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mercoledì 17 aprile 2013

Edvard Munch (e il pre- espressionismo)

Edvard Munch ( Oslo 1863 - 1944)

"spesso il mal di vivere ho incontrato era Munch" Tristezza & Depressione su Munch*


Munch in uno dei suoi momenti più allegri

Nato e morto ad Oslo (era talmente depresso che non lo lasciavano entrare nelle altre nazioni) Munch è stato definito il pittore dell'angoscia e del pessimismo esistenziale. La pittura di Munch descrive il suo stato emotivo e la sua sofferenza psichica. A contribuire allo sviluppo di una personalità così triste e pessimista, sono state alcune tragedie famigliari (ha perso la madre a 5 anni, la sorella più amata è morta di polmonite, un'altra è stata ricoverata in clinica e il padre probabilmente è scappato perchè temeva di lasciarci la pelle anche lui) e anche l'abuso di alcool da parte dello stesso pittore.

Il pittore ha disegnato quadri in cui i soggetti erano la solitudine, la sofferenza, la malattia e la morte e il rapporto conflittuale tra l'uomo e la donna. Infatti il pittore riteneva le donne creature perverse e diaboliche, un'angelo del male. Dice "con il potere del sesso rende schiavo ed infelice l'uomo". Per Edvard la donna è il motore della distruzione dell'uomo mentre l'uomo ha un ruolo passivo. "la vita è male" e continuava "l'amore è il male, il sesso è male..la donna è il male".

L'urlo (1893)



L'urlo di Munch è un quadro che richiama Notte stellata di Van Gogh per il carattere visionario della realtà. Nel Urlo, ci sono tutti i segni del pessimismo ed esistono diverse versioni pittoriche e grafice (tra cui anche una stampa su pietra - litografia) perchè Munch era solito a ripetere molte delle sue opere fino a quando non avevano esaurito il loro potere depressivo (e non avevano anche ammazzato metà del pubblico che le guardava) con minime varianti.

Munch "se riprendo più volte un tema è per calarmici dentro più profondamente,....un'immagine non si esaurisce in un'unico dipinto, ogni versione rappresenta un contributo al sentimento". L'urlo rappresenta un'attacco di panico, di paura descritta da Munch in questi termini:

"camminavo lungo la strada (sul ponte) con due amici (in fondo al quadro che secondo il pittore lo abbandonano) quando il sole tramontò, i cieli diventarono rosso sangue e percepii un dolore bruciante al petto. Mi fermai in preda ad una stanchezza mortale...lingue di fiamma come sangue coprivano il fiordo nero-blu e la città....i miei amici continuavano a camminare e io fui lasciato tremante di paura........sentii un'immenso urlo infinito attraversare la natura" e di conseguenza dipinse una persona che si tappa le orecchie.

Il ponte nel dipinto taglia in diagonale come sembrare da voler continuare fuori dalla tela. Le linee ondulate della figura di Munch sembrano amplificare all'infinito l'urlo che sconvolge la natura.

Munch è stato un'artista dell'espressionismo perchè tutto esiste in funzione dei sentimenti che l'artista vuole trasmettere (mentre l'impressionismo cattura l'istante e dipinge ciò che vede, l'espressionismo comunica con i colori e dipinge scene non del tutto reali).


Un'altro quadro di Munch è gli uomini che si sono tolti la maschera...le loro illusioni e mostrano il male. Tema anche di Pirandello con il teatro di pirandello con le maschere nude e il contrasto tra l'essere e l'apparire.



La bambina malata (1885 - 1886)



Questo è stato il primo capolavoro di Munch esposto a Oslo che ha scatenato il finimondo (1886). La critica disse "è solo un disegno mezzo raschiato, il pittore si è stancato durante il lavoro..è un'aborto". Il quadro si ispira alla morte della amatissima sorella Sophie avvenuta nel 1877 stroncata da una polmonite e il pittore ritrae anche la madre (morta anch'essa nel 1868). Il pittore ha unito quindi due persone morte in un'unico quadro.

Il quadro è leggermente sfuocato proprio perchè è essenzialmente un ricordo, la figlia tiene in mano la madre segno di un comune destino tragico ed entrambe sono vestite di nero (che simboleggia il lutto). Il liquido rosso nel bicchiere (medicina) e la sfumatura di rosso nella mano della figlia con la madre rappresentano la sofferenza. Munch poi usa tecnica pittorica molto originale: in sostanza raschia e graffia il quadro per ottenere un'effetto di consunzione, di sofferenza della superficie pittorica ed era solito esporre il quadro alle intemperie per vario tempo proprio per accentuare l'effetto di logoramento della superficie in sintonia con il contenuto drammatico. Insomma, Munch celebrava la gioia di vivere...

Alla prossima



*trattandosi di un pittore leggermente depresso, ho voluto un pò alleggerire i miei appunti

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