Gesù racconta a Luisa il perché della flagellazione e perché essa fu preceduta dall'umiliante spoliazione. Col peccato originale l'uomo perdette la veste regale della Divina Volontà (di cui era vestito) per indossare in perpetuo i cenci miserabili della sua debole e incostante volontà umana, incapace di compiere il minimo bene.Con la sanguinosa e violentissima flagellazione, che rivestì il corpo lacerato di Gesù del suo stesso Sangue, fu sborsato il prezzo necessario per riavere quella Veste tanto divina quanto miseramente disprezzata dall'uomo. Libro di cielo volume 16, 14 Gennaio 1924, 2 Aprile 2020
14 Gennaio 1924
Nella flagellazione Gesù volle essere spogliato per dare di nuovo alla creatura la veste regale della Divina Volontà
Il primo pensiero del don è davvero che i disegni della dv sono davvero sorprendenti ed edificanti. la meditazione è fatta sulla flagellazione nell'ultima settimana prima della Pasqua. La scorsa meditazione è stata fatta sul dolore del Getsemani.
La cosa stupenda è che Gesù riprende la dottrina cattolica sul peccato originale e come è tipico delle rivelazioni private che la Chiesa - che bada alla sostanza e non al dettaglio - ha comunque ben focalizzato alcune cose. Quello che la Chiesa insegna è che l'uomo fu creato nella Felicità Piena, con tutte le sue facoltà integre e non soggetto a nessun tipo di dolore e nemmeno della morte. Dopo il peccato fu il disordine più totale e perdita di tutti i beni. Qui Gesù ci dice alcune cose molto belle.
"..La mia Volontà era per lui un dolce incanto che lo teneva assorbito in una luce purissima, che non gli faceva conoscere altro che il suo Dio, da cui era uscito, il quale non gli dava altro che felicità senza numero ed era tanto assorbito dal tanto dare che gli faceva il suo Dio, che non si dava alcun pensiero di se stesso. Oh! come era felice l’uomo e come la Divinità si dilettava nel dare a lui tante particelle del suo Essere per quanto la creatura ne può ricevere, per farlo simile a Sé..." Gesù
Il segreto di questa perfettissima felicità dell'uomo era il dono della Dv, la fonte delle sue felicità senza numero, delle sue perfezioni, gioie e del fatto di non aver bisogno di nulla. Era la dv. Noi adesso come possiamo vivere così? Ci possiamo provare ma se non arriva qualche aiuto dall'Alto non ci riusciremo, potremo magari riuscire a fare due orette di preghiera con l'aiuto di Dio (e dovremmo impararle) però non conoscere altro se non Dio, ora non si può fare più. Adamo, ci dice la Sacra Scrittura, era nudo ma era vestito delle vesti regali della dv - non aveva i vestiti materiali - significa ammantato di un tale splendore (non sappiamo come fossero le vesti della Dv, secondo il don è impossibile immaginarsi cosa sia stato realmente).
"..Onde, appena spezzò l’unione della nostra Volontà con la sua, perdette la veste regale, perdette l’incanto, la luce, la felicità; guardò se stesso senza la luce della mia Volontà e guardandosi senza l’incanto che lo teneva assorbito, si conobbe, ebbe vergogna, ebbe paura di Dio, tanto che la stessa natura sentì i suoi tristi effetti, sentì il freddo e la nudità e sentì il vivo bisogno di coprirsi e come la nostra Volontà lo teneva al porto di felicità immense, così la sua lo mise al porto delle miserie........ Onde, l’uomo quando nell’eden spezzò i vincoli dell’unione tra la Volontà Suprema e la sua, si spogliò delle vesti regali della mia Volontà e si vestì dei miseri cenci della sua, debole, incostante, impotente a far nulla di bene....." Gesù
San Tommaso d'Aquino spiega alcune conseguenze indelebili della colpa d'origine: la debolezza della volontà e la sua incostanza e l'incapacità di fare una qualsiasi cosa buona senza l'aiuto di Dio. E ne facciamo esperienza in continuazione. Questa spogliazione fu vissuta da Gesù.
"..Onde figlia mia, prima d’essere legato alla colonna per essere flagellato, volli essere spogliato per soffrire e riparare la nudità dell’uomo quando si spogliò della veste regale della mia Volontà;.." Gesù
Particolare molto importante. E Gesù continua..
"..se Adamo non si fosse sottratto alla Volontà Divina, anche la sua natura non avrebbe avuto bisogno di vesti, non avrebbe sentito la vergogna della sua nudità, né sarebbe stato soggetto a soffrire il freddo, il caldo, la fame, la debolezza,.." Gesù
Non ci sarebbero state queste cose. E' tanta roba, sono grandi doni per tutti
"..quindi, come volle vivere del suo volere, ebbe bisogno di tutto, perché il volere umano non ha potere di potersi sostituire a tutti i bisogni, né ha in sé la fonte del bene, perciò fu costretto a procurarsi con stento le cose necessarie alla vita..." Gesù
Il volere umano non ha in sè la fonte del bene. In questi giorni (di lockdown per quando è stata fatta la meditazione) qualche santo pianto di dolore, non dobbiamo prendercelo con Adamo - la Chiesa insegna che in Adamo abbiamo peccato tutti anche se non l'abbiamo commesso, perchè in lui, capostipite del genere umano, abbiamo peccato tutto. Queste perdite sono a carico nostro e poi con tutto quello che combiniamo sul pianeta terra. E' molto importante la prova che stiamo vivendo, per l'uomo, riconoscerci in questa condizione miserabile, ecco perchè abbiamo bisogno di Misericordia, merita compassione ed aiuto chi sta nella miseria e non chi non ha bisogno di nulla. Perchè torni il regno della dv c'è bisogno di comprenderne l'importanza. Il don vorrebbe tanto sapere - anche tra chi ascolta - chi è che veramente persuaso (che si riconosce nel proprio cuore davanti a Dio) che siamo meno di nulla?
"..Vedi dunque che significa non stare unito con la mia Volontà? Oh! se tutti la conoscessero, come avrebbero un solo sospiro: che il mio Volere venga a regnare sulla terra..." Gesù
Chi è che si sente un miserabile? Ammesso che qualcuno faccia qualcosa di buono, chi è che così sicuro che le proprie intenzioni non siano mosse da altri fini? Che quel buono non sia rovinato dalla nostra volontà umana? Questa è una condizione che Dio conosce e Lui si accontenta di ciò ma noi dobbiamo esserne persuasi anche esistenzialmente e non solo intellettualmente. Quando uno è così smette di giudicare il prossimo e di scandalizzarsi del prossimo, smette di arrabbiarsi se parlano male di lui ecc... siamo diventati dei miseri. Contempliamo qualche straccione di strada, quelli siamo noi tutti quanti (se si capisce il senso buono) nella loro condizione ontologica. E lo dobbiamo riconoscere. Oggi la gente non pensa di avere bisogno di Misericordia, oggi la gente pensa di poter peccare perchè tanto appena fatto il peccato Dio mi ha già perdonato. Questo è un'insulto a Dio, dobbiamo fare attenzione. Una delle conseguenze oggettive della prova che stiamo vivendo è che comprendiamo il nostro essere imponente, travolti, bisognosi d'aiuto e questo è molto importante. Tra gli effetti accidentali di questa prova speriamo che questo possa venire.
L'uomo aveva e ce l'avrebbe la fonte per i propri bisogni. Papa Francesco dice che dobbiamo imparare ad avere vergogna di fronte a Gesù (nel segreto del Cuore), beato chi è capace di pregare in questo. La preghiera del pubblicano del Vangelo è un'esempio; chi sarà che prega così? Quando l'uomo si umilia davanti a Dio che è una delle preghiere più alte. Io non mi merito della Comunione, noi lo diciamo a pappagallo non umiliandoci profondamente quando ci accostiamo alla Sacra Mensa. Poi, abbiamo fatto ringraziamento? Gesù piange per come ci siamo ridotti e sente in sè la vergogna che dovremmo sentire noi, e poi si fa massacrare perchè tu possa riottenere il vestito della dv.
"..Onde figlia mia, prima d’essere legato alla colonna per essere flagellato, volli essere spogliato per soffrire e riparare la nudità dell’uomo quando si spogliò della veste regale della mia Volontà; sentii in Me tale confusione e pena nel vedermi così denudato in mezzo a nemici che si facevano beffe di Me, che piansi per la nudità dell’uomo e offrii al mio Celeste Padre la mia nudità, per fare che l’uomo fosse vestito di nuovo della veste regale della mia Volontà e per sborso, affinché ciò non mi fosse negato, offrii il mio sangue, le mie carni strappate a brani, mi feci spogliare non solo delle vesti, ma anche della mia pelle, per poter pagare il prezzo e soddisfare al delitto di questa nudità dell’uomo; versai tanto sangue in questo mistero che in nessun altro ne versai tanto, tanto che bastava coprirlo come con una seconda veste e con la veste di sangue per coprirlo di nuovo, così riscaldarlo, lavarlo, per disporlo a ricevere la veste regale della mia Volontà.” Gesù
Noi non abbiamo idea di cosa è successo alla flagellazione. Ci furono le funi, verghe e flagelli. Nella Passione di Mel Gibson si vedono solo due attrezzi su tre. Il corpo di Gesù era completamente rosso, era completamente scarnificato.
"...Io nel sentir ciò, sorpresa, ho detto: “Mio amato Gesù, come mai può essere possibile che l’uomo col sottrarsi alla tua Volontà, ebbe bisogno di vestirsi, ebbe vergogna, paura, eppure Tu facesti sempre la Volontà del Celeste Padre, eri una sola cosa con Lui; la tua Mamma non conobbe mai il suo volere, eppure aveste bisogno di vesti, di cibo e sentiste il freddo ed il caldo.” Luisa
E Gesù spiega l'inno di san Paolo, (dello svuotamento) Gesù è venuto ad assumere la condizione dell'uomo decaduto. Gesù ha condiviso in tutto, eccetto il peccato, la condizione di decadenza dell'uomo. Gesù ha avuto una natura integra e perfetta in quanto a volontà personale - non aveva la concupiscenza e quelle miserie interiori conseguenza del peccato originale - ma quelle compatibili sì (quindi aveva fame, sudava per il caldo, pativa il freddo ecc....). E così anche la Madonna anche se non se lo meritava.
".. Ma non volli servirmene per amore dell’uomo, volli sacrificarmi in tutto, anche nelle cose più innocenti create da Me stesso, per attestargli il mio ardente amore, anzi ciò serviva ad impetrare dal mio Divin Padre, che per riguardo mio e della mia volontà tutta sacrificata a Lui, restituisse all’uomo la nobile veste regale della nostra Volontà.” Gesù
Ringraziamo il Signore ed umiliamoci di fronte a Lui.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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