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domenica 11 luglio 2021

Il valore del sacrificio

La Madonna racconta il suo ingresso nel Tempio di Gerusalemme e il grande sacrificio che ciò fu per Lei e i suoi genitori. I grandi sacrifici da offrire a Dio, soprattutto quello di non considerare come nostra nessuna cosa, nemmeno le cose sante e gli affetti più cari, pronti sempre a sacrificarli se così Dio volesse. Meditazione cenacolo mariano del 21 Novembre 2020, sulla meditazione 13 del testo “La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà”

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà si parte al Tempio e dà esempio di totale trionfo nel sacrificio

Il sacrificio più difficile, i dolori di Luisa e le sue privazioni, qui abbiamo questa situazione: tutti quelli che stavano intorno alla Madonna, facevano a gara per starci (era bello), la storia della nascita di Maria è molto bella leggerla negli scritti di Maria Valtorta. Questa coppia molto santa che non aveva figli, era abbandonata alla volontà di Dio. Poi un giorno Anna andò nel tempio a chiedere un figlio e fece voto di offrirlo al Signore (come la sua ononima Anna che poi partorì Samuele). Solo che naque una femminuccia e non un maschietto. Negli scritti di Maria Valtorta sono narrati alcuni episodi belli.

I genitori della Madonna si ricordano che la bambina appartiene al Signore, l'unica cosa che si poteva fare era portarla al tempio come le fanciulle ebre. Il problema era che in quei tre anni i genitori si erano resi conto di quanto fosse santa la Madonna. Quando noi siamo in presenza di una grande santità, solo la presenza - se qualcuno conoscerà qualche persona santa - la sua presenza è gradevole. Non chi sia la persona ma la presenza di quella persona è gradevole. Ecco perchè Luisa moriva di dolore perchè non avere più la presenza di Gesù è doloroso. Al tempo stesso la Madonna sente nel cuore il desiderio di darsi completamente a Dio. Come spiega san Tommaso d'Aquino, quando ci immaginiamo Gesù e Maria possiamo immaginarceli distacci sì, ma disincarnati no. Tutto ciò che noi di bello viviamo nella nostra natura umana in maniera perfetta c'era anche nella loro (di Gesù e di Maria), quindi non è che la Madonna abbia detto: vado al Tempio, perdo mamma e papà e chisse ne importa. No.

Così come quando Gesù è partito per la vita pubblica e il tradimento di Giuda sono state due tragedie. Perchè spiega san Tommaso, tutte le cose belle della natura umana che sono uscite da Dio, non che c'erano ma c'erano perfettissime (in Gesù e Maria ndr) con una sensibilità amplificata all'ennesima potenza. Certo che san Gioacchino e sant'Anna avevano fatto un voto ma questo voto richiedeva un'atto di volontà, di spoliazione, sentivano tale amarazze da sentirsi morire.

"..Ero piccina, avevo bisogno delle loro cure paterne, mi privavo della presenza di due grandi Santi e poi vedevo che, come si avvicinava il giorno di privarsi di me, che rendevo la loro vita piena di gioia e di felicità, sentivano tale amarezza di sentirsi morire; ma mentre soffrivano erano disposti [a] fare l'atto eroico di condurmi al Signore..." Maria

Misteri del sacrificio volontario. Il sacrificio può essere volontario sotto due punti di vista: o assecondi un'ispirazione che ti viene dal Signore, reazione: di solito pensiamo ad altro e facciamo altro ma lo sappiamo che quella cosa ci è venuta in testa. Oppure l'esecuzione di un sacrificio già offerto, ricordiamo sempre il passo un pò drammatico e crudo del grazioso libretto del Padre Neverre, ad un certo punto la Madonna gli rivela: in un'attimo di fervore mi hanno offerto tutto, sacrifico tutto e poi se lo sono ripreso. Queste due dimensioni rappresentano il vertice dell'ascetica classica, i santi su queste cose qua hanno fatto faville. Fa parte della vita nella dv, tante volte si pensa che la vita nella dv certamente costituisce un'impennata nella santità ma non è un mettere da parte la santità normale. Si va oltre ma non si bypassa la santità ordinaria con tutto quello che essa comporta.

Segreto per questo:

"..I miei genitori mi amavano in ordine a Dio e mi tenevano come un gran dono, dato loro dal Signore; e questo diede [loro] la forza di compiere il doloroso sacrificio.Perciò, figlia mia, se vuoi avere una forza invincibile [per] soffrire le pene più dure, fa' che tutte le tue cose siano in ordine a Dio, e tienile come doni preziosi dati dal Signore..." Maria

I doni da parte del Signore sono disponibili a patto che però che in qualunque momento se li riprenda. Il campo è a 360°, i tuoi benu affettivi, morali e spirituali...tabula rasa. Il Signore non ti chiederà mai il sacrificio reale di una di queste cose (tipo sacrificare il figlio), il sacrificio di Isacco. Abramo era convinto che il Signore si sarebbe preso Isacco, era convinto e aveva il coltello in mano. Pensate la retta applicazione di questi principi nella vita dei singoli cristiani nella pandemia,...ti danno delle obbligazioni ed uno le rispetta ma....per noi la morte fisica (capiamone il senso, non è che uno vuole suicidarsi o fare follie,...) dentro il cuore chiedersi: e se il Signore mi chiedesse il sacrificio di portare questa malattia? Se nel cuore c'è un distacco profondo perfino dalla mia vita, la salute è un bene e dobbiamo metterla a disposizione di Nostro Signore - non posso andarmi a suicidarmi con vizi ed abusi -. Qual'è il problema?

"...fa' che tutte le tue cose siano in ordine a Dio, e tienile come doni preziosi dati dal Signore.." Maria

La salute è un dono prezioso da custodire ma non da idolatrare o difendere a spada tratta come se fosse il bene assoluto, perchè per noi cristiani il bene assoluto è Dio e la sua volontà. Le cose belle che il Signore ci dà le prendiamo, le riconosciamo e ricambiamo l'amore per noi e per tutti (nella dv)..le viviamo cose belle ma fino a quando il Signore ce le dona. E se il Signore ce le volesse togliere? Cosa facciamo? Diciamo no, voglio tenerla o dico Fiat? Questo significa avere il distacco dai beni. Chi è capace di fare veramente questa cosa qua? Toglimi tutto tranne che questo (esempio del don), ma questo non va bene perchè se Nostro Signore me lo dovesse chiedere. Se tu pensi questo no, vuol dire che dentro la tua testa lo reputi come bene sommo e quindi se Dio volesse togliermi questa cosa...vuol dire che Dio è cattivo? Vuol dire che di Dio bisogna avere paura come qualcuno di potenzialmente pericoloso...ma questa è la canzone che il serpente cantò ad Adamo ed Eva. Gli istillò il dubbio che Dio non volesse la felicità di Adamo ed Eva proibendogli di cogliere il frutto dell'albero. QuindiDio è un concorrente della mia felicità, quanta gente sta lontano dalla fede perchè bisogna far rinuncie e sacrifici e chissà se c'è il Paradiso.

Una volta il don ascoltò l'intervista di una band dichiaratamente satanista, e diceva (il cantante) che noi siamo trasgressivi perchè il cristianesimo che parla di croce ecc... e noi ce ne infischiamo di queste cose. Un satanista doc. Non ci sono persone sataniste ufficiali ma molti ne ricalcano le orme. Se tu sei Jeff Bazos fare una piccola rinuncia non è un dramma, ma se da domani da ricco che eri diventi povero come Gesù, Giuseppe e Maria non ci sta nessun problema. Questa è la quintessenza della santità classica. Come dice san Paolo ha imparato a vivere e star bene e anche a vivere nel bisogno e nelle avversità della mancanza di mezzi. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Dietro questo c'è l'abbandono totale in Colui che anche quando dispone un sacrificio che ti spacchi il cuore in centomila pezzi e te lo spappoli, è per il bene.

E' più doloroso soffrire la luce dei nostri occhi senza farci niente piuttosto che soffrire noi stessi (esperienza della Madonna con Gesù in Croce). Si vedono tante cose brutte nel mondo e nella Chiesa e un povero cristiano non ci può far nulla. E' un grande sofferenza vedere il male e non poterci fare nulla, ma cosa devi fare? Offrire questa sofferenza. La Madonna ai piedi della croce cosa faceva? Insultava il prossimo? Ha fatto così? La nostra forza e debolezza di noi è la meditazione e pensare nel Signore, se facessimo questo tante stupidaggini e peccati non li faremo.

"..Vedi dunque, cara figlia, che significa vivere di Volontà Divina? La sua Luce, la sua Santità e Potenza convertono in natura tutte le virtù;..." Maria / senti ancora i moti di impazienza? La dv non è ancora diventata natura (più avanti la Madonna dirà: "....Ora, figlia mia, metti la mano sul tuo cuore e dì alla Mamma tua: senti la tua natura cambiata in virtù? Oppure senti le spine dell'impazienza, le erbe nocive delle agitazioni, i cattivi umori degli affetti non santi?..."). Stiamo ancora nel regno della virtù che nella dv, se ti vengono i nervi ancora acqua... perchè.. "....né si abbassa a regnare in un'anima dove c'è la natura ribelle, no, no. Essa è Santità, e vuole la natura ordinata e santa dove deve regnare....".

Questo esercizio di stare laddove il Signore ci mette senza fare il diavolo a quattro - questa cosa uccide tutti i nostri spiriti ribelli - la natura ordinata. Tutte le cose siano in ordine a Dio, cioè io possiedo una cosa avendola ricevuta come Suo dono e non come mia proprietà. Quello che fece san Francesco e non capisce quasi nessuno è che loro (i monaci?) hanno l'uso delle cose non la proprietà. Perchè se il Signore vuole che tu faccia un'opera (tipo Padre Pio non aveva un soldo ma riuscì a costruire un'ospedale), ti darà i mezzi per farla. Ma se tu ti metti di fare un'ospedale, Dio questa cosa non la vuole, certo se sei miliardiario come Jeff Bezos, potresti farla come un'opera di testa tua - ma se Dio vuole che tu lo faccia ti darà i mezzi per farlo.

Le cose ordinate. Alla Madonna glielo ha chiesto questo sacrificio e se non la fai (il sacrificio che il Signore chiede a te) non starai felice e contento. Perchè se Dio vuole che una cosa tu ce l'abbia bene - e questo vale anche per le piccole soddisfazioni, i nostri piccoli piaceri e divagazioni, la vita terrena è fatta anche di queste cose. Dio non vuole che diventiamo una banda di straccioni, la vita è fatta di tante cose belle, ma la vita è bella e ci accontentiamo. Perchè le persone cercano anche queste cose? (spettacoli cinematografici ecc...?) perchè sentono l'attrazione verso il bello. Se Nostre Signore te la toglie, si dice al Signore: prenditela e se il Signore ce la concede bene. Ma questa è una fatica enorme. Avere questo distacco interiore, se una cosa c'è bene e quando Dio dice stop Fiat e se stop non lo dice mai...non lo dice mai. Vuol dire che era bene per te che quella cosa rimanesse. Non si vivono con facilità queste cose, questa è grandissima e vera santità. Quando questo ci sta, stiamo tranquilli e quando questo non ci sta....lavoriamo.

Perchè ci arrabbiamo, ecc...il diavolo ci provoca...l'impallamento del computer quando tu hai i minuti contanti. Ma se Nostro Signore ha dato il permesso di provocarti è perchè ti sta dando una chanche, è difficilissimo...o Nostro Signore ti sta mettendo alla prova...non saranno 5 minuti di lavoro ma 20, perdiamo qualcosa di sonno...pazienza. Oppure potrebbe darsi che Dio non voleva che in questo momento non sarebbe cosa da farsi, vedi che non è aria, lascia perdere. Sono rinuncie alla nostra volontà - se agisci diversamente c'è ancora la volontà umana. Il diavolo fa la volontà di Dio, controvoglia, ma la fa. Non comanda lui, era un'occasione. Fino a quando la nostra volontà umana non muore queste cose non le possiamo vivere. Non muore dall'oggi al domani ma nel tempo attraverso prove che il Signore permette. Lo rivediamo con il senno di poi e possiamo sperare che quando arriva un'occasione possiamo superare la prova.

Noi dobbiamo avere la sapienza e discernimento, le grandi confessioni sono proprio la capacità di focalizzazione di questi punti: quando una persona tende un pochino alla santità non dovrebbe fare certe cose ma dovrebbe analizzarsi su queste cose.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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