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venerdì 16 dicembre 2022

Mettere Dio in condizione di operare

Gesù spiega tutto quello che di bello e di grande Dio vorrebbe operare nelle anime se queste gli dessero realmente carta bianca. Alla Divina Volontà è possibile partecipare tutte le qualità divine, nessuna esclusa, per quanto possibile ad una creatura. Libro di Cielo, Volume 27, 16 Gennaio 1930, Giovedì 21 Aprile 2021

16 Gennaio 1930 Come nella Creazione, nella Redenzione e nel Regno della Divina Volontà, la parte operante è della Divina Volontà e le tre Divine Persone sono concorrenti. Come la Creazione vuol narrare la storia della Divina Volontà. Chi vive in Essa riceve tutto, può dare tutto e prende parte a tutte le qualità divine.

Partiamo dalle ultime battute del brano:

"..Ma mentre resta riempita, ci onora, perché ci mette in condizione di abbellirla con la nostra bellezza Divina, di riempirla col nostro amore, di suggellare la nostra santità, in modo da mettere in attitudine tutte le nostre qualità divine; in una parola ci mette in condizione d'operare e darci da fare per comunicarci a lei, perché non ci conviene tenerla nella nostra Divina Volontà dissimile da noi..." Gesù

Per quanto sta in Dio lo vorrebbe fare con tutti ma quasi nessuno lo mette in condizione di farlo, ecco perchè le persone che nella loro origine sono creati da Dio - bellissimi all'istante della loro creazione - ma come mai certi esseri umani sono brutti, antipatici e non amabili per nulla? Che è successo? E' l'opera della volontà umana che ha sommerso sotto una coltre di macerie la bellezza della loro anima e non si vede più nulla. E al tempo stesso l'anima stessa non è in grado di vedere e ricevere nulla di bello. Capiamo che circolo vizioso si determina quando si vive di volontà umana. Riempirla con l'amore di Dio. La Dv ci fa belli e ci riempi d'amore, e questo amore ci permette di vivere il primo comandamento (Amerai il Signore Dio tuo con tutte le forze e poi amerai il prossimo tuo come te stesso). Sugellare la nostra santità, portare quest'anima ad una santità stratosferica, la vita nella Dv è la santità delle santità. Tutto questo non accade in automatico ma nella misura in cui quest'anima si mette in condizioni di far operare il Signore. Come si fa? Occorre decidere e poi nel fondo del cuore, cosa che Dio vede, tu sei capace di dire a Dio: non voglio sapere niente se non quello che vuoi tu? E su questa offerta ci metto il sacrificio di qualsiasi cosa tu mi voglia chiedere - compresi affetti ed idee più care. Compreso tutto. Più si rinnova quest'operazione (a parere del don) meglio è. Dio chiede il tutto per tutto (la logica evangelica), con Dio funziona così. Dio dà tutto ma chiede tutto. Non è detto che tutto quello che chiede se lo prenda ma quello che devi dare è tutto. Come il trattato della Vera Devozione (Totus Tuus): uno offre tutto alla Madonna e non mi trattengo nulla, zero. Io da oggi non ho più nulla, nemmeno il valore delle mie opere passate, presenti e future. Per quanto sta in noi, tutto e chi ha paura di fare questo qua, vuol dire che non conosce Nostro Signore. Perchè Nostro Signore non sa che farsene, mica che qualcuno penserà che Dio non aveva le cose che gli offriamo? Lasciamoci risuonare quest'espressione: ci mette in condizione d'operare. Quasi nessuno lo fa. Il don dice sempre le stesse cose. Noi non siamo in condizione neanche di ricevere quello che Dio ci vorrebbe dare nella Comunione Sacramentale. Come mai che un sacco di gente fa comunioni su comunioni ma non si vede tanta santità, come mai in molti non si vede nulla? Anche quando mi faccio la comunione io devo mettere Gesù di farlo operare. E se non ti prendi un pò di tempo, se hai fretta di uscire dalla Chiesa e aspetti sulla graticola che il sacerdote dia la benedizione per uscire dalla Chiesa, non hai messo il Signore di darti le numerose grazie che vorrebbe darti. Quanta gente si lamenta di sentirsi freddo nonostante si faccia la comunione? Ci parliamo con il Signore dopo la comunione? Sappiamo cosa sia la preghiera profonda? Non sono cose che piovono dal cielo ma dobbiamo mettere il Signore di poterci fare vivere e senza aspirare alla vita nella dv, si possono ricevere tante grazie dal Signore se lo si mette in condizione di operare.

"..Sarà piccola, non potrà racchiudere tutto il nostro Essere Divino, ma parteciparle tutte le nostre qualità Divine per quanto a creatura è possibile, in modo che nulla le manchi, questo è possibile, perciò nulla vogliamo negarle sarebbe come negare alla nostra Divina Volontà, negare a noi stessi ciò che noi stessi vogliamo fare..." Gesù

Tu puoi stare nella dv ma rimani un'ente finito e non puoi ricevere tutto che la dv ha. Ma il massimo tutto quello che si può ricevere quello è possibile, la Madonna - salutata piena di grazia - è stata Colei che in ogni istante della sua esistenza, lei stava sempre al pieno della grazia. Se tu metti la benzina nella macchina ed arrivi fino all'orlo e se continui quella esce fuori se non stai attento. Il serbatoio è pieno e più non ce ne entra. La capienza del serbatoio è quella e manco 10 cl non ci entrano più. La capacità è esaurita. La vita della Madonna, dal primo istante fino alla fine, stava sempre al pieno. E questo dobbiamo ben saperlo: più grazie riceviamo e più buon uso ne facciamo più il nostro serbatoio si dilata - non dobbiamo mai dimeticarlo - io mi converto, ho il mio serbatoio che contiene 20 litri e con una confessione generale ho il serbatoio pieno. Se inizio a guidare la macchina, se uso bene i sacramenti, il Signore mi darà la grazia che perderò qua e là e il serbatoio si dilata e al prossimo pieno ci entrano 21 litri non 20, e poi 22, 23 ecc... che serbatoio aveva la Madonna? Vivere nella dv vuol dire che più grazie e santità che hai, non potresti riceverla. Dio te ne potrebbe dare altre all'infinito ma non ci entrano più in te. E' chiaro che tutto questo - teniamo presente il Magistero della Chiesa e non ascoltando le sciocchezze che si sentono in giro - la Chiesa parla di sinergia. Dio è sempre il primo ad operare, a darti la prima grazia, a convertirti, ecc... però noi dobbiamo cooperare e dobbiamo essere solleciti ed attivi perchè più lo si Ama e più le grazie si moltiplicano, la nostra capacità si dilata e per chi vive nella dv, la dv si stabilizza dentro la nostra anima. E' tantissima roba.

"..Oh se le creature possedessero come vita la mia Divina Volontà! Conoscerebbero tante belle cose di Essa e siccome conoscerla e non parlarne sarebbe impossibile, quindi non farebbero altro che parlare di Essa, amarla e mettere la vita per non perderla."

Chi vive nella dv, nel segreto del proprio cuore, quando si rivolge al Signore dovrebbe dire: vita più bella di questa non potevi darmi. Io sono più che felice. E parlando in questo modo (ritenendosi non degno di ricevere felicità) l'anima riceverebbe altre grazia. Noi stiamo dietro le cose belle e lasciamo perdere le cose brutte che piaccono ai figli del diavolo. Abbiamo altro a cui pensare. Ripensiamo al sacrificio di Isacco, Dio ha chiesto (il don parlando di alcuni che gli scrivono in privato sulle offerte da fare al Signore) il sacrificio del figlio e bastava un'attimo più tardi che Isacco sarebbe morto. Figlio unico avuto a quasi 100 anni. Dio non si diverte a torturarci, a volte i suoi disegni passano attraverso delle croci che noi qua non comprendiamo ma noi non abbiamo nessun dubbio che quella cosa sia la cosa migliore che poteva accaderci. E' facile crederci quando va tutto bene, ma quando poi arrivano qualche bella prova diventa un pochino più complicato ma non dobbiamo avere nessun dubbio. Di fronte a qualsiasi cosa noi stiamo in pace anche se quella cosa mi fa soffrire enormemente e la Volontà di Dio consacra quella cosa. Gesù la croce l'ha presa, l'ha abbracciata ma non era matto. Lì c'era la Volontà del Padre e c'era l'opera della Redenzione - è un'atto eroico di Gesù. Capiamo il senso? Pur di non perdere la dv chiedimi qualsiasi cosa Signore....io questa cosa non voglio perderla, è la cosa più grande che esista nell'Universo. Il principio operativo delle Tre Divine Persone.

"...Lui prese la parte operante e le tre Divine Persone presero la parte concorrente, ma fu al nostro Fiat Divino che demmo il compito di creare la Creazione, di formare la Redenzione e di ristabilire il regno della nostra Divina Volontà. Perché nelle opere che escono dalla Divinità è sempre il nostro Voler Divino che prende la parte attiva, sebbene tutto il nostro Essere Divino vi concorra insieme. Perché Esso ha virtù ed ufficio dirigente ed operante di tutte le cose nostre. Come tu hai le mani per operare ed i piedi per camminare e se vuoi operare non ti servi dei piedi ma delle mani, sebbene tutto il tuo essere sia concorrente all'opera che vuoi fare, così è del nostro Essere Divino, non vi è parte di noi che non vi concorra, ma la nostra Volontà Divina prende la parte dirigente ed operante..." Gesù

Le Tre Divine Persone fanno le cose attraverso la Volontà, è tutta la persona che lavora ma sono le mani che operano per plasmare qualcosa (esempio), sei tu che lo fai ma attraverso le mani. Così come la nostra umana volontà è il principio di tutte le nostre operazioni volontarie.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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