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venerdì 28 febbraio 2020

Il vero amore: continuamente vivere e morire per l'amato

Gesù mostra a Luisa che la ama così tanto perché scrive di lei. Le sue esperienze di amore con Gesù sono di esempio e stimolo per tutti. La natura del vero amore è morire e vivere continuamente per la persona amata. Il rapporto di ogni anima con Gesù deve essere modellato su quello tra due innamorati. Libro di Cielo, Volume 14, 14 e 21 Febbraio 1922, Giovedì 26 Settembre 2019

14 Febbraio 1922 Il contento di Gesù quando si scrive di Lui

Oggi si parla di amore, di alcune forme di amore che hanno vissuto Gesù e Luisa che però potrebbero essere vissute da chiunque

"..Ed io: “Amor mio, scrivere le verità che Tu mi dici è sacrificio, ma il sacrificio più duro per cui quasi non mi sento la forza, è quando sono obbligata e mi costringono a scrivere le mie intimità tra Te e me e ciò che riguarda me, tanto che non so che farei per non mettere penna su carta.” E Gesù: “Tu resti sempre da parte, è sempre di Me che tu parli: ciò che ti faccio, l’amore che ti voglio e dove giunge il mio amore verso le creature. Questo spingerà gli altri ad amarmi, affinché anche loro possano ricevere il bene che faccio a te e poi questo mischiare te e Me nello scrivere è anche necessario, altrimenti si direbbe: “a chi ha detto questo? Con chi è stato così largo nel favorirla? Forse al vento, all’aria? Non si dice nella mia vita che Io fui così largo con la mia Mamma? Che parlai agli apostoli, alle turbe e che sanai il tale infermo? Quindi tutto è necessario e sii sicura che ciò che scrivi, serve a far conoscere sempre più Me.” Gesù

Il motivo per cui Gesù ha voluto far conoscere questi rapporti personali è per farci comprendere quando grande sia la sua Volontà, quanto sia il Suo Amore per noi e come la dimensione fondamentale per instaurare un rapporto con Dio sia l'Amore. Se io amo una persona sento il bisogno di abbracciarla, sento il bisogno dell'unione ecc.... anche questi gesti materiali dentro il Sacramento del Matrimonio e vissuti in maniera ordinata sono sentiti come forme necessarie di fusione d'amore che comportano un contatto profondo. Chi si stupisce dell'intimità tra Luisa e Gesù si stupisce perchè non ha ancora capito che con Gesù si vive un rapporto d'amore divino che è simile a quello umano ma che è tutto divino. Dimensione assolutamente da comprendere ed è anche riservato un surplus di grazie a coloro che parlano di Lui. Gesù estende questa promessa non solo a chi come Luisa destinataria di queste rivelazioni ma a chiunque scrive o parla di Gesù diffondendo (nel debito modo e con la debita forma e con buona dottrina) il suo Vangelo e la sua Parola.

"..E Gesù: “Figlia mia, sai perché sono così contento? Tutta la mia gioia, la mia festa è quando ti vedo scrivere, vedo vergare nelle parole scritte la mia gloria, la mia vita, la conoscenza di Me che si moltiplica sempre più, la luce della Divinità, la potenza della mia Volontà, lo sbocco del mio amore, le vedo vergate sulla carta ed Io, in ogni parola, sento la fragranza di tutti i miei profumi, poi vedo quelle parole scritte correre, correre in mezzo ai popoli per portare nuove conoscenze, il mio amore sboccante, i segreti del mio Volere; oh! come gioisco, non so che ti farei quando scrivi. E come tu scrivi nuove cose su ciò che mi riguarda, così Io vado inventando nuovi favori per compensarti e mi dispongo a dirti nuove verità per darti nuovi favori.Io ho amato sempre di più e ho riservato grazie più grandi a chi ha scritto di Me, perché essi sono la continuazione della mia vita evangelica, i portavoci della mia parola e ciò che non dissi nel mio Vangelo, mi riservai di dirlo a chi avesse scritto di Me. Io non finii allora di predicare, Io debbo predicare sempre, fino a che esisteranno le generazioni.” Gesù

Gesù si è riservato di continuare nel corso della storia una ininterrotta attività di predicazione compiuta attraverso i suoi amici, chi contribuisce alla dilatazione del suo Regno è lecito che si aspetti qualche surplus di amore e di gratitudine da parte del Signore

17 Febbraio 1922 L’amore è la culla dell’uomo - saltato, ci sarà una meditazione singola -

21 Febbraio 1922 L’amore fa morire e vivere continuamente

Luisa ha l'esperienza particolare non comune ma anche qua c'è l'esperienza ordinaria di ciascuno di noi.

Figlia mia, il mio amore verso la creatura mi faceva morire ad ogni istante. La natura del vero amore è morir e vivere continuamente per la persona amata; l’amore di volerla a sé gli fa sentire la morte, gli procura un martirio, forse dei più dolorosi e prolungati, ma lo stesso amore, più forte della stessa morte, nel medesimo istante che muore gli dà la vita, ma per fare che cosa? Per dar vita alla persona amata e formarvi una sola vita, quelle fiamme hanno virtù di consumare l’una per fonderla nell’altra. E’ proprio questa la virtù del mio amore, farmi morire e dalla mia consumazione formare tanti semi per metterli nei cuori di tutte le creature, per farmi di nuovo risorgere e formare con esse una sola vita con Me...." Gesù

Quando amo una persona vivo per lei, tutto si convoglia verso di lei. Per chi è stato innamorato di una persona (che è un innamoramento piccolo perchè sono creature con dei difetti) / chi è stato innamorato non pensa ad altro e farebbe follie o le ha fatte per la persona amata. L'amore porta a questa dinamica di far felice la persona amata, di compiacerla e di gioire vedendola felice. Ma allo stesso tempo è morire, perchè? 1) Quando si è ama si è capace di dare la vita cioè sacrificarsi, soffrire e rinunciare - quando una persona è innamorata rinuncia a tutto 2) Si muore quando la persona amata è assente; quando per vari motivi io non posso frequentare chi amo si muore di lontananza e di nostalgia e di desiderio di riabbracciarsi.

Con Gesù è così. Anche con Dio è così, c'è sempre la piattaforma di base portata all'ennesima potenza, Gesù è Dio, tra la creatura e il Creatore vengono misteriosamente vissute e il dolore più grosso è volere a sè la persona amata dice Gesù. Quand'è che si vede che due si amano? Quando sono lontani, perchè sebbene io mi debbo rassegnare è una rassegnazione dolorosa e non penso nient'altro dal mattino alla sera. Io sento la morte della persona amata e se non sento la morte non è amore vero. Poi cosa succede? La lontananza e il dolore rafforza l'amore. Le fiamme dell'amore hanno questa virtù, da un lato far morire ma dall'altro far risorgere una sola vita.

"..Ora, anche tu puoi morire chissà quante volte per amor mio e forse ad ogni istante, ogniqualvolta mi vuoi e non mi vedi, la tua volontà sente la morte della mia privazione, ma in realtà, perché non vedendomi, la tua volontà muore perché non trova la vita che cerca; ma dopo che in quell’atto si è consumata, Io rinasco in te e tu in Me e ritrovi la vita da te voluta, ma per ritornare di nuovo a morire per vivere in Me. Così se mi desideri, il tuo desiderio non appagato sente la morte, ma facendomi vedere ritrova la sua vita e così il tuo amore, la tua intelligenza, il tuo cuore, possono stare in continuo atto di morir e vivere per Me. Se l’ho fatto Io per te, è pure giusto che tu lo faccia per Me.” Gesù

Considerazione:Il Signore vuole che stiamo sul pianeta terra fino a quando Lui vorrà ma non perchè stiamo attaccati alla vita terrena come i mondani; noi stiamo sulla Terra per amarLo, una persona che incomincia ad amare il Signore in modo ordinario avrà un desiderio ordinato di stare con Lui ma lo aspetterà. Sente l'assenza della persona amata ma dice FIAT, però lo desidera infinitamente e questa cosa lo arroventa e sentirà la morte della Sua privazione in modo proporzionato da quanto lo abbiamo conosciuto.Da come ci poniamo nei confronti di Dio - ognuno lo vive a modo suo, disgraziatamente se non ci siamo ancora imbattuti nell'esperienza viva e reale di Gesù (senza però farsi venire dei sensi di colpa) - (io non sento nulla davanti al SS. Sacramento...pazienza perchè forse il Signore vuole più perseveranza,.. la costanza e perseveranza sono le due coordinate).

Magari fai un'esperienza e poi si nasconde, la persona sta male e soffre in maniera proporzionale a quanto ha ricevuto dal Signore e da quanto lo ama però in questa morte si muore ma si nasce perchè dopo che tu ti consumi in quell'atto doloroso Gesù rinasce in quella persona. Il Signore ritorna e poi va via di nuovo. Questa è la vita normale di un cristiano anche di quelle sposate. L'amore di Gesù non fa concorrenza a quello umano ma viaggia insieme, le persone che hanno scelto di rinunciare al dono del matrimonio se saranno fedeli possono aspettarsi una grande intensità di amore purchè si mettano in condizione di viverlo. Le frequenze fondamentali della vita nella dv è l'amore a Gesù, il cuore della vita cristiana è questo e quando questo manca - anche se uno fa tutto quello che vuole - è proprio una fede bruttarella. E la carenza dell'amore di Gesù si riverbera sul prossimo.

Temiamo di essere un pò impacciati ad amare Gesù? Chiediamo aiuto alla Madonna

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI SULLA DIVINA VOLONTA'

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