Pagine

martedì 25 ottobre 2022

Solo la Divina Volontà può rendere felice la creatura

Solo la Divina Volontà ha la capacità di mettere in fuga tutti i mali e rendere inseparabili da Dio, che ama chi voleterosamente e volontariamente si dà tutto a Lui e si dedica alle sue opere con entusiasmo e curandone il massimo decoro. Libro di Cielo, Volume 27, 2 Ottobre 1929, Venerdì 11 Marzo 2021

2 Ottobre 1929 Solo la Divina Volontà rende felice la creatura; preda reciproca. Chi non ha vera volontà di fare un bene è un povero storpiato e Dio non vuol servirsi di lui .

Le parole di Gesù sono una prosecuzione che ci ha lasciato nel brano precedente:

"Figlia mia, solo la mia Divina Volontà può rendere felice la creatura..." Gesù, questo basterebbe per farci una meditazione di una settimana, il don può dire per quello che vede in sè e fuori di sè in quanto prete che segue delle anime. Quali sono le cose che non vanno? Quello che non và è sempre dove c'è la volontà umana - non solo nel senso del peccato - ma del vivere all'umana in mezzo a passioni, miserie e piccinerie, le persone che si adombrano per un nonnulla, stanno agitate, stanno preoccupate, sono frettolose, ecc.. sono tutti atti di volontà umana - è felice una persona che al primo inconveniente gli salta il sistema nervoso, alla minima parola si adombra, alla prima critica gli casca il mondo addosso, se non riceve considerazione ed affetto dalle creature va in crisi, chi campa in questo mondo anche se non fa grandi peccati (non bestemmia, non commette atti impuri, non fuma, ecc...) ma è una vita felice? No. Non lo è, non traspare. Rivalità, contese, inimicizie, piccoli arrivismi, l'agitazione... chi vive nella dv queste cose non le conosce proprio. La grettezza, la mancanza di slancio nelle cose di Dio, ecc.. come dice Gesù

"Figlia mia, se sapessi quanto soffro, quando voglio formare le mie opere e farle conoscere alle creature, per dare loro il bene che contengono e non trovo chi abbia vero slancio, desiderio verace e volontà di far vita sua l'opera mia, per farla conoscere, per dare agli altri la vita del bene dell'opera mia che sente in se stesso..." Gesù

Noi non possiamo stare con Gesù con il contagoccie, non possiamo pensare che se facciamo qualcosa per Dio gli facciamo un favore. La mancanza di felicità non è qualcosa di direttamente connessa alla presenza del peccato, con il peccato la vita diventa orrida perchè si è schiavi di satana e dove purtroppo vive la maggiornaza delle persone, ma fino a quando si vive di volontà umana e non si fa un salto, non sarai mai felice. Quelle persone che stanno sempre con lo sguardo un pò tristarello o con la preoccupazione stampata sul viso. Chi sta qua sta già lontano dal mondo del male, ed è già tanto, ma non è ancora tutto. Tu puoi non ammazzare il prossimo fisicamente ma puoi ammazzare il prossimo in altro modo. Chi non ammazza può essere giusto, lo scriba e il fariseo - c'è una mentalità diffusa, dicevano: cosa c'è scritto nella Legge? Questo non si può fare e questo sì, mi astengo dal male e il resto non ne voglio saperne. Così sto a posto. Questa è una disposizione molto profonda dell'anima, mi accontento di non stare nel peccato ed amen - ammesso che lo sia. Alcuni erano ipocriti ma c'erano alcuni scribi e farisei (Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea) ma non erano ipocriti e il Vangelo di san Giovanni fa vedere come Nicodemo seguiva Gesù di nascosto perchè temeva della sua predicazione. Uno del Sinedrio se sta a seguire uno che non ha titoli si rischia di attirare la derisione del resto del sinedrio. L'idea che Dio sai una sorta di notaio che ha detto che alcune cose non si fanno, e quindi non le faccio, ma poi faccio quello che mi pare. Ma il problema è sempre il faccio quello che mi pare. Fino a quando non ci si mette nella nostra testolina che il fare quello che ci pare NON è la felicità anche nell'ambito del lecito, perchè nell'esercizio della libertà nel lecito non mi metto a dire quello che voglio ma cerco quello che Dio vuole. Se non si entra in questo orizzonte noi non gusteremo la felicità su questa terra e non gusteremo quell'effetto particolare che Gesù dice:

"..Essa con la sua luce, o eclissa o mette in fuga tutti i mali e dice col suo potere Divino: Io sono la felicità perenne, fuggite tutti i mali, voglio essere libera perché innanzi alla mia felicità, tutti i mali perdono la vita...." Gesù

I mali devono fuggire tutti quanti. Quando dice tutti si parla di mali fisici, spirituali e morali. Il don vuole vedere chi pensa che vivendo nella dv tutti i mali fuggono. Ma proprio tutti. E che non dobbiamo andare a cercare soluzioni umane, basta vivere perfettamente nella dv, dove c'è l'una non ci stanno gli altri.

"..In chi vive completamente nel mio Voler Divino è tanto il Suo amore, che trasforma l'azione della creatura e succede uno scambio di vita tra Dio ed essa, scambio d'azione, di passi, di palpiti..." Gesù

Se uno vuole stare nell'ambito degli scribi e farisei deve fare digiuno mercoledì santo e venerdì santo e astinenza dalle carni il venerdì. Basta. Poi vado al cinema tre volte alla settimana, non è proibito andare al cinema, domanda: Dio è contento che io vado al cinema in Quaresima? Capiamo quello che ci stiamo dicendo - esempi molto terra a terra. Servono ad essere un'input gli esempi perchè una persona poi possa personalizzarli e pensarci. Si arriva ad una vita che si diventa inseparabili.

"..Dio resta avvinto alla creatura e la creatura a Dio, diventano esseri inseparabili ed in questo scambio d'azione e di vita, si forma il gioco tra Creatore e creatura, uno si fa preda dell'altro ed in questo predarsi a vicenda scherzano con modo divino, si felicitano, fanno festa e Dio e la creatura si gloriano, si sentono vittoriosi perché nessuno ha perduto, ma l'uno ha vinto l'altro.Perché nella mia Divina Volontà nessuno perde, le perdite non esistono in Essa...." Gesù

Nella dv si vince sempre. Anche quelle che umanamente parlando sono sconfitte sono vincite davanti a Dio, i perdenti lasciamoli nella categoria degli umani. Non si perde mai nella dv. Questo è un'orizzonte altro gli scribi e farisei e qua noi dobbiamo puntare. Vivere questa vita dobbiamo farlo.

".. non badando al tempo, continuo a girare per trovare i disposti che devono servire all'opera mia. E come non mi stancai di girare i secoli e tutta la terra, per trovare la più piccola, per deporre nella sua piccolezza il gran deposito delle conoscenze della mia Divina Volontà, così non mi stancherò di girare e rigirare la terra, per trovare i veri disposti che apprezzeranno come vita ciò che ho manifestato sul Fiat Divino e questi faranno qualunque sacrificio per farlo conoscere..." Gesù

Gesù sta cercando qualcuno che cerchi chi vuole fare la sua vita. Se Dio ti dà una missione, Gesù parla della dv primariamente, una coppia di sposi, come vive la missione di essere sposi, madre o padre? La vita come una cosa grande con zelo, abbandono, cuore grande, ecc..con magnaminità, quello che si dà, che fa le cose volentieri, e tu lo vedi quando una cosa è fatta con il cuore. Un figlio della dv come le fa le cose? Nella bottega di san Giuseppe, come lavorava Gesù? Volentieri e semplicemente bene e lodando il Padre. Beato a chi ha avuto qualcosa fatta da Gesù. Nelle piccole e grandi cose slanci e desideri, a Dio si dà sempre il top e lo si fa sempre con gioia e siamo onorati. San Giovanni della Croce come ricompensa chiese a Gesù di patire ed essere disprezzato per amore di Gesù - la ricompensa ce la dà Ges§ inseparabilità con Gesù e felicità e fuga da tutti i mali su questa terra. Chiudiamo con le ultime considerazioni di Gesù, Gesù cerca i veri disposti e lo faranno con gioia (vedi testo sopra). E' un'onore servire Dio.

"...Perciò non sono il Dio impotente, ma piuttosto quel Dio paziente che vuole che le sue opere vengano fatte con decoro e da persone volenterose, non forzate, perché la cosa che più aborro nelle opere mie è lo sforzo della creatura, come se Io non meritassi i loro piccoli sacrifici e per decoro d'un opera sì grande, qual è quella di far conoscere la mia Divina Volontà, non voglio servirmi di poveri storpi, perché chi non ha volontà verace di fare un bene, fa sempre una storpiatura all'anima sua; ma voglio servirmi di persone alle quali somministrerò le mie membra divine, perché lo facciano con decoro, come merita un'opera che tanto bene deve apportare alle creature e grande gloria alla mia Maestà." Gesù

Dio non ha messo tutte le cose sotto la Legge, trasgredire la legge diventa arbitrio. Dio ti lascia libero perchè tu ci arrivi da solo, le più grosse penitenze sono quelle che Dio ci mette davanti, le cose piccole e grandi, le penitenza volontaria, lo facciamo volontariamente e gliela offriamo a Dio con tutto il cuore a prescindere di ciò che uno fa, è il gesto. E questo lo devi decidere tu. Cosa vuoi fare per il Signore? Quelli che fanno le cose per fare un favore al Padre Eterno, Dio pensa così: ti ho fatto un favore a mettere l'Eucarestiua io non tu me l'hai fatto a me, e se nella città dove tu vivi c'è ancora qualcuno che celebra la Messa è un grande favore. E se andassi a Messa tutti i giorni faresti un favore a te stesso. Le persone che vivono con il Signore sono personalità risanate e solide nel bene e non mezzi storpiate. O con la volontà flebili, a Dio non possiamo dare l'immondezziaio. Quanta cura ci mettono a fare un film? Quanti soldi ci mettono? Perchè poi a Dio si dà il peggio? Almeno uno ci prova almeno nelle cose piccole.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento