Uno splendido giro nel Fiat santificante attraverso il racconto dei gemiti che Gesù soffre nei sacramenti. E sono ancora pochi in confronto ai molti altri che patisce a causa dell'attuale decadenza e sciatteria nell'amministrarli e nel riceverli. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 18, 5 Novembre 1925). Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", dodicesima puntata, Mercoledì 17 Novembre 2021
5 Novembre 1925
I gemiti dello Spirito Santo nei Sacramenti. Ricambio d’amore dell’anima.
Dopo qualche tempo riprendiamo questo ciclo di catechesi, girare nella dv si basa su una raccolta di testi dagli scritti di Luisa fatta per aiutare chi vuole entrare in questo mondo con questa forma di preghiera, don Pablo Martin ha raccolto tutti quanti gli scritti su questo argomento. I cicli di catechesi sismetatici su questo argomento (la dv), ci sono le meditazioni normali su ogni brano dei 36 volumi, per avere una lettura commentata. Oltre a questo c'è stata una serie di cicli di catechesi. Per chi non conosce questo dono è un ciclo di catechesi chiamato il Dono della Divina Volontà (introduzione all'argomento). Poi Adamo e il dono della divina volontà, la dv ripristina ciò che l'uomo ha perduto (almeno in parte) - qua i video del don e qua invece gli appunti che ho preso.
Poi c'è stato il ciclo di catechesi di Fondersi nella divina volontà, qua i video del don e qua i miei appunti.
Questa peculiare operazione che si fa quando si vuole far penetrare la vita della dv in noi e poi ci sono i giri. (ciclo di catechesi ancora in corso, nel momento in cui viene postata questa meditazione) qua i video del don e qua i miei appunti.
In questo brano ci sono esempi su come girare nel Fiat Santificante. Il brano è un pò impegnativo ma poi qualche commento.
Iniziamo a commentare la prima parte e l'introduzione di Gesù (fino a ".....perciò, figlia mia, vedi come geme il mio amore nei sacramenti:"). Riprendiamo lo schema tipico del giro:
“Figlia mia, con il tuo volo nella mia Volontà giungi in tutti i sacramenti da Me istituiti,..." Gesù
Quando si gira nella dv si è necessariamente fusi con essa, e si vola spiritualmente per fare cosa? Scendere nel fondo di essi per dare il ricambio d'amore - si legga il testo. Sarà piccolo ma la Dv me lo farà grande.
"..Perciò sento la necessità del tuo piccolo amore, sarà piccolo, ma la mia Volontà me lo farà grande; il mio amore non tollera, per chi deve vivere nella mia Volontà, che non si associ ai miei dolori e che non mi dia il suo piccolo ricambio d’amore per tutto ciò che ho fatto e soffro..." Gesù
Chi vive nella dv lo sente come un'esigenza, non può rimanere insensibile ai gemiti di Gesù nel Sacramento.
"..I sacramenti furono istituiti per continuare la mia Vita sulla terra in mezzo ai figli miei, ma ahimè! quanti dolori!.." Gesù
I cosidetti cattolici non praticanti, se c'è una contraddizione in termini è un cattolico non praticante, se uno è cattolico non può non credere. Tu non puoi dire di credere e pregare Dio ma non andare in Chiesa. Se credi in Gesù, la vita di Gesù si trova nei Sacramenti, incontri Gesù nei sacramenti e ti nutri di Lui attraverso i Sacramenti. L'Ostia è Gesù stesso. Premesso ciò, Gesù fa fare un giro attraverso l'esternazione dei suoi dolori.
"..se vedo battezzare il neonato, piango di dolore, perché mentre col battesimo gli restituisco l’innocenza, ritrovo di nuovo il figlio mio, gli restituisco i diritti perduti sulla Creazione, gli sorrido d’amore e compiacenza, gli metto in fuga il nemico, affinché non abbia più diritto su di lui, lo affido agli angeli, tutto il Cielo gli fa festa, subito il sorriso mi si cambia in dolore, la festa in lutto, vedo che quel battezzato sarà un mio nemico, un novello Adamo, forse pure un’anima perduta. Oh! come geme il mio amore in ogni battesimo, specie poi se si aggiunge che il ministro che battezza non lo fa con quel rispetto, dignità e decoro che si conviene ad un sacramento che contiene la nuova rigenerazione. Ahi! molte volte si sta più attento ad una bagattella, ad una scena qualsiasi che ad amministrare un sacramento, sicché il mio amore si sente pungere dal battezzante e dal battezzato e geme con gemiti inenarrabili. Non vorresti tu dunque darmi per ogni battesimo un ricambio d’amore, un gemito amoroso per far compagnia ai miei gemiti dolenti?.." Gesù
Per i genitori che portano il bambino al battesimo e per noi preti, Gesù geme nel sacramento vedendo che quel battezzato sarà un suo nemico o anima perduta. Oggi - don glossa - ci sono altri motivi di gemiti, ci sono persone che portano i bambini a battezzare (meno male che ce li portano ancora) come un rito tanto per farlo, si amministra il battesimo sulla fede dei padrini e dei genitori, spesso portano il figlio al battesimo sempre più lontano dalla data di nascita - e questo secondo il don fa gemere Nostro Signore - ma con una volontà rasente lo zero, nella maggioranza dei casi, di dare al figlio quel minimo diistruzione religiosa che un o i genitori che chiedono il battesimo per i figli. Tantissime volte capita che i genitori del bambino siano in una situazione irregolare, ci sono delle situazioni non sanabili e altre sarebbero sanabili, persone conviventi. Nostro Signore come può guardare quel battesimo? I sacerdoti che mancano di rispetto, di dignità e decoro ci sono e spesso ci stanno le chiacchere, le persone poco interessate al culto e in certi periodi dell'anno conciate in maniera improponibile e scandalosa. Il don conosce qualche sacerdote che deve ammonire delle persone per ciò che sente alcuni commenti (oh, ti ha fatto la doccia?); le persone che fanno ciò cadono sotto la preghiera di Gesù in croce: Padre, perdonali perchè non sanno quello che fanno. Nell'attuale situazione penosa che c'è in giro, ci si fa un cuore piccolo così nell'amministrare i sacramenti. Gemiti nuovi che nel 1925 erano meno frequenti perchè in quegli anni l'80-90% della gente che andava in Chiesa, non c'erano a quei tempi situazioni come quelle di oggi. Tutti questi dolori di Gesù, un figlio della dv se li fa suoi. Un figlio della dv non può non soffrire e quindi non può girare (fondendosi nel dv e mettendo il suo ti amo su ogni battesimo, facendo atti riparatori per le irriverenze, ecc..).
"..Passo al sacramento della cresima. Ahi quanti sospiri amari! Mentre con la cresima gli ridono il coraggio, gli restituisco le forze perdute rendendolo invincibile di fronte a tutti i nemici, alle sue passioni, viene ammesso nelle file delle milizie del suo Creatore affinché militi per l’acquisto della patria celeste, lo Spirito Santo gli ridona il suo bacio amoroso, gli prodiga mille carezze e si esibisce per compagno della sua carriera, ma molte volte si sente restituire il bacio del traditore, disprezzare le sue carezze e fuggire dalla sua compagnia. Quanti gemiti, quanti sospiri per il suo ritorno, quante voci segrete al cuore di chi fugge da Lui, fino a stancarsi per il suo dire; macché, invano. Perciò, non vuoi tu mettere il tuo ricambio d’amore, il bacio amoroso, la tua compagnia allo Spirito Santo che geme per tanta ingratitudine?.." Gesù
Il don fa notare che la prima cosa che Gesù fa è descrivere gli effetti dei sacramenti (gli restituisco l’innocenza, ritrovo di nuovo il figlio mio, gli restituisco i diritti perduti sulla Creazione, gli sorrido d’amore e compiacenza, gli metto in fuga il nemico, affinché non abbia più diritto su di lui, lo affido agli angeli, tutto il Cielo gli fa festa,.......con la cresima gli ridono il coraggio, gli restituisco le forze perdute rendendolo invincibile di fronte a tutti i nemici, alle sue passioni, viene ammesso nelle file delle milizie del suo Creatore affinché militi per l’acquisto della patria celeste, lo Spirito Santo gli ridona il suo bacio amoroso, gli prodiga mille carezze e si esibisce per compagno della sua carriera,...) tanta roba. L'esperienza pastorale del don: nella parrocchia dove è stato per 10 anni, su consiglio del vescovo Petrocchi, prese lui in mano l'ultimo anno del catechesimo anche per salvarne qualcuno. Se tu ci lavori personalmente mettendoci il cuore o l'anima, su gruppi di 20/25 persone, 2 o3 o 4 ragazzi riuscivano a rimanere. 30 o 40 persone su 250/300. Quindi intorno al 10%. Il don assicura che per la stragrande maggioranza dei casi, hai voglia sensibilizzare le persone nel metterla in guardia di non andare a fare la cresima avendo già deciso nel cuore che quella sarà l'ultima? Si può tornare in Chiesa solo il giorno del proprio funerale? Cosa fare? Il don non sa. O si fanno delle rivoluzioni, un cambio di mentalità e la Chiesa dovrebbe rendersi conto che siamo al tempo dei pagani o attendere che Nostro Signore ci metta le mani. Ma in maniera ordinaria non ci si fa quasi nulla. O uno sputa sangue o non si salva nulla. Altro che gemiti, ma una fontana di lacrime. Oggi il don sa di certe scene alla cresima agghiaccianti: ha saputo di alcuni ragazzini e ragazzine che si sono dovuti coprire il giorno della cresima tanto erano senza vestiti. Non parliamo dei padrini, il don si chieda: ma come si fa ad accettare l'incarico di padrino o di madrina trovandosi in una situazione di vita che non importa proprio nulla del cristianesimo. Il don sente dire di ammissioni all'ufficio di padrino e madrina di persone inadatte da un punto di vista oggettivo e pubblico e questo fa anche capire la perdita del senso di riverenza davanti a Dio. Ma queste persone come si presentano il giorno del Giudizio, - ma come osi assumerti un'ufficio del genere quando non te ne importa nulla nella tua vita di Cristo? Il don sa per certo di padrini, che prima del battesimo, stavano bestemmiando allegramente davanti alla Chiesa. Cosa sarebbe accaduto se il parroco li avesse sentiti prima del battesimo?
"..Ma non ti fermare, vola ancora e sentirai i gemiti angosciosi dello Spirito Santo nel sacramento della penitenza. Quanta ingratitudine, quanti abusi e profanazioni da parte di chi lo amministra e da parte di chi lo riceve, in questo sacramento il mio sangue si mette in atto sopra il peccatore pentito per scendere sull’anima sua per lavarlo, per abbellirlo, sanarlo e fortificarlo, per restituirgli la grazia perduta, per mettergli nelle mani le chiavi del Cielo che il peccato gli aveva strappato, per suggellare sulla sua fronte il bacio pacifico del perdono. Ma, ahi quanti gemiti strazianti nel vedere avvicinarsi le anime a questo sacramento di penitenza senza dolore, per abitudine, quasi per uno sfogo del cuore umano! Altri, orribile a dirsi, invece d’andare a trovare la vita dell’anima, della grazia, vanno a trovare la morte, a sfogare le loro passioni. Sicché il sacramento si riduce ad una burla, una buona chiacchierata ed il mio sangue, invece di scendere come lavacro, scende come fuoco che li sterilisce maggiormente. Sicché in ogni confessione il nostro amore piange inconsolabilmente e singhiozzando ripete: Ingratitudine umana, quanto sei grande, dovunque cerchi d’offendermi e mentre ti offro la vita tu cambi in morte la stessa vita che ti offro. Vedi dunque come i nostri gemiti aspettano il tuo ricambio d’amore nel sacramento della penitenza?..." Gesù
Qua Gesù parla di profanazioni da parte di chi lo amministra questo sacramento, questo sacramento va amministrato come Dio comanda sia dall'esterno che dall'interno. Il don è maestro, giudice, padre, medico.... maestro, cioè deve aiutare il penitente a confessarsi, medico cioè deve dare i consigli adeguati a ciò che ha sentito, padre cioè interprete della divina misericordia e giudice nel senso che deve valutare le varie situazioni - che penitente ha davanti, se è necessario differire l'assoluzione perchè non ci sono le condizioni per dare l'assoluzione.
"..a sfogare le loro passioni. Sicché il sacramento si riduce ad una burla, una buona chiacchierata..." Gesù
Nelle confessioni si va a chiamare i peccati per nome, o sfogare il dolore. Non è quella la sede per i dolori, quello è un sacramento, chiedi un'appuntamento con il parroco per parlarci dei tuoi dolori. Queste cose il don dice che queste cose succedono tantissime volte, ci sono persone che non confessano nulla ma fanno solo chiacchere profandando un sacramento. Quando una persona viene assolta, è come se il sacerdote prendesse un'aspersorio e versasse il sangue di Cristo sulla Persona, ma non posso usare il sacramendo come burla.
"..Sicché il sacramento si riduce ad una burla, una buona chiacchierata ed il mio sangue, invece di scendere come lavacro, scende come fuoco che li sterilisce maggiormente..." Gesù
Poi bisogna avere il dolore dei peccati, riconoscendoli come tali, unito al proposito alla ferma risoluzione di commetterlo mai più. Non si sa quante persone, in occasione di ricorrenze particolari, ci sono persone che non frequentano mai la Chiesa e ti vai a confessare...il don si è sempre chiesto: ma che razza di confessione è, se quella persona non ha nessuna voglia di riprendere Messa alla domenica. Una volta il senso del peccato c'era, chi non dice alcuni peccati o perchè si vergogna, per paura o perchè non li riconosce come tali - specie quelli del 6° comandamento - altre volte c'è una corruzione della coscienza talmente grande e ne ha proprio smarrito il senso. Alcuni parroci buoni rischiano la depressione in questo ambiente.
Poi Gesù parla dei gemiti dell'Eucarestia di allora.
"..invece di pressarmi a restare con loro sono costretto ad uscire bagnato di lacrime, piangendo la mia sorte sacramentale e non trovo chi quieti il mio pianto ed i miei gemiti dolenti..." Gesù
Il minimo indispensabile per fare un ringraziamento con l'Ostia dentro sarebbe 15 minuti. Il dilagare delle comunioni sacrileghe, il dilagare della comunione in mano accettata dalla legge della Chiesa, non è possibile prescindere da questa possibilità e poi con la pandemia è stata imposta. Il don soffre e prega, è un povero prete sperduto in paesino ed è impotente di fronte a queste cose. Quello che possiamo fare è, non di potere cambiare le cose, abbiamo il potere di girare, di andare ad asciugare le lacrime di Gesù. Il don è convintissimo che in questo contesto Gesù sta in un mare di lacrime. E dice con fermissima convinzione che chi è impegnato a frenare lacrime di Gesù riceverà grandissime grazie in questa vita e una grandissima ricompensa in Cielo. Almeno noi, diceva una santa, chi almeno Gesù lo ama non diventi anch'esso uno strumento di dolori. Come staremmo di fronte al Signore se ci rendessimo conto - nell'aldilà - che come abbiamo trattato il Signore nell'ostia, lo abbiamo fatto piangere? Cosa facciamo? Dove ci andremmo a nascondere?
Poi Gesù parla dei dolori nel sacerdozio.
"..L’ordine porta l’uomo ad un’altezza suprema, gli dà un carattere divino, diventa il ripetitore della mia Vita, l’amministratore dei sacramenti, il rivelatore dei miei segreti, del mio Vangelo, della scienza più sacra, il paciere tra il Cielo e la terra, il portatore di Gesù alle anime;ma ahimè! quante volte vediamo nell’ordinato che sarà un nostro Giuda, un usurpatore del carattere che gli viene impresso. Oh! come lo Spirito Santo geme nel vedere nell’ordinato strapparsi le cose più sacre, il carattere più grande che esiste tra il Cielo e la terra, quante profanazioni, ogni atto di quest’ordinato fatto non secondo il carattere impresso, sarà un grido di dolore, un pianto amaro, un gemito straziante..."
Chi è stato ordinato dovrebbe passare tutto il resto della sua vita in ginocchio. Un sacerdote che può consacrare le Ostie, sta sempre a contatto con le cose sacre, ha le Chiavi di una Chiesa ecc... il don ha sempre pensato che non esiste oggettivamente una vita più privilegiata di questa. Non c'è. Dopo il battesimo, gli individui di sesso maschile dovrebbero sapere che il sacramento dell'ordine è il secondo. La Madonna non può consacrare perchè è una donna, per quanto sia la più Santa e non lo potrà mai fare. Il Sacramento dell'ordine ha tre gradi: il vescovo ha la pienezza del sacerdozio. Ma vogliamo parlare degli scandali tra i sacerdoti? Cosa dobbiamo fare? Maledire questi ministri? Dio ce ne scampi e liberi. Pregare per la loro conversione, per la Giustizia ci sarà tempo nell'altra vita ma vediamo di andare a girare per queste cose, perchè è Gesù la persona più scandalizzata da questo spettacolo.
"..Presta l’orecchio del tuo cuore e ascolta i nostri profondi gemiti nel sacramento del matrimonio. Quanti disordini in esso. Il Matrimonio fu elevato da Me come sacramento per mettervi in esso un vincolo sacro, il simbolo della Trinità Sacrosanta, l’amore divino che Essa racchiude, sicché l’amore che dovrebbe regnare nel padre, nella madre e nei figli, la concordia, la pace, avrebbe dovuto simboleggiare la Famiglia Celeste. Onde avrei dovuto avere sulla terra tante altre famiglie simili alla Famiglia del Creatore, destinate a popolare la terra come altrettanti angeli terrestri, da ricondurli a popolare le regioni Celesti..." Gesù
Gesù parla dei tempi di Luisa - a quei tempi non c'erano divorzi, convivenze ecc... - ma parla di famiglie di peccato dove regna l'odio, questo c'è sempre stato - le urla, il disamore, tra genitori e figli ecc... - tuttavia però queste famiglie che diventano famiglie d'inferno non sono il problema principale. Ai tempi di Gesù non erano così dilaganti piaghe di oggi, un'aborto che è già una cosa abominevole, ma un'aborto praticato da una famiglia di oggi? Marito e mogli cattolici non possono concepire la loro vita intima con quello che si vede nella pornografia...non si è autorizzati al libertinaggio sessuale anche nel matrimonio in Chiesa. Pensate a certi abiti da sposa, l'abito bianco della sposa ha un significato particolare, non si dovrebbe indossare l'abito bianco se non si è nelle condizioni di portarlo. Ci sono persone che hanno convissuto per 5/6 anni e poi si sposano con l'abito bianco. Con grave scandolo delle persone più anziane. E chi è sacerdote e sente eventuali lamentele lo sa molto bene.
"..I nostri gemiti non sono finiti ancora, perciò il tuo ricambio d’amore giunga sul letto del morente quando viene amministrato il sacramento della estrema unzione. Ma ahi! quanti gemiti, quante nostre lacrime segrete! Questo sacramento contiene la virtù di mettere in salvo a qualunque costo il peccatore morente, è la conferma della santità ai buoni e ai santi, è l’ultimo vincolo che mette, con la sua unzione, tra la creatura e Dio, è il suggello del Cielo che imprime nell’anima redenta, è l’infusione dei meriti del Redentore per arricchirla, purificarla e abbellirla, è l’ultima pennellata che dà lo Spirito Santo per disporla a partire dalla terra per farla comparire innanzi al suo Creatore. Insomma, coll’estrema unzione è l’ultimo sfoggio del nostro amore e l’ultima rivestitura dell’anima, è l’assettamento di tutte le opere buone, perciò agisce in modo sorprendente nei vivi alla grazia; con l’estrema unzione l’anima viene coperta come da una rugiada celeste che le smorza, come in un solo fiato le passioni, l’attaccamento alla terra e a tutto ciò che non appartiene al Cielo..." Gesù
Anche qua il Signore ha dato questo messaggio a Luisa, è un brano del 1925, è chiaro che a Luisa non poteva dirle cosa sarebbe successo un centinaio d'anni dopo. Questo sacramento nella stragrande maggioranza dei casi non viene più amministrato o perchè si pensa che non serva nulla o perchè non ti chiamano perchè hanno paura che il morente vedendo il prete si spaventi pensando di dover morire e così muoiono come una sorta di bestioline. Non rivestite di questo sacramento. Questo sacramento dovrebbe essere preceduto dalla confessione, perchè un sacramento dei vivi. Ma può capitare che ti chiamino (il prete parla in 1° persona ndr) con una persona che ha vissuto lontana da Dio e che ormai non si può più confessare perchè in fin di vita. Sono situazioni estreme a cui va incontro il sacerdote e cosa penserà Nostro Signore?
Gesù ha detto dei gemiti che riceveva cento anni fa, ma adesso questi gemiti si saranno moltiplicati. I Sacramenti vissuti in modo superficiale sono ferite inflitte al cuore di Gesù, girare nel Fiat Santificante è un'andare a consolare Gesù per tutto ciò che riceve sia da parte di chi li amministra e sia da parte di chi li riceve.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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