Gesù spiega a Luisa il mistero insondabile dei tempi in
cui Egli sceglie di compiere le sue grandi opere. Insondabili sono anche
le motivazioni delle sue scelte, che dipendono dalla sua Divina volontà
e che sono per noi incomprensibili. Gesù, per quanto dipende da Lui,
vuole salvare tutti dalle tenebre dell'Inferno e desidera che quanti più
possibile vivano da figli della luce nel regno della Divina Volontà.
Libro di Cielo Volume 14, 27 Ottobre 1922, Lunedì 9 Dicembre
2019
27 Ottobre 1922
La Divina Volontà: eredità di Gesù alle creature. Le due generazioni
Alcuni spunti di meditazione da fare nostri: Uno è un grande mistero da tenere presente per evitare di giudicare all'umana (sarebbe meglio non farlo) le opere di Dio. Le opere di Dio non si devono e non si possono giudicare per questo misterioso rapporto che c'è tra il tempo e l'eternità.
Stavo pensando tra me a tutto ciò che sta scritto in questi giorni passati e dicevo tra me: “Come è possibile che il mio dolce Gesù abbia aspettato tanto tempo per far conoscere tutto ciò che operava la sua Umanità nella Divina Volontà per amore delle creature?” Luisa
Questa descrizione fatta da Luisa è proprio ciò che è la Divina Volontà, cioè ciò che faceva la Divinità nell'Umanità di Gesù per il nostro bene ed anche l'insegnare a noi come si continua a fare questo. La domanda sorge spontaea e Luisa tante volte se l'è fatta.
"..Ciò successe anche nella Creazione, quanto tempo non la tenni nel mio seno realmente formata? E quando a Me piacque la misi fuori e la stessa Redenzione, quanto altro tempo non la tenni in Me? Potrei dire “ab eterno”, eppure aspettai tanto tempo per scendere dal Cielo e darne il compimento. E’ il mio solito: prima le fecondo, le formo in Me ed a tempo propizio le metto fuori,.." Gesù
Gesù quando vuol fare una cosa se le tiene formata dentro di sè per un certo tempo. E la mette fuori quando gli piace. Uno può credere alle opinioni varie, ciò che vediamo ha avuto un'inizio, una data di nascita. Ma Dio è eterno, quando è che Dio ha deciso di creare l'Universo? Quanto tempo se l'è tenuta dentro? Con quale criterio ha stabilito il tempo di farla uscire? Nessuno potrebbe rispondere. IL peccato originale, secondo la cronologia biblica, dal peccato originale alla Redenzione sono passati 4000 anni e Gesù negli scritti parla delle rinnovazioni del Mondo (dal peccato originale al Diluvio sarebbero passati 2000 anni e altri 2000 all'Incarnazione). Guarda un pò, dall'Incarnazione alla diffusione degli scritti sulla DV sono passati altri 2000. Qualcuno potrebbe azzardare a fantasiosi ricostruzioni (fra 2000 potrebbe esserci la fine del mondo così abbiamo fatto pari - scherza il don). Però i tempi sono abbastanza significativi, tutto quel tempo passato dal peccato originale alla Redenzione c'è voluto un percorso immenso per arrivare alla Redenzione e prima che questa profezia (Lei ti schiaccerà il calcagno) bisognerà aspettare l'avvento della Gerusalemme Celeste. Nei santi questa profezia, almeno in parte, si è compiuta.
(Per approfondire il discorso delle rinnovazioni del Mondo qua c'è la catechesi: 29 Gennaio 1919 dodicesimo capitolo)
I tempi di cui tante volte si parla nella Sacra Scrittura, e questo vale anche per la nostra vita, noi non possiamo conoscere queste dinamiche e dobbiamo abbandonarci alle mani dell'Altissimo senza farci troppe domande perchè non ci sono risposte. La sapienza di queste scelte la conosce solo l'Altissimo, noi no. E anche nella nostra esistenza ci sono tante cose che non sappiamo giudicarle perfettamente - es: ho incontrato quella persona che è stata significativa per la mia vita a 37 anni, ma se l'avessi incontrata a 18 anni mi sarei risparmiato un sacco di guai, sì però l'hai incontrata adesso. Ce la vogliamo prendere contro Dio? Si potrebbero pensare tante cose ma ha senso pensare queste cose? No. Non siamo in grado su questo di fare un discernimento. Nell'esperienza del don nella sua vita di sacerdote è evidentissimo che ci sia da parte di molti queste domande di per sè comprensibili (nel fatto di essere domande) ma la cui risposta l'avremo nell'altro mondo.
Secondo punto: I figli delle tenebre e i figli della luce.
"..anzi tu devi sapere che la mia Umanità conteneva in sé due generazioni, i figli delle tenebre ed i figli della luce. Venni a riscattare i primi e quindi sborsai il mio sangue per metterli in salvo. La mia Umanità era santa e nulla ereditò delle miserie del primo uomo e sebbene fosse simile nelle fattezze naturali, ero intangibile da ogni minimo neo che potesse adombrare la mia santità; la mia eredità fu la sola Volontà del Padre mio, in cui dovevo svolgere tutti i miei atti umani per formare in Me la generazione dei figli della luce..." Gesù
Da quello che si capisce è questo: i figli delle tenebre (ne parla anche nel vangelo) chi sono? Sono quelli che vivono lontani da Dio e vivono - più o meno coscientemente - immersi nel mondo del male. La venuta di Gesù sulla terra è finalizzata per prima cosa alla salvezza delle anime. Scopo principale ed obbiettivo minimo. La tragedia da scongiurare è che non ci siano persone che sprechino la loro esistenza e che si dannino. E come noi sappiamo dall'esperienza oggi non si vedono nella maggioranaza dei casi grandissimi santi impegnatissimi. Ci sono tanti bravi fedeli ma c'è da pensare che la maggioranza delle persone raggiunge la salvezza grazia ai portenti della Misericordia di Dio con la quale entra in contatto almeno prima della morte. Da questa grande massa c'è evidentemente un numero più ristretto di persone che tendono alla santità imitando (forma ordinaria) la Santissima Umanità di Gesù (chi vuol venire dietro di mè, rinneghi sè stesso, prenda la propria croce e Mi segua - dice Gesù).
Tra questi spiccano quelli che Gesù chiama i figli della luce perchè chiamati ad essere illuminati, riempiti di santo e bel sole, dalla conoscenza di ciò che Gesù non soltanto fece nella sua natura umana ma anche ciò che fece la sua divinità per poter spandere soli dovunque. Quando noi compiamo un'atto nella dv, quell'atto diventa un piccolo sole (luce riflessa dal sole divino di Gesù).
"..la mia eredità fu la sola Volontà del Padre mio, in cui dovevo svolgere tutti i miei atti umani per formare in Me la generazione dei figli della luce..." Gesù
Anche qua, questi discorsi si intersecano con altri misteri di Dio - ma è meglio non addentrarsi troppo perchè si rischiano di dire delle eresie grosse quanto una casa - Ci sono dei perchè che non hanno risposta qua su questo mondo. Come mai un tizio viene messo in grado di conoscere questi scritti (esempio) e magari ci sta una persona che magari vive sperduta in qualche zona del mondo e non conosce la Chiesa..come mai? Perchè a me sì e a quello no? Non si possono fare queste domande. In Dio tutto ha una risposta ma il problema è che in questo mondo le risposte, specie questo tipo di risposte, Dio non le dà. Sono domande (se ci facciamo attenzione, noi dobbiamo porre attenzione a cosa domandiamo a Dio e cosa chiedersi) perchè ordinariamente è meglio evitare di interrogarlo ma ragionare nell'ottica che è Lui a farci qualche domanda. Che stai combinando? Come stai vivendo la vita? Come sta vivendo quel tempo liturgico? Ti stai preparando bene a quella festività o stai perdendo tempo e risorse?
Chi sono queste anime a cui il Signore farà il dono di vivere nel Divin Volere? Non lo sappiamo. Luisa tante volte ha chiesto Gesù come mai fosse lei la destinataria di questi messaggi. Se fosse successo a me? Tra tutti i santi, proprio a me? Lo disse anche Santa Elisabetta, a che debbo che la Madre del mio Salvatore venga a me? Lei e non altri hanno ricevuto la visita della Madonna. Dietro questo livello superficiale - non in negativo -(il messaggio che Gesù dà è semplice: io le mie opere che faccio prima me le tengo e poi le metto fuori. L'opera che ho fatto sulla terra è duplice: la prima è cercare di salvare più persone possibili, ma il compimento dell'opera della Redenzione è restituire a più persone possibili la possibilità di vivere in pienezza - nella maniera migliore - la vita terrena (nella dv) e questi saranno i figli della luce. In questi Gesù potrà vivere la sua gioia di vivere una vita degna di essere vissuta. Quello che dobbiamo pensare è che non ci siano preclusioni da parte di nessuno, così come Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi ma purtroppo sappiamo che non tutti si salveranno per colpa loro. E così dobbiamo pensare che non ci siano preclusioni a priori per nessuno, gli scritti sono offerti a tutti, non ci sono cose strane o segreti da tenere nascosti ma sono sotto la luce del sole e la custodia della Chiesa che li sta studiando. E'chiaro che dipende anche da come i destinatari reagiscono a questo dono, se lo apprezzano, se lo accolgono, se ci lavorano sopra, se gli danno importanza ecc...
Dietro questo ci sono queste due cose:1) I tempi di Dio si cui non si può indagare e 2) le scelte di Dio che fa - anche molto personali - che non possono essere sindacate. Il don non sa perchè il Signore ha scelto lui per diventare sacerdote e non suo fratello. Molte volte (e capita a tutti a chi è scelto dal Signore) la gente non si sente adatta e magari pensa che un'altro sarebbe stato più adatto. Però non spetta a noi giudicare e dirlo seriamente sarebbe come a dire a Dio: ti sei sbagliato. Dio non si sbaglia nelle cose che fa. Non spetta a noi giudicare ma fare discernimento nelle cose che Lui dispone.
".. Vedi ora quanto è necessario che il mio Volere sia conosciuto su tutti i rapporti, nei prodigi, negli effetti, nel valore, ciò che feci Io in questo Volere per le creature, ciò che devono far loro; e questo sarà una calamita potente per attirare le creature a far ricevere l’eredità del mio Volere e fare uscire in campo la generazione dei figli della luce. Sii attenta figlia mia, tu sarai il portavoce, la tromba per chiamarli e riunire questa generazione tanto a Me prediletta e sospirata.” Gesù
La tromba è stata Luisa a noi il compito di conoscere e di approfondire questo dono per diventare figli della luce.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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