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Stasera altra lezione di storia dell'arte....tema: Jacques Louis David e il Giuramento degli Orazi
David fu una figura centrale del NeoClassicismo di cui rappresentò la tendenza morale. Allievo di Joseph Vien, pittore legato al Rococò (ultima
fase del Barocco), vinse un viaggio di formazione a Roma all'accademia di Francia nel 1795 dove rimase per 4 anni soggiornando gratis e studiando
i grandi artisti italiani del Rinascimento (Raffaello, Michelangelo e Caravaggio). Questo viaggio si rivelò fondamentale per la sua istruzione e
maturazione artistica.
Durante il soggiorno a Roma visita Pompei ed Ercolano (che erano state appena scoperte) assieme a Napoli.
Tornato in Francia, nel 1780 esclama (a proposito di ciò che ha vissuto): "è come se fossi stato operato di cataratta" (nel senso che finalmente
ha visto delle opere che gli hanno rivoluzionato il modo di vedere).
David diventerà il pittore della rivoluzione francese diventando amico di Marat e di Robespierre. Non solo pittore ma diventerà anche deputato e
presidente della convenzione. Nella sua vita, la storia e la politica si intrecciano in modo inestricabile. A quell'epoca lui era un Giacobino
(estremisti della rivoluzione francese) in lotta contro i Girondini (ala moderata - anche se poi è una girondina a far fuori Marat).
I quadri che David sceglie sono sempre esempi di virtù, integrità personale e atti di eroismo.
Come Il Giuramento degli Orazi che, realizzato a Roma, ottiene un'enorme successo e viene considerato un simbolo della nuova pittura neoclassica.
Il momento ritratto è quello del giuramento, in cui i tre fratelli (ne tornerà uno solo) mettono l'interesse dalla giovane Roma sopra i loro
interessi personali. Nel quadro del Giuramento degli Orazi la prospettiva centrale finisce nelle spade tenute in mano dal padre e la luce che
inonda il quadro è Caravaggiesca in quando è una luce che entra lateralmente mettendo in risalto i colori dei maschi mentre i colori delle donne
vengono attenuati. Le colonne (proprio come vuola la moda neoclassica) non sono doriche ma sono Tuscanine cioè semplici ed essenziali. Proprio
come voleva il NeoClassicismo.
Alla base della pittura Neoclassica c'è il disegno mentre alla base della pittura romantica c'è il colore.
Diceva (devo controllare - Engel) "Il vero artista disegna sempre, quando non ha la matita disegna con gli occhi".
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