** Premessa, ci sono anche delle meditazioni giornaliere sugli scritti della Piccarreta. Purtroppo non ho tempo per seguirle tutte ma oggi ne ho avuto la possibilità, posto qua gli appunti, a domani con Adamo e il dono della Divina Volontà**
Gesù le spiega che fino a quando non ci si dimentica di se stessi, mai si vivrà felici e tanto meno nella Divina Volontà. Le spiega come fare. La differenza abissale tra chi pensa sempre a se stesso e chi pensa solo a Gesù, ad amarLo e a farlo vivere e operare in sé e in tutto ciò che fa. Libro di cielo, Volume 11, capitoli 29-31, 14-17 Agosto 1912, 20 Febbraio 2019
14 Agosto1912 Con la sua vita nascosta, Gesù santificò e divinizzò tutte le azioni umane
“Figlia mia, per potere l’anima dimenticare se stessa, dovrebbe fare in modo che tutto ciò che fa e che le è necessario, lo fa come se Io lo volessi fare in lei; se prega dovrebbe dire, è Gesù che vuol pregare, ed Io prego insieme con lei; se deve lavorare, è Gesù che vuole lavorare, è Gesù che vuole camminare, è Gesù che vuole prendere cibo, che vuole dormire, che vuole alzarsi, che vuole divertirsi e così di tutto il resto della vita. Solo così l’anima può dimenticarsi di se stessa, perché non solo farà tutto perché lo voglio Io, ma perché lo voglio fare Io, necessita a Me proprio.”
Meditazione del non pensare a noi stessi per nessun motivo e pensare solo a Gesù. E' basilare, per vivere nella DV non basta pensare a Gesù ma occorre chiamare ad operare Gesù in tutte le cose e questo funziona nel dimenticare sè stessi. Io una cosa posso scegliere di non pensarci ma quella cosa c'è e rischio di ricaderci ma se me la dimentico non ci riesco più a pensare. Per poter dimenticare l'anime si sè stessa deve fare come se tutto ciò che fa lo volesse fare in Gesù. Ma non soltanto Gesù viene a pregare in me, - è Gesù che vuole pregare, prendere cibo, vuole dormire, vuole divertirsi, ecc...- Perchè e per chi facciamo questa cosa? e step ulteriore: perchè lo vuole Gesù. Perchè sia Lui occorre che ci vuole un'atto cosciente, se io questo lo faccio spessissimo in stato di coscienza questo rafforza la mia unione con Lui. Immensa portata unitiva o fondente con Gesù, di due si diventa uno e Gesù dà il fondamento teologico è la sua vita nascosta e da la conseguenza di questo principio
"..Figlia, la vita nascosta che feci in Nazareth non viene calcolata dagli uomini, mentre non potevo far loro più bene di quella, dopo la Passione, perché abbassandomi Io a tutti quegli atti piccoli e bassi, a quegli atti che gli uomini vivono alla giornata, come il mangiare, il dormire, il bere, il lavorare, accendere fuoco, spazzare, ecc., atti tutti di cui nessuno può fare a meno, Io facevo scorrere nelle loro mani una monetina divina e di prezzo incalcolabile. Sicché, se la Passione li redense, la vita nascosta corredava ogni azione umana, anche la più indifferente, di merito divino e di prezzo infinito..."
Se tu fai questo continui la vita di Gesù in Nazareth e ti dà il merito della Sua stessa vita a te. Tutto (ciò che è lecito) oltre agli atti religiosi, anche nelle attività quotidiane. Purchè tutto sia fatto al tempo e modo opportuno. Se il Verbo in contemporanea agiva sia da Dio e da Uomo e tu ti fondi da un punto di vista oggettivo sarai accanto con il Signore ad operare da Dio (anche se non
ne siamo consci).
16 Agosto 1912 Il pensare in se stesso acceca la mente, il pensare solo in Dio è luce alla mente
“Figlia mia, il pensiero di voi stessi acceca la mente e forma una specie d’incanto umano e questo incanto umano forma una rete intorno all’uomo e questa rete è formata da debolezze, oppressioni, malinconie, timori e tutto ciò che di male contiene l’umana natura..."
(angoscia, disperazioni, depressioni)...se pensi a Gesù tu incominci a formare la Luce e l'incanto divino tesse la rete e questa a poco a poco ti trasforma (rapporti buoni con il prossimo, non ti alteri, non sei superbo, non hai nessuna pretesa, ecc...); per uscire dalla depressione devi pensare ad amarlo e fargli fare tutte le cose in te; questo produce la rete divina e te ne rendi conto perchè ti trasformi; chi vive nella DV sa bene che tutto ciò non dipende da lui ma da Gesù.
"..Quanto è bello vedere l’anima ravvolta in questa rete che vi ha tessuto l’incanto divino, come è piacevole, graziosa e cara a tutto il Cielo, al contrario l’anima che pensa a se stessa.” Gesù
17 Agosto 1912 Il pensiero di se stesso rimpicciolisce l’anima
“Figlia mia, il pensiero di se stesso rimpicciolisce l’anima e dalla sua piccolezza misura la mia grandezza e quasi vorrebbe restringermi, invece chi non pensa a se stesso, pensando a Me, s’ingrandisce nella mia immensità e rende l’onore a Me dovuto.” Gesù
Le anime piccine (negli scritti ascetici c'è il tema delle piccinerie, le cose piccole, meschine, chi si attacca alle lane caprine, per cose del tutto piccole); non dobbiamo fare giudizi morali ma esistenziali, se io ho una vita piccina vuol dire che penso sempre a me, che il Mondo è in funzione di me e questa è una tragedia e se anche non sono un grande peccatore (e posso stare anche in un monastero) qui non si parla di grandi peccatori ma di gente che sta anche impegnata in un percorso di santificazione e ha tutte queste cose e dà luogo a quegli atteggiamenti che si vedono (vai a Messa tutti i giorni ma poi ti lamenti dovunque, va tutto storto solo a te, musi lunghi, ecc..);
QUI IL LINK AL VIDEO DELLA CATECHESI
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