Il regno della Divina Volontà si può e si deve chiamare il regno della beata Vergine. Seguire gli atti della Divina Volontà nella creazione rende l'anima partecipe delle loro proprietà. Splendida lezione di Gesù al riguardo e meditazione su tali effetti. Libro di cielo volume 20, 10 Novembre 1926, 9 Dicembre 2020
10 Novembre 1926
Come chi vive nel Voler Divino racchiude in sé tutta la Creazione ed è il riflettore del suo Creatore. Due effetti del peccato
"...perché l’anima diventa il riflettore del suo Creatore e di tutte le opere nostre.." Gesù
Riferendosi alla vita perfetta nella dv, espressione che è seguita da un'altra e che giustifica un'invocazione da recitarsi spesso (33 volte) "...il regno del Fiat si chiamerà pure, il regno della Vergine.." dire venga il Regno di Gesù o di Maria è la stessa cosa, ecco perchè c'è una preghiera che dice: Adveniat Regnum Tuum, adveniat Regnum Mariae! Venga il tuo Regno (lo dovremmo già sapere) ci si riferisce al Regno della dv, cioè alla perfezione del dominio di Dio sugli atti liberi e volontari di essa e sulla Terra e tale regno è anche di Maria Santissima, sola creatura ad aver vissuto senza nessun vuoto nel Regno della Dv dall'Immacolato Concepimento fino all'Assunzione, non c'è stato un nemmeno un'atto, sguardo, moto ecc.. in cui ella non abbia glorificato la dv e non abbia mosso la dv e la creazione intera. Il prodigio dei prodigi, il vivere nel dv. Appunto perchè l'anima diventa il riflettore del Creatore e delle opere di Dio.
Tutto ciò che le creature portano in sè e quindi significano per noi, è chiaro che non diventiamo materialmente Sole o Mare, però come spiega Gesù..il sole illumina, scalda e feconda quindi diventare soli significa che diventeremo luce (Vangelo: voi siete la luce del mondo), luce per noi stessi, usciremo dalle tenebre dell'ignoranza, dal non sapere che scelte fare, come orizzontarsi, ecc... districarci tra il vero e il falso, avere un'idea adeguata di Dio e non distorta. Riscalda, i figli della dv sono portatori come Maria di Amore, la Madonna ama sempre e tutti anche quelli che sono lontani dall'amore di Dio. Se una persona è chiusa alla grazia, non possiamo illuminarla con la luce del Vangelo, possiamo donargli un sorriso, un bicchiere d'acqua o aiutarla nelle necessità corporali. Non sono operazioni fatte ad intermittenza, diventa uno status di cui uno poi si accorge, le tenebre non ci avvolgono più. Porta calore, quanto hanno bisogno le persone di sentire calore? E quanta crisi d'amore c'è in giro. Feconda...il Sole feconda ed innesca la maturazione dei frutti ecc...significa che intorno a noi in qualche modo si generarà una sorta di movimento di vita, si diventa capaci di stimolare al bene per quel poco che si riesce.
"..insomma tutto ed oh come si eleva dal fondo dell’anima tua, il Cielo che protegge,.." Gesù
L'azzurro del cielo dà un senso di protezione alla terra, saremo capaci di far sentire protette le persone che ci sono vicine?
".. il mare che inonda e che forma le onde d’amore, di misericordia, di grazia e di fortezza a pro di tutti,.." Gesù
Quindi opere d'amore a tutto spiano (le onde non finiscono mai), opere di misericordia corporale e spirituale in continuazione e la grazia non soltanto nel mantenersi in grazia ma grazia nell'operare, nell'agire...fare le cose con grazia, dirle con grazia, non in maniera sgarbata, grezza, volgare ecc... il mare è anche simbolo della forza. Dare coraggio, speranza, dare il buon esempio di costanza e perseveranza. La pazienza è una parte della fortezza. Sopportare pazientemente le persone moleste.
"..il vento che purifica e porta la pioggia sulle anime arse dalle passioni.." Gesù
Noi non siamo alimentatori di tensioni, agitazioni, turbamenti nel prossimo. Non lo vogliamo, possiamo e dobbiamo essere. Se qualcuno è arrabbiato lo aiutiamo a calmarsi. La nostra purezza dovrebbe aiutare a calmarsi dei lussoriosi. Chi ha detto che non si può vivere senza lussuria o dare sfogo alle proprie passioni?
"...il fiore dell’adorazione perpetua al tuo Creatore..." grande crisi anche nella nostra Chiesa, di senso del Sacro, di Adorazione dovuta al Signore dovuta a varie circostanze passate ed attuali. Che cosa possiamo farci? Noi continuamo ad adorare il Signore, con il cuore, gesti esterni e con la vita. La grande adorazione al Signore - in spirito e verità - ci inginocchiamo di fronte all'Eucarestia - l'adorazione massima è quella che diamo al Signore nella nostra vita. Quando adoriamo i disegni di Dio anche quando non si comprendono, quando non diamo soddisfazione al diavolo quando cerca di farci piombare nella paura e sconforto - il diavolo sta facendo del panedemonio? Adorare il Signore vuol dire non avere paura e sconforto ma dire al diavolo: tu non comandi niente, io non mi scompongono per nulla. Io adoro il Signore, il Signore sta permettendo questo ma Dio schiaccierà la testa al maligno. I manichei dicevano che esistevano due divinità: una buona e un'altra cattiva; il diavolo è una creatura più immensamente potente di noi ma in confronto a Dio lui è nulla e nessuno.
Questo viene dallo stare immersi e dall'imparare a riconoscere in ciascuna delle opere della creazione, un'atto della dv. Proteggere, illuminare, riscaldare, amore ecc...è un'atto della dv. Bellissimo vedere in un fiore l'adorazione a Dio perchè glorifica Colui che l'ha fatto. Papa Benedetto XVI ha esaltato l'importanza della bellezza della vita nella Chiesa. Una chiesa ben arredata è un bello spettacolo, tutto quello che è bello ci eleva e ci aiuta perchè è un'atto di lode al Signore ed è un'anticipazione della bellezza del Paradiso. Bellezza non vuol dire lusso o sfarzo, perchè spesso sono cose che danno fastidio, sono forme molto grezze e pacchiane di espressione di certe valori. Gesù e Maria erano poveri ma immaginamoci com'erano belli, non andavano in giro con la roba firmata ma certamente erano dignitosi. Sobri ma belli. Il nostro modo di vestire, parla, chi ci vede la prima cosa che vede, vede come ci presentiamo.
Il modo di vestire è bello? Non significa lussuosa, è adatto al mio stato di vita? Al mio essere uomo o donna? Non pensiamo che queste siano cose secondarie, non sono le cose più importanti ma entrano ed eccome anche nella vita e nella dv.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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