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sabato 20 giugno 2020

Cosa significa "figli di Dio"

Gesù spiega a Luisa che la vita nella Divina Volontà altro non è che vivere per davvero e sul serio il Padre Nostro, a cominciare dal comprendere cosa veramente significhi essere "figli di Dio". Gesù spiega anche le analogie (pur con le dovute e immense differenze) derivanti dalla vocazione unica e irripetibile della Vergine Santissima e di Luisa, in relazione alle due opere del Fiat redimente (redenzione) e del Fiat santificante (regno della Divina Volontà), che rivelano uno stile che Dio sempre usa nelle sue opere. Libro di cielo volume 15, 14 Aprile 1923, 17 gennaio 2020

14 Aprile 1923 Come Iddio nel far le opere che devono servire al bene generale, accentra in una creatura della umana famiglia tutto il bene che vuol dare

Gesù dice una cosa nota e altre cose sono singolari (pur con le evidenti distanze), Gesù pone un parallelismo tra la figura di Maria e con quella di Luisa nelle quali ha accentrato una marea di grazia per i suoi divini disegni. Dall'altro canto Gesù spiega che vivere nella dv è il vivere il Padre Nostro. Venga il tuo regno e sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra.

"..Ora, per disporre le anime a vivere nel mio Volere, metterle a parte dei beni che Esso contiene e fare ritornare l’uomo sulla via della sua origine, come da Me fu creato, volli pregare Io per primo, facendo risuonare la mia voce da un punto all’altro della terra, fin nell’alto del Cielo dicendo: “Padre nostro che sei nei Cieli.” Non dissi Padre mio, ma lo chiamai Padre di tutta l’umana famiglia, per impegnarlo in ciò che dovevo soggiungere: Che tutti santifichino il tuo nome, affinché venga il regno tuo sulla terra e la tua Volontà si faccia come in Cielo così in terra; era questo lo scopo della Creazione ed Io chiedevo al Padre che fosse compiuto. Come Io pregai, il Padre cedette alle mie suppliche e così formai il germe d’un tanto bene e per fare che questo germe fosse conosciuto, insegnai agli apostoli la mia preghiera e questi la trasmisero a tutta la Chiesa, affinché come il popolo del futuro Redentore trovava la salvezza in Esso e si disponeva a ricevere il promesso Messia, così con questo germe formato da Me la Chiesa prega e ripete tante volte la stessa mia preghiera e si dispone affinché le creature ricevano, riconoscano ed amino il mio Celeste Padre come Padre loro, in modo da meritare d’essere amati da figli e ricevano il gran bene che la mia Volontà si faccia come in Cielo così in terra.." Gesù

Gesù ha pregato il Padre Nostro dicendo Padre Nostro non Padre Mio. Noi non ci facciamo più caso, l'ideale della preghiera vocale sarebbe quello di interiorizzare ciò che chiediamo a Dio perchè sono cose grosse. San Francesco passò una notte intera a rendersi conto cosa volesse dire chiamare Dio Padre. La liturgia e la Messa, ma tante cose ci scorrono addosso perchè non riusciamo ad avere una grande attenzione. Cosa dice quando introduce il Padre Nostro? Obbedienti alla parola del Salvatore e formati dal suo divino insegnamento OSIAMO DIRE. Cioè osare, ma come ci permettiamo chiamare Dio come Padre? Perchè vuol dire che io sono come Lui, mio padre mi assomiglia d'aspetto e condivido la sua natura e questo vale per Dio. Ecco perchè Gesù dice ho pregato così (guardando al futuro), essere figli di Dio (anche san Paolo lo dice, noi abbiamo uno spirito che grida Abbà Padre), Dio diventa una presenza e normale senza grazie straordinarie. Perchè questa è la vita nella dv. Si tratta di riflettere.

"..L’opera era grandissima ed incalcolabile a mente creata; doveva accentrare tutti i beni ed anche Me stesso per fare che tutti potessero trovare ciò che volevano, perciò dovendo essere l’opera della Redenzione tanto grande da travolgere tutte le generazioni, volli per tanti secoli le preghiere, i sospiri, le lacrime, le penitenze di tanti patriarchi e profeti e di tutto il popolo dell’antico testamento e feci ciò per disporli a ricevere un tanto bene e per muovermi ad accentrare in questa celeste creatura tutti i beni che tutti avrebbero dovuto fruire. Ora, che cosa muoveva a pregare, a sospirare, eccetera, questo popolo? La promessa del futuro Messia, questa promessa era come il germe di tante suppliche e lacrime, se non ci fosse stata questa promessa, nessuno si sarebbe dato pensiero, nessuno avrebbe sperato la salvezza..." Gesù

Quindi tutti ad implorare che venga il Tuo Regno, ma chi è che può dire con la Madonna che non ha fatto neanche un sospiro fuori dalla divina volontà? E' già un miracolo fare la divina volontà come hanno fatto tanti santi (anche in maniera eroica), ma chi è che può vivere in connessione ininterrotta con la dv? Gli abitanti del cielo sono fusi 24h con la divina volontà e quindi dire "...sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra..." capiamo come mai è una cosa grossa. Qui si tratta come tra Abramo e la venuta di Cristo sono passati circa 2000 anni, tra Cristo e Luisa altri circa 2000 anni. 2000 anni a pregare, 2000 ad invocare il Padre e dopo 2000 con Luisa questa invocazione inizia a prendere corpo.

"..Ora figlia mia, veniamo alla mia Volontà, tu credi che sia una Santità come le altre santità? Un bene, una grazia quasi pari alle altre che ho fatto per tanti secoli agli altri santi ed a tutta la Chiesa?.." Gesù

Qui si tratta di un'epoca nuova.

".. No, no! qui si tratta d’una epoca nuova, d’un bene che deve servire a tutte le generazioni;........Ora, per disporre le anime a vivere nel mio Volere, metterle a parte dei beni che Esso contiene e fare ritornare l’uomo sulla via della sua origine,..." Gesù

Noi possiamo sognare che un giorno che non faremo neanche un passo fuori dalla divina volontà, se uno prende sul serio ciò che capisce è lecito sperarlo e sognarlo. Non avviene di botto dall'oggi al domani, non si passa da uno stato di lontanza alla santità di colpo. Oggi ci stanno i credenti non praticandi e praticanti non credenti ma di praticanti e credenti ce ne sono pochi. I primi (credenti non praticanti) sono coloro che dicono di credere ma poi non vivono in grazia, poi ci sono i praticanti non credenti ma che praticano solo alcune celebrazioni liturgiche ma vivono tutto avendo una fede che sia ridotta al lumicino ma non hanno una vita cristiana esemplare. Di credenti praticanti ce ne stanno pochini. In questa situazione dov'è che si vedono i Figli di Dio? Quelli che hanno stili e purezza nobiltà divina? Dobbiamo per quanti possibile acquisire dei modi e stili soprannaturali confrontandoci con la testimonianza di Gesù e di Maria (anche attraverso questi scritti).

Gesù spiega il principio. La razza umana viene da Adamo ed Eva, se non avessero peccato tutti saremmo stati in Grazia ed avremmo vissuto una vita stupenda e meravigliosa. E io che c'entro con Adamo? E' Adamo il capostipite, se lui perde o conserva qualcosa, anch'io perderò o conserverò qualcosa. Questi sono dati oggettivi. Arriva il diluvio universale. Chi viene salvato? Noè, incomincia la storia della salvezza e viene scelto Abramo, chi viene scelta per la redenzione? La Madonna. Dall'uno ai molti è anche conservato nella struttura della Chiesa. Nella parrocchia il parroco è uno, nella diocesi il Vescovo è uno e il Papa è uno. Poi ci sono i vescovi emeriti, papa emeriti ecc.. ma il papa, vescovo in carica è uno. E' la modalità del Padre Eterno. Prima di aprire le sorgenti della dv, ha preso una persona (Luisa) e gliela ha fatta vivere e attraverso questi scritti Gesù si è servito per fare questa esegesi. Non tutti potremmo vivere la vita di Luisa, reclusa ed in umana solitudine a fare gli atti, i giri, a sentire Gesù poi a scrivere, qualche lavoretto manuale, a soffrire e a fare le ore della Passione. Però per poter viverla al 100% (una persona che lavora non può stare dalla mattina alla sera a fare i giri, al massimo qualche giro veloce mettendo il Ti Amo Gesù nel cielo), queste operazioni spirituali portano riverberi a tutta l'umanità presente, passata e futura. Che si chiami Luisa o altro una persona doveva essere, la Madonna..immaginiamo come si sentiva questa donna? Consapevole di essere stata scelta come Madre di Dio, è una. Gli è toccato a Lei. Luisa ha questa analogia di funzione. L'opera di Redenzione si compie (non solo con la Croce - quante miserie e debolezze ci portiamo anche se battezzati?) - come si esce da questa situazione? La Redenzione ci cancella il peccato originale ma non le sue conseguenze e noi dobbiamo tribolare per fare meno danni possibili. Come faccio ad uscire da questa cosa? Ecco tutte le promesse di Gesù sul Regno della Divina Volontà. Mettiamoci nei panni di Luisa con Gesù che ci dice una cosa del genere, mettiamoci nei panni di un cardinale che si trova ad un Conclave e vede che incominciano a votarlo e scopre di essere diventato Papa. Come si sente quello? E' una cosa grossa. Ma anche nel piccolo quando uno scopre che viene chiamato alla vocazione sacerdotale. Questa cosa lascia stupiti i chiamati che si sprofondano sotto cento metri di terra. C'è da stupirsi che Dio voglia che i suoi figli vivano veramente da Figli. Questo è il prodigio dei prodigi. In cielo non c'è nessun'altra vita se non la divina volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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