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giovedì 23 aprile 2020

Grazie impiegate e Grazie sprecate

Gesù spiega come sia importante diffondere, in ogni modo e con ogni mezzo buono, le verità che Egli rivela. Spiega come Egli stia sempre in atto di offrire all'uomo tutto il patrimonio di bene che ha acquistato per Lui, ma pochissimi lo prendono e ne beneficiano, causando così la confluenza di molte grazie (che altrimenti andrebbero sprecati) nei pochi che le accolgono e impiegano, soprattutto le anime che vivono nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 14, 26-29 Agosto 1922, Giovedì 21 Novembre 2019

26 Agosto 1922 Le verità, più si pensano, si leggono, più spandono il loro profumo

Stavo rivedendo nei miei scritti, secondo l’ubbidienza, le cose che dovevo segnare per farle copiare e pensavo tra me: “A che pro tanti sacrifici, qual bene ne verrà?” Luisa

Luisa stava facendo un pò di storie - non c'erano i computer - e doveva rivedere i suoi scritti e stava a domandarsi quale bene verrà dai suoi sacrifici.

Pensare, leggere alle verità di Gesù è un'ottimo uso della nostra libertà e scrivere e parlarne...il servo della parabola della mina viene chiamato fannullone, quello che ozia, attenzione nell'orizzonte soprannaturale l'ozio non è soltanto una mancanza di operatività concreta ed operativa - perchè uno che fa una buona meditazione o lettura spirituale - non sta oziando anche se non sta facendo niente di produttivo (non è colpa di quella persona se non può operare perchè magari è disoccupato); bisogna però vedere cosa ci fai con tutto il tempo che hai a disposizione, che ci fai? Una persona che prega non sta oziando, sta pregando, una persona che scrive (al computer...) non è ozio è lavoro. Una persona che parla (cose buone ed edificanti al prossimo) non sta oziando, c'è chi è chiamato ad un impegno serio del ministero della predicazione (es.). Oltre all'impegno intellettuale per dire cose sensate. Questa operosità è spesa sopratutto per sbattere quei fiori che consistono nella diffusione tramite lo scrivere, leggere o parlare delle verità..di questo Gesù è contentissimo. Cosa ha fatto la Madonna nel tempio? Ha letto tanto, ha pregato tanto e meditava e certamente aveva una grande assistenza dello Spirito Santo. In monastero non esiste l'ozio, i lavori del monastero sono i più nobili sul pianeta terra. Dal canto nostro una grande operosità è da spendere nell'andare a prendere e ricevere tante cose che il Signore ci dona. L'operosità anche se non sembra tale consiste nel fare le cose con Gesù.

29 Agosto 1922 L’anima nella Divina Volontà riceve tutti i beni dell’operato di Gesù

Figlia mia, tutto ciò che fece la mia Umanità, preghiere, parole, opere, passi e pene, sta in atto di darsi all’uomo; ma chi prende? Chi riceve l’innesto del mio operato? Chi si avvicina a Me ed unendosi con Me prega, riceve l’innesto della mia preghiera ed i beni che essa contiene? Chi parla, insegna, unito con Me, riceve l’innesto ed i frutti delle mie parole; e così chi opera, chi soffre unito con Me, riceve l’innesto ed i beni che ci sono nelle mie pene ed opere, altrimenti tutti i beni che acquistai per la creatura restano sospesi e non restando innestata con Me, non fruisce dei beni che la mia Umanità con tanto amore vuol dare; se non c’è l’unione, i beni dell’uno restano come morti per l’altro. Immaginati una ruota, il centro della ruota è la mia Umanità; i raggi, tutto ciò che fece e soffrì; la circonferenza dove restano fermati i raggi, è tutta l’umana famiglia che gira intorno alla ruota. Ora, se questa circonferenza, questo secondo giro di ruota non si avvicina per ricevere la fermata dei raggi, i raggi restano sospesi e non possono comunicare i beni che il centro della ruota contiene. Oh! quanto soffro nel vedere i tanti miei beni sospesi, che l’umana ingratitudine non solo non riceve, ma disprezza e calpesta, perciò con tanta ansia vado in cerca delle anime che vogliono vivere nel mio Volere, per poter fermare in loro i raggi della mia ruota e la mia Volontà darà loro grazia da poter formare la circonferenza del secondo giro della ruota e riceveranno tutti i beni che gli altri mi respingono e disprezzano.” Gesù

Questa meditazione cade nella celebrazione della presentazione della Madonna al tempio assecondando il suo desiderio di darsi completamente a Dio, Ella mise in pratica (staccandosi con dolore ed andando a vivere nel tempio di Gerusalemme) all' età di circa 3 anni (dice la Tradizione) e Gesù dice che fruire di tutto ciò che Gesù operò sulla Terra trova in Maria il destinatario principale. Chissà se uno dei motivi per il quale Maria è stata ricolmata di grazie è questo (i Maestri di Spirito dicono che sarebbe più facile contare le gocce d'acqua nell'oceano che le grazie che aveva Maria o i granelli di sabbia). Chissà se tanta pienezza di grazia non sia dovuta per l'enorme spreco e calpestio di tante grazie che Egli ha elargito e le continua ad elargire.

Figlia mia, tutto ciò che fece la mia Umanità, preghiere, parole, opere, passi e pene, sta in atto di darsi all’uomo; ma chi prende?..." Gesù

Attenzione, questo vale per ogni essere umano in ogni istante della sua vita e per ogni azione compie. Chi è capace di calcolare quante azioni, parole, pene, passi, opere, pensieri sono compiuti da tutti i membri della razza umana dal primo all'ultimo che verrà? Un numero del genere quale sarebbe?

Lo sfondo di questi due brani è proprio questo: è lo spreco delle grazie oppure l'utilizzo e la messa in opera o accoglienza e il mandare a buon fine le grazie che Dio ci dona. Se noi ci pensiamo in fondo (e qui ci aiuta il Vangelo - parabola delle mine), in fondo noi abbiamo una libertà reale, profonda e vera che si esplica in questo: le riconosci, usi e traffichi le grazie che Dio ti ha dato? O no? E' tutto qua. Poi dobbiamo dire quanto uno le mette a frutto - perchè la parabole delle mine che uno rende 10, 5 o 0. Fino a che punto vogliamo arrivare nell'andarci a prendere tutta la montagna di grazie che Gesù ci fa in continuazione? Diventeremmo centrali nucleari in grado di produrre in ogni istante energia divina universale perchè - non per noi - ma perchè prendiamo ciò che Gesù ha fatto, lo facciamo nostro e lo uniamo al niente che siamo e che facciamo. Ora chi era la Madonna? La Madonna è andata sempre al massimo, la tavoletta della macchina della sua esistenza stava sempre al massimo, non solo neanche se ne è fatta sfuggire una ma ha portato al massimo livello ogni grazia ricevuta. Comprendiamo anche quanto è grande l'ambito d'esercizio della nostra libertà.

".. Chi parla, insegna, unito con Me, riceve l’innesto ed i frutti delle mie parole; e così chi opera, chi soffre unito con Me, riceve l’innesto ed i beni che ci sono nelle mie pene ed opere,.." Gesù (seconda meditazione)

Dobbiamo cercare piano piano di non arrivare di non omettere nulla in ciò che facciamo all'unirlo (tramite la dv) con l'operato di Gesù; non è una cosa fatta tanto per fare. La vita nella dv non consiste nella ripetizione di questi atti ma consiste anche in essa - se non c'è l' atto preventivo - questo effetto non si produce / e questo è operare non oziare.

Questo vale sopratutto per coloro che si danno alla predicazione, non è la stessa cosa predicare unendo le proprie prediche a quelle di Gesù - qualunque tipo di opera da quelle consapevoli (guidare, dormire, mangiare, lavarsi, riordinare, ecc....) a quelle più alte - le opere vanno tutte quante portate all'unione con Gesù e ancor più le pene e sofferenze. Gesù sta nell'atto ininterrotto di darsi e se questa accoglienza - sottintesa la Verità che Gesù nella sua vita terrena ha rifatto gli atti di tutti gli esseri umani secondo per secondo - e se non c'è questa operazione la persona non fruisce dei beni che l'Umanità di Gesù con tanto amore vuol dare.

Che è lo stesso principio che insegna la Chiesa: se tu non hai l'intenzione di prendere un'indulgenza, l'indulgenza non la prendi ma se non c'è l'intenzione di lucrare essa tu essa non la prendi anche se fai l'opera indulgenziata (il Signore lo sa). E Gesù soffre nel vedere i suoi beni sospesi e soffre nel vedere l'umana ingratitudine, sarebbe auspicabile che Dio ci faccia la grazia di piangere con Gesù per l'umana ingratitudine perchè è una delle cose più brutte che possa esistere. Proviamo ad immedesimarci con Gesù e vedere cosa Lui ha fatto e vedere l'indifferenza, tanta ingratitudine. Proviamo a pensare quando noi facciamo qualcosa di bello, utile al prossimo e nessuno ringrazia o quella cosa viene respinta.

Altro principio fondamentale in generale (non solo della dv): se Dio elargisce una grazia e non va perduta, e se qualcuno non la vuole, andrà a qualcun'altro. Il principio è che nulla di ciò che Dio fa può andare disperso e perduto. Quindi se non ha funzionato con l'anima X si passerà all'anima Y e quali sono le anime raccoglieranno tutto?

Quando vediamo che qualcuno, malauguratamente, disprezza le grazie del Signore molto dovremmo soffrire ma anche molto dovremmo pensare: Signore, fammi vivere nella dv perchè la possa prendere io. E occorre riparare lo spreco di grazie, chiediamo alla Madonna di entrare in questa santa logica e che le ha consentito di essere la depositaria di tutte le grazie perdute a causa dell'ingratitudine umana.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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