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mercoledì 2 giugno 2021

Potenza degli atti fatti nel Divin Volere

Gesù incoraggia il sacerdote incaricato di procedere alla pubblicazione degli scritti e parla dell'importanza della loro corretta diffusione, delle ricompense che darà a chi fa conoscere la Divina Volontà e della potenza degli atti fatti nel Divin Volere. Libro di cielo volume 19, 18 Agosto 1926, 13 Ottobre 2020

18 Agosto 1926 Gesù incoraggia colui che deve intraprendere la stampa degli scritti sulla Santissima Volontà di Dio. Potenza degli atti fatti nel Voler Divino

Gesù ci riporta nel mondo della dv, semplice ma variegato. Vivere nella dv non si riduce a fare una cosa ma è un colpesso di orizzonti e di situazioni, di atti, di pensieri, azioni ecc.. che vengono averti e il complesso di queste cose fanno vivere nella dv. Per prima cosa bisogna conoscere la dv perchè così la sua luce arriva dentro di noi, poi bisogna sceglierla come nostra compagna ed amica o sposa e non anteporre nulla a vivere in essa. E poi bisogna farla la dv, per prima cosa i 10 comandamenti e la pratica delle virtù fino alla perfezione. E' chiaro che se i Santi (che non hanno conosciuto il vivere nella dv) ma l'hanno semplicemente fatta con grado eroico, è evidente che dentro la dv la perfezione che i santi hanno vissuto poi è ulteriormente dilatata. E dentro l'orizzonte delle virtù c'è il discorso del discernimento (oltre tra ciò che è bene e male) ma su cosa è maggiormente gradito al Signore. C'è una scala e una vita nella dv non si accontenta del lecito (non pecco), cerco il buono, il più gradito ed infine il perfetto. Il nostro cuore, le intenzioni, per chi e perchè operiamo, il nostro rapporto personale con Gesù, la preghiera profonda e poi si apre il mondo degli atti.

Per prima cosa l'atto preventivo, l'atto di fusione, gli atti attuali e poi i giri. Questi sono gli atti nella dv, l'atto preventivo va fatto ogni mattina, non è l'unica cosa da fare. Gesù parla di essere spiegare bene. Con l'atto preventivo noi portiamo (appena svegliati) tutti gli atti della giornata nella dv con gli effetti che qua Gesù ci spiega. Raggi di sole che escono, montagne di beni che ne scaturiscono, potenza di santità che entra nella nostra anima e raggiunge gli altri, luce che ci investe e la trasformazione dei nostri atti umani (compresi anche quelli della virtù), il digiuno ha sempre un valore intrinseco in quanto impegnaivo ma è pur sempre un'atto limitato.

"...Se tu sapessi con quanta gelosia d’amore sto intorno all’anima quando la vedo disposta a fare i suoi atti nella mia Volontà, prima che cominci l’atto faccio scorrere la luce e la virtù della mia Volontà, affinché l’atto prenda il suo principio sopra la virtù che contiene la mia Volontà; come lo va formando, così la luce e la virtù divina lo investe e svolge; e come lo compie, la luce si suggella sopra e vi dà la forma d’un atto divino e oh! come gode la mia Suprema Bontà nel vedere che la creatura possiede questo atto divino, a questi atti il mio eterno amore non dice mai basta, dà, dà sempre, perché per questi atti divini formati dalla creatura nella mia Volontà, il mio amore non sa limitarsi, perché essendo divini deve rimeritarli con amore infinito e senza limiti. Non vedi e senti tu stessa con quanto amore ti guido, ti accompagno e giungo molte volte a fare insieme con te ciò che fai tu? E questo per dare ai tuoi atti un valore divino..." Gesù

Ma se quell'atto lo trasformo in divino la sua forza santificante, immaginiamo la potenza che si sprigiona. Poi ci sono gli atti attuali, più atti facciamo meglio è (senza nevrosi ecc..) tutto deve sempre procedere con la massima soavità. Nè bisogna farsi una malattia o tragedia se non si riesce ad essere troppo assidui in questo. Senza ansie da prestazione. Non posso stare con la testa per aria a pensare di fondermi con la dv e poi mi passa accanto un barbone e non gli dò nulla - esempio macroscopico per rendere l'idea-. E' come se tu con l'atto preventivo inauguri un cielo terso, però le nostre miserie e circostanze della vita possono fare annuvolare il cielo, con gli atti attuali è come se uno desse una botta di vento.

Poi ci sono i giri, andare a prendere l'amore di Dio e ricambiarlo (Creazione, Redenzione, Pio pellegrinaggio dell'anima nella dv, le Ore della Passione giri nella Redenzione ecc...), un giro non è soltanto guardare il Cielo o il Sole e dire: Signore ti ringrazio. E' un mettersi in condizioni di prendere quell'atto di amore e di ricambiarlo per me e per tutti. (Esempio personale: Gesù, mi fondo con la dv (entro nell'infinto per agire a nome di tutti), accolgo il Tuo Ti Amo che hai messo nel Cielo azzurro (esempio) e sul tuo ti amo metto il mio Ti amo per me e per tutti e chiedo che venga il tuo regno ndr)

Atto di fusione: Esteso, è da fare ad avviso quotidianamente, per chi va a Messa secondo il don (cosa personale e soggettiva), certo che però fatta la comunione è il momento in cui si trova fuso con il Signore anche se molti la vanificano con il loro cuore di ghiaccio e con la loro mancanza di educazione nel ringraziarlo (per chi vuole scapparsene dalla Chiesa appena finita la Messa). Anche questo atto si può richiamare quando abbiamo bisogno di qualche forza particolare, oltre a dire vieni dv nel mio parlare (dobbiamo crederci che sia Gesù a parlare in me con la fusione) e basta dire al Signore: Dv mi fondo in te, attraverso questa fusione desidero che tu parli in me. Le preghiere nella dv ci fanno comprendere come si prega e poi tocca alla nostra creatività che il Signore gradisce.

Poi per chi vuole atto di consacrazione alla dv (non ci sono regole, il don è molto allergico alle regole non venienti dall'Alto). Il diritto canonico ecc... le disposizioni della Santa Sede e leggi civili che non contraddicono la legge di Dio ok, ma il don è allergico all'andare a mettere le leggi dove leggi non ci sono. Gli sembra di fare come i farisei che avevano moltiplicato i precetti e norme in continuazione con l'intenzione di aiutare le persone a rispettare meglio la Torah e i 10 comandamenti. Ma alla fine avevano reso la vita impossibile. Con 613 precetti da applicare uno va al Manicomio. Gesù non ci ha esentato dai 10 comandamenti, ma il fatto che ne abbia dati 10 e non 600 vuol dire che bastano. Questi sono suggerimenti e poi uno nel cuore uno decide se e come applicarli e vedendo i nostri doveri. Il don si è reso conto che un sacerdote deve stare attento a quello che dice o distorce a posteriori il pensiero, perchè altrimenti uno rischia di combinare disastri. Si abbia sempre il grano salis. Il don sta cercando di realizzare delle piccole preghiere che ci aiutino ad entrare nella dv e senza avere la necessità di avere altri supporti può ascoltare delle preghiere e così uno può lavare i piatti (cuffie wireless), moltiplicare le preghiere non è importante ma alcune preghiere sono necessarie (atto preventivo), altre sono caldamente raccomandate (atto di fusione ecc..), poi più canali si aprano meglio è ma in maniera compatibile al proprio stato di vita.

Il don insiste perchè ha avuto modo di verificare che tutte le cose vengono ricevute a seconda di come è fatto il contenitore. Tu puoi anche far uscire dalle tue labbra il brunello di Montalcino ma se lo prende un recipiente bucato o alterato da un'altro vino o peggio ancora lo si mette in un recipiente alterato d'aceto. Mettiamo vino nuovo e otri nuovi, non prendiamo queste cose in maniera brutta o moralistica. Deve aiutarci a vivere meglio (la dv) e non gettarci dei lacci.

"..come sono felice nel vedere che in virtù della mia Volontà, gli atti tuoi sono divini, simili ai miei, non c’è più distanza tra il tuo piccolo amore ed il mio, tra la tua adorazione e la mia, tra le tue preci e le mie, investite dalla luce del Voler Eterno perdono il finito, le apparenze umane e acquistano l’infinito e la sostanza divina e trasformando tutto insieme l’operato di Dio e dell’anima, ne forma uno solo. Perciò sii attenta ed il volo nella mia Volontà sia continuo.” Gesù

Figlia mia, gli atti nella mia Volontà sono più che raggi solari, che volendoli guardare la vista resta eclissata dalla luce, in modo che non può né guardare né distinguere più nulla. Se ha tanta forza la luce del sole, molto più gli atti fatti nella mia Volontà; la luce di Essa ha la forza d’eclissare e di distogliere il male dalle creature, affinché non facciano cose peggiori ed impedisce, con la forza della sua luce, che le offese giungano fino a Me. E come la luce del sole, perché contiene la similitudine del Sole Eterno del Fiat Supremo, contiene tutti i colori e da questi derivano innumerevoli effetti che scaturiscono beni senza numero alle umane generazioni, mentre apparentemente non si vede altro che luce fulgida e bianca, così il Sole Eterno del mio Volere, mentre è la sola luce della mia Volontà, dentro di Essa sono racchiuse come tanti colori, tutte le similitudini divine, che contengono effetti infiniti e scaturiscono fontane d’amore, di bontà, di misericordia, di potenza, di scienza, insomma tutte le qualità divine. Perciò l’operato nella mia Volontà contiene tale potenza e armonia, da conciliare il riposo al tuo amato Gesù.” Gesù

Come cresciamo nell'amore, nella bontà, nella misericordia ecc...? Operando nella dv. Vuoi diventare buono? Devi stare unito a Dio. Gli atti nella dv ci portano alla fusione con Dio. Facciamo opere di misericordia più possibili. Un cuore misericordioso nasce dall'unione con Dio, la Potenza non è sentirci superbi, gradassi, ecc.. la potenza è quel senso di forza e di stabilità (virtù fortezza) che ti consente di praticare le difficili virtù come la magnaminità, la pazienza, la perseveranza, la costanza. La scienza cioè la conoscenza più profonda delle cose. Tutte qualità divine che entrano dentro di noi, in maniera inconsapevole. Se uno fa un'atto nella dv non è consapevole di accendere la luce del sole e di sprigionare raggi luminosi però nella fede noi sappiamo che questo è quello che Gesù dice e il riscontro è vedere nel tempo quali effetti ci vediamo nelle nostre anime e dobbiamo dire: questa non è farina del mio sacco, presubilmente (lo diciamo con cautela perchè non lo sappiamo) questi sono effetti nel vivere e nell'operare nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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