Gesù spiega come la Divina Volontà sia luce e in base a quali effetti si può riconoscere. Le miserie che permangono in noi sono rimosse dai pennelli dello stesso Volere Divino, soprattutto attraverso croci e pene che bisogna accogliere e accettare con amore. Libro di Cielo, Volume 29, 23 Luglio 1931, Giovedì 15 Settembre 2022
23 Luglio 1931
Fecondità di luce. La Creazione festa di Dio e della creatura. La Divina Volontà regime e regola .
Il 15 settembre (data della meditazione ndr) la Chiesa festeggia la Madonna dell'Addolorata, in quel giorno la Madonna ha conosciuto cosa significa vivere nella dv nelle sue esigenze estreme, bisogna volgere lo sguardo al mistero della Corredenzione, una verità così combattuta e contrastata con delle motivazioni impeccabili ma che in realtà sono speciosi pretesti. Ma alla fine questa verità, arriverà il momento, l'ora o deve cambiare l'aria, perchè si faccia il dogma della Corredenzione. Purtroppo sfogliando i giornali e leggendo le notizie, ci sono altre ombre all'orizzonte piuttosto che la luce su questo futuro dogma.
Gesù ci dà nella prima parte un criterio di discernimento, la dv è luce e chi sta in essa ha sempre a che fare con le luce e non con le tenebre, san Giovanni diceva che Dio è Luce, se si dimora nelle tenebre non si dimora nelle tenebre. Luce secondo Gesù non è soltanto - la luce solitamente è una metafora dell'intelletto, la luce della Verità, luce nel discernimento, del comprendere come muoversi, luce nel percepire cosa Dio ci chiede nelle circostanze della vita ecc... -
"..Figlia mia, chi vive nella mia Divina Volontà, ha sempre a che fare con la luce, mai con le tenebre; e siccome la luce è feconda, partorisce nell'anima le verità che Essa possiede. La virtù della luce è maravigliosa e miracolosa e mentre col guardarla non si vede altro che luce, dentro possiede la pienezza dei beni, ma comunica questi beni non a chi la guarda soltanto, ma a chi si fa toccare, plasmare, stringere, baciare coi suoi baci ardenti...." Gesù
"..Come tocca purifica, come plasma trasforma, come stringe così chiude la sua luce nell'anima e con la sua fecondità che non sa stare mai oziosa, il suo lavoro è incessante, comunica la bella iride dei colori e le bellezze divine e, coi suoi baci, infonde le verità più belle ed i segreti ineffabili del suo Creatore. .." Gesù
Fanno riferimento ad una dimensione comprensibile nell'orizzonte dell'amore. Questo evidentemente ordinariamente avviene a livello spirituale - per Luisa avveniva anche a livello materiale - ci sono persone che si sono scandalizzate per gli scritti sui baci tra lei e Gesù - si leggono queste cose dentro l'orizzonte della nostra condizione terrena attuale d'interdizione, noi non stiamo nello stato di Giustiza Originale nè siamo nello stato delle anime beate. Noi possiamo dare i baci solo al coniuge e a nessun'altro. Gesù che dà un bacio a Luisa, non si penserà che voglia compiere un gesto carnale e passionale? Non è così, c'è un'altro orizzonte e un'altra dimensione, Tenera Amata racconta cosa accade nella quinta dimensione non questa. Gesù dice che - fermo restando la nostra conoscienza è imperfetta e non siamo molte volte fare in grado di fare discernimenti su cosa accade dentro di noi - si avverte qualcosa, una persona che vive nella dv non può stare completamente al buio, non sa che pesci pigliare, vive nell'angoscia, vive come senza speranza, senza prospettive e senza una minima percezione di quanto Dio gli stia vicino.
"..Vivere nella luce della mia Divina Volontà e non stare a giorno delle cose divini, dei nostri segreti, non sentire la virtù fecondatrice di questa luce, sarebbe come se Iddio volesse fare vita separata dalla sua creatura; invece fu questo l'unico scopo: vogliamo che la Volontà nostra sia anche quella della creatura, perché vogliamo fare vita insieme e permanente con essa..." Gesù
Poi Gesù parla della Creazione e delle feste che avrebbe voluto fare con l'uomo.
"..Poi ha soggiunto: "Figlia mia, ecco perciò nella Creazione ci furono tanti preparativi, come fase preparatoria ad una delle più grandi feste solenni, che la nostra Divinità voleva solennizzare con la creatura, fin dal principio della sua esistenza. Che cosa non preparammo per fare che questa festa fosse una delle più solenni? Cieli tappezzati di stelle, Sole smagliante di luce, venti refrigeranti, mari, fioriture e frutti incantevoli con la varietà di tanti gusti e dolcezze. Dopo aver preparato tutto, creammo l'uomo, perché festeggiasse e noi insieme con lui; era giusto che il Padrone della festa, che con tanto amore l'aveva preparata, assistesse e godesse insieme..." Gesù
"..Molto più che la sostanza della festa viene formata dalla compagnia degli invitati che si vogliono alla festa e per fare che questa festa non fosse mai interrotta tra noi e l'uomo, gli demmo la nostra stessa Volontà che regolava il nostro Essere Divino, affinché uno fosse il regime e la regola tra Dio e la creatura. Onde come l'uomo si sottrasse alla nostra Volontà, perdette il nostro regime e la nostra regola ed entrambi finimmo di festeggiare..." Gesù
C'è stato un black-out tranne con Gesù e Maria e da Luisa in poi si è riaperto qualcosa. Poi Luisa dice una cosa a Gesù:
"..Ed io: mio amato Gesù, per quanto voglio più vivere nel tuo Volere e morire piuttosto anziché non fare la tua Santissima Volontà, pure mi sento cattiva, imbrattata, come posso ripeterti questa festa?.." Luisa
E qua dobbiamo metterci tutti quanti di fronte al Signore e chiederci: ma io veramente voglio vivere nel divin volere? Lo penso? Lo desidero? Glielo dico tipo fammi morire piuttosto che non fare la tua volontà? Davanti a Dio non possiamo nasconderci, non possiamo fare finta, non possiamo ingannarlo e non possiamo ingannarci. Quando abbiamo qualche dubbio: tu dici che pensi o desideri questa cosa, bene, potresti metterti davanti al Santissimo Sacramento nel silenzio della preghiera che vede solo Dio e potresti dirgli questa cosa? Ce l'hai la faccia di dirgli questa cosa senza timore di essere smentito? Dio conosce di noi anche ciò che noi stessi non conosciamo, conosce anche le fibre del nostro cuore. Noi possiamo dire: a me sembra che vorrei vivere nel tuo volere e mi farei ammazzare piuttosto che non farla, ma noi non possiamo essere sicuri al 100% perchè il Signore potrebbe dirci: tu hai ancora questo idolo, attaccamento, questo vizio ecc.. fino a quando ci stanno queste cose non è possibile. C'era un grande monaco orientale sul monte Athos, l'ortodossia- salvo la questione delicata di Pietro e alcuni dogmi mariani e un'altra cosa - non ci stanno molti problemi. Noi dovremmo aspirare nel nostro cuore - qualsiasi cosa ci dicano le creature - ci dovrebbe scivolare addosso e dovremmo fare come san Francesco come peggio del peggio di tutti. Senza farsi venire la depressione, il constatare, quando ci fa vedere qualcuna delle innumerevoli delle nostre miserie.....(il don cambia discorso) il sacerdote nel rito antico diceva in segreto: Signore prenditi questa ostia per i miei innumerevoli peccati, negligenze e (il sacerdote dice) per quelli che stanno intorno. Se ci mettiamo in queste condizioni sicuramente non ci sbagliamo. Alla Messa, uno dei primi gesti è fare la confessione dei propri peccati e poi quando ci andiamo a confessare non sappiamo dire un granchè. Se non arriva la luce, anche se arriva la luce sulle nostre mancanze, la disperazione, turbamento e la tristezza non arrivano mai da Dio. Qualcuno pensa che siamo santi, ma se si potesse vedere la nostra e mia vita come la vede Dio non lo penserebbe più. Chi non ha questa luce e pensa di essere qualcosa, noi siamo il nulla più il peccato, non sono frasi fatte per atteggiarsi da umili senza essero, ma questa è la verità. Guai se qualcuno pensa di essere qualcosa. La Madonna non può confessare le sue mancanze, ma può dire e riconoscere che tutto il bene viene da Dio e se non ha fatto qualcosa è per grazia divina, gli altri uomini peccano tanto, è vero, ma non hanno ricevuto grazie come lei (avrà pensato la Madonna). Il don non sta nella testa della Madonna ma gli sembra verosimile che la Madonna abbia riconosciuto che i suoi privilegi sono stati una grazia e avrà chiesto scusa per i suoi simili che queste grazie non le hanno avute.
"..Ed io: mio amato Gesù, per quanto voglio più vivere nel tuo Volere e morire piuttosto anziché non fare la tua Santissima Volontà, pure mi sento cattiva, imbrattata, come posso ripeterti questa festa?.." Luisa
Gesù non dice a Luisa che si sbaglia, perchè ha ragione Luisa ma gli dice:
"..E Gesù ha ripreso: "È tanto l'amore nostro per chi è decisa a vivere in Essa e farla sempre, che si fa pennello di luce e, pennellando col suo tocco di luce e calore, purifica la creatura da qualunque macchia, affinché non abbia vergogna della nostra Presenza adorabile e stia con tutta fiducia ed amore a festeggiare insieme con noi..." Gesù
Se uno fosse in grado vedere, dire e confessare anche le minime imperfezioni nel dettaglio che compie, la confessione durerebbe tanto quanto una confessione generale se non di più.
"..Perciò lasciati pennellare dalla mia Divina Volontà, anche a costo di subire qualunque pena ed Essa penserà a tutto." Gesù
E qui ci stanno le nostre pene: psichiche, morali, terrene, tradimenti, abbandoni, delusioni da parte delle creature, voltafaccia, poi desolazioni, momenti in cui il Signore ci lascia ecc... e questo è un crogiolo continuo che purifica e che fa crescere la nostra anima. Ma è un pannello doloroso. Sono croci, sofferenze, mna questi sono i pennelli della dv che ci tolgono le macchie perchè da soli non ce la possiamo fare, è la croce che adempie a questo ministero se ci facciamo pennellare. Come sarà essere crocifissi? Ci sono modi e modi, i due ladroni - secondo la tradizione - scalciavano, sbraitavano ecc.. ci sono volute un sacco di persone per metterle in croce, - più ti agiti peggio è. Ma se fai il bravo e ti lasci crocifiggere, quei dolori atroci, come ha fatto Gesù a non urlare? Se ti agiti è peggio, se ti corichi ed apri le braccia, Gesù se potesse ce le rispariemerebbe le croci ma in questo mondo la croce è il rimedio al male e non ci stanno altri metodi. Lasciamoci pennellare e anche quelle che sono permesse da Dio, (il don cambia discorso) sant'Alfonso diceva che se qualcuno ti manda a quel paese, il Signore non vuole che nessuno ti faccia una cosa del genere anche se te lo meriti, e quella persona che ha fatto quel gesto sarà giudicata da Dio. Ma tu devi essere fermamente convinto che Dio, pur non volendo la malizia di quell'atto, vuole che tu gli offra la sofferenza di essere mandato a quel paese senza rispondere, alterarti e fare nulla. Non dimentichiamolo mai. Dove non c'è la Volontà intenzionale di Dio c'è la sua volontà permissiva. La Madonna non è morta di morte violenta, è morta di morte mistica che per certi aspetti è pure peggio. Ma il demonio avrebbe voluto farla fuori ma come mai non ha subito violenza da altre persone? Perchè Dio non ha voluto neanche per volontà permissiva. San Giovanni, hanno provato ad ammazzarlo per ben due volte, una con la pentola bollente dalla quale è uscito illeso e il veleno non gli ha fatto nè caldo nè freddo. Consoliamoci: le croci che viviamo sono permesse da Dio e per chi ama il Signore - il loro fine - è la purificazione per vivere santamente e perfettamente nella dv.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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