Gesù rievoca la benedizione che rivolse alla Madonna prima della sua Passione e spiega gli effetti della sua benedizione. Chiede il ricambio di tale benedizione, che non ha da quasi nessuna creatura. Il portento dell'eucaristia: alle anime che vivono nel Divin Volere Gesù affida la sua vita sacramentale. Libro di Cielo, Volume 14, 6 Luglio 1922, Martedì 5 Novembre 2019
6 Luglio 1922
Benedizione di Gesù alla sua Mamma. Chi vive nella Divina Volontà è depositrice della Vita Sacramentale di Gesù
“Figlia mia, prima della mia Passione volli benedire la mia Mamma ed essere da Lei benedetto, ma non fu la sola Mamma che benedissi, ma tutte le creature, non solo animate ma anche inanimate; vidi le creature deboli, coperte di piaghe, povere, il mio cuore ebbe un palpito di dolore e di tenera compassione e dissi: “Povera umanità, come sei decaduta, voglio benedirti, affinché risorga dal tuo decadimento,..."
Una ricchissima meditazione e bella. Diversi spunti di suggestione vari e tra di loro. Per primo avremo riconosciuto il commento citato (non uguale) ma simile a quello che Gesù fece nell'ora della passione. Prima della Passione, Gesù volle benedire tutti e non solo le creature animate ed inanimate. Questo perchè Gesù ci ha visto nella nostra più profonda di identità di viatori cioè una povera umanità, creature deboli e coperte di piaghe e Gesù soffre. La benedizione era finalizzata per farci risorgere dal nostro decadimento. La dottrina della Chiesa sulla condizione dell'uomo in natura decaduta ecco perchè siamo coperti di piaghe - le 4 ferite che ci lascia il peccato originale (san Tommaso d'Aquino): oscurità dell'intelletto, la debolezza della nostra volontà, la concupiscenza e l'incapacità di dominare la parte inferiore dell'anima da parte di quella superiore. Tanta miseria. C'era però un problema grosso: noi la benedizione non la meritavamo.
"..e siccome tu non la meritavi, perciò volli benedire la mia Mamma, servendomi di Lei come canale per far pervenire a te le mie benedizioni.." Gesù
Questa benedizione che aveva l'incarico di restituirci la forza e rimetterci in piedi. Sappiamo che la Madonna ricambiò la benedizione di Gesù, benedire il Signore (salmo delle lodi della domenica - cantico di Daniele - benedite figli dell'uomo il Signore ecc...). Queste formule molto presente nei salmi sono parecchio sviluppate nella fede degli ebrei e noi cristiani cattolici abbiamo la pienezza della verità ma capita a volte - nel piano operativo - che siamo superati da fratelli e sorelle in comunità separate (certamente pieni di errori dottrinali) ma fa una certe impressione vedere lo zelo che hanno rispetto verso di noi. Sembra che alcuni cattolici non considerino ciò che hanno.
Il Signore si maledice, non magari direttamente, si può dire male. Se uno si lamenta in continuazione - sapendo che è Dio la causa primaria di tutte le cose - è maledire il Signore. Esempio: nell'AT dove il popolo d'Israele passa il tempo a lamentarsi con Dio e Mosè perchè stavano tanto bene prima e nel deserto non si trovavano bene. IL Signore si adira - capire bene - perchè le mormorazioni erano offese a Lui: possibile che non ne abbia fatto una dritta per questo popolo? La nostra vita dovrebbe essere un canto di benedizione per Dio. Benedire l'Altissimo e cercare che la nostra vita diventi una benedizione è un grandissimo obbettivo.
Onde, dopo ciò ho seguito le altre ore della passione e mentre seguivo la cena eucaristica, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e con la punta del suo dito ha bussato forte nel mio interno, tanto che l’ho sentito con le mie orecchie e ho detto tra me: “Che vorrà Gesù che bussa?” (Luisa)
Chi di noi, che invita a pranzo o cena qualcuno - dopo aver cucinato tanto per amore di quella persona - si sente dire: dammene poca, chi cucina lo sa, uno ci resta male e gli dispiace perchè ci hai messo tanto impegno ma alla persona non è gradito. E' straordinaria carità mostrare gradimento per ciò che si riceve. Quando fai una cosa con tanto amore e la persona non l'ha gradita. Gesù ha istituito l'Eucarestia.
".. mentre istituivo la cena eucaristica chiamai tutti intorno a Me, guardai tutte le generazioni, dal primo all’ultimo uomo, per dare a tutti la mia Vita Sacramentale e non una volta, ma tante volte per quante volte ha bisogno del cibo corporale. Io volevo costituirmi come cibo dell’anima,.." Gesù
Noi mangiamo tre volte al giorno e al massimo possiamo fare solo 2 comunioni al giorni. Dove sta tutta la folla alla Santa Messa quotidiana? C'è una crisi di frequenza alla messa anche domenicale e come sta Gesù? A prescindere del peccato mortale, se io resto male se qualcuno non gradisce un mio gesto d'amore che gli ho fatto Lui ha fatto questa cosa - s'è inventato l'Eucarestia.
"..ma mi trovai molto male vedendo che questa mia Vita Sacramentale restava circondata da disprezzi, da noncuranze ed anche da morte spietata.." Gesù
Morte spietata si può pensare alla comunione sacrilega, non possiamo riceve la comunione in maniera troppo frettolosa. Disprezzi e noncuranze. Ore sante, Adorazioni Eucarestiche...qualcuno ci viene ma viene qualcuno ma non tutto il paese.E Gesù lo ha spiegato. Cosa fa? Cerca qualcuno che lo circondi di gratitudine, riconoscenza e lo faccia per sè e per tutti - operazione che si può fare nella dv.
".. feci uso della potenza del mio Volere e chiamai intorno a Me le anime che sarebbero vissute nel mio Volere.." Gesù
Chi vive nella DV è un'anima super eucarestica, non solo perchè sopperisce a ciò che gli altri non gli danno ma anche un cuore ardente per Gesù Eucarestia, è inevitabile che sia così perchè Luisa si sentiva Gesù nel Cuore (eventi fuori dal comune) e nell'Eucarestia abbiamo un contatto personale diretto con Gesù - è lo stesso tale e quale Gesù nel Paradiso salvo le apparenze - E' chiaro che Gesù sta nel mistero, è evidente che non lo senti ma è Lui. Se uno vive nella DV (facendo la vita di Gesù o della Madonna) vuol stare sempre insieme.
Due persone innamorate in questo mondo non possono stare sempre insieme dal mattino alla sera, però tutte le volte che possono stare insieme stanno insieme per amarsi. E così deve essere la vita sacramentale delle anime che vivono nel dv, stare sempre alla presenza di Gesù per dare e ripararlo per tutti.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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