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giovedì 30 aprile 2020

Tutto, subito e a gloria di Dio solo

Gesù esorta Luisa ad essere sollecita nella pubblicazione degli scritti, senza indugiare perché i doni di Dio non vadano perduti o dimenticati. Da chi vive nella Divina Volontà non deve uscire altro che amore, santità e gloria per Dio solo. Libro di Cielo, Volume 14, 15 e 20 settembre 1922, Venerdì 29 Novembre 2019

15 Settembre 1922 Desiderio di Gesù che si conosca il Divin Volere operante nella creatura

Agli altri si fa l’inventario delle cose dopo la loro morte; a me sola tocca la dura sorte di farlo io stessa mentre sono viva. Ah! Signore, dammi la forza per fare il sacrificio.” Luisa

"....Tu vorresti aspettare dopo la tua morte ed il mio Volere non vuole aspettare e poi, è vero che tu hai il connesso, l’innesto con la mia Volontà, ma qui si tratta non di te, ma di Me; si tratta di far conoscere gli effetti, i pregi, il valore che contiene il mio Volere operante nella creatura quando essa vive in Esso.......Oh! quante cose sepolte vi sono che ho manifestato alle anime, per mancanza di chi s’interessi delle opere mie! Ma se ho tollerato le altre, questa della mia Volontà non la tollero, darò tanta grazia a chi si metterà all’opera, da non potermi resistere, ma la parte più interessante ed essenziale la voglio da te.” Gesù

Questi due brani ci ricordano una cosa che valgono anche per tutti noi. Il contesto è la volontà di Gesù di procedere urgentemente alla pubblicazione degli scritti di Luisa mentre lei era ancora viva e Gesù spiega che molte cose che ha manifestato alle anime - non a titolo personale - (ci sono delle chicche che il Signore riserva ai suoi figli e figlie, cose personali che nessun'altro conoscerà per nessun motivo in questo mondo) ma a volte il Signore fa delle rivelazioni e dà dei doni, si manifesta non ad uso privato ma per il bene delle anime. Il problema è che quando succedono queste cose ci sono dei fattori: c'è il diavolo che inizia a fare il matto perchè non vuole che sia fatto il bene alle anime. I bastoni tra le ruote sono di cercare e di distruggere l'opera in toto o quando questo non riesce insabbiare il tutto e purtroppo molte volte c'è riuscito. Perchè queste persone devono trovare qualcuno che le aiuti a fare discernimento per vedere l'origine di quelle cose e qualcuno che le aiuti ad archiviarle e se ne prenda cura per custodire questo patrimonio grande di cose ed eventualmente curarne la pubblicazione. Quando una persona diventa Venerabile gli scritti sono approvati. Significa che quando si vive nella dv non si può essere fatalisti o trascurati, nel senso che le cose che il Signore ci affida - con calma - noi dobbiamo prendercene cura con solerzia senza rimandare a domani ciò che si può fare oggi.

Ogni mattina la Santa Madre Chiesa nell'invitatorio ci fa dire "Ascoltate OGGI la sua voce, non indurite il vostro cuore...." se ti arriva una grazia, se capisci che il Signore vuole qualcosa da te, falla subito. Non aspettare mai tempi lunghi e non procrastinare. Dopo o domani non sono atteggiamenti consoni a chi desidera vivere nel dv.

La seconda cosa (importante assai) è quest'altro punto: che quello che provoca intorno a Luisa, ordini del confessore che sollecita Luisa è mosso da Gesù e con questo ci spinge il Signore a comprendere che Lui a volte ci sollecita al bene non tramite ispirazioni ma tramite interventi esterni; e anche quando c'è una situazione che non ci aggrada, ci disturba un pò e non ci prende tanto però bisogna farsi molto attenti e non escludere affatto che dietro a quella situazione ci sia Dio che ci stia dicendo qualcosa. Certo che il Signore glielo aveva pure detto queste cose qua (a Luisa) ma il modo in cui Dio sollecitava l'adempimento del suo volere erano le cose ordinarissime che potrebbero capitare a ciascuno di noi. Luisa era mossa dall'umiltà e non voleva mettere in giro gli scritti perchè aveva paura che qualcuno pensasse che fosse santa - anche perchè negli scritti c'erano delle esperienze molto forti e anche singolari, è evidente che chi legge quelli scritti o ti ritiene matto, indemoniato o santo. In una direzione ci sono grossi croci e nell'altro c'è la tentazione della vana gloria. Ma Gesù dice di far pubblicare gli scritti prima della sua morte. Di fronte alle opere più grandi nessun indugio, tipo la salvezza e la grandezza della nostra anima (che certamente non è grande come la missione di Luisa) e Dio non si mette all'ultimo posto e non lo si fa attendere. Il massimo è che appena Dio batte ciglio ci sia il nostro FIAT e si fa subito la sua Volontà come gli Apostoli che subito seguirono Gesù.

Noi oggi abbiamo le comunicazioni in tempo reale, abbiamo la possibilità di reperire on line la merce e possiamo prendere subito ciò che vogliamo. Ma presto e subito vale per le cose di Dio, magari possa essere il frutto della nostra meditazione queste parole. Quando Dio chiama, presto e subito. Non posso dire a Dio ripassa un'altro momento - quando i don vanno a benedire le case, fanno esperienza di ciò. Quando vanno a benedire le case talvolta dicono: adesso non son pronto, ripassi. Questa è l'immagine di chi ha il Signore che gli bussa la porta e basta pensare alla parabola degli invitati a nozze: adesso non posso. Ogni volta che Dio muove qualcosa sembra sempre che ci sia tempo per tutto tranne per Lui e questo è un problema perchè sono grazie sprecate.

Una canzone dei THE SUN: Le opportunità che ho perso. Noi le vedremo tutte al termine della nostra vita (ti ho mandato quell'ispirazione, vatti a confessare, vai a messa, impiega bene il tuo tempo, leggi quel libro, ascolta quella catechesi, vai a quel ritiro, ecc..) no no no no -- il problema è che queste cose avvengono con leggerezza. Il Signore non ci manda l'Arcangelo Gabriele visibile a dirci guarda fai questo. Ci manda all'interno del cuore l'ispirazione e all'esterno persone o eventi che ci sollecitano; ma dietro quelle sollecitazioni c'è la volontà di Dio.

20 Settembre 1922 L’anima che vive nella Divina Volontà dev’essere un complesso di tutti i beni e deve far uscire da sé: amore, santità, gloria per Dio. Il doppio ufficio

Deh! fa’, amor mio, che da tutto l’essere mio non esca che amore, lode, riparazione, benedizione verso di Te.” preghiera di Luisa

E Gesù le risponde: “Figlia mia, è decoroso per Me e per te, che da te non esca altro che amore, santità, gloria, tutto per Me,..." questo perchè?

Questo non vale solo per i nostri comportamenti pubblici, una persona che cerca di vivere nella dv s'arrabbia - ma se uno vuole vivere in essa è un lusso (l'arrabbiarsi) che non ce lo possiamo permettere più. Certo abbiamo l'umana debolezza (se accade uno chieda perdono) però dobbiamo essere consapevoli che alcune cose non possiamo più permetterci più. Non possiamo dire che vive nella dv - la santità delle santità - se abbiamo una bocca che vomita fango o dobbiamo avere un comportamento amorevole anche nei confronti delle persone cattive non possiamo perdere la dimensione dell'amore (sofferente). La Madonna (Gesù è anche Dio), pura creatura, noi ci immaginiamo la Madonna che mortifica una persona in pubblico anche se è una persona peccatrice? Certamente piange, prega e soffre per quella persona e se la dovesse incontrarla cercherebbe di farla riflettere sui disastri che sta combinando e anche noi dovremmo imitarla.

Di noi ci deve importare meno di niente, non a noi Signore dà gloria ma a Te e possa la mia vita e testimonianza concorrere a dare gloria a Dio solo. Non chi dice Signore e Signore o fa lunghe meditazioni entrerà nel regno dei Cieli ma chi poi queste meditazioni le mette in pratica.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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