Gesù spiega le molte buone ragioni per cui non parlò esplicitamente del regno del suo Volere durante il suo ministero sulla terra. Dio non cambia: il progetto di far vivere l'uomo nella Divina Volontà è stato solo rimandato dal libero arbitrio dell'uomo, ma avrà il suo compimento. Libro di cielo volume 19, 18 Luglio 1926, 25 Settembre 2020
18 Luglio 1926
Perché Nostro Signore nel venire sulla terra non manifestò il Regno del suo Volere
Questo brano (come Gesù ha spiegato) è in continuazione con il precedente (Veli divini 14 luglio 1926). Gesù qua spiega il fattore tempo, gradualità e salute dell'anima. Ed ribadisce a chiare lettere e termini perentori che l'uomo cambia ma Dio no. Quindi se Dio decide una cosa, se la mette in testa, non gliela toglie dalla testa nessuna e presto o tardi quella cosa sarà fatta. E' solo questione di tempo.
Come mai Gesù non ha parlato esplicitamente del regno della Divina Volontà sulla terra? Gesù ne ha parlato adombrandolo, dietro le immagini misteriose del Regno di Dio, quando preghiamo il Padre Nostro...sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in Terra, ha lavorato in maniera dietro le quinte.
“Figlia mia, vedi dunque la necessità come col venire sulla terra non diedi il Regno del mio Volere né lo feci conoscere, volli far prova novella della creatura, volli darle cose minori di quelle che diedi nella Creazione, rimedi e beni per guarirla, perché nel crearlo, l’uomo non era malato, ma sano e santo, quindi poteva benissimo vivere nel Regno del mio Volere, ma sottraendosi al Voler Supremo si ammalò ed Io venni sulla terra come medico celeste per vedere se accettava i rimedi, le medicine per la sua malattia e dopo aver fatto prova di ciò, allora gli avrei fatto la sorpresa di manifestare il Regno della mia Volontà, che tenevo preparato per lui nella mia Umanità...." Gesù
L'uomo (quando Gesù venne sulla terra) non era sano, era malato di brutto. Una persona che malata, la devo trattare come una malata, non vanno al lavoro, non fanno attività fisica e spesso non riescono a studiare o a compiere intellettuali. E' un problema ovvio. Non si può operare anche umanamente in presenza di una malattia, basta la presenza di una malattia a complicarci la vita. La malattia del peccato originale è una cosa grossa. Le persone anche comuni - penso sia esperienza di tutti - pensano tutti di essere delle bravi persone e di non fare nulla di male. Chi è che smette di avere questa percezione? Chi inizia a formarsi un pò e quanto più uno apre gli occhi, più la luce entra e quindi la persona cambia. Noi siamo malati ma senza sapere di esserlo, perchè la differenza tra l'essere ammalati nel corpo e nell'anima è che chi è ammalato con il corpo - a meno che non sia anche malato di mente - lo sa. E si sente male in parti ben precise. E ci sono cure particolari. La malattia dell'anima non si sente in maniera immediata come quella fisica. Il malassere dell'anima lo sperimentiamo (come insegna la Chiesa) attraverso il disordine delle passioni, non riusciamo a controllare le nostre pulsioni, i morsi della gola, l'invidia, i moti dell'avarizia, ecc... che molti sentono ma quasi nessuno confessa. C'è questa situazione strutturale, ativica ed ontologica di questo genere con la differenza che le malattie dell'anima non sono comprensibili come quelle del corpo. Come fai a dire ad un malato la santità delle santità?
La prima cosa che bisogna fare - e il don lo vede nella sua esperienza sacerdotale e di vita - ha avuto 13 anni prima di conoscere la dv, fino al 2017 la predicazione era tutta quanta concentrata e polarizzata sullo sforzo di far rendere conto alle persone di accogliere tutti i beni donataci attraverso la Redenzione: la vita della grazia e la Confessione. Però oggi c'è il problema che le persone pensano di aver bisogno di Gesù, la società pensa di poter fare a meno di Dio - Dio non è odiato come ai tempi dove c'era la Rivoluzione Francese o Russa, ci sono ancora dei posti così .. - ma fondamentalmente Dio è relegato come una cosa inutile. Abbiamo tutti gli aggeggi elettronici ecc... treni iperveloci, internet, ecc.. a che serve Dio? La prima operazione è far rendere conto che Gesù non è venuto sulla terra così tanto per far qualcosa ma perchè c'è in una situazione grave. Molti santi hanno insegnato e anche la Madonna a Fatima ha detto che la maggioranza delle persone che vanno all'inferno non credevano che nemmeno esistesse. Nè tanto meno credevano di trovarsi in uno stato di dannazione - Gloria Polo pensava di essere una bravissima cristiana salvo che aveva commesso un'aborto volontario sono brava, ecc...; non lo sapeva. Chi non si è ancora purificato e non ha fatto una confessione generale deve forse mettere tutto in stand-by e cambiare qualcosa.
La seconda cosa è la gradualità sotto due punti di vista: il Signore ci fa conoscere le cose poco a poco.
"..Ora, così sta facendo la paterna bontà, nella Creazione mise l’uomo nell’opulenza dei beni, senza restrizione alcuna, ma solo perché volle provarlo in una cosa che a lui non costava un gran che, con un atto di sua volontà contraria alla mia sciupò tutti questi beni, ma il mio amore non si arrestò, incominciai, più che padre, a dargli a poco a poco e prima a guarirlo; con il poco, molte volte si usa più attenzione di quando si posseggono le cose grandi, perché se si possiedono proprietà grandi e si sciupano, c’è sempre da dove prendere, ma se si sciupa il poco si resta digiuno, ma non ho cambiato la decisione di dare il Regno della mia Volontà all’uomo, l’uomo si cambia, Dio non si cambia..." Gesù
Adamo aveva la dv tutta insieme e di botto l'ha persa tutta. Adesso non si fa così. L'ingresso nella mondo della dv si realizza dall'oggi al domani. Gesù ha 10 milioni di euro da darci, prima ci dà 100 euro e man mano che ne facciamo buon uso aumenta i soldi che ci dona.
"..faremo come un padre che vuol dare la proprietà ai suoi figli, ma questi figli sciupano molto i beni del padre, ma nonostante ciò il padre è deciso a dare la proprietà ai suoi figli, onde pensa un altro ritrovato, dà ai figli non più le somme grandi, ma a poco a poco, a lira a lira e come vede che i figli conservano il poco, così va aumentando le piccole somme. Con ciò vengono a riconoscere l’amore del padre e ad apprezzare i beni che affida loro, ciò che non facevano prima quando avevano le somme grandi, questo serve a raffermarli e a far loro imparare a saper conservare i beni ricevuti; onde il padre, quando li ha formati, conferma la sua decisione e dà la sua proprietà ai figli..." Gesù
Poi diventano 300, 400 , ecc.. gradualità. In questo mondo si entra in modo graduale da un punto di vista qualitativo. Ma anche quantitativo. Diluito nel corso del tempo, ecco perchè è importante la costanza e perseveranza. E un'altra motivazione: se uno ha 10 milioni uno potrebbe sperperare il capitale in stupidaggini, se 200 euro li togli da un conto di un'operaio quella perdita pesa. Quel poco che ti viene dato impari a valorizzarlo bene (sfondo della parabola dei talenti, dell'amministratore disonesto, dei servi che vengono trovati al lavoro ecc... Vangelo). Piano piano e poco a poco. Perchè questo è prudente da parte dell'Altissimo e ci aiuta a responsabilizzarci anche sull'uso dei beni materiali. Ognuno deve mettersi (non siamo tutti chiamati a vivere come san Francesco) davanti a Dio. L'amministrazione dei soldi e dei beni non è da lasciare al caso. Ti pare che la dv permetta che tu abbia un'armadio pieno di cose che tu non userai mai? Quante paia di scarpe hanno le donne? Scarpe e borse dicono che siano idoli delle donne, tra due paia e 300 c'è una differenza. Se tu non impari ad amministrare bene le piccole cose (ascetica ordinaria) il cibo non bisogna mai sprecarlo mai e per nessun motivo. Non si butta al secchio il cibo. Il signore chiederà conto anche di un chicco di riso sprecato (si leggano gli scritti di Gloria Polo), non siamo leggeri. L'evitare gli sprechi non perchè siamo tirchi ma perchè i beni devono essere usati bene, che bisogno c'è di lasciare le luci accese dove non ci sei? Usa pure il condizionatore, non essere troppo rigido ma attento. Magari questi sprechi che ti fanno risparmiare 30€ e magari mandarli in India per aiutare qualcuno. Il don detesta fare il moralista, ma vuole far comprendere. Dio se ti dona una grazia attuale e tu la trascuri, prima di dartene un'altra aspetta un'attimo se quella persona si sveglia e magari usa bene il poco che ha. E' vero cheDio è sopra di noi, e la sua Volontà ci trascende ecc... ma è ovvio che se il buon senso ci suggerisce una cosa... Una persona non sana di mente darebbe i beni a chi ne fa un cattivo uso. Gesù non vuole che si faccia sciupio. Tutto questo ci sarà e poi Gesù conclude:
"...Ora, se avessi voluto manifestare il Regno della mia Volontà, tanto quando venni sulla terra, quanto prima che i beni della Redenzione fossero riconosciuti ed in gran parte posseduti dalle creature, i miei santi più grandi si sarebbero spaventati, tutti avrebbero pensato e detto: “Adamo innocente e santo non seppe vivere né perseverò in questo Regno di luce interminabile e di santità divina, come lo possiamo noi?” E tu per prima, quante volte non ti sei spaventata? E tremando innanzi ai beni immensi e alla santità tutta divina del Regno del Fiat Supremo, volevi ritirarti dicendomi: “Gesù, pensa a qualche altra creatura, io ne sono incapace.” Gesù
Cosa sarebbe successo se Gesù avesse detto tutto a Luisa dei suoi progetti e della dv? Buon allentamento ed esercizio ecc.. quando starai sufficentemente tonico vai.
"...e perciò la mia più che paterna bontà fece con te come ad una seconda mia Madre, alla quale nascosi il mio concepimento nel suo seno, prima la preparai, la formai, per non farla spaventare e quando giunse il tempo opportuno, nell’atto proprio che Io dovevo concepirmi, allora glielo feci sapere per mezzo dell’angelo e anche se a primo aspetto tremò e si conturbò, subito si rasserenò, perché era abituata a vivere insieme col suo Dio, in mezzo alla sua luce ed innanzi alla sua santità. Così ho fatto con te, per tanti anni ed anni ti nascosi che volevo formare in te questo Regno supremo, ti preparai, ti formai, mi chiusi in te, nel fondo dell’anima tua per formarlo e quando il tutto fu fatto, ti manifestai il segreto,..." Gesù
Molte volte il Signore ci occulta la coscienza su tante cose per buone ragioni (anche per non farci cadere in preda della superbia); se però Dio ci metta in una certa situazione anche se la cosa appare del tutto sproporzionata mi darà certamente anche la forza di essere all'altezza di questo incarico.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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