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mercoledì 25 marzo 2020

Palpiti di luce e di amore

Gesù mostra a Luisa alcuni effetti della vita nel Divin Volere e le fa notare come, in base al proprio interno, si può comprendere se si vive nella luce della Divina Volontà o nelle tenebre della volontà umana. Le pene di amore nel rapporto tra l'anima e Gesù. Libro di Cielo, Volume 14, 29 Aprile - 8 Maggio 1922, Venerdì 18 Ottobre 2019

29 Aprile 1922 Chi vive nel Divin Volere, vive d’un palpito eterno

Brano che ci riporta in continuità ad alcuni effetti misteriosamente descritti ma reali della vita nel divin volere. Luisa vede l'anima sua e tutto il suo interno

"..Trovandomi nel solito mio stato, vedevo l’anima mia e tutto il mio interno: pensieri, affetti, palpiti, tendenze, cambiati in tanti fili di luce e questi si allungavano e si allargavano tanto, che uscendo dal mio interno armonizzavano col sole, salivano più su, toccavano il cielo, si diffondevano su tutta la terra e, mentre guardavo ciò, ho visto il mio dolce Gesù che aveva in mano tutti quei fili di luce e con una maestria incantevole li dirigeva, li allungava, li moltiplicava e li allargava quanto voleva.Al tocco di quella luce tutte le cose create si abbassavano, facevano armonia insieme e facevano festa..." Luisa

Tutti gli atti fatti nella DV raggiungono tutte le realtà dove è presente. Immagini misteriose (almeno che per chi tiene la meditazione dice il don), nessuno ha un riscontro di ciò e non sente nulla. Mentre alcune cose interiori si percepiscono per chi vive nella dv (ma non ai livelli di Luisa).

Figlia mia, hai visto con che amore mi diverto e dirigo gli atti fatti nel mio Volere? E’ tanta la mia gelosia che non li affido a nessuno, neppure all’anima propria, né un pensiero, né una fibra Io sperdo in cui non vi racchiuda tutta la potenza della mia Volontà, ogni atto di questi contiene una Vita Divina, perciò, al tocco di questi, tutte le cose create sentono la Vita del loro Creatore, sentono di nuovo la forza di quel Fiat onnipotente da cui ebbero l’esistenza e ne fanno festa, sicché questi atti sono per loro nuova gloria e nuova festa. Ora, riguardo a questa bella armonia, questi fili di luce che escono dal tuo interno, se il tuo cuore non scorresse nel mio Volere ma nella tua o in altra volontà, nel tuo cuore mancherebbero tanti palpiti di Vita Divina, subentrerebbero tanti palpiti umani per quanti ne mancano alla Divina e così delle fibre, degli affetti e siccome l’umano non è capace di poter formare luce, ma tenebre, quindi si formerebbero tanti fili di tenebre ed il mio Volere ne resterebbe contristato, non potendo svolgere in te tutta la potenza della mia Volontà.” Gesù

Noi ce ne rallegriamo ma credo che rientri (dice il don) in quelle cose che non possono essere riscontrati - è evidente che si tratta di una visione immaginaria (san Giovanni della Croce e Santa Teresa d'Avila l'hanno chiamata così); cioè il Signore ti comunica una verità attraverso l'uso di alcune immagini.

(...Visioni immaginarie: La visione immaginaria è una rappresentazione sensibile interamente circoscritta alla immaginazione e che si presenta in modo soprannaturale allo spirito con una vivacità e chiarezza superiore alle stesse realtà fisiche esteriori. Si può produrre in tre maniere: mediante la rappresentazione delle immagini ricevute dai sensi; mediante la combinazione soprannaturale di queste specie acquisite e conservate nell’immaginazione; mediante nuove immagini infuse. Si tratta di una visione più elevata di quella corporale; più estesa, in quanto può rappresentare cose non solo presenti, ma passate o future; si verifica durante il sonno o anche quando si è svegli. Le sue forme più frequenti sono: rappresentativa (l’apparizione di un santo) e simbolica...... QUI IL SITO.)

E Gesù continua:

"..se il tuo cuore non scorresse nel mio Volere ma nella tua o in altra volontà, nel tuo cuore mancherebbero tanti palpiti di Vita Divina, subentrerebbero tanti palpiti umani per quanti ne mancano alla Divina e così delle fibre, degli affetti e siccome l’umano non è capace di poter formare luce, ma tenebre, quindi si formerebbero tanti fili di tenebre ed il mio Volere ne resterebbe contristato, non potendo svolgere in te tutta la potenza della mia Volontà.” Gesù

L'umano purtroppo non è capace di formare luce ma tenebre. Dobbiamo meditare, non possiamo vedere i fili di luce ma possiamo avere riscontro dei nostri pensieri, affetti (sappiamo dov'è il nostro cuore), per chi batte il tuo cuore? Le tendenze, le cose verso le quali ci sentiamo inclinati, le aspirazioni, desideri, i sogni...a chi o cosa penso durante la giornata? Chi amo tanto? Per chi batte il mio cuore? E che cosa ti aspetti dalla tua vita? Quali sono i tuoi desideri profondi? Quali sono le tue aspirazioni? -- a seconda del contenuto non sarà difficile se nella nostra anima ci sarà la luce della DV che determina certi affetti, palpiti e desideri prevalenti -- i mondani dicono che il cuore batte per la squadra di calcio, un partito politico, ecc.. - Non è sbagliato partecipare a queste manifestazioni ma il conto è dove il cuore batto. Là dove è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore - Noi il cuore lo abbiamo nei soldi se li usiamo per procacciarsi tutti i piaceri della vita (o accumulo dell'avarizia, non si vuole dipendere da nessuno). I soldi sono dei beni ma ne facciamo uso santo? E non dobbiamo mai dare per scontato il nostro distacco da essi.

Noi possiamo, dobbiamo verificare tutto. Luisa verifica e Gesù la conferma.

Per ora non c’è nulla, te l’ho detto per farti stare attenta e farti conoscere che significa vivere nel mio Volere: vivere di un palpito eterno e divino, vivere col mio alito onnipotente.” Gesù

Dobbiamo stare attenti, dai frutti si riconosce l'albero. Non dobbiamo nasconderci o dirci menzogne; da ciò che viene dalla nostra vita fanno conoscee l'albero.

8 Maggio 1922 Le pene di chi più ama Gesù sono in continue correnti col suo cuore

Una cosa che deve essere percepita, proprio perchè il cuore si accentra in Gesù, la vita nella DV è fondamentalmente una vita d'amore e qui entra il discorso fondamentale; le grandi coordinate: le grandi scelte di fondo. Se tu ami o non ami Gesù si vede subito. Quando uno ama e vuole amare Gesù e lo ha scelto, l'amore per Gesù non è sentimento (anche se anche questa dimensione entra in modo forte). Succede - che proviamo sentimenti d'amore per Gesù e la Madonna - ma è diversa, l'intensità è forte.

Negli amori umani, ti innamori di una persona che può essere una semi sconosciuta, la genesi dell'innamoramento è per il momento sconosciuta (al cuor non si comanda) / Perchè mi sono innamorato proprio per quella persona? Per Gesù non funziona così, ci si innamora, ci si conosce e si impara ad amarsi con volontà (tipo il matrimonio). Con Gesù accade il contrario: prima viene l'amore di volontà che è a sua volta successivo alla conoscenza. Gesù per noi non è purtroppo in questa terra presente che può attirare i nostri sensi. Prima c'è la conoscenza, da essa deriva un certo fascino che porta a seguire Gesù, a sceglierlo come Signore e poi ad Amarlo, è il punto culminante. Quando una persona sente questo amore vuol dire che sta già ad un punto avanzato del cammino. Gesù non solo è sommamente amabile, è impossibile non amarli se uno li conosce ma non avendo una conoscenza immediata - la vita di una coppia si struttura, non soltanto l'esercizio attivo della sessualità ordinata, è bellissima quella affettività reciproca, quell'intimità che dà una grande fiducia, non si hanno segreti, uno non si schifa di mangiare dallo stesso piatto...dinamica evidentissima. Con le dovute proporzioni qualcosa di analogo si deve instaurare con Gesù/Madonna ( e vedendo i rapporti tra Luisa e Gesù - certo non tutti avranno le stesse manifestazioni e non tutti ci vivranno come ci viveva lei ma tutti vivranno qualcosa di analogo). Nel rapporto tra Gesù e un'anima si instaura questo bipolarismo, normale è che la creatura si innamora del Creatore ma accade l'incontrario.

(Luisa)Continuando il mio solito stato, il benedetto Gesù si è fatto vedere appena, come lampo che sfugge; ora fa vedere l’ombra della sua luce, ora la sua mano. Io sento una pena indescrivibile e Lui, carezzandomi il volto con la sua mano, mi ha detto: “Povera figlia, quanto soffri.” E subito si è ritirato. Ora, io pensavo tra me: “Gesù tante volte mi ha detto che mi ama tanto e soffre molto quando mi vede soffrire per causa della sua privazione, chissà quanto soffre ora nel vedermi impietrita dal dolore della sua privazione! Onde per non farlo tanto soffrire, voglio farmi forza , cercando di essere più contenta, meno oppressa, più attenta nel mantenere il mio volo, la mia attitudine nella sua Volontà, affinché gli porti il mio bacio non amareggiato, ma pacifico e contento, che non lo contristi ma lo consoli.”

Luisa è disperata perchè Gesù non viene, chi pensa su questo pianeta a sentire il suo amore? Se Gesù si allontana - pensa Luisa - questa è la sua Volontà solo che mi fa soffrire, solo se esprimo che sto morendo di dolore sicuramente Gesù soffrire ma deve fare lo stesso (su questa Terra non possiamo stare 24h con Gesù sensibile) ma qualcosa deve inventarsi e Gesù non è che gli dice no, lascia perdere.

Mentre pensavo ciò, è uscito da dentro il mio interno tutto dolente e col suo cuore tutto ferito e nel suo centro ho visto una ferita, da cui usciva una fiammella e mi ha detto: “Figlia mia, certo che quanto più ti vedo soffrire quando ti privo di Me, tanto più Io ne sento la pena, perché essendo la tua pena cagionata dalla mia privazione, non è altro che effetto del mio amore che hai per Me, quindi se tu sei amareggiata, oppressa, il tuo palpito fa eco nel mio cuore e sento la tua amarezza ed oppressione. Ah! se sapessi quanto soffro quando ti vedo soffrire per causa mia, useresti sempre questa cautela, questa attenzione per non amareggiarmi di più; sono le pene di chi più mi ama, che sono in continue correnti col mio cuore. Vedi, la ferita che vedi nel centro del mio cuore, da cui esce la fiammella, è proprio la tua, ma consolati, se mi dà sommo dolore, mi dà sommo amore. Tu però resta quieta ed Io andrò avanti a compiere la mia giustizia, ma non ti lascio, ritornerò spesso, fosse anche a lampo, non cesserò di farti le mie piccole visitine.”

Gesù ringrazia Luisa per il pensiero che ha avuto, le pene di chi più lo ama sono in continue corrente con il Suo cuore. Gesù soffre nel vedere che c'è qualcuno che sta male per la sua assenza ma è anche felice nel vedere che c'è qualcuno che soffre per la Sua assenza dato che tra la maggioranza degli esseri umani (e speriamo non tra i suoi discepoli) non c'è questa afflizione. Gesù soffre molto per l'indifferenza e per il loro non amore, già per il solo fatto di essere fedeli cattolici (senza essere sacerdoti), abbiamo di più di tutto eppure ci sono un sacco di vite di cattolici che non sono belle.

A che stadio stiamo con l'amore di Gesù? Sono capace di fare qualche piccolo sacrificio? Come va la mia preghiera personale? Ho vissuto la mia preghiera profonda a cuore aperto? Lui si fa sentire nella mia anima? Come? Dove? Nella dv questo è assolutamente ordinario anche se non ci sono straordinarie.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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