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domenica 25 giugno 2023

L'infinito respinto dall'atto umano!

Gesù spiega l'importanza degli atti fatti nella Divina Volontà e il lungo Purgatorio che attende a chi agisce, anche nel bene, con la sola imperfettissima volontà umana. Libro di Cielo, Volume 30, 16 Febbraio 1932, Giovedì 17 Novembre 2022

16 Febbraio 1932 Gli atti fatti senza la Divina Volontà sono vuoti dell’infinito. Come bisogna far tutto ed aspettare gli eventi per far venire il regno della Divina Volontà. Gli atti fatti in Essa partono per il Cielo come proprietà della Patria Celeste.

"...infinito, respinto dall’atto umano..." Gesù

La vita nella dv, tanto pe richiamare alcuni concetti, consiste nell'imparare a fare tutti i nostri atti nella dv, in modo che tutti nostri atti miserabili, imperfetti, limitati ecc... diventino perfettissimi, illimitati, eterni, infiniti ecc.. è un'operazione relativamente semplice perchè tutti gli atti possono essere portati nella dv tranne un'imperfezione volontaria o una cosa non gradita al Signore o un peccato.

"..Invece, quando nell’atto della creatura non entra la mia Volontà come vita, principio, mezzo e fine, l’atto è vuoto e nessuno può riempire l’abisso di quel vuoto e se c’è il peccato, si vede in quell’atto un abisso di tenebre e di miserie da fare raccapricciare..." Gesù

Primo spunto di meditazione che è sempre molto importante, l'esperienza quasi quotidiana del don, è che questo concetto basilare non è presente nella vita dei fedeli: se tu fai un peccato tu produci ipso facto un'abisso di tenebre e di miserie e su chi cade quell'abisso di tenebre e miserie? Lo sente chi lo ha fatto. Il peccato è un'autolesionismo gratuito. Ci persone che si fanno da sole del male allo scopo di infliggersi del dolore gratuito che però non ha nessun legame con la penitenza cristiana, che hanno come fine di espiare peccati propri, altrui, impetrare una grazia, sollevare le anime del Purgatorio ecc... ma fuori di questi casi - san Giovanni della Croce era un grandissimo penitente ma ogni tanto doveva fare qualche esortazione ai suoi frati per richiamarli al fine di quelle penitenze. Parlando di quel particolare esercizio che è la disciplina...niente di quello che è successo a Gesù. san Giovanni della croce dice che noi le facciamo per amare Gesù ma se togliamo questi fini noi stiamo facendo una cosa peggiore delle bestie, perchè farsi del male non è mai una cosa benedetta dal Cielo - la penitenza cristiana dev'essere sempre una cosa moderata, fatta con discrezione e sempre a tempo e modo opportuno, forme dovute ecc... e il peccato è un farsi del male all'ennesima potenza senza nessun fine buono. Poi le persone si ritrovano devastat: angosciati, depressi, arrabbiati neri, senza più gioia di vivere, privi di senso, privi di gioia, di amore, disturbati, arrabbiati, incarogniti ecc... e non capiscono come mai. San Paolo dice che il salario del peccato è la morte, noi pensiamo che il peccato non sia un male in sè ma è il Signore che me la farà pagare, il peccato contiene il suo castigo in sè. Quell'abisso di tenebra non ha il potere di fare del male a Dio anche se lo offende ma farà del male a te. Per disattivare questa sorgente di tenebre e miserie va confessato per bene chiamandolo per nome, cognome eccc.. senza utilizzare linguaggi generici.

"..Quando uno di questi atti parte dalla terra, s’inchinano i Cieli, tutti i beati gli vanno incontro ed accompagnano quell’atto al posto d’onore intorno al trono supremo............I primi atti, appena formati, non restano neppure insieme con la creatura, perché essendo roba di Cielo non possono restare sulla terra e perciò subito prendono il volo nella loro patria, non solo, ma tutti gli angeli e i santi reclamano nel Cielo ciò che è stato fatto dalla Divina Volontà come roba loro, perché tutti gli atti fatti da Essa, tanto in terra quanto in Cielo, sono tutti proprietà della patria celeste. Perciò ogni suo piccolo atto viene reclamato da tutto il Cielo, perché sono tutti fonte di gioie e di beatitudini eterne, che a loro appartengono..." Gesù sugli atti fatti nella dv

Altro che razzi della Nasa, qua gli atti arrivano in Cielo in meno di un picosecondo. Gli atti vanno al cospetto della Santissima Trinità anche se noi non vediamo nulla...un pò quando un prete consacra l'ostia. Ma non è una cosa atipica perchè nell'orizzonte della fede accade sempre questo: prima hai un pezzo di pane non lievitato e dopo hai Gesù che occupa lo spazio non con le membra fisiche ma con le specie eucaristiche e questo è stato prodotto da una parola pronunciata all'interno di un rito. Ad ogni boccone che mangio invocando la dv parte una freccia per il Cielo.

"...Quando uno di questi atti parte dalla terra, s’inchinano i Cieli, tutti i beati gli vanno incontro ed accompagnano quell’atto al posto d’onore intorno al trono supremo..." Gesù

Abbiamo un'immagine adeguata della scena? Il don non ce l'ha mai avuta. E' una conoscenza velata ma non la posso immaginare. Tutte le immagini usate dall'Apocalisse danno una pallida idea - molto lontana - dalla realtà. Il libro dell'Apocalisse è stracarico di immagini perchè le realtà trascendenti non si possono descrivere con termini umani e non sono alla nostra portata ma il simbolo spesso si presta a varie interpretazioni ma questo è.

"...Invece gli atti non fatti nella mia Volontà e forse anche buoni, non partono per la via regia, partono per le vie tortuose e fanno una lunga tappa per andare nel purgatorio ed ivi aspettano la creatura per purificarsi insieme a vie di fuoco e quando finiscono di purificarsi, allora partono per il Cielo per prendere il loro posto, ma non nei posti di primo ordine, ma nei posti secondari. Vedi la gran differenza?..." Gesù

Gli atti aspettano la persona in purgatorio. Perchè tutto questo?....riprendiamo il trattato della vera devozione, non c'è nessuno - a parere del don - che ha descritto la situazione dell'uomo, anche dell'uomo buono, l'uomo che ci prova e cerca di far qualcosa gradito al Signore. San Luigi insegnò la Vera Devozione alla Madonna, perchè possiamo metterci tutta quanta la nostra buona volontà ma è impossibile che tu compi qualcosa che non sia macchiato, non peccaminoso, ma di miserie e di imperfezioni - è una condizione irreversibile fino a quando stiamo in questo mondo, quindi dobbiamo portare tutto ciò che facciamo nel cuore della Madonna perchè Lei è la grande ripulitrice, purifica tutto quanto. E' come se tu avessi una montagna di frutta mezza marcia, ma noi non possiamo presentare una montagna di frutta mezza marcia al Signore, la Madonna prende tutti i nostri atti e fa la macedonia. Prende l'atto buono ma imperfetto e quanto meno li pulisce - ma se non fatti nella dv - rimangono sempre atti umani (meglio che siano puliti).

[79] Per vuotarci di noi stessi occorre, in primo luogo, conoscere bene, con la luce dello Spirito Santo, le nostre cattive inclinazioni, la nostra incapacità ad ogni bene utile alla salvezza, la nostra debolezza in ogni cosa, la nostra incostanza in ogni tempo, la nostra indegnità di ogni grazia e la nostra iniquità in ogni luogo. Il peccato del primo padre ci ha tutti quasi completamente guastati, inaciditi, gonfiati e corrotti, come il lievito inacidisce, gonfia e corrompe la pasta in cui è messo. I peccati attuali da noi commessi, mortali o veniali che siano, anche se perdonati, hanno aumentato la nostra concupiscenza, debolezza, incostanza e corruzione, lasciando delle scorie nella nostra anima. I nostri corpi sono talmente corrotti, che lo Spirito Santo li chiama corpi di peccato, concepiti nel peccato, nutriti nel peccato e capaci di tutto; corpi soggetti a mille e mille malattie, che si corrompono di giorno in giorno e generano putredine. La nostra anima, unita al corpo, è divenuta così carnale che viene chiamata carne: «ogni vivente aveva corrotto la sua vita». Abbiamo per eredità l'orgoglio e l'accecamento nello spirito, l'indurimento nel cuore, la debolezza e l'incostanza nell'anima, la concupiscenza, le passioni in rivolta e le malattie nel corpo. Siamo, per condizione naturale, più superbi dei pavoni, più attaccati alla terra dei rospi, più brutti dei capri, più invidiosi dei serpenti, più golosi degli animali immondi, più collerici delle tigri, più pigri delle tartarughe, più deboli delle canne e più incostanti delle banderuole. Abbiamo di nostro soltanto il nulla e il peccato, ed altro non meritiamo che l'ira di Dio e l'inferno eterno.

Se noi vedessimo la nostra giornata con gli occhi di Dio ci prenderebbe un'infarto, le confessioni durerebbero una settimana. Se non riusciamo ad esserne coscienti, siamone almeno convinti perchè questo ci tenga nella valle santa imperturbabile. Abbiamo come mezzo il Totus Tuus e gli atti nella dv. Se tu fai un'atto fuori dalla dv, hai fatto un'opera buona, ma quell'atto buono si porta dietro tutta quella monnezza per cui quell'atto non appare perfetto agli occhi di Dio e non può essere puro al 100%. Ecco perchè è così importante questa roba qua e capiamo perchè la Consacrazione alla Madonna ripulisce e la Divina Volontà divinizza. Pensiamoci un pò, per evitarci un pò di purgatorio cerchiamo di consacrarci alla Madonna e cerchiamo di compiere il più atti possibile nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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