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mercoledì 14 settembre 2022

Il dolce incanto del Divin Volere

Splendida lezione di Gesù sul dolce incanto in cui è immerso chi vive nel Divin Volere, gustando senza interruzione luce divina e amore ardente. Libro di Cielo, Volume 26, 19 Giugno 1929, Lunedì 14 Febbraio 2022

19 Giugno 1929 La Divina Volontà e la vita operante di Essa nella creatura. Differenza fra chi vive e chi non vive nel Fiat Divino.

Brano breve ma molto intenso. Constetualizziamo l'ambiente in cui Gesù sprigiona questi insegnamenti e cioè la mente di Luisa si stava perdendo nel Fiat divino.

La mia povera mente si perdeva nel Fiat Divino, sentivo il dolce incanto della sua luce rapitrice..." Luisa. Non sappiamo cosa stesse facendo (un giro?, un mettere TI AMO?, ecc..?), Luisa in quel momento sente il dolce incanto della sua luce rapitrice. Anche Luisa si è trovata in un contesto di un mondo nuovo ed inedito - non c'è nulla di diverso - da sempre la dv è stata conosciuta - ma diverso il capire fino a che livello può arrivere e di farla vivere in sè stessi. Questa cosa sulla dv Gesù dice a Luisa che queste cose non le troverà nelle vite di altri santi. E Gesù risponde alla domanda di Luisa:

"Figlia mia, qual fortuna la tua, vivere sotto il dolce incanto del mio Volere Divino!..." Gesù - il don dice che se una persona di sesso maschile e con il dono del sacerdozio ha questo dono, il Signore gli fa il più grande regalo. Una vita ancora più bella non ci sta. Il nome chiave è il dolce incanto...vuol dire che si rimane a bocca aperta: tanta grazia? Luce? bellezza? Una vita così bella? In base a come si risponde a queste domande, se tu questa cosa la senti, senti di vivere una vita meravigliosa. la vita nella dv è questa ma attenzione - per il mondo la felicità coincide con il piacere edonistico - sei felice quando va tutto bene e fai quello che vuoi te. Si può dire ad una persona che stai piangendo? Che sei un morto di fame? Cosa sta dicendo Gesù? Beato te che non hai nulla da mettere sotto i denti o che sei perseguitato. La dv ha una tale pienezza di luce e di bene che invade. Il don ha avuto modo di dire qualcosa dal profeta Geremia: Benedetto l'uomo che confida nel Signore e maledetto l'uomo che pone nella carne del prossimo la sua salvezza. Una vita dentro alla dv o fuori. In questi nostri sciagurati tempi le persone cadute nelle trappole della paura (paura del non poter mangiare, del non rimanere isolate ecc...) ma una persone che vive nell'incanto del volere divino può avere paura di qualcuno? Il Signore è mio sostegno...di chi avrò timore ecc.. si ha questa percezione di essee protetti e di essere invasi da una potenza che ti rende forte. La traduzione migliore di Geremia quando dice maledetto l'uomo che confida nell'uomo è: Se io appoggio il braccio (quando non riesco a camminare bene) sul prossimo nella speranza che mi aiuti a camminare ma quello è incosistente, andiamo a terra entrambi. Noi dobbiamo mettere il nostro braccio sulla spalla di Gesù, lì non si cade. Impariamo a gustarci la preghiera con i salmi.

Luisa ha celebrato prima le nozze mistiche, anche se non c'è questo stadio mistico e privilegiato è una relazione stabile e c'è un possesso reciproco e Dio possiede senza nessun limite la creatura e viceversa.

"..Non sai tu che Essa quando prende possesso della creatura vi forma la sua vita operante, in modo che come opera in se stessa, così opera in chi regna? S'impone su tutto, si stende con la sua luce nella piccolezza della creatura, forma il suo dolce incanto all'umana volontà per essere più libera di formare la sua vita e siccome la vita Divina del mio Fiat è composta di atti ripetuti, mai interrotti, non è soggetta a fermarsi, ecco perciò senti in te un atto che non finisce mai, una luce che mai si spegne, un amore che sempre arde.." Gesù

Sappiamo che le persone sono fallaci, le persone sono un pò lunatiche, cambiamo umore facilmente, ci sono queste alternanze ma Gesù dice:

"..Invece per chi non vive nel mio Volere, anche se non è cattivo, è simbolo di chi vive sotto la luce del basso mondo, la quale non ha virtù né forza di formare un dolce incanto di luce da eclissarla tanto, da non poter guardare altro che luce, é soggetta a spegnersi molto spesso, perché non possiede in natura la virtù alimentatrice continuata e se non si alimenta, la sua luce finisce e siccome una luce formata dalla creatura non possiede né dolcezza, né colori, né profumi, non può sentirsi formare in sé la vita di quella luce..." Gesù

Questa mancanza di stabilità e solidità la percepisce anche una persona che ci prova ad essere buona ma non vive ancora nella dv. Non è ancora giusta a questo step perchè forse non ci ha investito abbastanza non perchè Dio non lo voglia. Noi nella vita dobbiamo fare delle scelte e Gesù dice negli scritti che basta la decisione (stare attenti a non capirla male). Decisione che porta con sè l'idea di un taglio tra un prima e dopo. Le energie spirituali, il tempo, i soldi, eccc. sono orientate verso questo obbiettivo. Il don crede che questo (la vita nella dv) sia una svolta nella propria esistenza, che se arriverà a questo la sua vita diventerà un dolce incanto all'ombra del dv qualunque cosa accada. Questa realtà non può essere scalfita (la dv) dalle circostanze esterne dolorose perchè se tu la vivi con la dv abbandonata a lei i problemi non ti mettono nell'angoscia, o altro. Di nostro c'è soltanto la decisione di entrare nella dv. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi 3 anni è stata una grande prova, perchè il confidare nelle autorità come unica soluzione del problema...cosa ha comportato? Un'atto di fede e io mi fido di questo? Credo a tutto quello che è stato ufficialmente narrato o no? Perchè alla radice delle grandi scelte che noi facciamo c'è un qualche cosa a cui noi crediamo, a chi diamo fiducia? Se tu non ci credi alla dv non ti organizzerai. Certo, ogni tanto purtroppo ci stanno qualche rigurgito dell'uomo vecchio o qualche imprevisto ma questi fenomeni vanno nel tempo diradandosi e secondo il don presto o tardi si diraderanno del tutto.

"..la vita Divina del mio Fiat è composta di atti ripetuti, mai interrotti, non è soggetta a fermarsi, ecco perciò senti in te un atto che non finisce mai, una luce che mai si spegne, un amore che sempre arde. .." Gesù

Luce o lucidità, non si agisce mai d'impulso, non dobbiamo mai decidere all'improvviso o rispondere o ad un messaggio provocatorio subito. Aspettiamo che il Signore ci illumini. Diamo tempo al Signore. Quando uno è innamorato non pensa ad altro e anche quando pensa ad altro, il pensiero dell'altro/a non si estingue mai del tutto e ci si industria nel fargli un sacco di regali ecc.. e tutto queste viene portato al Signore. Non si perde la testa. E questo incanto e questa dolcezza.....e la persona non esce più dalla volontà di Dio in modo deliberato. Se una cosa io capisco che è volontà di Dio la faccio a qualunque costo o non la faccio e mi faccio ammazzare piuttosto che farla. Io non non un matto che mi vado a mettere nelle condizioni di perdere questo bene, non vado a ripetere la follia di Adamo che perse la dv.

"..Sicché se un uomo potesse vivere sotto il Sole, si sentirebbe piovere sempre luce e siccome la luce contiene mirabili effetti, si pascerebbe di dolcezze, di profumi, di varietà di colori, di luci in modo da sentirsi formare in se stesso la vita del Sole..." Gesù

Queste cose bisogna viverle. Chi queste cose le vive, queste cose le capisce diceva santa Teresa d'Avile sulle esperienze mistiche. Si vede la differenza tra chi vive nel dv e chi vive al di fuori di essa. Le persone che vivono nella dv sono persone solari perchè vivono sotto la luce del dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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