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mercoledì 14 dicembre 2022

Il Cielo sulla terra

Gesù spiega quanto sia importante rinnovare la nostra piena e totale donazione e consegna della nostra umana volontà in quella Divina, per poter aumentare gli effetti della Divina Volontà in noi e formare un vero Paradiso sulla terra. Libro di Cielo, Volume 27, 7 Gennaio 1930, Martedì 19 Aprile 2022

7 Gennaio 1930 Scambio di doni tra Dio e la creatura. Come chi vive nel Voler Divino è il banco Divino sulla terra e forma un nembo di Cielo.

"..Non sai tu che chi deve vivere nel nostro Fiat Divino dev'essere un nembo di Cielo che abbassandosi sulla terra, tanto da togliere qualunque distanza faccia, in modo che in quel punto della terra dove si trova la fortunata creatura, si veda Cielo, non terra? Né la mia Divina Volontà starebbe senza il suo Cielo, giacché Essa stessa se lo formerebbe e le tende del Cielo si abbasserebbero per rendere omaggio a quel Fiat, da cui deriva la loro esistenza. Perciò tutti i beati restano stupiti nel vedere un nembo di Cielo sulla terra, ma subito cessa il loro stupore quando vedono che quella Divina Volontà che forma il loro Cielo e tutta la loro felicità, si trova regnante in quella creatura, proprio in quel punto dove vedono che le tende del Cielo, abbassandosi, circondano quella creatura per inneggiare al mio Fiat Supremo..." Gesù

Gesù ci dona un brano dove c'è scritto che dove si trova un'anima che vive nella dv c'è un pezzo di cielo sulla terra e lo vedono pure i beati del Cielo. Vivere nella Divina Volontà vuol dire veramente vivere il Cielo sulla terra, non in maniera metaforica o per scherzo o non tanto per dire e poi di fatto vuota di contenuti e significato. Si sta 24h al giorno con Gesù e Maria e anche se manca la dimensione perfettiva cioè la visione beatifica e il godimento senza remore e limiti, però si tratta di un'anticipazione della Vita Celeste. Il ripristino dell'Eden non è qualcosa di metaforico è qualcosa di molto reale. Qua Gesù spiega come facciamo a rendere quello che sembra un sogno - chi non vorrebbe vivere il Cielo quaggiù?. San Paolo dice che se siamo risorti con Cristo pensiamo alle cose di lassù e il don chiosa avercele quaggiù come dono reale. Con la possibilità di essere vissute. Qual'è il segreto?

(Luisa)Mi sentivo tutta abbandonata nel Fiat Supremo e pensavo tra me: che cosa potrei dare al mio amato Gesù? E Lui subito: "La tua volontà." Ed io: "Amor mio, io Te la diedi ed avendola data credo che non sono più padrona di dartela, giacché è tua."...

E Gesù risponde:

"Figlia mia, ogniqualvolta tu volessi farmi il dono del tuo volere, Io l'accetto come un nuovo dono, perché Io lascio la volontà umana nel suo libero arbitrio, in modo che la creatura può stare in atto di darmela sempre ed Io tante volte l'accetto per quante volte me la dà, perché essa tante volte si sacrifica per quante volte mi fa il dono...." Gesù

Gliela abbiamo già data a Nostro Signore la nostra volontà? Se è già stata fatta è un grande punto d'inizio che però va rifatto come in tutte le cose. Le preghiere le rifaciamo tutti i giorni, a Messa (se riusciamo) ci andiamo tutti i giorni e lo stesso dicasi della Comunione. L'atto preventivo, le fusioni e gli atti attuali le facciamo tutti i giorni. La nostra intelligenza deve escogitare dei sistemi in cui noi veramente facciamo la rinuncia di ciò che vogliamo noi rimettendoci a ciò che Dio vuole, sono infiniti i modi con cui possiamo fare questa cosa. Ogni volta che la nostra fantasia si attiva e lo facciamo Gesù è contento. Chi ne va a beneficiarie siamo sempre noi.

"..Ed Io, nel vedere che la creatura è costante nel farmi il suo dono continuato, vedo che c'è vera decisione da parte sua ed ama e stima il dono della mia Volontà e, come lei mi fa il dono continuo della sua, Io le faccio il dono continuo della mia ed allargando la sua capacità, perché la creatura è incapace di prendere tutta l'interminabilità del mio Volere, vado aumentando continuamente più santità, più amore, più bellezza, più luce e più conoscenza della mia Divina Volontà..." Gesù

Ogni volta che lo facciamo il Signore ci dà un surplus di qualcosa, sicuramente ogni qualvolta facciamo del genere facciamo un salto qualitivativo nel regno della Divina Volontà e l'installazione del Regno si attua poco a poco e si svolge nel tempo - tanto più tempo quanto noi siamo meno disposti e tanto meno tempo quanto i nostri atti si moltiplicano e questo è così. Questo scambio: ci si dà tutti a Lui e Lui si dà tutto a noi.

"..Quindi Io ho sempre da darti e tu pure, perché nella mia Divina Volontà le cose non finiscono mai, sorgono ad ogni istante ed avendomi dato la tua volontà, al contatto con la mia, la tua ha acquistatola prerogativa della mia, di potersi dare continuamente al tuo Gesù." Gesù

Noi dobbiamo pensarci, noi ci immaginiamo cosa significhi stare di fronte a questo mistero (la divina Volontà) che non finisce mai nelle cose belle ma sono sempre nuove? Ci rendiamo cosa significhi stare a contatto con qualcuno che non sa fare altro che produrre cose bellissime, dilettevoli, colme d'amore e si può fruire liberamente di quelle cose ininterrottamente? Nella percezione che questo gioco non finirà mai? La Divina Volontà è inesauribile. Qualcosa di esso lo percepiamo realmente su questa terra, nella dv ogni giorno che si apre è una festa, quali cose belle mi farà vivere il Signore? E così è realmente e la sera quando si va a riposare - dopo aver ringraziato il Signore in qualsiasi caso siano andate le cose - è tanta la riconoscenza verso Dio che non si può fare a meno di ringraziare.

Seconda parte:

Chi vive nella dv è il Cielo sulla terra. Lo capiamo nell'atto di fusione: Gesù facciamo tutto assieme, c'è quel bellissimo canto di Debora Vezzani che si chiama Bambino Mio che è una messa in musica di questi passaggi salienti - si muove nei tuoi passi,

(Parte del testo):
Lui dà vita al tuo respiro
Lui cammina nei tuoi passi
Si muove nelle tue mani
E parla nella tua voce

Mentre cammini, mentre tu ti muovi
Lui ti bacia, ti stringe, ti abbraccia
E ti porta come in trionfo
Tu sei il suo caro figlio
E lui ti ama tanto


Queste non sono espressioni fatte tanto per farle, se qualcuno sentisse la realtà di queste cose beato Lui ma anche se non si percepisce nulla a livello dei sensi (la cosa meno importante di questo mondo) tu quest'abbraccio e il bacio lo percepisci, il suo occhio benevolo che ti guarda con tanto amore anche quando facciamo qualche stupidaggine o strafalcione, imperfezione quando va bene ..però quando c'è questa vita (Dio non ci darà mai bravi se abbiamo fatto un'imperfezione, strafalcione, ecc.. ma non cessa quel suo sguardo d'amore). Gli strafalcioni che facciamo anche se viviamo nella dv sono ancora scorie che ci portiamo dietro che senza una grazia straordinaria di Dio non possiamo superare; chiunque ami il Signore vorrebbe offrirgli qualcosa di perfetto non per superbia ma per il desiderio di dare al Signore cose degne di Lui. Noi abbiamo la dv che ci permette di fare questo. A noi piacerebbe essere perfetti o perfettissimi come la vita nella Dv esige per poter offrire al Signore qualcosa che sia soggettivamente degno di Lui. Gli strafalcioni sono figli della nostra miseria ma non vengono partorti da una volontà cattiva e quindi non ostacolano la nostra corsa verso l'Altissimo. Nella dv si compiono le grandi rinuncie della quaresima e poi si vivono i Ti Amo del tempo di Pasqua, è passato il tempo del rigoro e del travaglio della penitenza e adesso si vive un'anticipo di quello che sarà. Va bene lo stesso. E' tutta vita divina, l'una e l'altra. Si sta insieme diversamente. In quaresima si seguono le orme di Gesù sofferente del deserto e nel tempo di Pasqua si gode della Resurrezione.

Ciò dinnazi a Cui siamo quando parliamo di Divina Volontà, dobbiamo capire che il Paradiso è la Dv in atto di produrre quei beni e letizia infinite che generano la beatitudine. Questo è quello che fa la dv e se ce l'hai anche sulla terra questo è quello che ti aspetta. Ci stanno le prove e croci eppure c'è il Cielo sulla Terra. Anche nelle croci.

Ricordiamo che l'offerta della nostra volontà si sintetizza in qualunque cosa per Te (Gesù) purchè Tu lo voglia e me la chieda. Nella misura noi facciamo ciò, i fuochi della dv si intensificano e il Cielo sulla Terra si forma e diventa la nostra perpetua costante abitazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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