Volontà rende la creatura refrattaria e sempre meno sensibile alle amarezze e ferite ricevute. La potenza infinita di Colui che tutto contiene nell'atto solo della Divina Volontà. L'estrema gravità di chi si oppone alla Divina Volontà in modo consapevole e volontario. Libro di Cielo, Volume 31, 16 Ottobre 1932, Martedì 24 Gennaio 2023

16 Ottobre 1932 La Divina Volontà forma di tutti i secoli uno solo. Essa semplifica, forma il vuoto e forma la natura divina ed il suo cammino nella volontà umana.

Il don è rimasto colpito dall'ultimo passo del brano quando Gesù dice:

"...Ahi! il non fare la mia Volontà sembra che sia cosa da nulla, eppure è il più grande dei delitti, che grida vendetta innanzi alla Maestà Divina per le povere creature, specie quando si sa che la mia Volontà vuole che si faccia un’opera, vuole un sacrificio, non facendolo è come se si volesse impugnare la verità e questo è peccato contro lo Spirito Santo e grida vendetta innanzi a Dio...." Gesù

Specie quando dice:

"...non facendolo è come se si volesse impugnare la verità e questo è peccato contro lo Spirito Santo e grida vendetta innanzi a Dio...." Gesù

Attribuire a Gesù il suo potere di scacciare i diavoli per opera del principe dei diavoli è andare contro l'evidenza (Vangelo).

La prima considerazione da fare quando Gesù spiega la bellezza di vivere sotto la luce della dv, è questa:

«Figlia mia benedetta, com’è bello vedere la creatura crescere sotto le ali di luce della mia Volontà; essa, ravvolta in questa luce non vede, non sente, non tocca che la sua Madre luce che la tiene ravvolta e se le creature la feriscono, la battono, l’amareggiano, si sente più addentrare e stringere dalle sue braccia di luce e risponde col sorriso della luce a coloro che la vogliono amareggiare e ferire e, burlandosi di loro, confonde la loro umana perfidia...." Gesù

Gesù ci sta dicendo una cosa molto importante: esaminarci e valutare le nostre reazioni di fronte ai maltrattamenti di altre creature: come stiamo quando un'altra creatura ci ferisce, amareggia o ci mena / picchia? Gesù sta dicendo che la mia reazione emotiva - più o meno intensa - è inversalmente proporzionale al tuo grado di adesione o immissione della dv. Significa, quanto io più soffro al vivo per una cosa del genere, quanto non sono ravvolto in questa luce. I motivi sono ad avviso del don sono molteplici (Gesù non li spiega): l'umana perfidia si confonde quando si risponde al male con il bene (lo insegna Gesù nel Vangelo). Perchè la copertura di luce o coltre di luce che circonda un'anima che vive nella dv fa da scudo, in un certo senso è come se attutisse il colpo, la seconda cosa - ad avviso del don - essere avvolti della luce fa comprendere che quella ferita, amarezza ecc.. sono disposte per noi dalla volontà divina per essere accolte ed offrirle. Sant' Alfonso - il don lo ha già detto più volte - se una persona ti fa un'offesa, Dio per sè non la vuole positivamente e di per sè, la persona che ti ha offeso - di quell'offesa ne risponderà alla divina giustizia, non è che Dio gliela fa passare franca o gli dice bravo. Però dal punto di vista del soggetto offeso, se è illuminato dalla luce della dv deve vedere questa cosa non in maniera umana (rispondendo a modo) ma in modo soprannaturale: il Signore ha permesso che questa persona mi maltrattasse perchè vuole da me il sacrificio di questa mortificazione, vuole da me che sopporti questa cosa e che la offra e probabilmente legata a questa mortificazione c'è qualche grazia per me e per gli altri. Terzo motivo: compassione e misericordia, che quando si vive a stretto contatto con la dv si percepisce nei confronti del prossimo. Cioè molte volte le persone fanno il male per debolezza, perchè non hanno le virtù, per leggerezza o per passione e quindi in un'anima pochino illuminata c'è sempre una grande comprensione, compassione delle miserie del prossimo che lo hanno portato a trattarmi in quel modo. E ultima cosa: è la grande bontà che caratterizza l'anima che vive nella Volontà divina che la rende refrattaria al compimento del male, anche quando la natura sarebbe portata ad agire in un certo modo non lo fa per quel bene di cui ne è intrisa (riflessione personale del don). La veemenza della nostra reazione e la nostra vulnerabilità di fronte ad un maltrattamento altrui è inversamente proporzionale al nostro grado di fusione con la dv.

"..Oh! potenza della mia Volontà operante, Essa si allontana da tutto, trionfa su tutto e con la sua luce forma il suo trono di gloria imperitura nell’anima che le dà la libertà d’operare..." Gesù

Noi dovremmo essere dei principi del dv, forti e potenti. Che potenza avrei se per un'offesa che mi è stata fatta ci starei a rimuriginare tutta la giornata? Non è una debolezza? Se io sono un figlio della dv non mi faccio andare di traverso la giornata per una parola storta che ho sentito. Gesù, quando affronta questi discorsi, scende nel profondo della nostra anima, noi dovremmo cercare sempre di andare nel profondo di noi stessi, dove sono le nostre emozioni, passioni, i nostri processi psicologici ecc... ci sono 10 volumi, come ci si prepara al Fiat Supremo. Per chi sto facendo una cosa realmente? Cosa ti muove veramente? Il don ripete ancora: quasi nessuno giunge a tale grado di introspezione. Le persone spesso fanno un sacco di cose convintissime che stanno facendo la volontà divina ma non la stanno facendo. Poi Gesù dice che una grande colpa è quando non la si fa quando è conosciuta come tale, uno pensa di fare la Volontà di Dio - quando siamo mossi da molle che vengono dalla nostra volontà umana, noi non facciamo bene. Noi al prossimo gli facciamo del male e manco poco. Quante volte noi proiettiamo nel prossimo tante cose? Quante volte noi ammantiamo sotto la parvenza del bene delle passionicelle che in realtà ci muovono? E' molto difficile mettersi al nudo di fronte al Signore e riconoscerne schiettamente senza veli le nostre miserie e le motivazioni profonde che spingono il nostro operare che non sono molto edificanti.

Poi Gesù passa ad un'altro argomento:

"...I secoli scompaiono innanzi al suo potere e tutti gli atti buoni delle creature non sono altro che tanti atomi che, uniti insieme, formano uno solo atto, i quali riconoscono la sua potenza e, prostrati ai suoi piedi, formano la gloria, l’adorazione delle umane generazioni a questa Volontà Suprema. Simbolo di ciò è il sole, che contiene tanti atomi di luce, che uniti insieme formano il sole che dà luce a tutta la terra; ma quegli atomi sono armati d’una potenza divina e ciascuno contiene una potenza meravigliosa, tanto che solo col toccare la terra, le piante, comunicano beni ed effetti meravigliosi da formare una vita distinta in ciascuna pianta e in ciascun fiore...." Gesù

I secoli sono il tempo, tanti atti sono la molteplicità, li potremmo paragonare allo spazio - le tre dimensioni in cui noi viviamo sono completamente trascese dalla dv nella sua eternità increata e Gesù spiega che ogni atto buono, ancora di più quelli fatti nel dv, è un'atomo. Immaginiamo, in un corpo umano, quanti atomi ci sono? Soltanto Gesù saprebbe dirlo, saranno numeri stratosferici. Il pianeta terra è uno, quanti atomi ci sono nel pianeta terra? E poi Gesù fa l'immagine del Sole. I libri di Tenera Amata sono fortemente connessi agli scritti di Luisa. Quanto si parla di atomi, di energie a noi sconosciute ecc..? E' il mondo divino. Proviamo a capire la divina potenza, facciamo uno sforzo, nel corso del tempo e della storia, esisteranno altri mondi e galassie...quante galassie esistono? E tutto quanto è posseduto dalla divina volontà come un'atto solo. Quale forza e potenza immensa invincibile....ed è il fondamento per cui chi sta nelle braccia del Signore, se uno traduce ciò in cognizione pratico operative, come fai a non fare la volontà conosciuta come tale di un'essere del genere così grande, potente e forte? Nessuno si può immaginare cosa sia veramente il Paradiso e cosa sia la Santissima Trinità e quale effetto beatificante che essa produce? Sappiamo che c'è ma non è alla nostra portata.

"..Simbolo di ciò è il sole, che contiene tanti atomi di luce, che uniti insieme formano il sole che dà luce a tutta la terra; ma quegli atomi sono armati d’una potenza divina e ciascuno contiene una potenza meravigliosa, tanto che solo col toccare la terra, le piante, comunicano beni ed effetti meravigliosi da formare una vita distinta in ciascuna pianta e in ciascun fiore...." Gesù

Quanto è più grande il Sole del pianeta Terra? Quanti atomi ci saranno nel Sole? Pensiamo quando Gesù dice di fare la comunione nella dv. Uno potrebbe dire quando fa la comunione: Mi fondo Signore nella Tua Volontà, vado a prendere tutti gli atomi che ci stanno in tutto l'Universo da quando Tu l'hai creato fino a quando sussisterà e li porto tutti con mio bacio e il mio Ti Amo, in ciascun'atomo di quest'Ostia che sto ricevendo in bocca. Ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo? Gesù ti Amo è un'atto limitato ma capite cosa significa farlo nell'altro modo? Parte da me ma si porta dietro l'Universo intero, sminuzzato in ogni atomo. Quando Gesù dice che un'operazione del genere arma la potenza divina nell'atto umano...una pallida considerazione riusciamo a farla.

Infine la parte finale. Guai quando noi conosciamo che Dio vuole faccia una cosa (gli offra un sacrificio ecc..) o mi astenga da fare qualcosa e faccio il contrario. Orrore. E' come se volessi impugnare la Verità.

"...Ahi! il non fare la mia Volontà sembra che sia cosa da nulla, eppure è il più grande dei delitti, che grida vendetta innanzi alla Maestà Divina per le povere creature, specie quando si sa che la mia Volontà vuole che si faccia un’opera, vuole un sacrificio, non facendolo è come se si volesse impugnare la verità e questo è peccato contro lo Spirito Santo e grida vendetta innanzi a Dio. Conoscere la mia Volontà e non farla, è chiudere il Cielo, spezzare le relazioni divine, il non riconoscere la padronanza divina che ogni creatura è obbligata a conoscere per sottomettersi a ciò che il mio Volere vuole, anche se costasse la vita. Perciò sii attenta, adora la mia Volontà e ciò che ho disposto di te se vuoi contentare il tuo Gesù.» Gesù

Pensiamo al peccato originale. Ad Adamo ed Eva era stata manifestata chiaramente la divina volontà - non fate questa cosa - non è che si può dire: non lo sapevo. Ecco è perchè così grave il peccato originale. La meditazione è una cosa importantissima, la causa della tiepidezza, della dimenticanza, della vita orribile che fa la stragrande maggioranza delle persone è perchè nessuno ci pensa a queste cose. Non fermo mai un peccato così grave come quello originale, non ce la possiamo fare, però conoscere la dv e non farla è tornare a chiudere il Cielo e spezzare le relazioni divine.

"...il non riconoscere la padronanza divina che ogni creatura è obbligata a conoscere per sottomettersi a ciò che il mio Volere vuole, anche se costasse la vita...." Gesù

Quando diciamo Signore, dominus in latino, vuol dire Padrone (come lo chiamava Padre Pio) o proprietario. La creatura è obbligata (deve farlo liberamente) a sottomettersi ed ubbidire alla divina volontà. I martiri non hanno mica giocato, la vita l'hanno data, hanno fatto un'atto eroico ma di per sè hanno fatto un'atto dovuto. Se tu sai che non puoi rinnegare che non puoi rinnegare il Signore per nessun motivo - nell'alternativa tra l'aver salva la vita a costo del rinnegamento o ti ammazzo - non c'è scelta se uno vuol fare la cosa giusta. I 10 comandamenti sono una manifestazione della Volontà divina chiara, ma c'è chi continua a trasgredirli come se fosse una cosa da nulla....adulteri, convivenzi, fornicazioni, assenze dalle messe domenicali, ecc... Ma che, sei matto? Il male che si fa e che si scatena agendo in questo modo, che Dio ce ne scampi e liberi. Cosa peggiore di questa - non fare la divina volontà - il don non crede che ci sia cosa peggiore che possa capitare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 20 settembre 2023

Estasi d'amore e divini rapimenti

Gesù racconta le divine estasi d'amore nella creazione dell'uomo e i divini rapimenti nel godimento della bellezza della creatura. Chi gira nelle opere della creazione si dispone ad entrare in un'estasi reciproca con il Creatore. Libro di Cielo, Volume 31, 9 Ottobre 1932, Lunedì 23 Gennaio 2023

9 Ottobre 1932 Dio creò l’uomo in un’estasi d’amore. La Creazione, corredo dell’uomo. Il dolce suono del campanello, estasi reciproca del Creatore e della creatura. Prodigio del Concepimento della Vergine.

Per meditare questo brano ci vorrebbero tempi molto più lunghi rispetto a quelli che solitamente fa il don. Questa è una meditazione guidata, che chiama in causa il singolo per farla propria e non è una catechesi o conferenza, è una forma di preghiera. Quello che condividiamo questa cosa in pubblico, è la lettura e il suggerimento di alcuni punti di meditazione lasciando la piena libertà all'anima che pregherà su questo scritto che magari ne troverà altri e poi trasformare il tutto in preghiera.

La prima operazione da fare è andare a vedere quanto ricorre il termine estasi e rapimento, rapiti ecc.. ed a colpo d'occhio queste cose risaltano nella prima parte del brano. Gesù lo spiega che cos'è l'estasi, che si produce nel rapimento come insegnano i grandi mistici. Il ratto o rapimento, produce l'estasi, la persona viene presa senza che la sua volontà possa resistere a Dio e "costretta" a rivolgersi a Dio e a godere di qualche cosa specifica e particolare e parteciparvi con l'assoluto ricambio d'amore. Qua il Signore ci dice che per andare in estasi non c'è bisogno di un'intervento diretto e soprannaturale del Signore come avviene nelle estasi conosciute.

"..Estasi significa riversamento totale verso chi si ama..." Gesù

E' bellissimo sentire queste cose, come si fa poi a cadere in depressione ed ad avere visioni negative di noi stessi? Non è possibile?

L'uomo è l'ultima cosa che Dio crea, tutto ciò che viene prima è stato creato per l'uomo.

"...Ora, chi gira nella nostra Volontà, come trova le nostre opere che furono preparativi per poi creare l’uomo, suona il campanello per chiamare tutte le creature a riconoscere questo amore di Dio verso l’uomo ed il suo dolce suono chiama la nostra attenzione, ridesta il nostro amore e fa risorgere in Noi la nostra estasi d’amore verso di lui..." Gesù

La prima cosa da fare e la più importante da fare è accogliere, stare attenti ed a respirare e riconoscere l'amore infinito di cui Dio ci circonda ininterrottamente, purtroppo la volontà umana ha deturpato la bellezza dell'uomo. Però queste cose le possiamo recuperare, una persona che cammina verso la santità tende a recuperare almeno in parte queste cose, l'armonia, la vita di un santo è armonizzata, significa che mille particolari e sfaccettature, la giornata di un santo è ritmata, ogni cosa sta al posto suo, ogni cosa ha il suo momento, ogni operazione è ben fatta e ben posta e non dura di più o di meno ed è fatta benissimo. Queste cose che erano il corredo dell'uomo dobbiamo andarle a riprenderle. La bellezza intrinseca dell'anima, quella rimane. Se un'anima finisce dannata, il don crede che la bellezza dell'anima sia compromessa - opinione personale - ma rimane che quell'anima è uscita da Dio perfetta. La dannazione della persona non permetterà alle altre anime sante di goderne in Paradiso e la sua bellezza non si vedrà mai presubilmente.

Nostro Signore quando opera ha la virtù della magnificenza, fare le cose in grande. Se facciamo una cosa per Dio o per il prossimo non facciamo mai gli spilorci o andare al risparmio, Dio fa sempre le cose alla grande in senso buono. Secondo il nostro modo di percepire esagera. Pensiamo alla condizione dei beati, i beati non sanno dove andarsi più a parare per l'amore sempre nuovo e mai interrotto che gli arriva, Dio è fatto così. Lui si limita con noi viatori in terra perchè come siamo ridotti non siamo capaci di accogliere o di far buon uso dei suoi benefici perchè tutto è compromesso in questo mondo a causa della nostra condizione di gente segnata dal peccato ed imperfetta e quindi Gesù si limita. Ma più vede che nell'anima sono rimossi gli ostacoli dentro di noi o - talvolta un dono può diventare la causa della nostra rovina e quindi è meglio non averlo - nella misura in cui Lui vede che queste cose cessano, Lui riapre tutti i rubinetti e la creatura quando vede queste cose dice come san Pietro: Signore, allontanati da me che sono un peccatore. E questo accade in misura proporzionale nel regno divino. La Volontà di Dio bisogna farla, i 10 comandamenti, le virtù e lotta contro i nostri difetti, la preghiera, i sacramenti, le opere di penitenza ecc.. e poi tra le operazioni fondamentali c'è questo esercizio continuo dei giri. Nelle opere del Fiat Creante, Redimente e Santificante e dobbiamo andarne a fare il pieno e dobbiamo trovare i nostri momenti, c'è chi preferisce starsene dentro una camere, in un bosco o al mare quando non c'è nessuno o c'è chi preferisce stare davanti ad un Tabernacolo o c'è chi predilige il momento dopo la comunione. Noi siamo tutti diversi, i momenti in cui ci visita la grazia dobbiamo sfruttarlo. Noi riceviamo questi doni in un contesto ecclesiale disastrato e il don avverte questa cosa e si chiede: abbiamo una barca che sta andando in rovina e che sta facendo in acqua da tutte le parti. C'è la barca che va in rovina, tante situazioni molto tristi eppure dentro questo squallore e dentro queste situazioni di macerie e di rovina arrivano questo fiume di grazia e di felicità potenziale - perchè aspetta di essere vissuto e tu dici: possiamo vivere questo? Dentro questa situazione scorre l'estasi d'amore.

"..Estasi significa riversamento totale verso chi si ama e chi viene nella nostra Volontà, ha forza di farci subire la nostra estasi d’amore affinché ci riversiamo in lei e Noi mettiamo con la nostra potenza la creatura in estasi per Noi,.." Gesù

Gesù ha detto negli scritti che ci sono grazie mai riversate su nessuno, le grazie collegate all'ingresso nel dv sono grazie nuove che non ci sono mai state sia di qualità e che modalità di trasmissione avranno? Sono tesori del Re e della Regina che non devono essere sapute in giro. Le cose legate alla dv sono cose personali che non deve sapere nessuno salvo per chi ce l'ha il padre spirituale. E quindi...

"..Mirare le opere nostre, conoscerle, sentire le pulsazioni del nostro amore che ciascuna cosa creata possiede,..." Gesù

"...Ora, chi riceve la vita del bene che le cose create contengono? Chi fa uso di questo corredo così splendido e con diritto le conosce, conoscendole trova il nostro amore palpitante, la nostra Volontà operante e le ama ed ama in esse quell’Ente Supremo che tanto l’ama...." Gesù

(Luisa) "....Dopo di ciò la mia piccola mente spaziava negli atti fatti dalla Divina Volontà e, passando da un atto all’altro, giunsi al Concepimento della Vergine Santissima. Oh Dio! I Cieli restano muti innanzi a questo atto compiuto dalla Divina Volontà; gli angeli sembrano balbuzienti e per quanto dicano, pare che non sappiano dir tutto di questo prodigio sì grande. Ah! solo Iddio può parlarne, perché autore del prodigio che operò in questo Concepimento...."

«Figlia mia, il Concepimento della Vergine Immacolata fu un atto nuovo della nostra Volontà, nuovo nel modo, nuovo nel tempo, nuovo nella grazia; in Lei fu rinnovata tutta la Creazione...." Gesù

"...Quando la nostra Volontà fa un atto che deve servire al bene universale di tutti, non mette nessuno da parte e, facendo uso della sua onnipotenza, riunisce tutto insieme, le creature e i loro atti, fuori del peccato, perché il male non entra negli atti nostri e compie l’atto che vuol fare. Vedi, anche i tuoi atti contribuirono, mettesti la tua parte, perciò con diritto sei la figlia sua e la Vergine Regina con diritto è la Mamma tua. Ma sai perché avemmo questo modo nel mettere alla luce questa Santa Creatura? Per rinnovare la Creazione tutta, per amarla di nuovo amore e per mettere al sicuro tutti e tutto, come sotto le ali di questa creatura e Madre Celeste. Non facciamo mai le nostre opere isolate, ma partiamo sempre dal nostro atto unico e solo e mentre è unico unisce tutto e fa tutto come se fosse uno solo..." Gesù

Ha concentrato il mare di bene nel corso dei secoli in quell'atto. Il concepimento della Madonna fu formato - in un certo senso - sulla base di tutto il bene compiuto nella storia e al tempo stesso per la presenza di questo bene, Ella è diventata Colei ha il diritto su tutto e su tutti.

Comprendiamo come Maria Santissima sia uno strumento privilegiato e a cui ricorrere nel regno della dv, ecco perchè la consacrazione Totus Tuus è propedeutica alla vita nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 16 settembre 2023

L'importanza capitale dell'abbandono

Splendida lezione di Gesù sull'abbandono. Nelle braccia della Divina Volontà non ci sono oppressioni, depressioni, mestizia né timore, ma solo pace, gioia e capacità di percepire tutti gli infiniti ti amo di Dio, sparsi nella Creazione. Libro di Cielo, Volume 31, 25 Settembre 1932, Venerdì 20 Gennaio 2023

25 Settembre 1932 La Divina Volontà chiama la vita di Nostro Signore nell’anima, l’abbandono chiama le opere sue. Diritto che dà la Divina Volontà a chi vive in Essa.

Insegnamento di Gesù sull'abbandono (brano di oggi) che è una delle cose più belle che si possano vivere (dice il don) in questo mondo, un'anima abbandonata è una regina della Terra. Cosa significa abbandono? Consegnarsi completamente, lasciarsi andare, metteri nelle mani di Dio. Noi abbiamo il nostro grandissimo, Onnipotente, Eccelso, sublime Dio. Immaginate se vivessimo completamente abbandonati in Lui, il gran San Michele, scacciando il diavolo, durante la battaglia contro il maligno all'inizio, si erse con il suo grido: chi è come Dio? Chi si può permettere di competere contro l'Altissimo? Di saperne più di Lui ecc..? Il diavolo, che certamente non è un pivello, era il più intelligente degli angeli ecc.. ma non può competere nemmeno anni luce di lontananza con l'Altissimo. Ci sono santi e mistici che hanno visto che quando Gesù si affaccia all'inferno, tutti i demoni stanno prostati per forza, loro non amano Gesù e fanno un'adorazione forzata, sono pressati dalla Divina Potenza, con noi in terra non lo fa. Ma verrà un giorno in cui ogni ginocchio - volente o nolente - si piegherà a Gesù nei Cieli, sulla terra e sottoterra; meglio farlo adesso volontariamente che obbligatoriamente come fanno i diavoli. In molti hanno paura dei diavoli o del rovescio, delle cose che non vanno bene e pochissimi sono quelli che usano i mezzi per eliminare la paura dei diavoli. Se stiamo abbandonati nelle mani dell'Altissimo con i fatti e con la verità possiamo riposare tranquilli.

(Luisa)"...Tale sono io, sono la piccola bimba neonata appena e per essere sicura, sento il gran bisogno, delle braccia del Fiat per essere cullata e difesa ed essendo inesperta nel suo mare Divino, perché sono neonata appena, sento il bisogno di essere guidata in ciò che devo fare nella sua stessa Volontà. E siccome mi sentivo oppressa per le privazioni del mio dolce Gesù e per altri incidenti che mi sono accaduti, il mio Sommo Bene Gesù, tutto bontà, mi ha detto: «Mia piccola neonata del mio Volere, vieni fra le mie braccia, tu hai ragione che solo nelle mie braccia puoi essere sicura, non vi sono pericoli nella mia Volontà che, più che Mamma, ti tiene stretta al suo seno, ti alimenta con la sua luce e col suo amore; non ci sono oppressioni, né mestizia, né timore, queste sono cose fuori della mia Volontà, non dentro di Essa, dove non vi è altro che pace, gioia, attitudine continua,..." Gesù

Prima di parlare dell'abbandono, Gesù considera altri aspetti connessi: Luisa si sente tra le braccia del volere divino e lì si sente sicuro e Gesù li dice brava, lì non ci sono pericoli. Non ci sono oppressioni, mestizia e timore. Chi si sente oppresso e anche un pò depresso - che sono abbastanza imparentati - mesto, triste o timoroso, le persone che hanno mille paure fondate o infondate, Gesù sta dicendo che sono robe fuori dalla divina volontà. Se sto vivendo queste cose non sto vivendo nella dv, perchè nella dv c'è pace, gioia e attitudine continua, santa operosità continua che non è solo fare tante cose ma essere sempre aperti nei confronti dell'Altissimo, a discernere sul bene e sul male, a capire cosa Lui voglia ecc...

"...queste sono cose fuori della mia Volontà, non dentro di Essa, dove non vi è altro che pace, gioia, attitudine continua, c’è tanto da fare, che l’anima non trova né tempo, né luogo per opprimersi.." Gesù

Quando uno si mette sul serio al servizio dell'Altissimo non c'è tempo per opprimersi perchè il tempo non basta mai. La cosa più brutta che è un'altra proprietà della volontà umana è chi si annoia o deve ammazzare il tempo, un delitto ammazzare il tempo, da confessione. Il tempo si impiega con l'aiuto del Signore per fare tante cose belle.

"..e poi, l’oppressione è mancanza d’abbandono totale nelle mie braccia, l’abbandono produce il dolce sonno e nello stesso sonno la creatura sogna Colui che ama e che l’ama tanto che la tiene stretta al suo seno..." Gesù

Stare abbandonati non significa non fare nulla dal mattino alla sera, l'abbandono non è stare come delle statue dal mattino alla sera e vivere in modo quietistico. E' una sorta di colpevole ozio materiale e spirituale. Bisogna stare attenti a non fare confusione, come quando Gesù dice che bisogna vivere di volontà divina. Uno quando dice: la mia volontà la devo annientare - sì, ma capire bene in che senso. Nella dv la volontà umana non sta come un'automa, ma è iperattiva tanto quanto vive nella dv. Nostro Signore ci dà sempre tante cose da fare, non troppe...Nostro Signore è l'abbondanza, e quando si ha a che fare con Lui si ha sempre a che fare con l'abbondanza, perchè Dio esagera proprio. Nostro Signore ti fa scoppiare, Lui fa sempre così, è Dio. Molte persone depresse e non sanno cosa fare, devono leggersi la parabola del padrone che arruola a giornata persone per la propria vigna. L'abbandono produce il dolce sonno, non il sonno materiale ma è un sonno "mistico ed estatico", cioè è un sonno che la vita nella dv, quando inizia un pò, a volte sembra un sogno ad occhi aperti, è talmente bella che uno inizia a pensare che sia un sogno ad occhi aperti. Quella percezione di essere sempre avvolti, seguiti, amati e circondati d'amore.

«Figlia mia, la gran mole del mondo attaccata alla gran mole Divina gira continuamente, animata dal nostro moto incessante, ci gira intorno per ridarci la gloria, l’onore, l’amore, con cui la mettemmo fuori di Noi. Sicché siamo in mezzo alle opere nostre che mentre ci girano, ci decantano con voci segrete ed arcane il nostro Essere Supremo...." Gesù

Gradulamente l'anima che vive nella dv inizia a farsi sensibile, i giri diventano sempre meno artificiali - all'inizio ci si deve sforzare e ci vengono male e non fa nulla - all'inizio c'è il principiante ma tutti devono passare attraverso questi stadi come i superlaureati che usciti dall'Università pensano che il mondo gli stia aspettando, ma anche loro devono farsi la gavetta perchè come loro ce ne sono tanti altri. Questo vale in tutte le cose, e nella dv ad un certo punto inizia una certa scioltezza e connaturalità e i giri partono più semplicemente. Anche dentro una stanza chiusa, anche se io respiro, nell'aria c'è il TI AMO di Dio. Cammino? E nel contatto che c'è tra i nostri piedi e la terra c'è un ti amo ecc...il moto del nostro organismo, il battito del nostro cuore, quali sono i nostri moti continui della dv dentro di noi? (respirazione, battito del cuore e la circolazione del sangue). Il cuore che batte e il sangue che circola e il respiro sono moti della dv in noi. Quindi fermarsi un'attimo e stare attenti nel respirare, nel sentire il battere del cuore ecc.. Più questo processo diventa reiterato e continua così prende più amore.

"...e succede che come gira, così prende più amore, più luce di conoscenza, si abbellisce di più, è un incanto vedere che come gira così prende in sé la vita del suo Creatore e la copia ed il mio Fiat Divino le dà il diritto di tenere il suo posto d’onore nelle opere sue...." Gesù

Non sono queste operazioni cose piie e basta. No non finisce lì, fatta quella cosa tu puoi anche non accorgetene sull'atto ma quello che è entrato dentro di te è amore, luce, conoscenza ed abbellimento. Le anime dei figli del dv sono tutte bellissime anche se fuori possono avere qualche difetto. La bellezza risalta dagli occhi, dal tratto e da una serie di cose che in maniera gradualmente, in parte in maniera volontaria e in parte in modo inconscio. Certe cose a cui uno prima non ci faceva caso (stili, modi di porsi, comportamenti, modi di vestirsi, ecc...) tutto converge gradualmente verso questa divinizzazione della persona. Com'erano i modi e stili di Gesù e di Maria? Com'era il tratto di Gesù? Maria Valtorta li descrive ed erano così perchè erano completamente fusi nella dv. Il don è sempre molto restio a dire se si può fare una cosa o meno, perchè una persona ci dovrebbe arrivare, il don dice che già chiedergli una cosa è già qualcosa. Perchè ti sei posto questa domanda? Che significa? Significa che la tua coscienza ti sta dando un'input che ti avverte che forse quella cosa non va. Il don ha sempre un pochino di timore che le anime - cosa che Dio non vuole - facciano certe scelte non perchè hanno capito ed interiorizzato che una cosa lecita Dio non la vuole ma perchè gliela ha detta il sacerdote di turno. Il don crede di aver imparato che la cosa migliore da farsi è aiutare le anime a comprendere ciò che Dio gli sta chiedendo perchè poi volontariamente dicano Fiat e quel fiat non glielo toglie più nessuno. Perchè un fiat detto a Dio io non mi smuoverò di fronte a nulla. Gettiamo in Lui le nostre preoccupazioni. In tante catechesi del don ha sempre detto che una delle più grandi piaghe del mondo contemporaneo è la contraccezione. E' un peccato grave contro Dio e da un punto di vista spirituale c'è sempre una mancanza d'abbandono..chi decide il numero dei figli di una coppia? Io o l'Altissimo? E se Dio mi manda 15 figli, come faccio? Ma tu pensi che Nostro Signore non sappia quanti figli puoi avere l'onore di educare? Cosa c'è dietro? Se Dio ti dà 15 figli ti darà le grazie per allevarli. E non abbiamo soldi? Questi sono discorsi umanamente comprensibili...la Chiesa stando a che fare con le volontà umane, dice che esiste il minimo etico ma non è una cosa ideale. Sarebbe strano per il don - vedere una persona che vuol vivere nella dv e quindi dare carta bianca all'Altissimo e poi che quella persona decida di avere solo 3 figli. L'abbandono è un punto importante nella vita spirituale.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 15 settembre 2023

Le pagine d'amore scritte in eterno da Dio

Meravigliose rivelazioni di Gesù su come la vita di ogni creatura sia scritta ab aeterno da Dio. Purtroppo però sono ben pochi coloro che copiano le perfezioni dei divini modelli. Libro di Cielo, Volume 31, 18 Settembre 1932, Giovedì 19 Gennaio 2023

18 Settembre 1932 La pagina scritta nella Divina Volontà, storia della creatura. Come Iddio non ci vuole servi, ma principini del suo regno. L’amor Divino in cerca di tutte le creature per amarle.

Più il tempo passa e più il don s'accorge che un titolo migliore con cui sono stati chiamati gli scritti di Luisa ( libro di Cielo) non si poteva trovare.

"...tanto che la creatura non può fare a meno di Essa, né può vivere, né separarsi, neppure nello stesso inferno, tutt’al più, chi la tiene operante e chi la tiene conservatrice del suo essere senza darle l’agio di farle operare il bene..." Gesù

Nessuno si stupisca, la dv operante si sprigiona quando la creatura l'accoglie, riceve tutto il bene che da essa provenie e ricambia. La divina volontà conservante - ce lo siamo detti tante volte - noi pensiamo che quando Dio crea una cosa, quella cosa è creata punto e basta. Non è così semplice, come spiega anche San Tommaso d'Aquino, spiega che la potenza divina non si sprigiona solo con la Creazione dell'essere ma anche nella sua conservazione, ed usa la stessa identica espressione adoperata da Gesù per spiegare questa cosa.

"...Vivere senza la mia Volontà sarebbe come per il corpo vivere senza dell’anima, ciò che sarebbe impossibile e si vede che quando un membro è troncato dal corpo non ha moto, perde il calore e si imputridisce perché manca l’anima, così sarebbe se mancasse la mia Volontà, tutto si risolverebbe nel nulla..." Gesù

Se ti tagli una mano, quella mano va in putrefazione perchè si è staccata dall'anima - anche questo lo dice san Tommaso - noi confondiamo l'anima (spesso le idee filosofiche entrano tranquillamente nella testa delle persone comuni anche se questo non lo sa, c'è una regia molto attenta e c'è una diffusione incontrollabile; grandi filosofi - senza accorgersene - ..pensano che l'anima sia la nostra parte cosciente o quando rifletto) con la coscienza ecc.. sono spiee e segni che abbiamo un'anima spirituale, l'intelletto, la memoria e la volontà sono facoltà della parte superiore dell'anima ma non sono la sostanza dell'anima. L'anima è presente nel corpo come Dio è immenso, è presente dovunque nel corpo. Perciò se tu ti tagli una mano, la mano va in putrefazione perchè non ha più l'anima. Perchè il nostro cadavere se ne va in putrefazione quando muore? Perchè si stacca l'anima e il corpo se ne va in malora. Se per assurdo, una creatura, qualsiasi essa sia, si staccasse dalla dv che la conserva nell'Essere tutto si risolverebbe nel nulla. Non ci sarebbe la corruzione, se per esempio la dv abbandonasse il don, non morirebbe ma istantaneamente svanirebbe. Non ci sarebbe nè un cadavere nè altro. La cosa più importante che Gesù ci ha detto - secondo il don. Dio è un mistero, possiamo comprendere poco di quello che ci ha detto perchè se lo comprendessimo non sarebbe Dio, noi comprendiamo le cose che sono più piccole di noi. le cose dell'alta tecnologia, una cosa incredibile, tutti ci chiedamo: come fa a trasformare la mia voce in un comando? Un ingegnere informatico sa come è possibile questo processo, il don non lo sa, il don lo vede ma non la comprende perchè non ha la formazione dell'ingegnere. Dio sta su un'altro pianeta, ogni tanto ci fa vedere qualche bella cosa, noi ce la prendiamo, capiamo cosa riusciamo e basta.

«Figlia benedetta, la mia Volontà racchiude tutto, anzi, per ciascuna creatura ha la sua pagina scritta del come si deve svolgere la sua storia e formare la sua vita e questa pagina fu scritta «ab eterno» nella luce della nostra Volontà, sicché la vita di ciascuna creatura ebbe il suo principio nel tempo, ma nel nostro Ente Supremo non ebbe principio e fu amata da Noi con amore senza principio e senza fine. Ora, la Creazione tutta non esisteva ancora e Noi l’amavamo, perché già stava dentro di Noi; tenevamo chiuso nel Sacrario della nostra Divinità il gran parto di tutte le creature, guardavamo in ciascuna di esse la nostra pagina scritta, le sue vicende, la sua piccola storiella ed a seconda di ciò che era scritto, di come più o meno doveva essere compiuta e glorificata la nostra Volontà Santissima, così più intensamente l’amavamo...." Gesù

Noi viviamo nel tempo ed iniziamo ad esistere nel tempo, ma sapeste quanti filosofi si sono scervellati chiedendosi qual'è il rapporto tra l'eternità e il tempo? La cosa che si avvicina di più è che il tempo scorre nell'eternità e quindi l'eternità comprende il tempo. Dobbiamo immagine una grandissima cupola al cui interno ha una linea retta, ha un punto di inizio e un punto di fine. Questa cosa è reale ma è contenuta dalla cupola. Che la nostra vita sia scritta (diceva il cardinal Petrocchi) in eterno, non è detto che ciò si compirà nel tempo. Perchè state tranquilli che la vita di un dannato non era certamente quello che stava scritto nella pagina di Dio. E' quello che poi ha scritto la persona. Non esistono destini per noi, non ci sono cose che ineluttabilmente accadranno, la pagina scritta da Dio è affidata alla responsabilità dell'uomo.

"...Ora ogni atto di chi fa la sua volontà, non fa altro che guastare il nostro disegno, formare delle cancellature sulla nostra pagina scritta, ogni nostra parola scritta conteneva un amore speciale ed eterno, conteneva lo svolgimento della sua vita a seconda della nostra somiglianza, in cui doveva racchiudere la sua storia d’amore e di compimento di sua Volontà Divina verso il suo Creatore. L’umano volere non fa altro che contraffare questa pagina, sconvolgere la nostra somiglianza ed invece di formare la copia della nostra pagina scritta con tanto amore per essa, forma la sua pagina scritta con note di dolore, di confusione e con una storia sì vile e bassa, che i secoli non ne faranno memoria e l’Eterno non troverà in essa l’eco della storia scritta nella sua pagina, in cui doveva essere decantata la sua storia divina nella creatura..." Gesù

Una cosa che viene cancellata. La nostra volontà annulla dei disegni e delle grazie pensate dall'eternità, la nostra vita dovrebbe essere un copiare in continuazione quello che Dio ha predispoto, ha voluto con volontà che ci lascia liberi, ha suggerito e ha programmato - non come quello delle macchine. Come un programma di studio. Non funziona in automatico. Il Cardinal Petrocchi diceva ai giovani seminaristi che nell'altra vita il Signore ci farà vedere due mani: la mano destra (disegno di Dio) e la mano sinistra quella che è stato il nostro disegno. Se noi sovrapponiamo (quando abbiamo le mani in preghiera, i palmi e dita assieme combacianti). Questa è una vita nella dv, dove c'è una perfetta aderenza tra quello che Dio aveva pensato per noi e quello che abbiamo fatto, mano a mano che questa aderenza si sfalda e le mani si staccano un pò ecc.. alla fine diventa un disastro. Tutte quante le vite delle persone - il sacerdote lo vede in continuazione - per esempio: quella persona ha degli atteggiamento abnormi, che facciamo? da chi la portiamo? Psicologo? Esorcista? ecc... in alcune circostanze è necessario ricorrere anche a queste cose. Ma una vita del genere è una vita che si è allontanata in maniera sensibile da quelli che erano i disegni di Dio per quella persona, la prima terapia da fare prima di chi ti pare è 1) esame di coscienza 2) riconoscere i peccati commessi e chiedere perdono 3)riprendi la vita di grazia e 4) piangi, riconosci che tu hai fatto un disastro, che ti sei rovinato da solo la vita. Le vite ce le roviniamo con le mani nostre, sempre e comunque. E riprendi a pregare. Poi magari fai anche dell'altro (esorcista, psicologo, psichiatra ecc...). Il don - lo dice per esperienza - quando ha un problema va subito dall'esorcista, dallo psicologo o dallo psichiatra ignorando tutto quello che c'è dietro. Il problema è che la tua volontà sta andando a spasso e non sta facendo ciò che Dio ha pensato. I dannati soffriranno enormemente perchè nel giudizio particolare Dio gli farà vedere quale sarebbe stata la loro vita. Un dannato ha distrutto una cosa perfettissima per andare a fare un disastro.

"...L’umano volere non fa altro che contraffare questa pagina, sconvolgere la nostra somiglianza ed invece di formare la copia della nostra pagina scritta con tanto amore per essa, forma la sua pagina scritta con note di dolore, di confusione e con una storia sì vile e bassa, che i secoli non ne faranno memoria e l’Eterno non troverà in essa l’eco della storia scritta nella sua pagina, in cui doveva essere decantata la sua storia divina nella creatura..." Gesù

Di chi facciamo memoria? Dei santi, dei martiri e di chi ha vissuto una vita alla grande. Che ci fa il Padre Eterno con la vita di un dannato? Quante persone sono sciocche?

"...vogliamo l’onore, la gloria della nostra eredità e che le creature non siano vili servi nostri, ma figli e come tanti principini del nostro regno e questo principato venne loro dato dall’inseparabilità della nostra Volontà, tanto che la creatura non può fare a meno di Essa,..." Gesù

Quante persone servili ci sono oggi, che obbediscono a tirannie o forme di governo che ordinano cose folli e le folli decisioni sono anche difese da queste persone. Non ci sono servi (nel dv) ma figli e principini. E' vero che ci sono i servi di Dio, ma la traduzione esatta sarebbe figli di Dio, servizio amorevole, noi siamo stati creati per conoscere, amare e servire Dio. Gli facciamo tutte le cose che gli fanno piacere per farle sentire contente. Tutto qua. Ma questo non è essere servi, il servo fa le cose perchè è obbligato. La consacrazione Totus Tuus, la santa schiavitù d'amore, io mi faccio "schiavo" cioè ciò che lo schiavo fa per forza, io lo faccio per amore. Fare sempre in tutto e per tutto ciò che vuole la Madonna, non è essere servi o schiavi ma essere la persona più intelligente del mondo. Perchè la Madonna ti guiderà verso ciò che è il tuo massimo bene, che ti farà contento e solo un pazzo non farebbe una cosa del genere. Le persone savie si consacrano alla Madonna e solo i pazzi non lo fanno.

"...Oh se la creatura si potesse vedere senza la vita operante del mio Volere! Si vedrebbe talmente contraffatta, che essa stessa avrebbe orrore a guardarsi...." Gesù

Se ci si potesse vedere anche solo per un'istante come ci si vedrà nel giudizio particolare si morirebbe all'istante. Quando c'è la presa di coscienza profonda di quanti disastri abbiamo fatto nella vita arriva un dolore,....... un dolore che però è costruttivo. Prendere coscienza ti causerà un dolore immenso ma Gesù ti prenderà per mano. La differenza tra il Purgatorio e l'inferno è questa: le anime purganti soffrono tanto ma avvolte dalle braccie del Padre, stanno sfrondandosi e purificandosi da tutto il macello che hanno combinato, in vista di una perfetta guarigione. I dannati no. I dannati staranno a guardare eternamente ciò che avrebbero potuto essere e che non è stato messo in pratica, il rimorso eterno..capiamo cosa significhi la consapevolezza che a quel punto non ci possa fare più nulla? Non si può più cambiare la situazione. Capite perchè il don dice che molte persone sono sciocche? Le persone stanno tutte quante agitate se non hanno la pensione, perchè hanno paura di invecchiare senza mezzi... ma 80, 90 o 100 anni cosa sono di fronte all'eternità? Chi ci pensa se non ci pensi te? Dopo sarà troppo tardi per pensarci. Da oggi dobbiamo fare i ricopioni di ciò che Dio ha già scritto e che il Signore ci aiuti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 14 settembre 2023

La sostanza della nobiltà dell'anima è la Grazia

Elogio della vera e più profonda motivazione per cui la nascita della Madonna rallegrò il mondo intero. La nobiltà dell'uomo che vive nel Divin Volere e l'imprescindibile dipendenza della Divina Volontà dalla vita di Grazie. Libro di Cielo, 8 Settembre 1932, Mercoledì 4 Gennaio 2022

8 Settembre 1932 Prodigio della nascita della Regina del Cielo. Vie di comunicazione tra Creatore e creatura. Chi forma la nobiltà.

L'8 settembre ricorre la festa della Natività della Madonna e quindi Gesù fa una lezione a Luisa sulla nascita della Madonna e poi Gesù passa a considerazioni che coinvolgono anche noi.

Questo brano, corregge e rialza il tiro sulla Madonna. Chiunque non ha una grande considerazione della Madonna e non gli dà una grande importanza non è in sintonia con la Chiesa, la Chiesa ha sempre considerato in maniera eccelsa questa creatura difendendone i dogmi, i privilegi, proponendola come modello primo ed ineguagliabile di santità e di virtù ecc.... un buon cristiano, un degno Figlio della Chiesa lo ha sempre saputo e guai se non ci crede. Ma Gesù dice che questo è ancora poco. La nascita della Madonna - scrive il Montfort - rallegrò il mondo intero, perchè era l'Immacolata e doveva essere la Madre del Verbo, era l'aurora e poi arriverà l'Alba ecc.. ma ci manca ancora la cosa più importante:

"... La mia Volontà si racchiuse per nascere insieme, si servì del corpo della celeste creatura per operare e formare la sua vita divina, questo fu un prodigio che solo l’eterno amore, la divina sapienza e potenza poteva operare, non era la sola vita che le si dava, né il solo dono di liberarla dalla macchia d’origine, questo sarebbe stato nulla alla nostra potenza,..." Gesù

Con la Madonna è nata la dv sulla terra, dopo millenni di black-out e questo ha attirato l'attenzione del cielo e della terra.

"..quello che fece stupire e che richiamò l’attenzione di tutti, fa che la mia Volontà che nasceva insieme con Lei nel mondo, tanto che Cieli e terra, ne restarono scossi, si misero sull’attenti, sentirono una forza misteriosa, quella stessa forza che li dominava e conservava tutta la Creazione, era la stessa nostra Volontà che muoveva tutto e metteva Se stessa e tutta la Creazione a servizio e a disposizione di questa neonata bambinella...." Gesù

Nella mistica città di Dio, si legge che quando i demoni cercavano di avvicinarsi a Maria sentivano questa forza misteriosa che non capivano cosa fosse che li respingeva. Oltre a questo, come abbiamo visto, che era una constatazione fenomenica, i demoni non capivano cosa fosse, si chiedevano come mai non riuscivano ad avvicinarsi. La redenzione è stata concepita da Dio come una grande trappola, il demonio è stato ingannato, non sapeva chi aveva davanti, perchè altrimenti sarebbero successi dei gaui, ma quando Dio fa una cosa nessuno deve fargli da maestro. Tutta l'incaranzione è stata fatta per mettere in confusione il demonio per far ritornare la divina volontà.

La mia piccola mente fa sempre la rondine dentro e fuori il Voler Divino e per quanto gli giri intorno non mi stanco mai, sento una forza misteriosa che, allettandomi, non mi dice mai basta, ma dice: «Corri, cerca i suoi atti, amali, adorali, baciali e trasforma i tuoi nei suoi e forma tutta la tua vita di Volontà Divina.»...Luisa all'inizio del brano

Uno dei nostri atti primari è andare in cerca degli atti della dv sparsi nella Creazione per il nostro bene.

«Figlia mia, le cose create furono fatte da Noi per formare tante vie,...." Gesù

C'è la via Gesù che contiene le altre vie.

«Figlia mia, le cose create furono fatte da Noi per formare tante vie, per fare che l’uomo se ne potesse servir per venire a Noi, perché le lasciammo tutte aperte, affinché quando volesse venire non avesse bisogno né di bussare, né di aprire per venire a Noi. Era il nostro figlio, era giusto e ragionevole che avesse tutte le vie aperte per andare dal suo Padre Celeste e trattenersi insieme per amarlo ed essere amato e che come figlio chiedesse al Padre grazie e favori..." Gesù

Dio lasciò aperte tutte le vie, perchè l'uomo, quando avesse voluto, avrebbe potuto presentarsi al cospetto di Dio senza bussare per amarLo ed essere amato (meditazione scorsa), il ricambio dell'amore e anche per chiedergli grazie e favori. Chiedete e vi sarà dato, il Signore è ben contento di concedere grazie e favori, basta chiedergli. Poi Gesù passa alle contro- opere di volontà umana dell'uomo cioè il peccato.

"..ma sai l’ingrato figlio che fece? Lui stesso chiuse le vie, formò le sbarre e col peccato formò le porte, chiudendo le corrispondenze con chi gli aveva dato la vita..." Gesù

Come quando litighiamo con qualcuno, che gli diciamo: con te ho chiuso. E' successo un pò così, quando noi litighiamo una delle poche cose certe, se noi chiudiamo è che Dio non sfonda le porte chiuse. Se tu sei chiuso - come dice Gesù nel Libro dell'Apocalisse, bussare non è sfondare - se qualcuno gli apre la porta ceneremo con Gesù - però possiamo anche chiuderle. E di fronte a questa chiusura, quando vediamo tanti cuori chiusi, che facciamo? Iniziamo noi a vivere nella dv ed ad amare Gesù.

"...Ora, vuoi tu sapere chi ritorna ad aprire le porte, a bruciare le sbarre? Chi mi ama e vive nella mia Divina Volontà; l’amore ed il mio Fiat sono forze potenti che bruciano e svuotano tutto ed aprono tutte le vie per mettere di nuovo il figlio lontano nelle braccia del suo Padre Celeste...." Gesù

Quanto sono profondi questi scritti? Noi ogni tanto vorremmo fare qualcosa, il buon Padre Pio quando parlava ai sacerdoti diceva: santificati e santifica. Come si diceva un tempo in ascetica, farsi santi è l'opera più grande da fare, se ti fai santo tu, sicuramente ti porterai dietro qualcuno per il semplice fatto di farti santo. Oltre alle operazioni misteriosi che avvengono quando c'è l'unione con la divina volontà, c'è un fatto intrinseco: l'amore verso Gesù rende la persona una calamita perchè si vede o percepisce che quella persona diversa. Anche se questo poi determina una spaccatura, tuttavia si percepisce ed è chiaro che noi dobbiamo rallegrarci di chi è positivamente da questo e non di chi si scatena contro di noi. Fino a quando uno rimane alleato del diavolo, il diavolo odia la dv e Gesù e quindi il diavolo e gli amici suoi odiano chi vive nella dv e chi ama Gesù - ma a differenza dei diavoli, le persone possono cambiare rotta.

Poi Gesù parla della grazia.

Il don dice che alcuni passaggi di Luisa che sono stati travisati. Nella dv non c'è peccato quindi (ragionamento malsano ed alimentato dal diavolo) io sto nella dv, quindi non ho peccati e non mi confesso. La dv è più che fare la comunione? (parte il ragionamento malsano) bene, quindi a Messa non ci vado più - sono le stesse stupidaggini non autorizzati che hanno portato a letture balorde sulla comunione in mano in unione con la dv. Mi unisco con la dv e quindi sono le mani di Gesù che prendono sè stesso e quindi non c'è nessun problema. Uno a questo punto potrebbe prendere la comunione con i piedi di Gesù. La dv non è un qualcosa che distrugge ma perfeziona le cose di Dio. La Chiesa, per millenni, ha raccomandato che solo le mani consacrate dei sacerdoti toccassero l'Eucarestia, ma anche il forte valore simbolico / pratico. Io prendo con le mani il cibo che serve ad alimentare il mio corpo e lo prendo da me, perchè è frutto del mio lavoro. Ma il cibo per la mia anima lo ricevo dall'uomo di Dio che rappresenta Dio, lo ricevo come un bambino e non lo ricevo stando in piedi o seduto ma in ginocchio perchè lo adoro.

"..Ora tu devi sapere che tutte le virtù, le opere buone, l’amore, il fare la mia Divina Volontà, formano la nobiltà dell’uomo, ma la sostanza di questa nobiltà è la ricchezza della mia grazia,..." Gesù

Quindi io non posso dire: ho la dv e dico un rosario in meno, vado a Messa meno ecc... e che gli fa? Chi dice questo sta andando contro lo scritto di oggi (8 settembre 1932)

"...ma la sostanza di questa nobiltà è la ricchezza della mia grazia, tutto il bene viene poggiato su di essa,..." Gesù

Dire il Signore è con te o la dv è con te, è la stessa cosa ma piena di grazia. Perchè sei piena di Grazia. Il prodigio della Madonna è che con Lei nasceva la dv, però se non fosse stata ricolmata di questa grazia in maniera preventiva (oltre ad essere stata preventivamente salvata dalla macchia d'origine) se la sarebbe sognata la dv. Come fai a concepire la dv astraendola dalla vita di grazia? Come fai a pensare che la dv possa autorizzarti a sconti sulla vita di grazia? Caso mai la dv disponerà a fare il pieno di grazia, non a farne a meno. Al don sembra evidente ma sentendo in giro certi ambienti sembra che questa cosa non sia tanto chiara.

"...altrimenti si può dire nobile di origine, qual è l’uomo, ma siccome gli manca la ricchezza, si trova quasi per necessità a fare atti non degni della sua nobiltà..." Gesù

Un nobile deve vestirsi come tale altrimeti la nobiltà della persona diventa una burla, i soldi sono la ricchezza della grazia (spirituali). Chi nobilita? Sono le virtù, gli atti di virtù senza la grazia non meritano i beni eterni ma solo beni temporali perchè sono atti compiuti con volontà umana. La fonte della meritorietà dei nostri atti - lo insegna la teologia dogmatica e lo insegna la Chiesa - dipende dalla Grazia. Senza la grazia non si compiono azioni utili alla salvezza, si compie solo bene umano che sarà da Dio ricompensato con beni temporali e non con beni eterni.

"...Difatti, se uno è nobile e non è ricco, non può vestire da nobile, né abitare palazzi, sicché la sua nobiltà si riduce al solo ricordo che era nobile; così per chi non possiede la ricchezza della mia grazia, tutto il bene si riduce a squallide virtù, che spesso spesso fanno vedere che non è ricco di pazienza, di preghiera, di carità e così di seguito. Ora, il bene forma la nobiltà, la ricchezza della mia grazia la conserva, la mia Volontà forma il Re che domina e, con maestria divina, regola ed ordina tutto.» Gesù

Le virtù formano la nobiltà, la volontà forma il dominio, ma è la ricchezza della grazia su tutto quanto poggia sia il bene delle virtù e anche la regalità che corona la vita di Grazia. Siano chiare bene queste cose, diffidate sempre da chiunque fa di questa meravigliosa un qualcosa di stravagante e sganciato da ciò che la Chiesa ha sempre vissuto e creduto. Chi fa questo non fa un servizio adeguato a questo patrimonio. Il don mette in guardia.

La dv non può autorizzare a mandare nel dimenticatoio ciò che la Chiesa ha insegnato per millenni, questo lo fa il modernismo non la divina volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 10 settembre 2023

Il ricambio dell'amore

Grande lezione di Gesù sul doveroso ricambio di amore dovuto da parte della creatura all'immenso amore di Dio. Anche la creatura, quando ama, vuole la corrispondenza e il ricambio. Libro di Cielo, Volume 31, 4 Settembre 1932, martedì 3 Gennaio 2023

4 Settembre 1932 Il ricambio, bisogno dell’amor Divino. La Divina Volontà operante, continuazione di Creazione .

Il don vorrebbe iniziare a meditare il brano da alcune considerazioni. Gesù è partito dal Creatore per arrivare alla creatura ma sarebbe più facile partire da noi. Quante volte ricorre il termine ricambio (non quello del meccanico che cambia l'oggetto guasto) in questa meditazione? Ma non soltanto nella meditazione di oggi. Ci sarà rimasto nel cuore - per chi ha avuto la costanza e perseveranza di ascoltare tutte le meditazioni - la nozione che Gesù ci ubriaca, travolge, ci affoga di amore perchè vuole il ricambio, non è un'optional, se non abbiamo capito questo non abbiamo capito nulla. Qua si tratta di instaurare un rapporto - che prevede due persone distinte - tra me e la Dv è un rapporto squilibrato (me peccatore e la dv che è santissima, ecc...), in ogni caso Gesù vuole il ricambio e quindi usa una metafora umana:

"...E non credere che solo l’Ente Supremo vuole il ricambio nelle sue opere, anche per la creatura, il primo scopo nelle sue opere è il ricambio, se c’è questo, o se almeno lo spera, ha mani e piedi per muoversi, bocca per parlare, forza per sacrificarsi, tempo per operare, ma se non vi è il ricambio, le sembra di non avere né mani, né piedi, né bocca, né forza, né tempo, sente che la vita le muore per quell’opera..." Gesù

Quanto ci rimaniamo male quando noi facciamo una gentilezza a qualcuno e o non viene apprezzata o non viene ricambiata per nulla. O peggio ancora, quando facciamo una gentilezza e riceviamo uno schiaffo. Ma come ci rimaniamo noi? Pessimamente, ci siamo rimasti male perchè abbiamo subito un peccato, chi non apprezza una gentilezza o la ricambia con un'offesa pecca contro la Giustizia, è un gran cafone. Vogliamo fare altri esempi? Quando tra due persone innamorate - fidanzati o coniugi - quando una persona dice: ti amo, bisogna sempre rispondere. Quanto meno dire anch'io. Io non posso ricevere un ti amo senza corrispondere. Se dai un bacio, ti aspetti che la persona amata ricambi. Chi sarebbe contento se il soggetto amato non ricambiasse? - Poi c'è l'amore oblativo, un povero non ha di che ricambiarti, ma quello ti ricambierà con uno sguardo di riconoscenza o ti dirà grazie ecc.. basta quello ma non conta tanto la cosa ma conta che la persona con cui interagiamo non stia come una statua. E' importantissimo questa cosa qua. Altre volte il don ha detto che queste cose sono grammatiche d'amore divino e non sono cose d'amore umano. Se tu ricevi un regalo, non puoi rimanere con le mani in mano e prendertelo soltanto anche se non sei in grado di contraccambiare la portata del regalo ricevuto, anche un pensiero lo devi fare. Anche il ricambio d'amore con Dio che viene fatto nella dv parte dal nostro piccolo amore, perchè se io non volessi di ricambiare l'amore non mi verrebbe di farli nel dv. Guardiamo i nostri rapporti interpersonali e pensate: se noi campassimo così? Quell'attenzione continua al prossimo e pensare come farlo contento...ma questo è quello che è la dv, come sarebbe bello spendere il tempo a pensare come a fare contento il prossimo? Qual'è una cosa che gli fa piacere? Cosa gli fa sentire amata e al tempo stesso gli altri ricambiano quella cosa con me. Come sarebbe? Vivremmo il Paradiso sulla terra. Nella misura in cui funziona il nostro ricambio d'amore con Dio, con Dio facciamo a gara ma perdiamo sempre. Noi dovremmo avere amore da vendere, io lo ricambio anche a chi non se lo merita e chi è cattivo ecc... ecco perchè Gesù dice di amare i nemici e di fare del bene a chi ci odia ecc... La volontà umana pensa che sia impossibile se si sta fuori da questo orizzonte ma se tu hai amore da vendere, non cessa il fatto che umanamente brutto ricevere brutte cose ma non fa nulla perchè sei talmente ripieno che il ricambio della creatura ti diletta e se non c'è non ti uccide. In Tenera Amata si legge che per prima cosa c'è lo scambio d'amore tra il Creatore la creatura, che non c'è lingua per descriverlo. In questa rivelazione si hanno dei piccolissimi barlimi di quello che sarà e ci sarà anche il ricambio dell'amore universale tra persone e persone e pare che quella forma di diversità tra uomo e donna, di fatto Tenera Amata va a parlate con Riccardo e in tutto nel testo gli presenta ex fiamme d'amore di Riccardo che aveva...che significa? Questo dimorfismo, ecco perchè noi dobbiamo combattere contro ciò che vorrebbe negare la diversità e questa cosa risiede nel diritto naturale e in Paradiso, tra esseri umani tra uomo e donna...il don va avanti. Poi tra gli esseri umani ed animali, piante e con tutto il Creato...ci saranno scambi anche con gli angeli? Il don pensa di sì. Vige l'amore universale ed è il principio del godimento assoluto..perchè in Paradiso si beve e si mangia pur non avendocene bisogno? Perchè gli atomi di quelle sostanze chimiche che ci danno diletto del gusto, vogliono farci contenti perchè amare è far contento il prossimo. Un bambino si sente amato se i genitori lo accontentano - anche se qua in terra dobbiamo stare attenti a non viziarlo. Non si può dire sempre di sì, purtroppo. Questo dipende dalla condizione che viviamo a causa del peccato. Ma in Paradiso questo non succederà più. Tutta la meditazione è incentrata sul ricambio, è orribile quando c'è un movimento d'amore e non avviene il ricambio e dobbiamo fare in modo che questo non accada. Per prima cosa nei confronti di Dio, Gesù vuole il ricambio e poi analogamente anche nei nostri rapporti inter creaturali. A partire dalle persone più vicine. Dai coniugi che fanno a gara nel dilettarsi a vicenda in tutto e per tutto? Chi ha la vocazione al matrimonio dovrebbe farsi una meditazione su questo brano. Uno non può invocare la dv ed avere una vita traballante, la dv dev'essere un'aiuto per rimettersi in piedi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 9 settembre 2023

Affogare nell'amore

Gesù spiega il motivo per cui a volte toglie la sua presenza sensibile nell'anima, pur continuando essa a vivere in un'atmosfera di surreale pace, serenità e felicità. Le operazioni di amore che Egli fa nell'anima fino a farla sentire letteralmente affogata dall'amore. Libro di Cielo, Volume 31, 28 Agosto 1932, Lunedì 2 Gennaio 2023

28 Agosto 1932 Alternative Divine, lavoro e riposo. Come Dio prende la creatura sempre per mezzo dell’amore. Amore universale ed amore speciale.

Parole molto belle e anche molto adatte al tempo liturgico di Natale e durante questo tempo è un continuo di girare della liturgia attorno alla nascita di Gesù e anche sul rifiuto di questo amore e san Giovanni parla dell'Anticristo, figura molto enigmatica nella Sacra Scrittura che simboleggia il rifiuto di questo Amore, follia più grande non esiste. La meditazione esordisce con Luisa che si sente assorbita ed avvolta in tanta immensità d'amore e nonostante avverta i gemiti della mancanza sensibile di Gesù, c'è questo mistero: sta avvolta nella pace e nell'amore e dall'altro sente la mancanza di Gesù. Chi le ha sperimentate e le vive capisce cos'è, sono dimensioni sovrannaturali, non sono cose umane, sono cose che vengono dal Cielo, è un'atmosfera divina. Il don la definisce una realtà surreale anche perchè si scontra contro una realtà oggettiva di ciò che viviamo - a tutti livelli - che non è spesso foriero di pace e serenità ma portatore di pensieri e di preoccupazioni ed affanni o nei casi più gravi di angoscia. Ma queste cose non possono entrare in un'anima dove regna la dv.

"Mi sembra che mi manchi il Re, mi manca Colui che con un amore che non so dire, ha operato ed ordinato tutto in me e, mancandomi Lui, mi sento sola; ma dimmi, perché mi hai lasciato? Perché non parli?» Luisa

La risposta di Gesù, sui tempi del lavoro e del riposo, in linea di massima sembra le sue parole che poggino sul principio molto conosciuto in teologia ascetica: fino a quando stiamo in questo mondo, lo stato della nostra anima passa a volte per cose in qualche modo dipendendi dalla nostra volontà ma spesso da quello che Dio stabilisce a momenti di fervore o di minore fervore o di aridità. E nei momenti di ariditià ci sembra che il Signore non ci faccia sentire la Sua presenza e quando ci sembra di non aver fatto grandi mancanze (anche se siamo peccatori, persone imperfett ecc...), qua oggi Gesù lo spiega. Il lavoro è quando Lui opera nella nostra anima e noi sentiamo il diletto e quando Gesù cessa di lavorare in noi ci sembra di essere rimasti soli ma non è così. Quello che Gesù fa notare, quando un'anima corrisponde a Lui e lo lascia lavorare, fa delle grandi cose e ne gode nel riposo.

"...non vuoi tu che mi riposi sotto questo cielo così sereno?..." Gesù

"..Queste stelle e questo sole che mi piovono addosso come dolci refrigeri, facendomi le più belle nenie mi invitano al riposo ed in muto silenzio mi dicono: «Come son belle le opere Tue, la Tua Volontà operante, la Tua potenza creatrice che ci ha dato la vita! Siamo opere Tue, riposati in noi e noi formeremo la Tua gloria, la Tua adorazione perenne.» Gesù

Se noi spalanchiamo le nostre porte alla dv in noi, iniziano a succedere in noi cose grandi e belle e dei veri e propri prodigi di santità. Chi qualche cosina piccola ha vissuto di questo, qualcosa inizia a capirla. Ci si rende conto che stiamo di fronte a qualcosa di fronte alle quale noi non c'entriamo proprio nulla. Non si tratta di essere umili, si tratta di prendere atto dell'evidenza, uno sa bene quando quella cosa non c'entra nulla, che non è buono a vivere quell'effetto e se ci facciamo attenti, è bellissimo vedere in continuazione il Signore operare nella nostra vita e nella nostra giornata.

"..Ad un dire così dolce prendo riposo e nello stesso tempo veglio e conservo il mio lavoro e preparo altri lavori da fare; e se sapessi qual è il primo lavoro che faccio dopo il riposo!..." Gesù

Se tu fai fare un lavoro a Gesù, quello si riposa e poi te ne fa un'altro migliore, e via di seguito. Che splendore di vita attende e che si apre di fronte a chi entra in questo orizzonte e in quest'ottica? Molti potrebbero dire che si sono tristi presagi del 2023 - la meditazione è caduta il 2 gennaio - il don si chiedeva come avrebbe reagito quando sarebbero morti i genitori; stai a sempre a dire - dialogo del don da solo - che la morte è un passaggio, poi vediamo. Ma grazie a Dio è abbastanza bene. Sei sicuro che se scoppia il finimondo, rimani imperturbabile? Poggiamo la nostra sicurezza in Dio solo e non sulle sue manifestazioni interiori. Coem ci siamo detti tantissime volte, altro sono le cose che accadono ed altro è come noi reagiamo. La cosa fondamentale è la nostra reazione. Conoscete qualcuno che in 2 anni di terrorismo pandemico, può dire che non gli ha fatto nè caldo nè freddo? Il don crede che se qualcuno vive nella dv qualcosa del genere deve averlo vissuto e non è stato vissuto dovremmo chiederci: siamo sicuri di stare nella dv? Se io credessi di stare nelle mani dell'Onnipotente, ma di che cosa deve averci paura? Cosa potrebbe accadere? Si soffre un pò? E affidiamo le sofferenze al Signore, ci sta da essere precari? Confidiamo in Lui. Si muore? Magari, andiamo in Paradiso. Noi con la morte (in grazia) iniziamo a vivere una vita spettacolare con il Signore. Cosa può scuotere profondamente un'anima che vive nel dv, che si sente sotto la pioggia di un TI AMO immenso, se noi lasciamo fare a Nostro Signore...

"...Apro il mio lavoro col dire alla creatura un dolce mio «ti amo», voglio iniziare il mio lavoro col mio amore, affinché la creatura, sentendosi ferire e rapire dalla forza irresistibile del mio amore, mi lasci fare e mi dia il campo d’azione nell’anima sua. Io la prendo sempre: inizio i miei lavori, chiedo dei sacrifici a via ed a forza d’amore, il mio amore la felicita, l’investe, l’assorbe, l’inebria ed essa, di fronte al mio amore, inebriata com’è, mi fa fare ciò che voglio e giunge a sacrificarmi la propria vita, perché un mio «ti amo» esce dal fondo della mia Divinità, che contiene l’immensità,..." Gesù

Se tu non ti senti affogato d'amore, dalla pioggia di un TI AMO immenso che non lo inizi a percepire dovunque, dalla terra che ti sostiene i piedi, ogni passo, ogni cosa che facciamo, ogni azione, mangi, bevi, dormi, ecc... qualsiasi cosa è un sempre ti amo. Ma ad un certo punto non è più un processo razionale ma inizia ad essere percepito e vissuto. Se tu ti senti che Lui ti ha dato tutto, cosa vuoi dare a Nostro Signore che Lui non abbia?

"...e sebbene anch’essa senta il bisogno di dirmi «ti amo», vede che il suo è troppo piccolo di fronte al mio, perché non ha le armi dell’immensità, della potenza e dell’infinità, però non vuole restare dietro ed usa l’industria di dirlo nella potenza della mia Volontà.." Gesù

Adesso queste cose le studiamo, nelle cose di Dio c'è un rodaggio, un tempo in cui il Signore vuole vederci lavorare e poi si passa per il secondo step dove le cose iniziano a partire in automatico.

"...ma a ripeterle un mio «ti amo» diretto e speciale, perché è vero che amo tutti, il mio amore non cessa mai per nessuno, ma quando voglio fare lavori speciali, nuove opere, disegni più distinti, non mi contento del mio amore generale, ma vi aggiungo un amore speciale e distinto, che mentre serve ad affascinare la creatura, serve come materia, come terreno dove formare il mio lavoro e distendere le mie opere...." Gesù

Certo Gesù ama tutti, ma alcuni li ama con amore speciale e distinto. E' gente che ha delle missioni particolari, che deve fare nuove opere, ecc.. e questi hanno un'amore speciale distino e hanno degli oneri distinti più grandi di quelli richiesti ad un fedele comune. Quello che è importante è l'affogamento d'amore che sorprende e coinvolge ed invita al ricambio e fa vivere in un'atmosfera surreale o soprannaturale qualsiasi cosa accada intorno a noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI