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venerdì 8 febbraio 2013

Impressionismo

Cos'è stato l'impressionismo?

Non è stato una scuola, non è stato un movimento omogeneo ma è stato un gruppo eterogeneo di giovani artisti uniti dall'idea/volontà di rinnovare la pittura in senso anti-accademico (L’espressione indica ancora oggi quell’arte accademica e ufficiale, gradita al potere, che, pur eseguita con tecnica magistrale, risulta spesso falsa e vuota fino al cattivo gusto....da Wikipedia)

Questi giovani artisti per la maggior parte hanno origini borghesi (Degas ha addirittura origini nobili). Nati tra il 1830/1840 si riuniscono al caffè Guerbois del viale di Batignolles di Parigi (chiamati anche il gruppo di Batignolles). Queste persone preferivano soggetti naturalistici per lo più paesaggi come Monet, Pissarro, Sisley..) e nel 1873 danno vita alla Società Anonima degli Artisti allo scopo di organizzare una mostra collettiva e libera senza nessun tipo di giuria.

Infatti ogni artista francese faceva gara per esporre i propri quadri al Salon che ogni anno si teneva a Parigi e riuscire a parteciparvi era sempre un onore e un privilegio ma una giura di giudici severi vagliava le opere degli aspiranti candidati. A causa dell'enorme mole di tele rifiutate, Napoleone 3° istituì nel 1863 il Salon des Refusès nel quale ci finivano i quadri rifiutati, ma anche lì molti quadri non venivano accettati. I quadri degli impressionisti erano rifiutati sia da un salone che dall'altro.

Il 15 aprile 1874 ci fu la prima mostra libera degli impressionisti a cui ne seguiranno altre 7 di cui l'ultima avverrà nel 1886 e tutte saranno fatte in sedi alternative. La prima sede fu l'Atelier Nadar, un fotografo che ospitò la prima mostra. La prima mostra (e anche le altre) furono un fiasco di critica e di pubblico. Il critico Leroy scrisse il 15 aprile 1874 "gli impressionisti sono imbratta tele, dilettanti che rovinano la pittura" o "..una carta da parati è più curata di un quadro di Monet..." Curiosamente fu Leroy a coniare il neologismo "impressionismo" dal titolo del quadro Impression soleil levant.



La visione mattutina del porto di Le Havre (Normandia) dipinto con una pennellata rapida frammentata in tocchi stenografici per catturare l'attimo dell'impressione visiva.

Manet, pur essendo considerato uno dei maestri dell'impressionismo, invece non esporrà mai i suoi quadri alle mostre di coloro che venivano chiamati "la banda di Manet".

I maestri dell'impressionismo e i modelli sono principali sono stati:
  1. Delacroix - "Donne di Algeri"
  2. Delacroix - "Il Mare dalle alture di Dieppe"
  3. Dauligny - della scuola di Barbizon che dipinge all'aperto
  4. Camille Corot - che in rapporto con gli artisti di Barbizon usa colori più chiari e luminosi, per esempio la Cattedrale di Chartres
  5. Manet che dipinge Monet mentre dipinge sulla barca con la moglie




Corot dice "..il bello dell'arte è la verità bagnata nell'impressione che abbiamo ricevuto di fronte alla natura". Il suo stile ricorda quello di Monet e poi infine citiamo John Constable con i suoi ritratti di nubi e della contea e Eugène Boudin e Jongkind (quest'ultimo di origini olandesi). Queste due persone sono due paesaggisti che negli anni '50 (del 19° secolo) dipingono all'aria aperta sulle coste della Normandia con colori chiari cogliendo il variare della luce e del tempo con un tocco frammentato. E' grazie a Boudin che Monet diventa un pittore in quanto il primo si rende conto delle potenzialità del secondo che a quell'epoca si guadagnava da vivere anche facendo caricature del prossimo.

Le stampe giapponesi hanno avuto un'importanza fondamentale sull'impressionismo e sul post-impressionismo per i colori e per le inquadrature spaziali. Le stampe iniziano ad essere conosciute in Europa dopo la metà del secolo quando il Giappone si apre all'Occidente ed esce dal suo isolamento. Le stampe di Hokusai (grande protagonista dell'Ukyo-e*) vengono notate ed imitate da artisti europei tra cui Van Gogh e Picasso.

Ukyo-e= corrente artistica giapponese, che vuol dire "pittura del mondo fluttuante" cioè del mondo reale. Per esempio le 36 vedute del monte Fuji (tra cui la celebre tavola dell'onda). Le stampe sono realizzate con la tecnica della xilografia a colori (incisione sul legno) e ogni colore ha una matrice.

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