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sabato 7 settembre 2019

L'Eletta fra tutte le elette e la tutta bella

La Divina Maria è l'Eletta tra le elette, la tutta bella che fece a Dio il dono della sua umana volontà lasciandola come morta sulle ginocchia dell'Altissimo. Ella riserva lo stesso amore e tenerezze avute verso Gesù alle anime che vivono nella Divina Volontà. Fu Lei a completare gli atti dei santi fatti nei quattromila anni che precedettero l'incarnazione e a completarli con i suoi atti puri e e divini. (Volume 18, 10 Ottobre e 12 Novembre 1925). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 8 Giugno 2019

Contempliamo l'Eletta tra le elette.

10 Ottobre 1925 Ricambio di Volontà tra Dio, la Santissima Vergine e Luisa. La Santissima Vergine ripete all’anima ciò che fece a suo Figlio

Trovandomi nel solito mio stato, la mia povera mente si trovava in un’atmosfera altissima, mi sembrava di vedere la Divinità e su un ginocchio del Padre Celeste la mia Regina Mamma morta, come se non avesse vita. Io, meravigliata, pensavo tra me: “La mia Mamma è morta, ma che morte felice morire sulle ginocchia del nostro Creatore!” Ma guardando meglio, vedevo come se la sua volontà fosse distaccata dal corpo, tenuta nelle mani del Divin Padre. Io, stupita, guardavo e non sapevo darmi ragione di ciò che vedevo, ma una voce che usciva dal Divin trono diceva: “Questa è la eletta fra tutte le elette, è la tutta bella, è l’unica creatura che ci fece dono della sua volontà e come morta ce la lasciò sulle ginocchia, nelle nostre mani e Noi, per ricambio, le facemmo dono della nostra Volontà. Dono più grande non potevamo farle, perché con l’acquisto di questa Suprema Volontà ebbe il poter di far scendere il Verbo sulla terra e di far formare la Redenzione del genere umano. Una volontà umana non avrebbe potere su di Noi, né attrattiva; invece, una Volontà Divina data da Noi stessi a questa impareggiabile creatura, ci vinse, ci conquistò, ci rapì e, non potendo resistere, cedemmo alle sue istanze di far scendere il Verbo sulla terra. Ora, aspettiamo che venga tu a morire sull’altro ginocchio, donandoci la tua volontà e Noi, vedendola morta nelle nostre mani, come se non esistesse più per te, ti faremo dono della Nostra e, per mezzo tuo, cioè per mezzo di questa nostra Volontà donata a te, il nostro Fiat ritornerà a vivere sulla terra. Queste due volontà morte sulle nostre ginocchia saranno il riscatto di tante volontà ribelli e le terremo come pegno prezioso che ci rifaranno dai tanti mali delle altre creature, perché con la nostra Volontà potranno soddisfarci.” Gesù

La Madonna è stata assunta in Cielo non è morta ma assunta in Cielo. Luisa è stupita dal vedere morta la Madonna ma è bensì l'immagine della Volontà della Madonna, un sacrificio perfettissimo. E' un'immagine da contemplare però come uno specchio, dobbiamo specchiarci nel gesto della Madonna e vedere quanto la nostra Volontà è capace di imitare un simile eroismo dal quale però dipende tutto il bene. Dall'eroismo della Madonna dipese la discesa del Verbo. Se la Madonna non avesse avuto il dono della Divina Volontà, senza quel dono non ci sarebbe stata la Redenzione. La casa del Verbo è la Volontà delle Tre persone, una volontà umana non è casa sua. Questa (la morte della Volontà della Madonna) fu la condizione imprescindibile per la discesa del Verbo, ma ci voleva un'altra volontà morta per far riaprire il dono del FIAT per noi. La rivolta non ha niente a che fare con il cristianesimo e con la Divina Volontà. Gesù è rivoluzionario (nel modo corretto, il Vangelo rivoluziona il modo di pensare umano) però sono accostamenti arditi e se vengono mal interpretati causano danni. La volontà ribelle è principio di tutti i mali. Fino a quando non ci sarà un sacrificio ininterrotto della nostra volontà saremo in cammino. Non fare mai ciò che vorremmo noi secondo la nostra umana volontà e non fare mai nessun atto che non sia fuso e sperso nella DV; questa è ordinaria amministrazione per Maria e Luisa. E' un cammino graduale ma da farsi non automatico. Nel cristianesimo non funzionano gli automatismi, i Sacramenti concorrono ad aiutarci e di cui non siamo consapevoli ma è sempre bene tenere fermo il principio di Sant Ignazio di Loyola: fai come se tutto dipendesse da te anche sapendo che non dipende da te; Dio quello che deve fare lo fa e il grosso problema alle operazioni divine siamo noi.

Figlia mia, metti pure il tuo piccolo ti amo non solo nella bocca, ma in tutti gli atti che passano tra Me e mio Figlio. Tu devi sapere che in tutto ciò che facevo verso mio Figlio, intendevo farlo verso quelle anime che dovevano vivere nella Volontà Divina, perché stando in Essa erano disposte a ricevere tutti quegli atti che Io facevo verso Gesù e trovavo spazio sufficiente dove deporli. Sicché, se Io baciavo mio Figlio, baciavo loro, perché le trovavo insieme con Lui nella sua Suprema Volontà. Erano loro le prime come schierate in Lui ed il mio amore materno mi spingeva a farle partecipi di ciò che facevo a mio Figlio. Grazie grandi ci volevano per chi doveva vivere in questa Santa Volontà ed Io mettevo a loro disposizione tutti i miei beni, le mie grazie, i miei dolori, per loro aiuto, per difesa, per fortezza, per appoggio, per luce ed Io mi sentivo felice e onorata con gli onori più grandi, di avere, per figli miei, i figli della Volontà del Padre Celeste, volontà che anch’Io possedevo e perciò li guardavo pure come parti miei. Anzi, di loro si può dire ciò che si dice di mio Figlio: come le prime generazioni trovavano la salvezza nei meriti del futuro Redentore, così queste anime in virtù della Volontà Divina operante in loro, queste future figlie, sono quelle che implorano incessantemente la salvezza, le grazie alle future generazioni; sono con Gesù e Gesù in loro e ripetono insieme con Gesù ciò che contiene Gesù. Perciò, se vuoi che ti ripeta ciò che feci a mio Figlio, fa’ che ti trovi sempre nella sua Volontà ed Io ti sarò larga dei miei favori.” (Madonna)

Dobbiamo pensare che la Madonna parli anche a noi. Cosa faceva la Madonna a Gesù? quanto lo amava? quanto lo cullava? quanto lo circondava di ogni premura? Questa dimensione che i devoti della Madonna coltivano, però trova il suo compimento in un'anima che viva nella DV, se vuoi che la Madonna ti tratti come Gesù. Quello che ci dice questa sezione è che per gustare il vivere in Maria (Monfort), vivere in Maria vuol dire imitarne le virtù, fare le cose per Maria vuol dire donare qualcosa di bello perchè la Madonna prenda le nostre opere e le offra al Signore..e vivere in Maria è una cosa che non si può troppo spiegare. Vivere in Maria vuol dire entrare nel suo cuore, il Signore non la dà e la concede solo a chi è avanti nella perfezione. Nella DV a quello che è dato di capire è una porta privilegiata per vivere in Maria, anche nel mondo soprannaturale vale la massima che i simili vanno con i loro simili. Noi andiamo con coloro che hanno i nostri stessi gusti e quindi naturalmente tendiamo verso di loro e questo vale anche per le cose celesti.

12 Novembre 1925 Chi è chiamato come capo d’una missione, deve racchiudere tutti i beni appartenenti a quella missione per comunicarli agli altri. E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuol fare ad essa

"..E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuole fare ad essa, ciò successe perché venisse sulla terra la Redenzione del Verbo Eterno, ci volle il corso di quattromila anni ed in questo frattempo stavano stabiliti tutti gli atti che avrebbero dovuto fare le creature per disporsi a meritare il gran bene della Redenzione e tutte le grazie e conoscenze che doveva dare la Suprema Maestà per far conoscere lo stesso bene che avrebbe portato la discesa del Verbo in mezzo a loro. Ecco perché i patriarchi, i santi padri, i profeti e tutti i buoni dell’antico testamento, che, con i loro atti dovevano far la via, la scala per giungere al compimento della Redenzione bramata; ma ciò non basta, per quanto buoni e santi fossero i loro atti, c’era il muro altissimo del peccato originale che manteneva la divisione tra loro e Dio. Ecco perciò ci volle una Vergine concepita senza macchia originale, innocente, santa e arricchita da Dio di tutte le grazie, la quale fece come suoi tutti gli atti buoni del corso dei quattromila anni, li coprì con la sua innocenza, santità e purità, in modo che la Divinità vedeva quegli atti attraverso gli atti di questa innocente e santa Creatura, la quale non solo abbracciò tutti gli atti degli antichi, ma Essa coi suoi li superò tutti e perciò ottenne la discesa del Verbo sulla terra. Successe a tutti gli atti buoni degli antichi, come a chi ha molto oro e argento, però su quel metallo prezioso non sta coniata l’immagine del re che dà il valore di moneta a quel metallo, onde, anche se per se stesso contiene il valore, non può chiamarsi valore di moneta che possa correre nel regno con diritto di moneta; ma supponi che quell’oro o argento fosse acquistato dal re che dandogli forma di moneta vi coniasse la sua immagine ed ecco acquistato da quell’oro il diritto di moneta. Così fece la Vergine, vi coniò la sua innocenza, la sua santità, il Volere Divino che Lei possedeva integro e li presentò tutti insieme alla Divinità e ottenne il Redentore bramato. Sicché la Vergine completò tutti gli atti che ci volevano per far scendere il Verbo sulla terra..." Gesù

Quattromila anni per la discesa del Verbo. Questo paragrafo ci fa capire che per una grazia grossa ci vuole tempo, non si può pensare che basti un'Ave Maria per trovare lavoro. Dio non concede le grazie se non si prega con insistenza, è come se fosse stato stabilito un numero di atti e preghiere per ottenere grazie. Non è la stessa cosa dire un'Ave Maria o 200 e questa è una dimostrazione. C'è il problema del peccato originale per cui per quanto fossero santi e belli questi atti erano ostacolati dal peccato originale; ecco perchè i nostri atti devono passare per la Madonna perchè ne purifichi l'imperfezione che i nostri atti hanno. La Madonna poi li divinizza e trasforma gli atti in moneta. Quanti atti ha fatto la Madonna per completare la misura richiesta? Il regno della DV dipende dal numero di atti che noi compiamo, è importante per l'avvento del Regno della Divina Volontà che verrà quando ci sarà il numero sufficiente di atti compiuti nella DV.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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