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sabato 8 maggio 2021

Chi vive nell'Alto della Divina Volontà deve aiutare chi sta in basso

Gesù parla a Luisa della Divina Giustizia e le chiede di offrirsi per risparmiare i suoi fratelli. Chi vive nell'Alto della Divina Volontà deve infatti aiutare e difendere chi vive nel basso. La differenza tra la santità delle virtù e quella di chi vive nell'unità della Luce del Volere Divino. Libro di cielo volume 19, 2 Luglio 1926, 21 Settembre 2020

2 Luglio 1926 La grande differenza tra la santità delle virtù e quella del vivere nell’unità della luce del Voler Divino

Trovandomi nel solito mio stato, il mio dolce Gesù ha fatto vedere la divina giustizia in atto di sgravarsi sulla terra, comandando agli elementi che si scatenassero contro le creature, io tremavo nel vedere che dove, le acque inondavano i paesi quasi per seppellirli; dove il vento, che con forza impetuosa trasportava e sradicava piante, alberi, case, da farne un mucchio, tanta da lasciare varie regioni nella più squallida miseria; dove serpeggiavano terremoti con notevole danno, ma chi può dire tutti i mali che stanno per piombare sulla terra? (Luisa)

Il brano inizia con un piccolo overture sul mistero della divina giustizia di cui si parla negli scritti, il libro di cielo e il regno della dv è proprio l'esaltazione per antonomasia del mistero dell'amore di Dio, se inizio a conoscere la dv non è altro che espressione perfettissima del mistero dell'Amore di Dio. Sono le manifestazioni di volontà che manifestano ciò che noi siamo. Generalmente siamo portati con la nostra mente limitata a prendere una direzione, se Dio è amore la giustizia non esiste più e quindi ciò che dice Luisa (qua sopra) non esiste più. Sembrano discorsi incompatibili.

E' la nostra mente limitata che non può cogliere, ricordiamo la prima lettura, il famosissimo brano del profeta Isaia (Isaia 55 8 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE.9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri). Noi ci accostiamo al mistero di Dio con le nostre misere limitate categorie umane, ci aiutano sì a comprendere Dio ma non a penetrare il suo mistero. In Dio la Giustizia non si contrappone all'amore, Dio ha un'amore giusto e una giustizia amorevole. Se pensiamo questo lasciandoci guidare anche dall'umana esperienza, dall'umano buon senso, fare giustizia per noi umani è un'atto d'amore verso i colpevoli perchè quando ricevono la pena è per loro un'occasione di conversione per ravvedersi ma possono anche ribellarsi ed imbestialirsi e vanificare questa possibilità. Chi ha subito un torto, vedere che viene fatta giustizia è una gratificazione. Un reato non offende solo il soggetto passivo del reato ma è anche un'offesa alla nazione in quanto tale, perchè è una trasgressione di una legge emanata dagli organi legislativi. Basti pensare di Gesù per comprendere le esigenze della divina giustizia. Dentro gli orizzonti della dv, viene chiesto un surplus d'amore a coloro che vivono. Gesù parla di un regno della dv e sembra (al don) che esprima tante volte la sua volontà di instaurarlo sulla terra ma in altri posti dice che ci sarà ma non universalizzata e limitata a pochi non perchè Lui non voglia ma perchè pochi saranno in grado di conoscerlo, accoglierlo e viverlo. La realtà purtroppo del mondo come anticamera (a volte dell'inferno) deve trovare un muro, un'argine. E Gesù dice che chi vive nell'alto della dv deve aiutare chi vive nel basso.

Figlia mia, la bilancia della mia giustizia è colma e sta straripando sopra le creature, vuoi tu, come figlia della mia Volontà, che Io ti metta ai riflessi della mia giustizia, affinché prenda parte ai suoi colpi? Perché sta per fare un mucchio della terra e mentre col tuo patire soddisfai la giustizia, risparmierai i tuoi fratelli. Chi vive nell’alto Regno del Supremo Volere deve difendere ed aiutare chi sta nel basso.” Gesù

Luisa, prima di entrare nel regno del dv, è stata guidata da Gesù in un cammino ascetico che l'ha portata a due traguardi: essere sposa (Matrimonio Mistico) e quindi ecco la dimensione dell'amore con tutte le carezze e baci ecc... - soltanto chi vive nella dv può vivere e prendere coscienza di queste cose e Luisa si è offerta come vittima. Gesù mitiga un pò questa missione di vittima andando avanti. Imitazione assoluta di Gesù che si è offerto per tutti. San Paolo dice che a stento si trova qualcuno disposto a morire per un giusto, e Gesù è morto quando eravamo cattivi consapevoli o meno. Per quanto il don ha potuto interiorizzare, dentro la dv queste due realtà (non sempre vissute a livello straordinario) di questo amore intenso e al tempo stesso un'offerta sacrificale di sè.....le anime non si salvano con le prediche, un'anima è come un terreno. Se quel terreno non lo ari e non lo innaffi tu puoi gettare quanti semi che vuoi ma quei semi rimarranno in superficie, ecco perchè le prediche e meditazioni non salvano nessuno. A meno che non ci sia un campo arato ed irrigato. Il campo si irriga con la sofferenza, l'offerta e il sacrificio. Un campo di ara con l'offerta e si irriga con la preghiera. Quello che può fare chiunque è sacrificarsi, soffrire e pregare. Il Rosario è la preghiera che può dire anche un bambino. E questa è la cosa più importante di tutto, tutti quanti i battezzati ne devono essere consapevoli. Le anime si salvano con il sangue e la preghiera, certo che poi occorre anche il resto.

Poi Gesù fa un discorso sulla differenza tra la santità delle virtù e la santità nella dv ed è un discorso che dev'essere ben capito perchè al don gli è parso di cogliere che qualcuno dice che mortificazioni, penitenze ecc.. non vanno fatte più perchè nella dv basta portare un'atto in essa e si realizza un'atto eterno, divino ed immenso e quindi non ha senso il resto. Il diavolo non tarda ad insinuarsi nelle cose più sante e distruggerle. Quando Gesù fa il paragone tra la santità delle virtù e la santità nella dv sta semplicemente facendo riferimento a causa di questo stato di ininterrotta fusione con Gesù h24 e con le opere della dv si producono degli effetti - il don non sa quanto - percepibili dalla creatura. Universalmente benefici e sommamente graditi al Signore.

Figlia mia, guarda il cielo, le stelle, il sole, la luna, le piante, i fiori, il mare, guarda tutto, ciascuna cosa ha la sua natura distinta, il suo colorito, la sua piccolezza e la sua altezza, ognuna ha il suo ufficio distinto e una non può fare ciò che fa l’altra, né produrre gli stessi effetti. Sicché ciascuna cosa creata è simbolo della santità delle virtù, della sottomissione e rassegnazione alla mia Volontà; a seconda delle virtù che hanno praticato, hanno attinto in loro un colore distinto, perciò si può dire chi è fiore rosso, chi viola, chi bianco, chi è pianta, chi è albero, chi è stella e a seconda che si sono sottomessi ai riflessi del Supremo Volere, così si sono sviluppati nella fecondità, nell’altezza, nella bellezza, ma uno è il loro colorito, perché il mio Volere, come raggio di sole, ha dato loro il colore di quel seme che loro stessi avevano messo nelle anime loro...." Gesù

Ogni singolo santo eccelle in qualche cosa in particolare. San Vincenzo de Paoli è stato eccellente nella carità, il Montfort è stato eccellente nella devozione mariana, san Giovanni Bosco è stato eccellentenell'educazione dei giovani, ecc.... c'era chi era più severo (Padre Pio), poi Padre Massimiliano Kolbe lo chiamavano Marmellata perchè era sempre dolce e giovale ecc... se uno pensa a Gesù e Maria, tutte le caratteristiche della santità sono state da loro vissute. La Madonna è stata nel tempio vivendo come una monaca di clausura, poi è vissuta dentro casa, giovane fidanzata, sposa, poi Mamma, poi discepola, ha conosciuto lo stare lontano dalla propria terra (come i missionari) ecc.... dietro queste cose c'è quando che compare la dv (a quanto sembra di capire al don) c'è una certa completezza. E' chiaro che una persona ha le sue proprie caratteristiche che ce le porteremo dietro per l'eternità, ma la sua santità diventa un pullulare armonico. Se una persona ha un carattere forte, si vedrà sempre ma sarà sempre integrata con le altre virtù che quasi non si vedrà più. Al don sembra di cogliere questa completezza. Vediamo anche in giro le fazioni che ci stanno, se uno guarda con attenzione le posizioni più lontane dal bene oggettivo qualche cosa di positivo la contengono. Hegel diceva (in modo sbagliato) che il vero è l'intero. In un certo senso il temperamento di Gesù e della Madonna erano perfettissimi, avevano qualsiasi temperamento senza difetti. Ecco perchè prima Gesù poteva mettere all'aria il mercato nel tempio e dopo poteva diventare un'angioletto.

Nella nostra testa queste presunte contraddizioni ecc.. scompariranno se entreremo nella dv perchè in essa tutto puoi vivere. Senza polarizzarsi su una cosa.Al don sembra di cogliere queste cose.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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