Gesù spiega come la Divina Volontà nasca, cresca e maturi in noi in misura proporzionale alla nostra quotidiana accoglienza e approfondimento della Sua Conoscenza. I figli del Divin Volere vivono, vestono ed usano modi consoni alla loro nobiltà, senza mai abbassarsi a tenere modi villaneschi e stili bifolchi e triviali. Libro di Cielo, Volume 28, 9 Marzo 1930, Martedì 10 Maggio 2022
9 Marzo 1930
Come le conoscenze sulla Divina Volontà contengono la scienza di formare la sua vita ed il popolo del suo regno. Come al ricordo di ciò che Gesù fece e patì, il suo amore si rinnova, si gonfia e straripa a bene delle creature .
Nella prima parte del brano di oggi, Gesù risponde ad una domanda di Luisa e alle nostre: bella la vita nella dv, ma come faccio a farla mia? Come faccio a fare questa cosa? Il don tante volte ha risposto che non ci sono bacchette magiche ma è un processo graduale e nella misura con la quale ci si apre (quindi le conoscenze, gli atti, ecc..) la vita della dv prima nasce, si alimenta, cresce e matura. Basta semplicemente contare quante volte ricorrere (nella prima parte del brano) il termine conoscenze e maturazione.
"Figlia mia, le conoscenze sul mio Voler Divino....Le conoscenze sono germi.....Tutte le conoscenze saranno come tanti sorsi.....ogni conoscenza porterà, chi il germe,...Ogni conoscenza contiene un grado di più di maturazione,....quanto più cercheranno di conoscere ciò che ho manifestato.... Le mie conoscenze sopra....che significa una conoscenza sulla mia Divina Volontà!..... è necessario che conosca ciò che riguarda....conoscere le scienze...tante conoscenze sulla mia Divina Volontà.....affinché conosciuta questa scienza..." Gesù
"..che formeranno nella creatura la maturazione di questa vita Divina...il calore per maturare la vita del mio Voler nelle anime....si sentiranno maturati...non sarà mai maturo...tanto più sono maturati in quel bene.....capaci di far maturare negli altri.... possa far maturare la vita.." Gesù
Chi sta completamente all'oscuro, quando inizia ad ascoltare alcune cose, nella sua anima viene formato il germe, sappiamo bene in natura ci sono delle leggi di crescita. C'è prima il germe, poi cresce la pianticella, arriva adulto e alla fine farà frutti buoni di cui tutti possano nutrirsi. Quindi Gesù dice che a seconda della situazione in cui ci troviamo, una nuova conoscenza può fungere per noi o da germe, o da nascita - il seme per un periodo sta sotto terra e poi nasce e si inizia a vedere qualcosa. La vita nella dv ha bisogno di un'alimentazione. Chi segue le meditazioni deve avere un'apparecchio collegato alla spina o alimentato dalla batteria perchè altrimenti non si fa nulla, e l'alimento è l'energia elettrica. Perchè se non gliela dai si spegne tutto. Il cibo, noi se non mangiamo muoriamo. Se la nostra anima non si nutre dell'Eucarestia non cresce, la vita della nostra anima è concepita, nasce e poi viene alimentata. E poi il respiro, si muore a volte asfissiati. Una nuova conoscenza è una nuova ventata d'aria fresca. Questo vale per la nostra vita interiore ed esteriore. Gesù dice che ogni conoscenza contiene un grado in più di maturazione, ogni meditazione che ci fa.
"..Ogni conoscenza contiene un grado di più di maturazione, perciò quanto più cercheranno di conoscere ciò che ho manifestato sul mio Fiat Divino, più si sentiranno maturati.." Gesù
Ogni volta che si fa, c'è un grado in più di maturazione. Questo è un processo. Quanto ci mette un granello di senapa a diventare albero? Tanto tempo. Le persone vogliono vedere tutto subito ma questo con la vita cristiana non ha nulla a che fare. Non si può pregare tanto una volta e poi per due settimane no, la preghiera la devo fare tutti i giorni. A Messa almeno la domenica e le feste comandate e se di più meglio, se diventa pane quotidiano (potendo) è meglio. Noi siamo nel tempo e non fuori dal tempo, quindi buon lavoro a tutti al don per primo. Come fai a metterti in testa un libro di 1200 pagine con codici e codici (tipo per lavorare nella legge?), non è che con un giorno ti metti in testa di ricordarti tutto. Le leggi della vita spirituale sono uguali per tutti e neanche la dv non fa eccezzione. Quindi, avanti con costanza, pazienza e perseveranza. Non hai capito oggi una lezione? Nessun problema, passa più avanti e quando la riprenderai tra due anni capirai benissimo. Il don dice che quando uno studia si trova davanti a passaggi o vocaboli davvero complicati e perciò non capisce, legge una volta e non ha capito. O uno si incaponisce nel capire qualcosa alla prima lettura - perdendono un sacco di tempo, facendo molta fatica, ti fa perdere la pace nel cuore, ecc.. - o lascia stare e poi alla seconda lettura inizierà a capirci un pò di più e sempre un pò meglio. Così bisogna comportarsi con questi scritti. Le persone sono un pò impazienti con questi scritti, la vita quaggiù non funziona così (che si capisce tutto e subito alla prima).
"..Ora se ti ho detto tante conoscenze sulla mia Divina Volontà, non è stato per darti una bella notizia, no, no; è stato per formare la scienza di Essa prima in te e poi in mezzo alle creature, affinché conosciuta questa scienza Divina e tutta di Cielo, possa far maturare la vita del mio Fiat Divino e formare il suo regno." Gesù
Queste cose uno le deve vivere, far maturare, ancora.
Luisa stava facendo un pochino di giri nelle opere di Gesù
"..Dopo ciò stavo seguendo il mio giro nel Voler Divino ed ora mi fermavo ad un punto ed ora ad un altro di ciò che aveva fatto e patito il mio amato Gesù.." Gesù
E Gesù qua glielo spiega:
"Figlia mia, quando l'anima ricorda ciò che Io feci e soffrii nel corso della mia vita quaggiù, mi sento rinnovare il mio amore, per cui si gonfia e straripa ed il mare del mio amore forma le onde altissime per versarsi in modo duplicato sulle creature. Se tu sapessi con quanto amore ti aspetto quando giri nel mio Voler Divino in ciascuno degli atti miei, perché in Esso, tutto ciò che Io feci e patii, sta tutto in atto come se realmente lo stessi facendo...." Gesù
Ecco perchè sono importanti le Ore della Passione. Quando uno nella dv pensa alla Passione di Gesù, o fa un giro nelle sue sofferenza, non è solo una pia devozione o evocazione di un evento passato altro, c'è anche questo ma non è questa la cosa principale. La cosa principale è farsi presenti, perchè quell'atto nella dv sta nel presente e tu, facendoti presente lo prendi e la potenza infinita della santificazione di quell'atto - che è un'atto del Figlio di Dio - la prendi per te e la spandi su tutti e gli effetti che produce non si vedono nell'immediato con l'occhio carnale ma ci sono eccome. E tanti.
"....Tenere occultati i beni nostri a chi vive nel mio Fiat Divino, sarebbe non considerarla figlia, oppure non aver con lei la nostra piena fiducia, ciò che non può essere, perché la nostra Volontà ce la immedesima tanto, che ciò che è nostro è suo.Sicché sarebbe per noi piuttosto una pena e ci troveremmo nelle condizioni d'un Padre ricchissimo che possiede molte proprietà ed i figli non sanno che il Padre possiede tanti beni, quindi, non conoscendoli, si abituano a vivere da poveri, a tenere modi villaneschi, né si curano di vestire nobilmente; non sarebbe un dolore per il Padre che tiene occultate le sue proprietà a questi figli? Mentre se il Padre le facesse conoscere cambierebbero abitudine vivendo, vestendo ed usando modi nobili a seconda la loro condizione. Se sarebbe dolore per un padre terreno, molto più per il tuo Gesù che è Padre Celeste. Come ti faccio conoscere ciò che ho fatto e patito ed i beni che possiede il mio Voler Divino, così il mio amore cresce verso di te ed il tuo amore cresce sempre più verso di me ed il mio Cuore gioisce nel vedere la piccola figlia nostra ricca dei nostri stessi beni. Perciò il tuo girare nel mio Voler Divino è uno sfogo del mio amore e mi dispone a farti conoscere cose nuove ed a farti una lezioncina di più, per tutto ciò che a noi appartiene e dispone te ad ascoltarla ed a ricevere i nostri doni." Gesù
Qui si potrebbe fare un'interpretazione estensiva e non solo collegata alla divina volontà, tenere modi villaneschi e vestire in modo pessimo sono cose che non funzionano neanche nella vita normale e spirituale. Usare modi nobili, non nel senso brutto del termine - uno che si mette a guardare il prossimo dall'alto al basso - ma la signorilità è un tratto tipico della vita cristiana. Luisa ci fa vivere la vita di Gesù e Maria Valtorta ci fa vedere la vita di Gesù. Si vada a leggere alcuni passaggi come Gesù stava a tavola. La signorilità nello stare a tavola. Il galateo un tempo fu scritto da un prete, come stiamo a tavola è importantissimo per la nostra vita interiore. Noi non possiamo metterci a tavola e metterci in bocca tutto ciò che ci passa davanti senza nessun freno di sorta - il curato d'Ars diceva che a tavola finiva la vita dell'anima ed iniziava la vita del corpo - non si può mangiare senza nessuna remora. Quando uno si mette a tavola si deve preparare a mettere e ricevere i Ti Amo di Dio, ma deve mangiare in un certo modo. La voracità non è un buon modo di mangiare, imparare ad usare le posate e non usare le mani. Non sono le cose più importanti, non è che si mangia con le mani si va all'inferno, ma i Figli di Dio usano modi nobili. Un Figlio assomiglia al Padre, ti pare che Gesù e la Madonna mangiassero in maniera sguaiata? Che si riempivano la bocca con tutto il possibile? C'è un modus, uno stile in tutto. Nel vestire, sempre compreso quando stiamo per casa. I Santi dicevano che quando stiamo in casa non è che Dio e l'Angelo Custode diventa cieco. Abbiamo interiorizzato la nobiltà nel vestire che vale per tutti? Da uomini, donne, sposati, single, preti, ecc... vestirsi in maniera tale in modo che chi ci vede possa dire: guarda com'è ben vestita questa persona Figlia di Dio! I discorsi che si fanno in giro - ti pare che Dio stia a vedere queste cose? - hanno il potere sul don di farlo giungere alle soglie della dv - ma ti pare che ti controlla 150 cm di stoffa in più o in meno - e pensiamo a tutte le volte che sentiamo cose del genere: ma ti pare che Dio veda se si fa la comunione in bocca o in mano? L'importante è essere in grazia di Dio. E qua i preti che i paramenti, pizzi e merletti...ti pare che Dio guardi come tu stia vestito sull'altare? --- E' vero che nella Bibbia si dice che Dio guarda il cuore e non l'esterno (nell'elezione del Re Davide) ma bisogna sempre stare attenti a capire certe cose. Oggi siamo pieni di ragionamenti del genere, le frasi fratte e trite e ritrite e politicamente corrette fanno più danni di una frase brutta, sembrano belle e fondate e verosimili..qua Gesù ha detto:
"...vestendo ed usando modi nobili a seconda la loro condizione..." Gesù
Vivere, vestire e modi. Il don diventa monotono, ma i modi grezzi e volgari, da villano, le rispostacce sono da combattere e da estromettere e non è roba da divina volontà, è roba da gran cafoni e i primi cafoni sono i diavoli. Il don spera che chi si accosta a questi scritti deve sapere che noi siamo in un mondo che è sotto sopra, è tutto quanto al contrario. Noi dobbiamo avere il coraggio di andare al contrario, è un martirio quotidiano perchè tu hai costantemente contro anche coloro anche quelli che dovrebbero essere i primi a dirti bravo. Spesso i primi sono i primi a darti addosso. Ma se ciò faremo avremo una ricompensa dal Signore che ci premierà per il coraggio. Dio vuole che si campi così? Io vado avanti per la mia strada anche se una persona me ne dice un sacco d'asporto, prego per lui e vado avanti lo stesso. Vado avanti su quella che sembra la strada della dv. E da questa non mi smuovo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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