Lezione di Gesù sull'importanza e il valore fondamentale di ogni primo atto, a partire dalla sua santissima risurrezione che fu il primo, indispensabile atto per la risurrezione di tutti. Nuove puntualizzazioni sulle enormi differenze tra un atto compiuto nella Volontà divina e un atto di volontà umana. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 18 Aprile 1927, 18 Marzo 2021
18 Aprile 1927
La Resurrezione di Nostro Signore ha dato il diritto di risorgere alle creature. Differenza che passa tra chi opera nel Divin Volere e chi opera fuori di Esso
La prima parte del brano è incentrata sull'importanza del primo atto e nella seconda Gesù fa una piccola ed incisiva digressione su un'atto fatto nella dv e da un'atto fatto fuori da essa.
“Figlia mia, che gran differenza passa tra un atto fatto nella mia Volontà ed un atto anche buono fatto fuori di Essa. Nel primo vi corre una Vita Divina e questa Vita riempie Cielo e terra e quell’atto riceve il valore d’una Vita Divina; nel secondo vi corre un atto di vita umana e questo è limitato, ristretto e molte volte il suo valore finisce col finire l’atto e se vi è valore, è valore umano, soggetto a perire.”
Sono tre le caratteristiche di un'atto compiuto nella dv: 1) compiendo un'atto nella dv noi facciamo in modo che una vita divina scorra dentro di essa 2) La Madonna ha fatto convergere in sè e a supplire alle mancanze d'amore e soddisfazioni di tutti, adesso (la Madonna a Gesù) puoi venire sulla terra perchè attraverso questo atto mio compiuto nella dv tutti ti amano. Per noi è un grande mistero. Non è un'operazione astratta o mentale.
"..Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto, la mia Mamma Regina fece il primo atto di concepirmi; Essa per poter concepire Me, Verbo Eterno, racchiuse in Sé tutti gli atti delle creature, per ricambiare il suo Creatore in modo da potergli dire: “Son’Io che ti amo, ti adoro, ti soddisfo per tutti.” Onde, trovando tutti nella Mamma mia, nonostante sia stato uno il mio concepimento, potetti darmi a tutti come vita di ciascuna creatura.." Gesù
Quando Gesù dice che questa vita riempe Cielo e Terra, anche il don non ci capisce bene, però si capisce il fondamento. Però questo succede. Anche se il don non ci capisce bene (e anch'io) ci sono dei momenti in cui Gesù dice che chi fa un'atto nel dv arriva dovunque, si moltiplica ecc... per comprendere queste cose bisogna tornare a Catechismo dove viene detto che Dio è presente in tutte le cose per Potenza, Presenza ed Essenza. La sua Volontà è presente in tutti e nessuno può sfuggire al suo dominio, sono immeditamente soggette al suo impero...anche se la Madonna ha fatto per tutti questo non vuol dire che le persone perdano la libertà di non amare Gesù. Non produce la violenza delle libertà altrui però produce questo misterioso effetto che di fatto per quello che possiamo capire succede come se tutti avessero amato Gesù pur senza averlo fatto a titolo personale ed individuale. Gesù dice che quando uno fa un'atto nella dv fa sussultare Cielo e Terra...il don qualcosa lo afferra grazie alle sue cognizioni teologiche ma rimangono verità ed affermazioni tali da restare stupiti. Posso pensare che, avendo fatto l'atto preventivo, i santi del Cielo compreso i più alti, si stiano a rallegrando a condizione che non dica o operi sfrondoni, poi prima di fare la meditazione abbiamo chiamato la dv ecc... quindi questo atto è portato dentro la dv in maniera ulteriore. Sono tutte realtà non percepibili, io non percepisco nulla di tutto questo. Che non siano percepibili questo dice nulla, perchè nelle cose dello spirito non è quasi percepibile niente...quando il don celebra la Messa e consacra non fa niente se durante la Consacrazione non fa nulla se avverte un pò di consolazione o dolcezza..ma non deve nessun dubbio che quando fa la comunione assume il corpo di Cristo anche se non sente nulla. 3) Quell'atto riceve il valore di una vita divina. Un'atto compiuto nella dv diventa: eterno, immenso ed infinito. Come non sono i nostri atti umani. Se io faccio un'atto buono (umano) è sempre un'atto ristretto, limitato e contingente; se io faccio un'atto di virtù umana senza unirmi alla dv e portarlo in essa. Esempio: se io faccio elemosina ad un povero, quell'atto inizia e finisce nel giro di qualche secondo ed è limitato e ristretto. Atto buono, atto per il quale certamente il Signore mi darà una ricompensa perchè la sua Giustizia non ne fa passare una (di opera buona) senza ricompensarla come spiega bene san Tommaso d'Aquino ma poi finisce lì. Gli atti straordinari nella dv non sono contenuti in un'atto umano. Il famoso san Luigi Montfort diceva che il famoso punto d'ago dato dalla Madonna vale più delle sofferenze di san Lorenzo sulla graticola (nonostante che il secondo sia un'atto eroico e più faticoso) ma bisogna vedere COME vengono fatti gli atti. E' chiaro che se san Lorenzo avesse conosciuto la dv e prima di essere arso al fuoco avesse fatto un'atto di fusione con la dv immaginiamo la forza dirompente di quel martirio. L'oggettiva natura e quindi importanza ed impegnatività degli atti rimane.
Adesso vediamo le cose che Gesù dice sul primo atto:
Se Gesù non fosse risorto, noi rimaniamo nei nostri peccati, è vana la predicazione e possiamo andare tutti quanti lontano dalla Chiesa perchè non servirebbe a nulla ciò che stiamo celebrando. Perchè non c'è nessuna Resurrezione e speranza di rinascita reale anche qua. Gesù è il Capostipite della nuova creazione, Gesù ha fatto per noi tutto. Fare il tutto per primo ha due effetti: il beneficio di quest'atto ridonda sugli altri e perchè si colloca come esempio.
“Figlia mia, la mia Umanità col risorgere diede il diritto a tutte le creature di far risorgere non solo le loro anime alla gloria ed alla beatitudine eterna, ma anche i loro corpi. Il peccato aveva tolto questi diritti di risorgere alle creature; la mia Umanità, col risorgere, li restituì. Essa racchiudeva il germe della resurrezione di tutti ed in virtù di questo germe racchiuso in Me, tutti ebbero il bene di poter risorgere dalla morte. Chi fa il primo atto deve tenere tale virtù da racchiudere in sé tutti gli altri atti che devono fare le altre creature, in modo che in virtù del primo atto, gli altri possono imitare e fare lo stesso atto. Quanto bene non portò la Resurrezione della mia Umanità dando il diritto a tutti di risorgere!..." Gesù
Il don non ha il potere di morire e tornare dal cimitero. Non è questo il senso. Gesù è entrato nella morte ed è uscito vittoriosa, quindi io posso abbracciare la mia croce e seguirlo senza paura sapendo che le sofferenze della vita presente non sono nulla alla gloria futura ecc.. e se ci pensiamo un'atto (la Nuova Creazione è il punto di arrivo del disordine inserito da Adamo).
".. Per l’uomo, poiché si era sottratto alla mia Volontà, tutto era fallito: gloria, felicità, onori, egli aveva rotto l’anello di congiunzione che congiungendolo a Dio gli dava i diritti a tutti i beni del suo Creatore e la mia Umanità, col risorgere, congiunse l’anello d’unione, restituendogli i diritti perduti, dandogli virtù di risorgere..." Gesù
Un'atto solo compiuto da Adamo è stato la rovina per lui e per tutti. Per riparare quell'atto ci voleva un Dio-Uomo e nonostante questo, ciò che Gesù ha fatto nell'opera della Redenzione, ripara e ribalta ma non toglie tutte le conseguenze di quell'atto negativo. Però con la Resurrezione ci sono stati restituiti i diritti perduti e ci è stata data la possibilità di risorgere.
".. Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto, la mia Mamma Regina fece il primo atto di concepirmi;.." Gesù
Chi fa la Volontà di Dio (dice Gesù) è per Me, come fratello, sorella e madre. Gesù è risorto personalmente una volta per tutti, Gesù risorge continuamente nelle anime di coloro che si convertono, santificano e magari iniziano a vivere nella dv. Come ha concepito la Madonna il proprio figlio? Un'angelo gli ha manifestato la Parola del Signore. Come viene concepito Gesù in noi? Quando io ascolto la predicazione della Parola del Signore e gli presto l'assenso della fede come ha fatto la Madonna. Mano a mano che si cresce nella vita nella dv è Gesù che sta crescendo in noi.
La stessa cosa applica Gesù a Luisa
Luisa è stata la pioniera.
"..Così tu, figlia mia, col fare i tuoi primi atti nella mia Volontà, permetti che le altre creature ricevano il diritto di entrare in Essa e di ripetere gli atti tuoi, per ricevere gli stessi effetti. Quanto è necessario che anche uno solo faccia il primo atto, perché questo serve ad aprire la porta, a preparare le materie prime, a formare il modello per dare vita a quell’atto..." Gesù
Ci dev'essere un primo atto; tutto quello che vediamo (come strumenti tecnologici ecc...) è frutto di anni e anni di studio e raffinamento continuo che parte dai prototipi dei telefoni cellulari (per esempio), i super telefoni di oggi non ci sarebbero stati oggi se non ci fossero stati i primi prototipi. E' dal primo che parte un possibile percorso, e se va come deve andare guarda che succede?
Dal momento di Luisa in poi, anche grazie agli atti miei e tuoi compiuti nella dv concorreremo a far venire il Regno della Divina Volontà sulla terra. Il Padre Nostro è una preghiera che è finalizzata all'instaurazione del Regno - quanti ne saranno stati detti? - la sua parte centrale chiede che Venga il Regno del Padre e sia fatta la Sua Volontà così in Cielo così in terra. Sono 2000 anni e quante persone avranno pregato il Padre Nostro? E quanti Padre Nostro avranno detto tutte queste persone? E ancora non bastano, perchè altrimenti sarebbe venuto il Regno sulla terra. I tempi e modi di Dio sono un pò diversi dai nostri.
Con il tema del primo atto c'è tutta quanta la tematica dell'esempio. Il coraggio nel dare il buon esempio, il coraggio di comportarsi contro corrente, perchè gli atti che noi facciamo - tanto più in alto che il Signore ci ha collocato - producono degli effetti mimetici, producono l'emulazione o imitazione (vale nel rapporto genitori/figli, parrocco/parrocchiani, vescovo/diocesi, pontefice/chiesa universale ecc...) e questo ci fa comprendere l'importanza ed attenzione ai nostri atti in quanto suscetibili di diventare punti di riferimento, parametri ecc.. Se un genitore usa una parolaccia davanti al figlio, ha finito il suo compito educativo, non potrà mai dire al figlio non dire parolacce, perchè l'esempio che ha dato è distruttivo. Il don non può rischiare di dare pessimi esempi sapendo tutto quello che può succedere. Quando le conseguenze negative, uno può pentirsi amaramente ma le conseguenze non si controllano più - riflettiamo e ben ponderiamo prima di prendere azioni, parole ecc.. che potrebbero ingenerare problemi anche seri. Quindi discernimento prima di passare frettolosamente all'azione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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