Gesù spiega le profondissime analogie tra l'Eden e il Calvario, in particolare come sul Calvario ripristinò tutto quello che l'uomo perse nell'Eden. Il Calvario è l'aurora del regno della Divina Volontà. Chi non accoglie dono così grandi, è il solo responsabile del proprio male e della propria infelicità. Libro di Cielo, Volume 24, 12 Aprile 1928, Lunedì 13 Settembre 2021
12 Aprile 1928
Analogia tra l'Eden ed il Calvario. Non si forma un regno con un solo atto. Necessità della morte e resurrezione di Nostro Signore.
Iniziamo la meditazione dall'ultima frase del brano e poi camminiamo in modo retrospettivo nelle cose che Gesù suggerisce nel brano.
".. Se poi l'uomo ingrato non si serve di tutto ciò che ho fatto, il male e tutto è suo ed il mio amore possiede e gode il suo pieno trionfo." Gesù
Gesù ha fatto - come già dovremmo sapere - dei capolavori che più di questi non potrebbe farli, noi potremmo vivere una vita meravigliosa e splendida già su questa Terra e non solo in Paradiso, però tutto questo ci è stato donato, ma le persone devono servirsene altrimenti resteranno nel loro male. Chiunque in questo mondo lamenta di stare male - certamente c'è più di qualcuno che si lamenta di qualcosa - deve semplicemente dire a sè stesso: il male è tutto mio. Se una persona stesse male e c'è la cura e alla cura non si sottopone, di chi è la colpa se sta male? Se una persona è povera e una persona gli dice: guarda che io ti ho lasciato in banca tanti di quei soldi da campare di rendita a vita e dimenticare cosa sia la povertà e questa non li va a prendere, di chi è la colpa? Il don è rimasto molto scosso da questa frase: l'uomo ingrato non si serve di tutto ciò che ho fatto, il male e tutto è suo. Cosa abbiamo fatto noi? Noi esseri umani siamo generatori di tutti i mali e Gesù è il restauratore di tutti i beni temporali ed eterni. L'Eden è la condizione nella quale eravamo stati posti, una condizione meravigliosa: c'era la grazia, la Divina Volontà, la pace, c'era la felicità e non c'era l'imperversare impazzito senza freni con porte spalancati dovunque del diavolo, non c'era il dolore, la morte, non c'erano le lacrime - non c'era nulla di tutto questo. C'era vita, Grazia, felicità e concordia tra l'uomo e la donna, tra le persone e il Creato. Purtroppo l'uomo non ha superato la prova - Dio ci sottopone alle prove - perchè la prova è l'attestato della nostra libera volontà di dove vogliamo andare a metterci - Dio non vuole persone forzate ma persone che lo abbiamo scelto liberamente sia in circostanze prospere che avverse (più difficile da fare questa scelta). Ogni giorno io devo scegliere: che faccio? Sto dalla parte di Dio o faccio altro? Ogni giorno ed in ogni istante della nostra esistenza.
"Figlia mia, il Calvario è il nuovo Eden, dove venne restituito al genere umano ciò che perdette col sottrarsi alla mia Volontà. Analogia tra il Calvario e l'Eden. Nell'Eden l'uomo perdette la grazia, sul Calvario l'acquista. Nell'Eden gli fu chiuso il Cielo, perdette la sua felicità e si rese schiavo nel nemico infernale. Qui nel nuovo Eden, gli viene riaperto il Cielo, riacquista la pace, la felicità perduta, il demonio resta incatenato e l'uomo libero dalla sua schiavitù. Nell'Eden si oscurò e ritirò il Sole del Fiat Divino e per l'uomo fu sempre notte, simbolo del Sole che si ritirò dalla faccia della terra nelle tre ore della mia tremenda agonia sulla Croce, perché non potendo sostenere lo strazio del suo Creatore, causa dell'umano volere, che con tanta perfidia aveva così ridotto la mia Umanità, il Sole, inorridito, si ritirò e come io spirai ricomparve di nuovo e continuò il suo corso di luce. Così il Sole del mio Fiat, i miei dolori, la mia morte richiamarono di nuovo il Sole del mio Volere a regnare in mezzo alle creature. Sicché il Calvario formò l'aurora che chiamava il Sole del mio Eterno Volere a splendere di nuovo in mezzo alle creature. L'aurora dice certezza che il Sole sta per uscire. Così l'aurora che formai nel Calvario assicura, sebbene siano due mila anni circa, che chiamerà il Sole del mio Volere a regnare di nuovo in mezzo alle creature. Nell'Eden il mio amore restò sconfitto da parte delle creature, qui trionfa e vince la creatura. Nel primo Eden l'uomo riceve la condanna di morte per l'anima e per il corpo, nel secondo resta sciolto dalla condanna e viene riconfermata la resurrezione dei corpi con la resurrezione della mia Umanità. Ci sono molti rapporti tra l'Eden ed il Calvario e ciò che l'uomo perdette là riacquista qui, nel regno dei miei dolori tutto vien ridato e viene riconfermato l'onore, la gloria della povera creatura, per mezzo delle mie pene e della mia morte..." Gesù
Tutto quello che Gesù ha fatto sul Calvario ha come fine ultimo di tornare nell'Eden, non solo rimetterci in piedi e riparare i danni enormi ma andare in giro con una macchina sgangherata mezza scassata che cammina per il rotto della cuffia. Ma Nostro Signore ci dà una macchina ultra moderna - quella è iper accessoriata.
"..Nell'Eden l'uomo perdette la grazia, sul Calvario l'acquista. Nell'Eden gli fu chiuso il Cielo, perdette la sua felicità e si rese schiavo nel nemico infernale..." Gesù
I bambini dopo il concepimento, contraggono il peccato originale e diventano schiavi di Satana - oggi in giro chi lo dice? - non lo dice don Leonardo questa cosa - ai tempi di Padre Pio il battesimo era fatto subito e non c'erano feste o schiocchezze del genere, il bambino nasceva dentro casa, veniva lavato e veniva dato al padre che si prendeva un cristiano o una cristiana andavano il giorno stesso in Parrocchia e il parroco li battezzava. Padre Pio nacque nel tardo pomeriggio - a quei tempi vivevano alla luce del Sole e l'hanno battezzato il giorno dopo. Quando Padre Pio raccontava questo - il don l'ha udito da figli spirituali viventi - scoppiava in pianto quando ripensava al suo Battesimo, un pianto a singhiozzi e diceva: mi hanno lasciato per 12 ore schiavo di Satana. Non è un modo di dire e non è uno scherzo o cosa da nulla. Anche se il Battesimo ci libera dal peccato originale, il diavolo conserva dei ganci (il don li chiama così) perchè noi abbiamo la concupiscenza e la ferita ce la portiamo dietro. Al primo peccato mortale si ridiventa schiavi di satana, schiavi significa proprietà. Il motivo per cui si va all'inferno è solo questo, se si pecca mortalmente si cade nella schiavitù di Satana e gli appartieni. Per un commettere un peccato mortale ci vuole la piena avvertenza e il deliberato consenso, nessuno se è battezzato pecca mortalmente senza colpa. Dal peccato mortale possiamo starne lontani anche durante in vita se conserviamo la grazia. Se uno potesse vedere cosa succede sarebbe uno spettacolo orrendo: sarebbe prendere Nostro Signore e ridargli le martellate. Non è un modo di dire, un'immagine metaforica. Chi ti scoglierà le catene? La Confessione e se muori schiavo di satana vai all'inferno - non perchè ti manda Dio, Dio ha messo l'uomo e la donna - ha pagato Lui in prima persona senza che nessuno glielo chiedesse e con una montagna di gente che si mette sotto i piedi tutto ciò che Gesù ha fatto.
"..Qui nel nuovo Eden, gli viene riaperto il Cielo, riacquista la pace, la felicità perduta, il demonio resta incatenato e l'uomo libero dalla sua schiavitù..." Gesù
Perchè diavoli fuggono davanti al Crocifisso o chi si fa il Segno della croce con amore e devozione? E' un sacramentale potentissimo ed andrebbe usato bene spesso. Nella messa in rito antico, quando c'era ancora una sensibilità profonda, c'erano 33 segni di croce che faceva il Sacerdote. Sarebbe importante fare 33 segni di croce al giorno? Sarebbe la stessa cosa farli o no?
"..Nell'Eden si oscurò e ritirò il Sole del Fiat Divino e per l'uomo fu sempre notte, simbolo del Sole che si ritirò dalla faccia della terra nelle tre ore della mia tremenda agonia sulla Croce, perché non potendo sostenere lo strazio del suo Creatore, causa dell'umano volere, che con tanta perfidia aveva così ridotto la mia Umanità, il Sole, inorridito, si ritirò e come io spirai ricomparve di nuovo e continuò il suo corso di luce.." Gesù
Oggi è notte fonda, è il buio pesto, è l'equivalente della condizione di cecità totale, provate a mandare in giro una persona cieco in un luogo che non conosce, che succede? Si spaccano la faccia, inciampano, sbattono contro i muri...la notte nacque quando l'uomo diede vita alla sua volontà cacciando la Divina Volontà.
"..Così il Sole del mio Fiat, i miei dolori, la mia morte richiamarono di nuovo il Sole del mio Volere a regnare in mezzo alle creature..." Gesù
"..Sicché il Calvario formò l'aurora che chiamava il Sole del mio Eterno Volere a splendere di nuovo in mezzo alle creature. L'aurora dice certezza che il Sole sta per uscire..." Gesù
Oggi in giro non c'è più nulla, i sacramenti o vengono trascurati o mal usati, il don vede bambini che vengono battezzati a 12 mesi, 2, 3 anni o per niente.. altro che il giorno stesso, un sacerdote sa quanta gente si confessa e come, un sacerdote sa quante persone e come frequentano la parrocchia. Vede se qualcuno va a tranquillamente a farsi la comunione - magari qualcuno si confessa da un'altra parte - oggi molte persone non vivono neanche all'ombra dell'aurora. Quella è l'aurora che ci potrebbe portare al mezzogiorno della nostra vita.
"..Così l'aurora che formai nel Calvario assicura, sebbene siano due mila anni circa, che chiamerà il Sole del mio Volere a regnare di nuovo in mezzo alle creature.." Gesù
Presto o tardi il regno della dv verrà.
Pensiamo alla dinamica della Redenzione.
"..Nell'Eden il mio amore restò sconfitto da parte delle creature, qui trionfa e vince la creatura. Nel primo Eden l'uomo riceve la condanna di morte per l'anima e per il corpo, nel secondo resta sciolto dalla condanna e viene riconfermata la resurrezione dei corpi con la resurrezione della mia Umanità.." Gesù
Quanti atti disastrosi hanno compiuto le persone da quando sono stati creati?
"..L'uomo col sottrarsi alla mia Volontà formò il regno dei suoi mali, delle sue debolezze, passioni e miserie ed io volli venire sulla terra, volli tanto soffrire, permisi che la mia Umanità fosse lacerata, strappata con le carni a brandelli, tutta piena di piaghe e volli anche morire, per formare, per mezzo di tante mie pene e morte, il regno opposto a tanti mali che si era formato la creatura;.." Gesù
Noi dobbiamo pensare che se uno fa un guaio, occorre l'atto contrario e questo è il senso della penitenza cristiana. Anche questo argomento completamente sepolto nelle coscienze di molti battezzati. Hai fatto un peccato di lussuria? Ti sei andato a prendere un bene illecito contro la Volontà di Dio? Fai un digiuno privandoti di un bene lecito - perchè mangiare non è peccato - perchè quest'atto è il contrario dell'usurpazione per goderne ingiustamente un bene illecito.
"..un regno non si forma con un atto solo, ma con molti e molti atti e quanto più atti, tanto più grande e glorioso si rende un regno.." Gesù
E questo vale sia per la dv che anche per la vita cristiana, ci vogliono atti atti atti di virtù, di conformazione alla volontà di Dio, di fusione, no su no detti al male, penitenze, penitenze e preghiere e preghiere - nessuna cosa di botto. Dio fa le cose di botto ma Gesù nella sua Umanità non ha fatto la Redenzione di botto. Poteva farlo tranquillamente ma non l'ha fatto perchè è entrato nella dinamica delle creature - Dio fa una cosa istantaneamente ma le persone no. E quindi Gesù ha vissuto nel dv, avevano la potenza della dv e ne ha fatti una caterva con la forza della dv e quindi ha riparato per tutti e ha rifatto per tutti per quelli che la vogliono.
"..Se poi l'uomo ingrato non si serve di tutto ciò che ho fatto, il male e tutto è suo.." Gesù
Amara costatazione (ma non dobbiamo dirlo al prossimo) peggio per lui, il male è solo suo. Gesù quello che poteva fare per noi l'ha fatto ed è a nostra disposizione e il Signore ci aiuti a prenderlo e a goderne.
Oggi vivere la fede come Dio comanda fa fare scelte astruse ed incomprensbili per molte persone ma se sono le cose giuste, ottienici la grazia di poterle fare. (preghiera rivolta alla Madonna).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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