Gesù spiega come solo le anime che veramente lo amano lo seguono sulla via della croce e del patire. Chi vuol vivere nella Divina Volontà deve essere pronto a scoprire tutte le forme e specie di dolori, per poter cambiare le pene di tutti in bene, le tenebre in luce, le freddezze in fuoco, per vivere la pienezza della vita nella Divina Volontà e per ricevere le follie di amore che Gesù fa per questo genere di anime. La brutta piaga dei "carnefici di anime" e il dolore immenso che ciò causa al Cuore di Gesù. Libro di cielo volume 15, 18-23 Maggio 1923, 27 Gennaio 2020
18 Maggio 1923
Com’è difficile trovare un’anima che voglia patire. Nella Chiesa ci sono carnefici d’anime
“Figlia mia, Io non bado alle parole ma ai fatti,..." Gesù
Certamente nella nostra vita interiore dobbiamo fare delle scelte che poi si concretizzano, tipo: voglio vivere nella dv, questo può diventare parola, non c'è vita cristiana se non si sono fatte delle scelte forti e decise ed irreversibili. Il problema è che alla parole bisogna far seguire i fatti, se io mi sono offerto alla divina volontà poi devo compiere gli atti. In quelle che dipendendo dal mio esercizio e quelle che mi mette di fronte la dv e certamente rientra nella dv il tema della croce o tribolazione (anche nel Vangelo Gesù dice di prendere la nostra croce e seguirlo ogni giorno). La forma matura dell'amore è questa: condividere le sue pene, è comprendere che quando stiamo soffrendo (qualunque cosa stiamo soffrendo) è il Signore che ci chiede di condividere le sue pene e di aiutarlo nell'opera della Redenzione che costa sofferenza.
Mi sentivo tutta afflitta e quasi priva del mio dolce Gesù; che duro martirio è la sua privazione! Martirio senza speranza di prendere il Cielo d’assalto come lo prendono i martiri, per rendere dolce ogni loro patire; invece la sua privazione è martirio che disunisce, che brucia, che taglia e che apre un abisso di separazione tra l’anima e Dio e, che invece di raddolcire il patire, lo amareggia, lo attossica in modo che mentre si sente morire, la stessa morte fugge da lei lontano,..." Luisa
Luisa non ha desiderio di Gesù durante la privazione per cessare di patire ma vuole che Gesù si rifaccia vivo perchè le rinnovi i dolori. Pene divine che noi possiamo comprendere entro certi limiti che non tutti possono capire.
“Figlia mia, Io non bado alle parole ma ai fatti, credi tu che sia facile trovare un’anima che voglia patire davvero? Oh! come è difficile, in parole ci sono anime che vogliono patire, ma nei fatti sfuggono, quando un dolore le opprime o altre pene le circondano oh! come vorrebbero liberarsi ed Io rimango sempre il Gesù isolato nelle pene ed è perciò che quando trovo un’anima che non rifugge il patire e vuol farmi compagnia nelle mie pene, anzi aspetta e riaspetta che le porti il pane del dolore, questo mi dà il delirio dell’amore e mi fa giungere a far pazzie ed a largheggiare tanto con quest’anima, da far stupire Cielo e terra. Credi tu che sia stata cosa indifferente sul mio cuore che tanto ama, che mentre eri priva di Me, mi aspettavi, non per altro se non perché ti portassi le mie acerbe pene?” Gesù
Nei confronti di queste anime (che desiderano la sofferenza santa) , dice Gesù si spalancano tutti i canali di gioie, grazie e consolazione. Grazie immense a chi vive nella dv.
Ma mentre diceva ciò, mi ha fatto sentire che passava il Santissimo per la strada e mi ha dato una stretta più forte al cuore ed io:
“Mio Gesù, che c’è? Dove vai, chi ti porta?” (Luisa)
E Lui, tutto mesto: “Vado ad un infermo portato da un carnefice di anime.” (Gesù)
Purtroppo ci sono dei carnefici di anime nella Chiesa ieri ed oggi. Gesù ne individua tre specie (ma non tocca a noi fare i giudici) ma lo fa per condividere una sua pena.
".. Quanto dolore non sente il mio cuore nel vedere che quelli stessi che avrebbero dovuto aiutare e santificare le anime, sono causa della loro rovina.” Gesù
Non usiamole per sbatterle in faccia al parroco o al don di turno. Consoliamo Gesù e preghiamo per i sacerdoti.
".. Ci sono i carnefici legati agli interessi,.." ai soldi, alle cose della terra, ai beni; noi non dobbiamo essere attaccati a queste cose, usiamoli per la nostra esistenza e stop. La prova per vedere se siamo distaccati è la condivisione. Occorrono fatti concreti. "..Ci sono gli immodesti, che invece di purificare le anime le deturpano.." Gesù, cronaca recente ed attuale che ci riempe di immenso dolore (chi può capire capisca) e "...Ci sono i carnefici dei passatempi, dediti ai piaceri, ai passeggi ed altro, che invece di raccogliere le anime ed infondere in esse l’amore alla preghiera ed alla ritiratezza, le distraggono;..." sono quelli che la vita cristiana, che comporta anche l'accoglienza e il godimento delle cose belle della vita e dello svago ok, la vita godereccia e spensierata e chi vive per queste cose non è vivere santamente i ti amo di Dio. I ministri di Dio devono essere per primi maestri di preghiera e di vita santa. Noi non dobbiamo giudicare, è evidente che quando dobbiamo scegliere un confessore o un direttore spirituale, è evidente che dobbiamo metterci nelle mani di chi non appaia un carnefici. Ma non giudichiamo mai le persone ma sulla base di riscontri oggettivi ed esterni possiamo farci un'idea oggettiva di chi abbiamo di fronte e se non mi fido (senza giudicarne e sparlarne) cercherò chi non mi appare un carnefice di anime perchè anzichè aiutarmi nella santificazione mi aiuterà nel contrario.
"..Quanto dolore non sente il mio cuore nel vedere che quelli stessi che avrebbero dovuto aiutare e santificare le anime, sono causa della loro rovina.” Gesù - se siamo capaci di unire le nostre preghiere e sacrifici bene, discernimento oggettivo su chi sia adatto a guidare la mia anima. Ok. Nessuno può o deve giudicare i ministri di Dio.
23 Maggio 1923
La Volontà di Dio è pienezza e chi vive in Essa deve accentrare tutto in lei
"...Ah! figlia mia, per prendere pieno possesso della mia Volontà devi accentrare in te tutti gli stati d’animo di tutte le creature e come passi uno stato d’animo, così prendi il dominio. Ciò successe nella mia Mamma e nella mia stessa Umanità; quante pene, quanti stati delle anime erano accentrati in Noi? La mia cara Mamma varie volte rimaneva nello stato della pura fede e la mia gemente Umanità restava come stritolata sotto il peso enorme di tutti i peccati e pene di tutte le creature, ma mentre soffrivo restavo col dominio di tutti quei beni opposti a quei peccati e pene delle creature e la mia cara Mamma restava Regina della fede, della speranza e dell’amore, dominatrice della luce, da poter dare fede, speranza, amore e luce a tutti.." Gesù
Gesù e la sua Mamma hanno vissuto tutti gli stati di sofferenza, Maria Santissima rimaneva nello stato di pura fede, pensiamo la fuga in Egitto: la Madonna non sapeva quanto tempo ci sarebbero stati e si è dovuta abbandonare alla dv abbracciando quella situazione. Qui Gesù spiega che la pienezza della vita nella dv non è possibile viverla se non si conoscono tutte le tenebre e le situazioni di sofferenza delle creature e si vivono a beneficio di tutti. Chi vive nella dv porta luce e vita nella dv a tutti ma per dare è necessario possedere.
"..Per dare è necessario possedere e per possedere è necessario accentrare in sé quelle pene e con la rassegnazione e con l’amore cambiare in beni le pene, in luce le tenebre, in fuoco le freddezze. La mia Volontà è pienezza e chi deve vivere in Essa deve entrare nel dominio di tutti i beni possibili ed immaginabili, per quanto a creatura è possibile..." Gesù
Rassegnazione ed amore (altre due parole chiave). Chi di noi è pronto non a parole ma a fatti a fare questo? Perchè questo è un punto fondamentale: se si fa questo, succedono due cose: primo si dà tanti di quei beni (anche se non ce ne rendiamo conto) a tante creature che soltanto in Paradiso ne avremo visione e conoscenza adeguata ma arriveranno tanti beni anche per noi.
"..Quanti beni non posso dare a tutti e quanti non ne può dare la mia inseparabile Mamma? E se non diamo di più è perché non c’è chi prenda, perché tutto soffrimmo e mentre stavamo sulla terra la nostra dimora fu nella pienezza della Divina Volontà.." Gesù
Per molto avere, molto bisogna dare. E a chi molto viene dato, molto viene chiesto. Per avere grandi grazie occorre essere disponibili a passare bene per grandi croci con la rassegnazione e con l'amore. Rassegnazione, non dobbiamo intendere con quella sfumatura negativa ma la rassegnazione è quella operazione di adeguamento alla dv ma che sia fatta volentieri, con sofferenza ma volentieri. O addirittura con gioia (se il Signore ci dà la grazia). E poi con l'amore, noi siamo pronti a dire a Gesù: tranquillo, qualunque cosa non ti preoccupare conta sul mio cuore e stai tranquillo. Possiamo dire a Gesù: puoi fidarti di me? Noi dobbiamo fidarci di Gesù e Lui può fidarsi di noi?
"..credi tu che sia cosa da nulla, o come tutte le altre vite, anche sante, il vivere nel nostro Volere? Ah! no, no, è il tutto, qui conviene abbracciare tutto e se qualche cosa sfugge non puoi dire che vivi nella pienezza della nostra Volontà, perciò sii attenta e segui sempre il volo nel mio Eterno Volere.” Gesù
Gesù parla in un contesto di dolore e di privazioni e pene. Questo non ci deve spaventare, grandi croci grandi grazie necessarie a vivere in pienezza nella dv.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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