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mercoledì 1 settembre 2021

La veste della Divina Volontà

Gesù rivela che quando fu spogliato della tunica e le sue vesti stracciate patì un immenso dolore, ricordando le vesti dell'innocenza e la tunica della Divina Volontà di cui Adamo era rivestito e che perse col peccato originale. Considerazioni sull'importanza di imparare a vestirsi in modo consono e santo. Gesù e Maria sulla terra nascosero tale veste perché vollero essere solidali con la condizione dell'umanità decaduta, ma tali furono le vesti di Gesù risorto e tali saranno le vesti dei corpi glorificati. Col non fare la Divina Volontà con c'è bene che non si perda né male che non si acquisti. Libro di cielo volume 20, 12 Dicembre 1926, 30 Dicembre 2020

12 Dicembre 1926 Il lamento di Gesù nella sua Passione nel vedersi divise le vesti e tirata a sorte la tunica. Come Adamo prima di peccare era vestito di luce e, appena peccò, sentì il bisogno di coprirsi

Questo scritto ci porta a scoprire che vesti regali aveva Adamo prima del peccato originale e nessuno potrà mai eguagliarle.

"... Adamo vestito con la veste dell’innocenza e scoperto con la tunica non divisibile della mia Suprema Volontà. L’increata sapienza nel crearlo si fece più che madre amorosissima, lo vestì più che tunica con la luce interminabile della mia Volontà, veste non soggetta a scomporsi né a dividersi, né a corrompersi, veste che doveva servire all’uomo per conoscere l’immagine del suo Creatore, le sue doti ricevute e doveva renderlo mirabile e santo in tutte le cose sue, non solo, ma lo ricoprì con la sopravveste dell’innocenza..." Gesù

"... invece quando risorsi dalla morte, poiché rappresentavo Adamo innocente, il novello Adamo, feci cessare il miracolo di tenere nascosto nel velo della mia Umanità le vesti del fulgido sole del mio Volere e restai vestito di luce purissima.." Gesù

La stessa veste che ci attende in Cielo (chi ci arriverà). La luce della dv. E' una rivelazione, perchè il libro della Genesi che usa un linguaggio vero ma criptato dice che prima del peccato originale Adamo ed Eva non avevano vesti matariali ma non ne provavano vergogna perchè la luce della dv copriva quella nudità (messa in evidenza dal risveglio della concupiscenza), necessità di coprirsi -- dolorosa polemica - oggi la vergogna post peccato originale sta passando. Negli anni 1960 si racconta che durante un pranzo con Papa Giovanni 23 c'era una signorina non vestita non come vanno vestite ahimè oggi, - specialmente in estate - si presentò a pranzo con il Papa non con vesti adatte alla modestia femminile e alla sobrietà creando una situazione imbarazzante. IL Papa gli mandò (tramite un'inserviente) una mela e la donna (non capendo) disse: grazie santità e il Papa rispose: la prego, la mangi, solo dopo aver mangiato la mela Adamo ed Eva si accorserso di essere nudi. Fine dell'anedotto.

Come ci vestiamo? Non è una cosa che sta fuori dalla dv, a volte bisogna atterrare un pò - le meditazioni sulla dv non servono per farci volare per i cieli dell'iperuranio e dimenticando che la dv passa per cose molte terrene. Vuoi vivere nella dv? Com'è casa tua? Com'è la tua stanza? Com'è il tuo posto di lavoro? Perchè se dove sto io è disordine e tenuto male, la dv non ci sta, com'è il tuo modo di vestire? Uomo o donna che sia. Noi liquidiamo che quello che conta è il cuore o cose che penso, perchè il vestito è cosa più eloquente che ci sia. Io mi vesto, esternando nel mio vestire, la mia personalità, i tuoi valori, le mie priorità, quello che c'è nel mio cuore. La ragazzina di 14 anni che si mette una minigonna, una maglietta attillata con l'ombelico di fuori, cosa sta dicendo? Sta dicendo che aspetta qualcuno che la desideri fisicamente perchè altrimenti non si vestirebbe così. Chi vuole presentarsi come una persona da conoscere, si veste che la sua grazia femminilie sia valorizzata in modo giusto, consono e sobria. La stessa cosa che una persona che - senza aver problemi fisici - diventa obesa, lì non c'è la dv, non per ragioni estetiche ma se tu non stai male (metabolismo sballato ecc...) è perchè mangi troppi e chissà cosa copro nel mangiare troppo o pecco di gola. La temperenza è una virtù e la virtù è divina volontà. Ricordiamo che queste sono meditazioni di cielo, ma il cielo lo dobbiamo vivere dentro la nostra anima che è sulla terra nel corpo. Non è che uno dimentica queste cose contemporanee per tuffarsi nelle contemplazioni iperuraniche dei voleri divini. I voleri divini li deve cercare qua. Adesso questa tunica che aveva Adamo non ce l'abbiamo più e ce la siamo giocata. Siano vesti (terreni) da figli e figlie di Dio.

Chiediti davanti al Signore: come mi vesto o mi concio? Chi è che ha detto che certi stili femminili siano normali? La Madonna si sarebbe vestita come fanno alcune donne? Si mettere lo smalto rosso sparato? Non sono cose secondarie e non possiamo dire: Ma tanto Dio guarda il cuore, ma tanto sono cose esteriori e chi le usa spesso ha la coscienza sporca.

"...Questo sole serviva di veste non solo all’anima, ma i suoi raggi erano tanti che coprivano anche il corpo in modo che gli serviva più che veste da renderlo tanto onorato e bello che né re né imperatori sono mai comparsi così ornati, come compariva Adamo con questa veste di luce fulgidissima. Si sbagliano coloro che dicono che Adamo prima di peccare andava nudo, falso, falso, se tutte le cose create da noi sono tutte ornate e vestite, lui che era il nostro gioiello, lo scopo per cui tutte le cose furono create, non doveva avere la più bella veste ed il più bell’ornamento fra tutti? Perciò a lui conveniva la bella veste della luce del sole della nostra Volontà e, siccome possedeva questa veste di luce, non aveva bisogno di vesti materiali per coprirsi..." Gesù

Tutti quanti i passi del NT, Gesù ha condiviso in tutto eccetto il peccato la nostra natura umana...quale? Quella decaduta.

Figlia mia, tanto Io quanto la Mamma mia, venimmo ad affratellarci con le creature, venimmo ad innalzare l’umanità decaduta e quindi a prendere le loro miserie ed umiliazioni in cui essa era caduta per coprirle a costo della propria vita; se ci fossimo vestiti di luce chi avrebbe ardito avvicinarci e trattare con noi? E nel corso della mia Passione chi avrebbe ardito toccarmi? La luce del sole del mio Volere li avrebbe accecati e stramazzati a terra, quindi dovetti fare un miracolo più grande nascondendo questa luce col velo della mia Umanità e comparire come uno di loro. Perché la mia Umanità rappresentava non Adamo innocente, ma Adamo caduto e quindi dovevo assoggettarmi a tutti i suoi mali, prendendoli sopra di me, come se fossero miei, per coprirli innanzi alla Divina Giustizia,.." Gesù

Gesù andava in giro con vesti comuni, pur avendo il diritto di indossare la veste di luce. Gesù e Maria non avevano niente a che fare con la razza umana decaduta ma hanno dovuto prendere le nostre miserie ed umiliazioni. Nella festa del Battesimo di Gesù si vede Gesù che solidarizza con i peccatori, non che avalla ciò che i peccatori fanno o li imita ma di fatto questa scena è impressionante perchè ad andarsi a farsi battezzare dal Battista non ci andavano san Francesco e Santa Chiara ma ci andavano i peccatori che le avevano fatte grosse. E Gesù andando lì in mezzo, sembrava un peccatore come tutti gli altri. Gesù doveva immergersi nella marea di letame del peccato sia originale che attuale delle persone, e in Croce Gesù andò nudo..

Figlia mia, nella mia Passione c’è un mio lamento uscito con immenso dolore dal fondo del mio cuore straziato, cioè: divisero le mie vesti e tirarono a sorte la mia tunica. Come fu doloroso per me veder divise le mie vesti in mezzo ai miei stessi carnefici e tirare a sorte la mia tunica. Era l’unico oggetto che io possedevo e che mi era stato dato con tanto amore dalla mia Mamma dolente ed ora non solo mi spogliavano di essa ma la tiravano a sorte. Ma sai tu chi mi trafisse maggiormente?..." Gesù

".. In quelle vesti mi si fece presente Adamo vestito con la veste dell’innocenza e scoperto con la tunica non divisibile della mia Suprema Volontà. L’increata sapienza nel crearlo si fece più che madre amorosissima, lo vestì più che tunica con la luce interminabile della mia Volontà, veste non soggetta a scomporsi né a dividersi, né a corrompersi, veste che doveva servire all’uomo per conoscere l’immagine del suo Creatore, le sue doti ricevute e doveva renderlo mirabile e santo in tutte le cose sue, non solo, ma lo ricoprì con la sopravveste dell’innocenza. E Adamo nell’Eden divise con le sue Passioni le vesti dell’innocenza e si giocò la tunica della mia Volontà, veste impareggiabile e di luce smagliante..." Gesù

Gesù e Maria solidali con la condizione dell'uomo peccatore pur senza essere in nessun modo partecipi del peccato.

"...Perciò col non fare la nostra Volontà non c’è bene che non si perda, non c’è male che non si acquisti”.

Slogan che ci dovrebbe rimanere fisso.

Si perdono tutti i beni, si acquistano e si generano tutti mali e nella dv cosa succede? Si sperdono e spolverizzano tutti i mali e si acquistano tutti i beni.

"..Tutti i beni vengono racchiusi nell’uomo in virtù di questa veste regale della Divina Volontà. Messa in gioco questa, lui restò scoperto e perdette tutti i beni, perché gli mancava la veste che lo teneva racchiuso in essa. Sicché fra tanti mali che fanno le creature col fare la loro volontà, aggiungono il male irreparabile di giocarsi la veste regale della mia Volontà, veste che non potrà essere sostituita da alcun’altra veste” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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