Pagine

venerdì 26 agosto 2022

Le cose che non si comprendono

Molte cose che dice e fa Dio non si comprendono e non si possono comprendere. L'atto unico e l'atto continuato del Fiat Supremo e come si entra in esso. Libro di Cielo, Volume 26, 4 Maggio 1929, Giovedì 27 Gennaio 2022

4 Maggio 1929 Potenza, incanto, impero di un'anima che vive nel Volere Divino; come tutto gira intorno a lei e padroneggia lo stesso Creatore

Premessa:

Il brano rientra tra quelli un pò ostici (ad avviso del don), ci sono dei passaggi in questi scritti - non è la prima volta - che non sono di semplice comprensione che fanno prorompere qualche anima buona in affermazioni con: è tutto troppo difficile, non ci capisco nulla e quindi lasciamo stare. E' vero, ma questo non deve lasciare stupiti ma anche questo rientra tra i misteri di Dio che noi non possiamo comprendere. Secondo la nostra intelligenza umana non avrebbe senso, secondo il don, andare a parlare di un'argomento in cui non ci si capisce nulla o quasi. Chi conosce la Sacra Scrittura un pò? La Chiesa raccomanda la sua lettura, ma ci sono dei testi che sono più facilmente comprensibili e altri no. Quanta gente si è scervellata dietro l'Apocalisse eppure Gesù dice guai a chi si azzarda a togliere o aggiungere una virgola a ciò che è stato scritto. Noi dobbiamo prendere atto, ci sono alcune cose che Dio le mette sapendo che non saranno capite, Dio sovrasta immensamente noi, è incomprensibile ed ecco perchè dobbiamo ritenerci un nulla e stare cauti, umili, mansueti, tranquilli ecc... perchè le sue vie non sono le nostre vie e Dio non è tenuto a darci le spiegazioni. Dobbiamo prenderne semplicemente atto.

Quando capita una cosa del genere per prima cosa ci si umilia davanti a Lui dicendo: Signore mio, non ci ho capito quasi nulla. I tuoi giudizi sono imperscrutabili, la tua sapienza è infinita, ecc... e io prendo atto che al momento non ci capisco nulla. Prendo atto che mi vuoi far passare dentro quest'esperienza per prova, o forse ci sono dei peccati che fanno barriera, o perchè sto lontano dalla sua legge o altro...la stessa cosa vale per i fatti della nostra esistenza che vanno adorato Dio che in opera ed in azione nella nsotra vita e Lui sa quello che sta facendo. Molte persone si chiedono: perchè quello, perchè mi ha fatto soffrire ecc... le operazioni divine sono ininterrotte e noi non ne capiamo quasi nulla. L'importante è che ci capisca Lui. Può darsi che in futuro ci capirò qualcosa. Una grande opera santa meritoria è leggersi tutta la Bibbia, è un'impresa anche perchè si passa attraverso di una montagna di acque ampie in cui si rischia di annegare. L'atto in sè è comunque super meritorio. Noi abbiamo questa fissazione che dobbiamo capire tutto. Pensiamo alle applicazioni: una volta il breviario era tutto in latino, una volta i preti lo sapevano bene, ma quasi tutte le suore di clausura non capivano cosa dicevano. Cantavano i salmi dal mattino alla sera senza capire una parola. Domanda del don: tu che pensi di questa cosa? Che cantavano a fare senza capirci nulla? Stavano a perdere tempo? Pensiamo alla Messa antica, le obiezioni che riceveva era questo: 1) non ci capisco nulla perchè non so il latino 2) ci stanno un sacco di silenzi, che ci sto a fare come un baccalà impalato? - che ci sta dietro questa forma mentis: sta scritto da qualche parte che dobbiamo capire tutto. Noi siamo debitori delle follie illuministiche, perchè bisognava capire tutto e ciò che non si capiva via...ed ecco perchè si è persa la fede. Le suore che recitavano i salmi in latino, la Messa in latino è andata avanti in 1500 anni vissuta da persone analfabete, sta cosa ha funzionato per 1500 o vogliamo pensare che la Chiesa abbia agito da sciocca? Dobbiamo imparare a farsi le giuste domande. I sacerdoti non devono dare norme ma hanno il compito di aiutare le persone sia stando con loro o usando il loro ministero.

Un criterio di comprensione di quello che abbiamo letto, basta vedere quante volte ricorre il termine continuato:

"Figlia mia, chi vive nel mio Voler Divino sente in sé l'atto continuo e costante dell'operato Divino del mio Fiat Divino. Quest'atto continuo, generato dalla sua potenza nella creatura, ha tale forza, ..." Gesù

".. gli Angeli, i Santi, la Trinità Sacrosanta, le sfere e la Creazione tutta, tutti vogliono essere spettatori per godere una scena sì dolce, incantevole e bella dell'atto continuo della creatura.." Gesù

C'è un'atto continuo e costante dell'operato divino e l'atto continuo della creatura e succede:

"..nel Fiat Divino, essa entra nel banco dell'Ente Supremo e, unificandosi con l'atto continuo del suo Creatore, non fa altro che mettere fuori, col suo atto continuo, le innumerevoli bellezze, i suoni più dolci, le rarità insuperabili delle qualità del suo Creatore..." Gesù

Diventa una cosa sola. Qua bisogna fare un passaggio indietro: quando Gesù parla del Fiat, lo definisce come atto Unico del Fiat Supremo e a volte l'atto continuo del Fiat supremo. E' la stessa cosa considerata da due punti di vista: leggendosi gli scritti di Teneramata (apparizione privata) uno inizia a familiarizzarsi con l'Eternità Increata - dimensione di Dio - e una dimensione creata dove sono cristallizzati e depositati tutti gli atti di tutta quanta la storia. Nell'Eternità Increata il tempo non c'è e per noi non capiamo questa cosa, una dimensione dove il tempo non c'è - in Dio c'è un'atto solo. La dv è un'atto solo c'è tutto ciò che la dv fa dentro e fuori la Santissima Trinità. Nessuno può capire cosa sia l'Atto Unico, lo sa solo il Signore. Siccome noi siamo temporali, la dv considerata nel suo agire nel tempo si presenta come un'atto continuo. In questo momento (esempio) ci rendiamo conto, in un solo istante, di quante cose sta facendo la dv? Di quante anime sta creando, di quante anime sta giudicando, di quanti esseri sta tenendo nell'essere, sta facendo splendere il sole, sta tenendo in vita le stelle (quante sono?) ecc... Se tu ti fondi, ti muovi, fai un'atto nella dv, vivi nella dv ecc.. tu non capisci nulla ma stai fuso con questo. E chi entra in contatto con te sente il riverbero di queste cose (questo è quello che il don ha capito). E Gesù conclude:

"..Molto più che l'operato continuo è solo di Dio e nel vederlo ripetere dalla creatura, desta le più grandi sorprese che fa stupire Cieli e terra.." Gesù

Noi fondendoci nella dv entriamo in questo mistero, ma l'atto continuato della dv è produttore instancabile di bene, di vita, felicità ecc... e se tu ci stai dentro, di qualche cose ne dovrai percepire in maniera indiretta - deve essere così.

"..Piccola figlia mia, se tu sapessi che significa un atto continuo nella mia Volontà! Quest'atto è incomprensibile a mente creata, esso è bilocatore del nostro atto continuo,.." Gesù

Ma io non sento nulla quando chiamo la dv a fare un'atto eppure è successo questo marasma.

"..la Divina Volontà entra nel nostro atto e fa sorgere e mette fuori mostrando a tutti la nostra rara bellezza, il nostro amore invincibile, la nostra Potenza che tutto può, la nostra immensità che tutto abbraccia, vorrebbe dire a tutti: “guardate chi è il nostro Creatore” Gesù

I nostri angeli e santi del Cielo la vedono questa cosa qua operante in noi. Chi ci guarda dal Cielo direbbe guarda che roba!

"..Molto più che stando in terra questa felice creatura, in virtù del libero arbitrio, ha la virtù conquistatrice, ciò che non hanno neppure i Santi in Cielo e, con questa, può conquistare e moltiplicare il bene che vuole..." Gesù

A quello che capisce il don, perchè la virtù conquistatrice non la tengono i santi in cielo? Perchè fino a quando stiamo sulla Terra possiamo crescere in grazia, crescere come meriti di fronte a Dio, in Paradiso non si merita più. E' questo il tempo in cui si cresce e merita. Se io compio un'atto nella dv, più atti di virtù ne faccio meglio è. C'è anche l'ambito della nostra libertà: quanto ci investiamo? Cosa facciamo dal mattino alla sera? La virtù conquistatrice, più ci investi, sposti l'asse verso la santità ecc.. e più conquisti e vai avanti. Non dobbiamo stupirci. Per entrare in questo mondo c'è un combattimento e scelte da fare in continuazione ed è il campo dei nostri meriti e la nostra volontà umana può produrre un sacco di bene ecc.. e pure la notte possiamo generare bene se dormiamo fondendoci nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento