Gesù parla della bellezza infinita e variegata delle opere del Fiat nella Creazione e di quanta vita, gioia e felicità si può attingere dal girare in esse, spargendo anche grazie immense su coloro che uccidono continuamente in loro la vita del Divin Volere e le sue opere. Libro di Cielo, Volume 25, 8 Marzo 1929, Lunedì 3 Gennaio 2022
8 Marzo 1929
Come la Creazione è la banda celeste. Come il Fiat possiede la virtù generativa
Brano breve e bello e qua ci fa riflettere su una bellissima realtà che è l'infinita varietà sempre nuova dell'operare divino. Gesù fa un'esempio meraviglioso:
"Figlia mia, tutta la Creazione forma la banda Celeste, perché ogni cosa creata contiene luce, la potenza della mia parola Fiat, che produce la più bella musica. E siccome ciascuna cosa creata una è diversa dall'altra, così il mio Voler Divino come le creò con la sua parola creatrice e le fece una distinta dall'altra, così vi mise un suono distinto, come tante note per formare il più bel concerto che nessuna musica terrena può imitare. La molteplicità dei suoni con le note corrispondenti è tanta per quante sono le cose create...." Gesù
Sono scene da contemplare, già pensare che ogni stella ha una virtù propria...chi di noi sa quante sono le stelle? Tutto ci parla di Dio (un salmo dice così) e nella dv dobbiamo imparare a fare le nostre full- immersion in queste cose anche per respirare un pò. Mentre le opere delle persone sono opere di tenebre che generano tristezza ed ansia, ma quando uno guarda l'alto può riprendersi. E' chiaro che trovandoci nel tempo attuale e non potendo liberarci dalla catena dell'attimo presente ci sembra non passare mai, ma gli scenari oppressivi vanno combattuti, il dono della dv non è un caso che sia stato fatto dal Signore in questi tempi perchè chi lo sa valorizzare è una fonte di energia immensa. Quando possiamo immergerci nelle opere della Creazione e della Redenzione? Significa che mi fermo, stacco la spina, libero la mia mente da tutto e mi immergo nella gioia della Madonna che ha appena partorito Gesù. Le opere stanno lì, la dv le ha fatte e dobbiamo andarcele a prendere per goderle e non è soltanto un fatto personale, una ricerca personale cosa di per sè legittima, ma è anche un'atto santificante per sè - perchè ci si alimenta dei Ti amo delle opere e si alimenta anche la santità nel mondo, perchè tutte queste cose, siccome l'umana volontà dà la morte agli atti della dv..
"..La creatura come opera in Esso acquista il soffio e, soffiando insieme col mio Fiat, mantiene sempre in vita ciò che una volta fu fatto, anzi ha virtù di vivificare e chiamare a vita i tanti atti di mia Volontà a cui la volontà umana ha dato la morte. Perché Essa ha un atto continuato da dare alle creature e quando queste non hanno fatto il mio Volere, questi atti sono morti per loro. E chi vive in Esso ha virtù di vivificarli e conservarli in vita." Gesù
Chi li prende (gli atti della dv) li fa stare in vita li fa diventare benefici anche per gli altri. Gesù esclama ad un certo punto:
"..Oh se le creature si facessero alimentare dal soffio del mio Fiat onnipotente! Tutti i mali non avrebbero più vita in loro, la sua virtù generativa ed alimentatrice comunicherebbe loro la luce, la bellezza, l'ordine e l'armonia più bella. Che cosa non può fare e dare il mio Fiat?..." Gesù
Non ci servono trattati, riunioni ecclesiastiche, parlamenti, governi, progetti pastorali, sinodi, ecc.. ci serve che le persone si facciano alimentare dal soffio del Fiat Onnipotente. L'opinione del don è che la Chiesa dovrebbe occuparsi solamente di questo. Noi dobbiamo credere che i mali non hanno vita in noi nella misura in cui la dv vive in noi. Le persone possono trovare migliaia di palliativi ai mali, ma non sono mai la cura del male. E' come se uno avesse un male incurabile e uno prendesse un palliativo, il palliativo non cura ma ti fa fare una morte senza troppi dolori. Noi ci crediamo - il don dice a sè e a chi ascolta o medita - che se le creature si facessero alimentare dal soffio del Fiat tutti i mali non avrebbero vita in loro? Finiranno tutti i mali ed arriveranno tutti i beni. Il don è un sacerdote, un sacerdote ha del tempo a disposizione, degli ambiti dove sta a lui scegliere ed indirizzare le sue energie: per cosa prega? Dove concentra le sue energia? Abbiamo 24h al giorno in cui ci deve entrare tutto (preghiera, lavoro, riposo, non troppo al sostentamento del corpo ecc...) ci crediamo noi? Il don mentre leggeva faceva un'altra considerazione: non c'è una creatura uguale all'altra. In Paradiso non ci entra nè macchia di peccato e di imperfezione e il regno del FIAT è assoluto; succede che i beati - non soltanto godono della Visione Beatifica ecc.. - ma sono capaci di andarsi a godere tutto il creato. Quella stella che sta a milioni di anni luce dalla terra, noi qua non la vedremo mai ma il don non ha nessun dubbio che quando saremo in Paradiso potremmo fare viaggi a velocità superiori della luce. Immaginiamo cosa vorrà vedere la Gloria essenziale dell'Altissimo e goderne di tutte le opere nell'universo e sparse negli altri esseri umani; qua molte volte la presenza della creature è fonte di fastidi, noia, perchè rimangono limitate, imperfette, difettose, quando veniamo a contatto con ciò che non è perfetto non stiamo bene e non ci possiamo fare nulla. In Paradiso si gode la peculiarità di ogni essere umano ed angelico e ci si può amare in modo inimmaginabile, qua dobbiamo stare attenti alla concupiscenza, ecc....in Paradiso vedremo anche le persone che abbiamo conosciuto in questo mondo che saranno purificate, sono loro perchè la loro identità rimane ed è svelata fino in fondo e tutto ciò che mette in ombra non ci sarà più. Entro certi limiti, stati d'animo - che ci stano per la situazione che c'è in giro - la Chiesa non si riduce a quei quattro gatti che ci sono, noi percepiamo la Chiesa nella situazione terrena, alcuni non raggiungeranno la salvezza, qualcuno al di fuori della Chiesa lo ritroveremo in Paradiso. Guardiamo oltre, guardiamo coloro che godono già della pienezza della visione. C'è la sporcizia nella Chiesa ma guardiamo oltre. Ci sono una montagna di santi conosciuti e sconosciuti che vivono già la pienezza della Chiesa. Pregano per noi. E ci sono tanti santi che non sono ancora nati. Non è finito qua. La situazione che stiamo vivendo non è eterna. Sappiamo che al termine di questa tribolazione ci aspetta un'era che nessuno si può immaginare quanto sarà bella. Cerchiamo di capire come la dv e il mondo in cui ci introduce sono dei grandissimi balsami. Non saranno i politici, le persone ecc...adesso la forza ce la concede l'Altissimo e con questi canali che Dio ci apre possiamo prendere a vagonate di luce, grazia, ecc...
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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