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lunedì 26 dicembre 2022

Il palpito, il respiro e la vita del Fiat divino

Gesù spiega come la Divina Volontà viva nei corpi delle creature umane attraverso il palpito e il respiro. E l'importanza di fare proprie queste e altre forme di operatività del Divin Volere per formare la sua vita in noi. Libro di Cielo, Volume 27, 17 Febbraio 1930, Lunedì 2 Maggio 2022

17 Febbraio 1930 Come la Divina Volontà è il palpito e la creatura è il cuore; la Divina Volontà il respiro, la creatura il corpo. Inseparabilità dell'una e dell'altra

Con questo brano termina il 27° volume del Libro di Cielo e ci avviciniamo a ben oltre i 2/3 dei 36 volumi. Brano breve, Gesù richiama ed unisce alcune cosa che dovremmo conoscere: alcune operazioni intrinseche ed ineluttabili della dv, che avvengono dovunque e comunque e altre che non avvengono se non in quanto la creatura si mette in condizioni di poterle fare avvenire. Oggi Gesù parla del palpito e respiro.

"Figlia mia, la mia Divina Volontà è palpito senza cuore, la creatura è cuore, Essa è il palpito. Vedi che unione inseparabile passa tra il mio Fiat e la creatura; il cuore è nulla, non ha alcun valore senza il palpito, col palpito si costituisce vita della creatura, ma il palpito non può palpitare senza del cuore. Tale è la mia Divina Volontà, se non ha il nulla del cuore della creatura, non ha dove formare il suo palpito di vita per svolgere e formare la sua vita Divina. Vedi dunque, la mia Divina Volontà non avendo cuore, lo ha formato nella creatura, per avere il suo cuore dove poter formare il suo palpito. Oltre a ciò la mia Divina Volontà è respiro senza corpo, la creatura è il corpo, Essa è il respiro; il corpo senza il respiro è morto, sicché chi forma il respiro della creatura (è) la mia Divina Volontà, perciò si può dire: il corpo di Essa è quello della creatura ed il respiro di lei è quello del mio Voler Divino. Vedi che altra unione passa tra l'una e l'altra, unione che non può separarsi, perché se cessa il respiro cessa la vita....." Gesù

Alcune cose dovremmo impararle a memoria. Ci sono tre moti della dv nel nostro organismo corporeo che ci sono in tutti e ciascuno, non fa nulla che una persona li riconosca, li accolga o gli voglia o no. Quei tre moti sono necessari: battito cardiaco, respiro e la circolazione del sangue. Il don pensa che tutti dovrebbero sapere che il cuore batte sempre, respiriamo sempre e che il sangue circola sempre (sia che dormiamo o no). Magari non sappiamo i dettagli, però se si taglia vedrà che il sangue esce in continuazione. Queste tre cose sono presenti, è chiaro che pur essendo presenti in tutti è molto diverso il fatto che se ne prenda coscienza e quindi lo si sappia e quindi si assecondi e si entri in questi moti o no. La vita nella dv in larga parte - non proprio tutta - non è altro che conoscere alcune cose per farle nostre e preso atto di esse inizio ad interagire in modo differente con ciascuno di loro. Quanti di noi abbiamo fatto l'esercizio del fermarsi ed ascoltare/ assecondare il nostro respiro? Perchè un respiro ben fatto produce un benessere? Perchè tu stai entrando in maniera profonda, stai facendo tuo un'atto automatico e lo stai un'attimo riorganizzando, per respirare in maniera ritmica e profonda. Il don non sa chi di noi sa, nella tradizione orientale, nella preghiera del Cuore dal 4°/5° secolo i monaci avevano imparato una preghiera continua e accordavano questa preghiera o al respiro o al battito cardiaco. Per esempio noi possiamo provare, magari mettendoci una mano sul cuore o ricorrendo alle app della Apple.... (il don non vuole fare pubblicità alla Apple). Al movimento di sistole e diastole dì: Gesù (o Maria) Ti Amo. Gli orientali, la pellegrina del pellegrino russo, quando si inspira si dice: Signore Gesù - si trattiene il respiro e quando si butta l'aria fuori abbi pietà di me peccatore. O Gesù e Maria vi amo e quando si butta fuori l'aria: salvate le anime. Succede che in questo movimento che oguno ha, tu lo fai tuo e lo accompagni e ne godi. Quanti giri si possono fare nei nostri respiri, palpiti del cuore,..quanti atomi di aria di saremo presi? Nella dv dici: in ogni respiro che faccio metto il mio Ti Amo Gesù per me e tutti...quanti Ti Amo Gesù gli saranno arrivati? Pe i giri dobbiamo aguzzare la fantasia in base a ciò che sappiamo.

Ogni volta che si fanno queste operazioni non è un vivere alle spalle della dv, cioè quella cosa tu ce l'hai, Gesù dice che la sua dv è il palpito ma il cuore è il corpo. In un'anima malvagia il cuore gli batte e non ha nessun giovamento dal bene dal fatto che ci siamo i moti della dv in questo organismo. In noi queste operazioni che più si fanno e meglio è - senza pensare di fare i superman e quindi con calma - concorrono a far nascere la vita della dv dentro di noi. La vita, l'incipit di questa meditazione è Luisa che dice:

Il Voler Divino continua ad occupare la mia piccola intelligenza ed io, sommergendomi in Esso,sento la sua forza vivificatrice, che dentro e fuori mi circonda..." Luisa

Quindi vuol dire che ci pensa, e sente la sua forza vivificatrice che la circonda. Questi esercizi sono esercizi un pò mistici anche se sembrano molto terra terra. Farsi attenti al nostro respiro e inserire atti santi è una cosa mistica e se tu lo fai, in qualche modo misterioso avvertire questa forza vivificatrice e la stessa cosa vale con il palpito del cuore e con la circolazione del sangue è un pò difficile. Come faccio ad interagire con la circolazione del sangue?

Queste operazioni automatiche, se vengono fatte proprie da una persona, ma sono operazioni di vita non un'operazione meccanica ma uno scambio di amore ricevuto e ricambiato. Dentro questo orizzonte tutte le nostre attività - cosa guardi? Cosa dici? Cosa ascolti e dove vai? La Parola, l'occhio, le orecchie, le opere e i passi.

"..e perciò l'anima che vive nel mio Voler Divino le serve di bocca, di occhio, di orecchie, di mani e di piedi..." Gesù

Questa è un'espressione (da quanto crede il don) vera ma misteriosa, ma arriverà il giorno che quando useremo la nostra bocca daremo vita e far uscire la vita della dv attraverso la bocca? Gesù dice di sì. Lo sguardo di Gesù e di Maria, noi ci immaginiamo cosa significa essee guardati da Gesù e da Maria? Noi con gli occhi facciamo delle cose bruttarelle, perchè guardiamo quello che non si deve vedere o guardiamo il prossimo malamente, le occhiatacce, lo sguardo corrucciato, sdegnato, arrabbiato o che ti fulmina o lo sguardo lascivo, lussurioso ecc... è possibile far diventare gli occhi divini? Gesù dice di sì. Adesso che arriva l'estate (la meditazione è caduta a Maggio), la morigeratezza che devono riscoprire sia uomini e donne. Cosa possiamo fare noi per concorrere alla purificazione degli occhi altrui? Come una donna si concia deve la sua coscienza prendere atto che dovrà rispondere a Dio di come si concia perchè è vero che gli sguardi degli uomini non sempre sono conformi alla dv ma bisogna vedere se gli dai la possibilità di farli o no. Il don fa un'esempio: guarda figlia mia, parla con qualsiasi uomo della terra, a patto che non sia un bugiardo, se tu ti metti un paio di pantaloni, il corpo della donna non è come fatto, il lato b non è piatto come quello dell'uomo ma è fatto in un certo modo percui anche una persona non ha lo sguardo lascivo, può farlo perchè tu ti presenti in quel modo. Se tu non ti vestissi in quel modo quello sguardo non potrebbe uscire dalla dv.

Ci sono dei passaggi del Libro di Cielo spettacolari, Gesù dice: devi fare entrare la dv in te dopodichè Lei si servirà di te come il suo occhio, respiro, ecc... dagli la vita in tutti gli atti tuoi e vedrai portenti inaspettati. Non usiamo mai questa espressione in chiave deresponsabilizzante. Se tu non fai attenzione a non sporcare la bocca con un linguaggio indegno di un Figlio di Dio quando ci diventi la bocca della dv? Mai. La Dv non si sporca con espressioni triviali e poi questa cosa si raffina sempre di più - non c'è solo il problema della volgarità, della bestemmia, della mormorazione, dell'insulto e della critica ma c'è anche il problema del dire le cose non necessarie o fare domande di curiosità (ci cascano anche i migliori su queste cose) mai per nessun motivo impicciarsi delle cose altrui. O la parola inutile, dal Cielo dicono solo le cose necessarie e nient'altro. La parola della dv uscita da una bocca umana deve strutturarsi su questi orizzonti. Noi non siamo abbandonati a noi stessi, saremo aiutati se dilateremo la vita nella dv, ma non pensiamo mai che ci saranno magiche automazioni. Perchè c'è sempre una componente di volontà da parte nostra.

"..Perciò il dolore del mio Fiat Divino è incomprensibile perché le creature non si prestano a fargli svolgere tutte le sue operazioni in loro, per farlo regnare e lo costringono al silenzio ed all'inoperosità .." Gesù

Questo avviene su due frequenze: sia perchè non si curano di riconoscere le operazioni della dv e non si curano di farle proprie come abbiamo visto e non si curano - lo abbiamo visto nei primi 10 volumi - di raffinare la propria coscienza (oltre al peccato) quello che a Dio non piace, non è gradito, perfetto, per quanto piano piano ne prendiamo coscienza deve tutto sparire. La vita nella dv - Gesù e la Madonna non erano perfetti ma perfettissimi - quindi? Questo non ci deve far scoraggiare, se fosse una cosa impossibile il Signore non ce la proporrebbe come meta. Scoraggiare no ma neanche crogiolare nemmeno o dare credito alle magiche automazioni perchè non ci sono sotto nessun punto di vista, anche se nelle operazioni sopprannaturali dobbiamo metterci del nostro anche se in proporzione all'opera realizzata noi facciamo il 2-3% massimo e tutto il resto lo fa Nostro Signore. E' poco il 2-3% è poco ma noi lo percepiamo tantissimo ma dobbiamo mettercelo perchè tutto possa funzionare bene.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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