Fare la Divina Volontà richiede grandi sacrifici, perché la ferita della colpa d'origine trascina sempre la volontà umana verso il basso e per vincerla occorre fare violenza a se stessi fino a farsi sanguinare il cuore. La Madonna non aveva, essendo immacolata, questa lotta interiore, ma dovette soffrire enormemente in ogni sacrificio perché Dio glielo comunicava in anticipo, infondendole luce divina con cui ne comprendeva e penetrava la grandezza, ampiezza e sofferenza che le avrebbe arrecato. Per essere la più grande di tutti, la prima dopo Dio, doveva essere anche la "Regina dei dolori". E questo fu il modo con cui il Divin Volere le permise di diventarlo (Volume 19, 28 Aprile e 6 Maggio 1929). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 10 Agosto 2019
28 Aprile 1926 La Creazione e la Mamma Celeste sono gli esemplari più perfetti del vivere nel Divino Volere. La Vergine superò tutti nel patire
Oggi ci viene ricordato l'importanza del sacrificio e la gloria di vivere la DV. Il problema è che per acquisire il titolo di Re (in Cielo non si seguono le stesse logiche della terra) - c'è un principio fondamentale di giustizia: per poter essere Re devi essere superiore ai sudditi. Se la Madonna doveva essere superiore a tutte le creature, doveva essere non solo per dignità (perchè questo non dipende da Lei, l'essere Immacolata ecc... sono doni del Signore - uno potrebbe dire: io che colpa ne ho se non ho avuto una vocazione del genere?) ma fondata sui suoi meriti. La Madonna non aveva come noi la colpa non aveva il germe della lotta perchè quello che è successo a noi dopo il peccato originale è che c'è un disordine perpetuo nella parte inferiore della nostra anima che non ubbidisce alla nostra volontà. San Paolo dice vorrei fare il bene ma faccio il male - lettera ai Romani; appena mi metto in testa di fare qualcosa di buono ecco che il male mi assale e talvolta mi vince.
Questa cosa non c'era nella Madonna, il Signore per fare che Lei fosse la Regina del Dolore ha dovuto inventarsene un'altra perchè in lei mancava il sacrificio della lotta interiore.
“E’ vero che la mia Regina Mamma fece il più grande dei sacrifici, che nessun altro ha fatto, cioè, col non voler conoscere affatto la sua volontà, ma solo quella di Dio ed in ciò abbracciò tutti i dolori, tutte le pene, fino all’eroismo del sacrificio di sacrificare il proprio Figlio per compiere il Voler Supremo, ma una volta fece questo sacrificio, tutto ciò che soffrì dopo fu l’effetto del suo primo atto, né ebbe a lottare come noi, nelle diverse circostanze, negli incontri imprevisti, nelle perdite inaspettate, per noi è sempre lotta, fino a sanguinare il proprio cuore per timore di cedere alla nostra guerreggiante volontà umana; con quanta attenzione bisogna stare affinché il Voler Supremo tenga sempre il suo posto d’onore e la supremazia su tutto e molte volte rincrudisce più la lotta che la stessa pena.” Luisa
Luisa pensa che la Madonna aveva fatto il sacrificio di rinunciare per sempre alla propria volontà umana - e se ci pensiamo bene è il sacrificio dei sacrifici se ci pensiamo bene, è l'eroismo degli eroismi - il martirio di San Lorenzo è nulla in confronto a quello fatto dalla Madonna. però dopo che è stato fatto non ebbe a lottare la Madonna nelle diverse circostanze (vero) - le nostre lotte quotidiane per mortificare la nostra volontà / non giova a nulla fare un sacco di operazioni interiori importantissime fusione, preventivo, atti attuali, i giri, ecc... queste ci fanno vivere nella DV bisogna però anche fare la DV. Gesù usa il binomio: fare e vivere. Quando si tratta del fare sono dolori. Lottare nelle diverse circostanze, imprevisti, perdite inaspettate, se noi potessimo vedere tutte le fughe che facciamo in continuazione dal dv ci prenderebbe uno spavento. Non grandi uscite ma è difficilissimo vivere in questo stato - rinnegare sè stesso è semplicissimo ma è difficile - mi viene un'imprevisto e quello me l'ha messo la DV e io devo fare un'atto di abnegazione e fare bene quello che mi è stato messo davanti e in modo continuo. Perdite inaspettate, quella è divina volontà e il Signore ti chiede di distaccarti da esso - non è peccato cercarlo o fare 13 Gloria al Padre (sant'Antonio) se la DV non te lo fa trovare dici FIAT. Sembrano sciocchezze ma non sono. Perdite più importanti (affetti, carriere ecc...) e lì c'è la fatica di dire FIAT. La Volontà umana non demorde e di portarci fuori strada. Impegno dell'attenzione affinchè il Volere Supremo abbia il primo posto. Non mormoriamo o cerchiamo consolazioni umane.
Gesù dice: ti sbagli, sembrano corrette ma non lo sono. Non fu solo uno ma furono tali e tanti.
“Figlia mia, tu ti sbagli, non fu uno il massimo sacrificio della mia Mamma, ma furono tali e tanti per quanti dolori, pene, circostanze, incontri fu esposta la sua e la mia esistenza; le pene in Lei erano sempre raddoppiate, perché le mie pene erano più che pene sue e poi la mia sapienza non cambiò direzione con la Mamma mia, in ogni pena che doveva toccarle Io le domandavo sempre se voleva accettarle, per sentirmi ripetere da Lei quel Fiat in ogni pena, in ogni circostanza ed anche in ogni suo palpito; quel Fiat mi risuonava sì dolce, sì soave ed armonioso, che lo volevo sentir ripetere in ogni istante della sua vita e perciò le domandavo sempre: “Mamma, vuoi far questo? Vuoi soffrire questa pena?” Ed a Lei il mio Fiat portava i mari dei beni che contiene e le faceva capire l’intensità della pena che accettava e questo capire con luce divina ciò che passo passo doveva patire, le dava un tale martirio, che infinitamente supera la lotta che subiscono le creature, perché mancando in Lei il germe della colpa, mancava il germe della lotta e la mia Volontà doveva trovare un altro espediente per fare che non fosse minore delle altre creature nel patire, perché dovendo acquistare con giustizia il diritto di Regina dei dolori, doveva superare tutte le creature insieme nelle pene..." Gesù
Esempio: quando la Madonna arrivò a Betlemme e non c'era posto nell'albergo non dubitava che il Signore avrebbe provveduto ma la Madonna soffrì nel vedere Suo Figlio respinto e in lei erano raddoppiate le pene perchè era a giorno delle pene del Figlio e quelle le davano più dolore di quelli personali. E poi noi le pene non le conosciamo in anticipo ma Gesù gliele domandava: vuoi fare questo? esercitava la sua volontà umana rinnegandola e mettendola al servizio dei voleri divini. Questo suo fiat da un lato portava i mali ma anche i beni, ogni qualvolta ci disponiamo a fare la volontà di Dio arrivano tanti di quei fiumi di grazia nella nostra anima che se li potessimo capire resteremmo senza fiato. Nella Madonna questi fiumi di grazia le facevano capire ciò con Luce divina ciò che si deve patire noi non ce lo abbiamo. Noi dinnanzi alla Volontò di Dio che si presenta senza preavviso, dobbiamo affrontare il martirio della lotta - talvolta atroce - per dire FIAT, lei non aveva questa lotta ma aveva la pre- conoscenza delle prove e dell'intensità le dava un dolore molto superiore di quello nostro. La Madonna è superiore a noi, in questo mondo dove siamo tutti impazziti, davanti a Dio vige la meritocrazia. Un superiore ad un'altro lo è solo se la sua superiorità se l'è guadagnata sul campo. La Madonna è regina dell'Universo (e vale anche per Gesù) - la gloria che Gesù ha avuto nella Resurrezione non dipende dalla sua divinità divina ma in quanto uomo e questo primato assoluto se l'è conquistato sul campo. Gesù era Dio ma la glorificazione della sua Umanità da parte della divinità è conseguenza dei suoi meriti in quanto uomo agendo in maniera perfettissima in tutto per tutto s'è conquistato il primato. Ecco perchè Gesù dice: voi non sapete cosa vuol dire stare alla destra e sinistra di Gesù - Gesù ha avuto dolori in continuazione per tutta la sua vita. E poi Gesù fa l'esempio: chi è il primo: chi si fa schiavo di tutti. Attenzione, lo schiavo non aveva nessun diritto era una cosa compreso il diritto di vita e di morte. Uno schiavo di Maria, se tu sai che la Madonna desidera una cosa come fai a non farla? Se ti consacri devi vivere la consacrazione.
".. La lotta è segno di passioni veementi, mentre la mia Volontà, se porta il dolore, dà l’intrepidezza e con la conoscenza dell’intensità della pena gli dà tale merito, che solo una Volontà Divina può dare. Perciò come faccio con te, quando in ogni cosa che voglio da te ti domando prima se vuoi, se accetti, così facevo con la Mamma mia, affinché il sacrificio sia sempre nuovo e mi dia occasione di conversare con la creatura, di trattenermi con lei ed il mio Volere abbia il suo campo d’azione divina nella volontà umana.” Gesù
Più entreremo nella DV meno la lotta la sentiremo meno virulenta anche se non dobbiamo mai abbassare la guardia perchè nessuno ci assicura che siamo confermati in grazia. La DV porta una gioia e felicità infinite ma non facciamoci illusioni: in questo mondo la DV porta anche dolori e sacrifici immensi (la storia di tutti i santi e di Gesù e della Madonna lo confermano). Non crediamo mai ad un cristianesimo senza Croce. Alcune cose devono essere chiare nella nostra coscienza. La DV porta l'intrepidezza sapendo che il Signore ci darà le grazie e ricompensa qua e dopo.
6 Maggio 1926 Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzi a Dio e formano la sua corona
“Figlia mia, tu devi sapere che i primi innanzi alla Maestà Suprema sono quelli che sono vissuti nel mio Volere e che mai sono usciti dalla mia Volontà. La mia Mamma venne nel mondo dopo quattromila anni, eppure innanzi a Dio fu prima d’Adamo; i suoi atti, il suo amore, stanno nel primo ordine delle creature, sicché sono gli atti suoi prima di tutti gli atti delle creature, perché fu Essa la più vicina a Dio, vincolata coi vincoli più stretti di santità, d’unione e di somiglianza e col vivere nel nostro Volere i suoi atti si resero inseparabili dai nostri e come sono inseparabili gli atti si rendono più vicini, come cosa connaturale al suo Creatore..." Gesù
Anche dall'altra parte ci sarà una gerarchia, alcune cose sono dono di Dio ma ci sarà anche una gerarchia di meriti; chi non è mai uscito dalla DV è soltanto Lei, e chi c'è uscito pochissimo sarà il numero 2 ecc.. è chiaro che non è un problema di scalare posizioni ma quanto più in alto si sta in Paradiso tanto più si gode.
Quindi, ogni sacrificio che il Signore ci chiederà sia accolto con gioia e sia occasione per ampliare sempre di più il campo d'azione del volere divino nella nostra volontà umana.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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