Gesù risponde ad una domanda di Luisa circa i segni per capire se si vive nella Divina Volontà, dando una lezione sul moto come segno di vita (applicandolo alla Divina Volontà). Spiega poi la serie di condizioni per entrare in questo regno, dall'acquisizione del mistico passaporto all'acquisizione degli stili e i modi che in esso si praticano. Libro di Cielo, Volume 29, 13 Luglio 1931, Martedì 13 Settembre 2022
Il moto è segno di vita. Il passaporto per entrare nel regno della Divina Volontà; usando la sua lingua e passando alla pratica si diventa cittadino del Regno. La paciera tra Dio e le creature.
Lezione di oggi è molto semplice e Gesù ci fa una lezione straordinaria in due parti distinte. La prima è Luisa che cerca segni per capire se si vive nella dv e oggi Gesù ne dà un'altro. Lo si capisce dall'introspezione che dobbiamo fare in noi stessi, richiede molta sincerità e non possiamo ingannare Dio e raccontarci le frottole.
"Il moto è il segno di vita, dove non c'è moto non può esserci vita...." Gesù
Anche nelle pietre c'è del moto, gli atomi non sono fermi ma ci sono gli atomi con gli elettroni che girano attorno al nucleo. Aristotele e san Tommaso d'Aquino, sulla base del fatto che dove c'è vita c'è moto e Dio è la Vita, elaborarono quella idea di Dio motore immobile, causa prima di ogni movimento. Dio è immutabile ma il don non crede che questo voglia dire una staticità sempre uguale, quello che personalmente immagina è che dentro le Tre Persone Divine stiano sempre dentro un vortice d'amore divino generando moti eterni di gaudio, amore, ecc... Dio ci lascia la firma nelle cose che fa, se tutto quello che viviamo intorno a noi è movimento..può Dio essere staticità assoluta?
Se tu vivi nella dv, essa è l'origine di ogni nostro movimento e questo potrebbe mandarci in crisi.
"..Dunque per conoscere se la creatura possiede la mia Volontà, il segno è se nell'intimo dell'anima sua sentirà come primo moto di tutto ciò che si svolge in essa, la sola mia Volontà, perché essendo Essa moto primo, dove regna farà sentire il suo primo moto Divino, da cui penderanno tutti gli atti interni ed esterni, come dal centro del primo moto della mia Divina Volontà..." Gesù
"..Ma se invece sentirà nel suo primo moto il fine umano, il proprio piacere, le soddisfazioni naturali, il gusto di piacere alle creature, la mia Volontà non solo non regnerà, ma da Regina farà da serva, servendola nei suoi atti, perché non c'è atto che può fare la creatura se la mia Divina Volontà non vi concorre, o dominandola o servendola..." Gesù
Speriamo che i nostri atti di umana volontà non siano troppi, non sempre siamo in grado di fare un perfetto discernimento, però poi Gesù spiega. Il discorso è molto semplice: o la dv è il principio dei nostri atti e regna come Regina o si fa serva dei nostri atti. Ricordiamo non c'è nulla che noi facciamo che non dipenda dalla dv, Dio è principio dell'essere ma anche della conservazione dell'essere, il don parla e io prendo appunti perchè Dio ci mantiene nell'essere, se una persona parla e fa un discorso osceno altri peccati...la dv non è principio di quell'atto però noi di fatto stiamo rendendo la dv serva di questi atti insulsi. Se la dv si ritrae da noi, noi torniamo al nulla da dove siamo stati tratti. Allora uno dice: qua siamo lontani ma come posso avvicinarmi? Immagina che tu debba imbarcarti per andare in una nuova nazione sconosciua, con la sua lingua, leggi, regole ecc... che dobbiamo fare per fare una cosa del genere? Per prima cosa c'è da fare il passaporto, perchè senza di esso non si va da nessuna parte, e qua Gesù fa un pò di ripasso:
"..Ora tu devi sapere figlia mia, che il passaporto per entrare nel regno mio è la volontà risoluta di non fare mai la propria volontà, anche a costo della propria vita e di qualunque sacrificio. Quest'atto risoluto e vero, è come la firma che si mette sul passaporto per partire nel regno della mia Divina Volontà e mentre la creatura firma per partire, Dio firma per riceverla; quest'ultima avrà tanto valore che tutto il Cielo andrà incontro per riceverla nel regno del Fiat Divino in cui gli abitatori celesti vivono e saranno tutt’occhi su questa creatura che dalla terra ha per vita e per regno quella stessa Volontà che loro hanno in Cielo..." Gesù
Anche se noi sappiamo che ogni tanto ci prende la tentazione di fare un pò quello che ci pare e piace, questo atto dipende dalla presa di coscienza del fatto, riconosci che mettersi sotto i piedi la propria volontà. Volontà risoluta. Pensa a tuoi occhi una cosa importante e magari che pensi che lo sia anche agli occhi di Dio, ma se un giorno conoscessi con certezza che quella cosa non è volontà di Dio ti devi chiedere (e la risposta la sappiamo) in coscienza (ed ascoltarla), la faresti? Che facciamo? Se la risposta è subito faccio questo sacrificio, il passaporto si stampa. Questo basta per partire, sei in condizioni di partire e Dio si mette in condizioni di accoglierti e riceverti in questo regno tanto santo dove abitano i Santi.
"..Ma non basta il passaporto, ma si deve studiare la lingua, i modi, le abitudini di questo regno divino e queste sono le conoscenze, le prerogative, le bellezze, il valore che contiene la mia Volontà. Altrimenti l’uomo starebbe come straniero, né prenderebbe amore, né sarebbe amato; se non si sacrifica a farne uno studio per poter parlare con quella stessa lingua e non si adatta alle abitudini di quelli che vivono in questo regno sì Santo, vivrà isolato, perché, non capendolo, lo scanseranno e l'isolamento non fa felice nessuno..." Gesù
Non so chi ha studiato una lingua straniera, capisci che la padroneggi quando capisci bene chi la parla anche se in modo veloce e tu al tempo stesso riesci ad esprimerti in maniera fluida e veloce nella lingua in cui parla. Raggiungere questo scopo richiede dei sacrifici immani, perchè sarebbe facilmente raggiungibile (come ha vissuto il don) se la persona fosse catapultata nel luogo straniero, al don (nella sua esperienza di missione) sono bastati 40 giorni per imparare, esprimersi, leggere ecc.. lo spagnolo. E tutte quante le cose si fanno con il tempo. Lingua cioè le conoscenze, i modi cioè le prerogative e le abitudini le bellezze, il valore che contiene la dv. Quanto dovremmo applicarci alle conoscenze? Perchè 36 volumi? Il don ha iniziato nel 2017 e ne mancano 6 volumi e mezzo, è un'enormità, ma tutta questa roba è necessaria? (si chiederà qualcuno). Nella vita non esiste nessun traguardo di vita spirituale o materiale che non si raggiunga senza sacrificio prolungato nel tempo e perseverante, non c'è. Ecco perchè è così importante nella nostra fede il cammino, chi arriva a morire di vecchiaia è bel cammino. Quando uno arriva a 50 anni e si volge indietro può dire di aver combianto qualcosa.
Hanno mandato in soffitta il Catechismo di san Pio X perchè accusato di fare Catechismo in forma di vera scuola, e ti metti a studiare anche il catechismo dopo la scuola? Via via, ecc.. le cose del Cielo le devi sapere a memoria il doppio. Se tu ti ricordi o no delle poesie belle non fa nulla, ma che fai? Ti ricordi a memoria la poesia di tal poeta famoso e non sai nulla delle cose del Cielo? Che facciamo? Pazienza, non scoraggiarsi, quando uno studia ci sono delle giornate che uno ha la percezione che più o meno ci siamo e il giorno dopo, per qualche situazione contingente, riapre i libri e gli sembra di non aver imparato nulla. Ma state sicuri che se uno va avanti con costanza e perseveranza, - e questo lo dicono tutti gli esperti di qualunque tipo di disciplina - i risultati li vedrai. Si deve studiare altrimenti si rimane straniero.
"..Altrimenti l’uomo starebbe come straniero, né prenderebbe amore, né sarebbe amato; se non si sacrifica a farne uno studio per poter parlare con quella stessa lingua e non si adatta alle abitudini di quelli che vivono in questo regno sì Santo, vivrà isolato, perché, non capendolo, lo scanseranno e l'isolamento non fa felice nessuno..." Gesù
Noi non siamo divinità ma siamo creature e quindi questo bisogna metterselo bene in testa, e se non siamo capaci di sacrificarci un pò per le cose importanti non conseguiremo alcun risultato. Ma questo non basta, perchè non è solo uno studio pratico, la catechesi in sè, si danno delle conoscenze ma è una conoscenza finalizzata all'applicazione nella propria vita e non una conoscenza accademica. E' una chiamata alla conversione. Noi vogliamo studiare la dv per viverla e non per fare conferenze per dire al prossimo come si fanno i giri.
"..Oltre a ciò bisogna passare dallo studio alla pratica di ciò che si è imparato e dopo una lunghezza di pratica, viene in ultimo dichiarato cittadino del regno della mia Divina Volontà. Ed allora gusterà tutte le felicità che ci sono in un regno sì Santo, anzi saranno proprietà sue ed acquisterà il diritto di vivere in Essa come Patria sua." Gesù
Non è che - il don fa l'esempio di lui che aveva studiato per fare l'avvocato e che poi Dio lo ha chiamato per altre cose - che esci dall'Università e il giorno dopo hai 10.000 clienti, sei il Principe del Foro e sono tutti ai tuoi piedi. Devi fare il praticantato, l'esame di stato, la gavetta presso uno studio ecc.. E non funziona neanche per queste cose: ci vuole una lunghezza di pratica, con Dio funziona così, nelle cose di Dio non esistono i cammini a basso costo: tre giorni e diventi santo come quelle diete miracolose che promettono di perdere 10 chili in una settimana. Non esiste la pillola miracolosa, ci vuole che sputi sangue per un pò di tempo, ti muovi un pò ecc... e questo non si fa con una settimana. Prendere le cattivi abitudini ci vuole poco, basta un giorno di vita sregolata per farti ritornare tutti i vizi, e una settimana di bagordi per farti venire 5/6 chili, poi per toglierli ci vogliono 5-6 mesi. Ecco perchè la vita cristian ha delle sue leggi, si prega ecc.. e chi vuole tendere ad un'alto grado di santità e almeno 3-4 ore di giornata dovrebbe averle di preghiera. Chi crede alla Madonna di Medjugorje, la Madonna chiede di dedicare 2 e 1/2 ore di tempo alla preghiera. Per dire il Rosario ci vuole un'ora, per la Messa ci vuole almeno 40 minuti, meditazione 15 minuti ecc.. e questo lo chiede a tutti. Per un sacerdote non bastano 2 ore e ce ne vogliono di più. E tutti i giorni. Il Signore ci sta ricordando che nella dv non accadono le magie, noi sappiamo che la dv è santità delle santità però è frutto di un cammino da percorrere con gioia, perseveranza e con spirito di sacrificio e solo alla fine ci saranno le gioie.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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