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giovedì 30 marzo 2023

Tocchi e contatti divini

Impressionante lezione e rivelazione di Gesù sui contatti voluti e cercati da Dio nel creare l'uomo e su come questi siano rimasti impressi non solo nell'uomo, ma addirittura in Dio stesso. Conseguenze di tutto ciò sul valore di un'autentica corporeità. Libro di Cielo, volume 29, 16 Maggio 1931, Mercoledì 17 Agosto 2022

16 Maggio 1931 La Divina Volontà conformatrice degli atti della creatura. Foga d'amore Divino nel creare l'uomo; tocchi delle qualità Divine.

Il don vorrebbe soffermarsi a lungo sulla seconda parte di ciò che Gesù ci ha detto che lo ha fortemente impressionato, perchè quello che Gesù ha detto gli ha fatto ripensare a ciò che è stato detto nel ciclo del peccato originale e di alcune cose non aventi un grado sufficente di attendibilità e contraddicendo alcuni dati biblici che Gesù ribadisce. In questa seconda parte il don ricorda bene il testo ebraico della Genesi; il termine usato dalla Sacra Scrittura è il termine plasmare, fatto con le mani. Un tempo si plasmava con le mani, nella Bibbia si dice che poi, dopo aver plasmato l'uomo, Dio gli ha alitato. Don Pablo Martin - caro amico, non soltato ha tradotto in italiana è il libro di TeneraAmata ma ha scritto un'opuscoletto che si chiama il Mistero dell'ora presente che è un commento catechetico sopratutto a quella rivelazione della Quinta Dimensione, tutto ciò che è corporeo, totalmente umano noi stiamo vivendo rimane in eterno. Dopo che saremo morti, il mio tempo terreno va dal concepimento fino alla mia morte, ma questo tempo vissuto da me potrò riviverlo anche con il mio corpo. Quante volte ritorna il termine tocco in questo brano? Non c'è contatto spirituale...due spiriti non si toccano, il contatto è una cosa tangibile e fisica.

"..Il nostro Essere Divino, essendo purissimo spirito, non aveva né mani, né piedi, le nostre qualità divine ci servirono di mani per formare l'uomo.." Gesù

Sta dicendo che la sua Onnipotenza, si è fatto le mani, - può darsi che il don abbia capito male -

".. le nostre qualità divine ci servirono di mani per formare l'uomo e riversandosi sopra di Lui come un impetuoso torrente, lo plasmammo e, toccandolo, gli infondemmo gli effetti delle nostre qualità Supreme..." Gesù

Il corpo umano nasce dall'incontro di due gameti, ma qua c'è un touch, poi seconda volta:

"..Questi tocchi son rimasti nell'uomo.." Gesù

Questo contatto è rimasto eternamente nell'uomo, lo percepisco anche oggi. La meditazione è un fare attenzione e leggere con calma su un testo, se il don si sbaglia, si può commentare argomentando.

"..Questi tocchi son rimasti nell'uomo e perciò si vedono in Lui certe belle qualità di bontà, d'ingegno, d'intelligenza ed altro, sono la virtù dei nostri tocchi divini,.." Gesù

Certo che con il peccato siamo decaduti, abbiamo fatto disastri ecc... ma a volte anche in persone lontane da Dio si vedono qualità di bontà, il don rimane sbalordito, e da dove vedono quelle qualità di ingegno? C'è comunque il contatto creativo - oltre ad essere creata da Dio, e per ciò si vedono quelle qualità. Terza volta che ricorre questo termine, certi tocchi, come spiega Santa Teresa d'Avila sono spirituali, quando Dio ci tocca il cuore (quando preghiamo profondamente) - in quel momento in cui uno si mette davanti a Dio (magari davanti al Santissimo Sacramento o tempo di ringraziamento dopo la Comunione). Se usi bene il tempo dopo la Messa, sono realtà spirituali è impossibile da spiegarle a voci, il Signore ti fa sentire la sua presenza, il suo Amore, ecc.. ci possono essere anche patologie ecc.. ma questi tocchi producono a livello sensibile un diletto, una gioia, le lacrime, affetti accesi che però bisogna viverle... la nostra anima è la perla preziosa. La vita mistica è un tornare in noi stessi, (Santa Teresa d'Avila), noi pensiamo di andare chissà dove ma Dio sta dentro di noi, mano a mano che tu entri nella parte più profonda della tua anima c'è Dio Uno e Trino. La santa diceva che la stragrande maggioranza non entra nemmeno nella prima stanza sorpassando il fossato dove ci stanno il mondo e il demonio e la prima stanza è la preghiera vocale fatta bene e la seconda è la meditazione.

"..sono i nostri pegni d'amore con cui lo impastammo, e anche se Lui non si ricorda e forse neppure ci conosce, continuano il loro ufficio perenne d'amarlo..." Gesù

Le vecchie scene delle nonne o mamme che impastavano e alla fine c'era una sostanza nuova (da uova, farina ecc...) noi siamo impastati com pegni d'amore divini. L'uomo ce l'ha in sè senza saperlo e deborda questa cosa anche nei peggiori esseri umani, pensiamo ad un boss o ad un dittatore, se quello ha un figlio è possibile che verso di lui sia bravo, anche se è spietata e crudele con il prossimo. Questi grandi misteri dell'essere umano.

"..E siccome quando si tocca un oggetto o una persona, chi tocca sente l'impressione della persona toccata, quindi come i nostri tocchi delle qualità divine restarono nell'uomo, cosi restò nelle nostre qualità supreme l’impressione d'averlo toccato..." Gesù

8 volte che ritorna il termine tocco in 16 righe. Una volta ogni due righe nella versione digitale del don. Qua ci fa anche capire all'economia sacramentale e a quante cose sono state perse. Il tocco. Se a noi qualcuno ci dà una carezza, noi ce la ricordiamo quella carezza, pensiamo lo stringere una mano, pensiamo a questo tempo: la negazione di ogni contatto per certi aspetti è l'anti - amore. Se non ci fosse la concupiscenza ci sarebbe un'amore incredibile anche in questo mondo.

"..cosi restò nelle nostre qualità supreme l’impressione d'averlo toccato..." Gesù

A Dio gli è rimasto. I gesti dell'imposizione delle mani, l'olio santo, nel sacramento della penitenza si stende il braccio o si impone la mano sulla testa, durante una benedizione o esorcismo si impongono le mani sulla testa. C'è il contatto di mano. Il battesimo ha un contatto d'acqua, il crisma ha il contatto con l'olio, la stretta di mano con il vescovo, le unzioni fatte con il dito, nel battesimo in rito antico, quante volte il sacerdote impone la mano sulla testa ecc..? Il gesto dell'effatà, il sacerdote si umidiva il pollice con la saliva e toccava le orecchie e le labbra del neonato. E nell'Eucarestia, non c'è un contatto? Chi ci mettiamo nello stomaco? Pensiamo a tutte quante queste cose. I contatti umani quanto possono essere espressivi? Purtroppo in condizione di interdizione, ci vuole molta attenzione nei contatti anche perchè un contatto innocente tra persone di sesso diverso può diventare pericoloso. Il contatto è una cosa buona, un tempo - dice il don - gli sposi santi, quando si univano lo facevano principalmente per procreare, l'amore corporeo, due sposi che si abbracciano, che si baciano ecc.. e tutti quanti quegli atti che senza peccato originale sarebbero più diffusi - ma lo saranno in Cielo - la nostra umanità è anima e corpo e necessariamente si esplica gli atti tangibili. Nell'eternità creata, la nostra separazione dal corpo non sarà mai totale. Dio si "ricorda" quanto è bello aver toccato l'uomo. E' tanta roba.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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